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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.932 commenti

Pagine: 1 1.339 1.340 1.341 1.342 1.343 1.494

  1. 13401
    S -

    @ Randy
    Le verità assolute, entro certi limiti, le puoi trovare nell’ambito delle scienze esatte. Ma al di fuori di quell’ambito la stragrande maggioranza delle nostre affermazioni non sono né del tutto vere né del tutto false. Qualunque persona dotata di buon senso se ne rende conto.
    Tornando all’argomento principale:
    Io ti pongo di fronte a un semplice dato empirico. Ogni essere umano ha una visione del mondo che gli è propria e che differisce, più o meno sensibilmente, da quella degli altri uomini. Posta questa premessa vorrei capire quale criterio usi per stabilire che la tua visione del mondo è più oggettiva e più “veritiera” delle altre. Il problema di fondo, che sembri non voler cogliere, è che parlare della vita in genere è una assurdità colossale. Le nostre vite sono talmente differenti che ad accomunarle ci sono soltanto alcuni fatti biologici. Tu sei liberissimo di citare Schopenhauer e Leopardi definendo la nostra vita un inferno dantesco, ma commetti lo stesso errore di chi la definisce un giardino di delizie. Inoltre mi sembra che tu non abbia colto il punto saliente del mio discorso: dietro a ogni visione del mondo c’è un individuo che la propugna e questo individuo ha un interesse personale all’affermarsi della sua particolare prospettiva. Sarà un caso, ma la grande maggioranza dei pessimisti cosmici sono persone depresse, sofferenti, fottute dalla vita. Secondo te è più facile ammettere il proprio disadattamento/inettitudine incapacità di vivere o autoconvincersi che tutto va male, che la vita è un inferno, che la partita è truccata e che le persone felici sono delle teste vuote ?

  2. 13402
    Randy -

    Dalia: lo so che è di poco conforto, ma sappi che ti sento molto vicina e che se ti senti sbagliata significa che sei una bella persona. Non darti troppe colpe. Non so niente della tua storia, ma sembri una ragazza sensibile e perciò intelligente. Due attributi pericolosi in questo mondo. Pericolosi per noi stessi.

    Blu: Hai colto il punto che volevo sottolineare in effetti. Sono sicuro che il tuo amico era una bellissima persona.

  3. 13403
    Randy -

    S: Vedo che usi verità assolute per postulare che le verità assolute non esistono. E questo già dovrebbe farti riflettere… E poi un’altra perla “assoluta” sulle persone di buonsenso, che dunque escluderebbe chi -ad esempio- tu hai citato: Shopenauer e Leopardi (e che peraltro non ho citato io) Poveri sprovveduti privi di buonsenso!!!. Usi verità assolute per emettere sentenze contro la verità assoluta. Il tuo pensiero è oltremodo tortuoso, come probabilmente è chiara la tua confusione. Leggere Shopenauer, ad esempio, ti aiuterebbe ;-). A proposito: erri anche nel ritenere che i pessimisti siano persone depresse (chissà cosa intendi con questa parola…), perché ad esempio Shopenauer ha avuto una vita assolutamente tranquilla e così Emil Cioran, Camus e molti altri. E quale sarebbe il “dato empirico” che poni in essere? Nella tua prosa tortuosa e involuta offri cose che poi non mantieni.
    L’ultima tua domanda in realtà dovresti porla a te stesso. Oppure porla a chi ha avuto successo finchè non gli è arrivato un bel tumore al cervello, o finchè non gli è capitato qualcosa di analogo, come la morte di un figlio o rimanere bruciato vivo in fabbrica. O, più semplicemente, finchè non ha più avuto voglia di vivere, perché resosi conto che la vita è in realtà terribile. Cit. “La sofferenza apre gli occhi, aiuta a vedere le cose che non si sarebbero percepite altrimenti. Quindi non è utile che alla conoscenza, e, all’infuori di essa, serve solo ad avvelenare l’esistenza. Il che, sia detto di sfuggita, favorisce ancora la conoscenza. “Ha sofferto, dunque ha capito”. È tutto quello che si può dire di una vittima della malattia, dell’ingiustizia, o di qualunque altra varietà di sventura”. Il giardino di delizie lo vede chi vuol vedere solo il suo giardino (leggi Voltaire, che certamente non era un nichilista); chi alza lo sguardo o si guarda intorno vede ben altre cose. Forse basta solo aprire gli occhi. O usare il buonsenso che non concedi agli altri…

  4. 13404
    Randy -

    Matteo…eh sì, siamo proprio al delirio. Hai già un appuntamento per farti prescrivere antipsicotici?

