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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.932 commenti

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  1. 13491
    Randy -

    S in cosa ti incarnerai oggi? 🙂
    Non avendo personalità la ricerca negli altri.

  2. 13492
    Matteo -

    @s
    S, noi abbiamo avuto uno scontro perché probabilmente mi sono rivolto a voi in modo grossolano. In quel post vi ho solo riferito ciò che io ripeto in continuazione a me stesso per cercare di sopravvivere.
    ” Secondo te è più facile ammettere il proprio disadattamento/inettitudine incapacità di vivere o autoconvincersi che tutto va male, che la vita è un inferno, che la partita è truccata e che le persone felici sono delle teste vuote ?”
    ‘’ La natura sotto certi aspetti è incredibilmente crudele. Ma se ti ponessi dinanzi tutte le cose meravigliose che la natura stessa produce, tu probabilmente scuoteresti le spalle e troveresti il modo per deprezzare uno spettacolo che è di una bellezza indescrivibile. Forse sarebbe meglio ammettere che la vita può essere contemporaneamente meravigliosa e terribile, che ognuno di noi rappresenta un caso a parte e che non esistono verità assolute.’’
    Queste parole , a par mio,sono il caposaldo di ogni riconquista consapevole. Il coraggio di riuscire a non accordarci mai alcuno sconto è l’ unica virtù plausibile per poterci concedere ancora il lusso di amare.
    Parlo di me: mi faccio del male in continuazione ma allo stesso tempo cerco di preservare il resto del mondo imputando a me stesso tutto il male che provo. Non credo più in niente e niente è tutto ciò in cui credo.Tutto ciò mi ha reso estremamente forte ma al contempo estremamente vulnerabile e temo di potermi suicidare,oppure di continuare a vivere,con la stessa spensieratezza di chi ride alla battuta di un buon amico.La mia esperienza mi ha aiutato a capire che per vincere i miei tormenti ho l’obbligo di riuscire ad andare contro le mie attitudini.
    Dovremmo riuscire sempre a trasformare questa tossicità angustiante, le nostre preoccupazioni, in un moto aggressivo di bellezza travolgente.Dobbiamo assassinare la nostra depressione con ferocia inaudita.
    E’ di amore che parlo.Nel mio caso si chiama atletica, record e obiettivi.Certo, non mi ci pago l’affitto…

  3. 13493
    S -

    Io più che ignorarlo non posso fare.

  4. 13494
    Matteo -

    …ma mi garantisce nelle successive 4 o 5 ore dall’allenamento un po’ di buonumore, fondamentale per tutta una serie di cose che vi lascio immaginare. In quelle ore la mia vita sembra riprendere il controllo delle cose, la chimica ritrova i suoi equilibri, io ritorno a sorridere, il fisco mi ringrazia, e riemerge la voglia di voler continuare a vivere ancora un po’. Ho imparato, inoltre, a non fidarmi più dei miei stati d’animo, ovvero di me stesso quando sono depresso, non mi ascolto e mi aggredisco con 20 km di corsa.
    In te ed Emma, ma anche in David e in alcuni altri, per quanto possiate sentirvi demoralizzati, ho rilevato una bellezza preziosa, quella disciplina, quella compostezza di chi riesce a conservarne in abbondanza nonostante il peso di una vita dalla quale si è sempre più avulsi. Il mio pensiero vale un c...., ma le frasi di S che ho virgolettato riflettono una persona che ha la lucidità per poter contrastare e combattere ogni cosa. E credimi, S, non è per tutti. Perdona questo post, ma era per chiarire quello precedente. Non ho nessuna intenzione di impartire lezioni o di dare soluzioni a nessuno. Quindi evitiamo le polemiche. Ho solo voluto condividere la mia esperienza per chiarire il post che hai citato. Ovviamente le mie sono parole di una persona la cui vita è stata caratterizzata dalla depressione, prima che i soliti mi dicano che non so cosa si prova.

    Luca, ti prego di smetterla, stai ancora qui a scrivere rincoglionito etc solo perché ti ho associato a quell’ebete. Sei giustificato per questo, la mia è stata una provocazione( non del tutto infondata sia chiaro), ma significa che alla fine dei conti non sei poi così sciocco. Io la sto finendo qui, mi auguro che per te valga lo stesso.

  5. 13495
    Blu -

    Sono abbastanza d’accordo che questa lite va avanti da troppo e non porta a niente di costruttivo. S non puoi pretednere dagli altri che non facciano quello che tu continui a fare. Sei il primo a dare addosso agli altri e poi a ricercare la loro benevolenza. Sono sincero e ti dico che io do ragione a Randy e ti vedo un po’ troppo preso. Randy, smettila anche tu, non vedi che S se la prende? Lascia stare, altrimenti diventi anche tu bambino. Luca76 hai ragione per conto mio, ma anche tu in passato hai fatto polemiche. Matteo, io non so se sei S oppure no, ma in ogni caso smettila e non scrivere più perché a me interessava sapere dei suicidio non dei tuoi improperi verso gli altri. Così è come la penso io.

  6. 13496
    Randy -

    Verrà ignorato se ignorerà (parlo del poveretto trasformista naturalmente). Tuttavia ho la piena intenzione di continuare a scrivere su questo forum e di commentare i post, S o non S.
    Non mi importa niente di piacere o dispiacere; m’importa solo di dire la mia opinione. Se poi qualcuno piange e si dispera per questo è un problema suo. Evidentemente non ne ha molti altri.
    Blu: hai abbastanza ragione, ma tieni conto del fatto che per me è non è una questione personale dal momento che me ne frego totalmente di chi mi odia. Lasciarla vinta ai bambini non aiuta a farli crescere e certe volte dobbiamo abbassarci al loro livello ;-). Ora però vorrei rispondere alla tua domanda, se ho mai conosciuto personalmente un suicida. Sì, uno. Non era un mio amico e l’ho visto due o tre volte. Non era un cervellone e neanche una persona moralmente superiore, qualunque cosa voglia significare. Era un povero cristo buono come il pane che per noia, disperazione e mancanza di valori e prospettive ha voluto farla finita. Era stanco, senza lavoro e senza soddisfazioni. Ogni tanto mi riguardo la sua foto, mentre sorride. E mi sento vuoto, perso e disperato. E mi chiedo perché non esiste un senso delle cose e degli eventi. Rimane la sua fotografia, come unica, muta risposta.

  7. 13497
    S -

    @ Matteo:
    Ho citato quei post solo per dimostrare l’assurdità di certe affermazioni. Tra l’altro, come avrai notato, certe cose le pensa proprio chi le fa 😉
    Venendo alle cose serie:
    Secondo me, quando sposiamo una certa tesi (una certa filosofia; una certa visione del mondo) dovremmo sempre chiederci i motivi della nostra scelta. Io, a partire da una certa età, mi sono sempre sforzato di farlo. E ho capito che molte delle mie convinzioni erano soltanto una razionalizzazione dei miei stati d’animo. Sono sempre stato allergico a ogni forma di fanatismo. Non ho mai sopportato le generalizzazioni. La realtà è così incredibilmente complessa, variegata, multiforme … A me questa complessità piace moltissimo; in questo senso sono una persona fortunata.
    Nella mia vita ci sono un’infinità di problemi, di angosce, di preoccupazioni. Ma mi basta giocare con la mia gatta per essere felice. Certo; questo non risolverà i miei problemi economici. Se non pagherò l’affitto e finirò su una strada molto probabilmente non sarò in grado di reggere la prova. Ma proprio per questo voglio assaporare fino all’ultimo ogni piccola gioia.
    Buona giornata.

  8. 13498
    Likila -

    Ma allora S perché non torni qua quando non potrai pagare più l’affitto e avrai perso la salute? Eh?
    Oppure ti fa tanto piacere vedere come te la passi bene in confronto ad altri?

    Qui vorremmo parlare in pace, senza tanti predicatori “c’è del bello, le cose andranno meglio”. Rispetta chi non ha più niente.
    O vi divertite anche a prendere a calci i barboni morenti? A farvi un selfie con loro?

    Ma, oh, vi piace sentirvi bravi e buoni quando gli date 10 centesimi che prolungheranno solo la sua agonia.

    Lasciateci in pace. Lasciate uno spazio per noi.

    (altrimenti non lamentatevi delle conseguenze: chi non rispetta i malati e i disperati non merita rispetto. Andate a dire le vostre baggianate nel reparto di oncologia infantile di qualche ospedale. Dai fatelo! Vedrete poi se quei genitori non vi prendono a calci.)

  9. 13499
    Trika -

    Ma perché chi fa del bene deve poi avere tanta sofferenza dentro e fuori? Io non ce la faccio più ed è per questo che ho voluto tentare di farla finita.

  10. 13500
    S -

    @ Likila
    Likila; Likila … perché non ti vai a leggere i post precedenti ? E’ un consiglio che do’ a tutti i nuovi arrivati, onde evitare fastidiosi malintesi.
    Secondo te cosa ci faccio qui ?
    Ho alle spalle quattro anni di depressione cronica e quindici anni di atroci sofferenze dovute a un disturbo da dismorfismo corporeo. Ho tentato due volte il suicidio perché il disagio psichico era divenuto intollerabile. Ne ho passate di tutti i colori, sono ridotto in miseria e potrei ritrovarmi su una strada da un momento all’altro.
    Ti meraviglia il fatto che io ami tanto la mia vita ? Ma questo può dipendere da svariati motivi. Temperamento, carattere, maggiore capacità di godere delle piccole cose … che poi, per certe persone, tanto piccole non sono.

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