  5. 13405
    S -

    @ Randy:
    Il tono che stai usando è del tutto fuori luogo. Sei una persona molto aggressiva, che vuole avere ragione a tutti i costi e che non è capace di ribattere nel merito. Non hai risposto a nessuna delle mie argomentazioni. Quando non sai cosa rispondere divaghi, oppure ti comporti come un sofista fingendo di non capire il senso di ciò che scrivo.
    Tra l’altro fai una grande confusione: quando ho parlato di buon senso non mi riferivo al pessimismo e nemmeno al buon Arturo, ma alla tua fede veramente ingenua nell’esistenza di Verità assolute. Visto che il buon senso non fa per te, prova a studiarti le logiche non-aristoteliche (ad esempio la logica fuzzy, che è molto divertente). Magari ti si apre un po’ la mente …
    Schopenhauer lo conosco benino visto che ci ho dato un esame all’università e che l’ho studiato con passione per 4-5 anni. Da ragazzo mi piaceva molto; poi mi sono indirizzato su altre strade ed oggi lo considero un filosofo per adolescenti, molto ingenuo e molto naif (di ben altro spessore mi sembra il pensiero di un Nietzsche). Ma non è certo di questo che dovevamo discutere.
    Il dato empirico di cui parlavo è la grandissima diversità di vedute riguardo al mondo e alla nostra esistenza. Ti ho chiesto in base a quali criteri stabilisci che la tua visione del mondo è più oggettiva e più veritiera delle altre. Mi hai risposto ? No. Ti sei messo a divagare e arrampicarti sugli specchi, facendo discorsi inconsistenti e assumendo un atteggiamento bellicoso di cui non capisco il motivo.
    Speravo di poter discutere in modo pacato, ma a quanto pare con te non è possibile. Appena vieni messo alle strette perdi il controllo dei nervi e cominci a aggredire il tuo interlocutore. Io dei fanatici come te mi sono rotto i testicoli. Avrei da dirti moltissime cose, ma temo che la tua reazione sarebbe ancora più scomposta.

    Stammi bene.

  6. 13406
    luca76 -

    @Dalia, chi dovrebbe scusarsi in questo forum non sei tu, bensí altri. I tuoi sfoghi sono comprensibili e giustificabili, vista la situazione del momento. Ma devi imparare ad aver piú fiducia in te stessa e nelle tue capacitá, non puoi sminuirti facendo confronti con la vita degli altri. Tu sei tu, e tanto dovrebbe bastarti. Si fottano gli altri. Riguardo alla solitudine, beh….Il mio giudizio é di parte, visto che di natura sono sempre stato fondalmentalmente un “lupo solitario”….”Meglio soli che male accompagnati”, non é solo un detto da buttar lí come frase ad effetto. Ti senti sola? Comincia a pensare che ti poteva andar anche peggio. Pensa quanto saresti stata sfigata ad avere attorno quotidianamente gente come @mg o l’imbecille di @matteo. In ogni cosa c’é sempre il rovescio della medaglia, ricordatelo. Falle asciugare in fretta quelle lacrime, non é piangendo che uscirai dalla merda, é una cosa che puoi intuire da sola, non spetta ad altri dirtelo. Vedi, io non ho belle parole da lasciarti. Di “amici” (seppur virtuali) su questo forum ne hai almeno un paio. E i veri “amici” non ti raccontano stronzate per compiacerti e arruffianarti. Ti rinnovo l’invito a provare fino in fondo a indirizzare la tua vita nella giusta direzione. Probabilmente fallirai. In quel caso, come ti ha suggerito @ele, fai tesoro dell’esperienza acquisita e riprovaci. Non arrenderti. Se ti arrendi hai perso. A te, piace perdere?
    Un forte abbraccio.

  7. 13407
    luca76 -

    @mg, non smentisci la fama che ti porti appresso in questo sito. Uno non puó citarti che subito scatti come una molla. Chiariamoci, tu per me non sei altro che una piccola rompicoglioni vanesia, malata di protagonismo. Una di quelle che partecipa ai casting di qualche reality show, indossando una parrucca (bionda, rossa, blu….) e una microgonna inguinale tanto per attirare l’attenzione. I tuoi post sono imperniati sul nulla assoluto e mi infastidiscono per l’insipienza, non per altro. Ogni tanto trovi l’imbecille di turno (vedi @matteo che, forse, non é altro che l’ennesima “reincarnazione” virtuale del fu @mentecatto alias @mark). Lapidarti? C’é gente che vale piú da morta che da viva. Non so se capisci l’allusione (ne dubito). Ho letto con molto piacere il recente scambio di opinioni tra @randy e @s, e lo trovo molto interessante. Tu e vari imbecilli, dovreste prenderne nota di quello che hanno scritto entrambi (e sottolineo entrambi). Tutti e due portano argomenti convincenti (supportati dalle loro REALI esperienze) alle loro idee al riguardo. Come dar torto al primo, quando afferma che la vita é una merda rapportata a tutto quello che succede nel mondo? E si puó contestare le dichiarazioni del secondo quando dice che é una mera considerazione soggettiva le idee espresse al riguardo? Paradossalmente hanno, al contempo, ragione e torto entrambi….Non é stramba la “vita”?

  8. 13408
    Emma -

    Dalia, non credo che esistano le “parole giuste” per consolarti del fatto di essere da sola in un posto sconosciuto circondata da estranei.
    Ma hai avuto il coraggio di farlo. Non è da tutti.
    E non hai perso nessuno. Hai messo un bel pò di km tra te e tuoi affetti.
    Ma loro ci sono come c’erano e non appena le cose ti andranno un pò meglio (rispetto a come ti potrebbero andare in questa feccia di Paese allo sbando) li ritroverai.
    ti auguro di trovar quella serenità “materiale” che consente di godere la serenità “immateriale”, che consente di vedere e di godere degli affetti gli affetti.
    La miseria e la paura di non farcela avvelenano tutto, rendono ciechi e sordi.
    Trasformano l’essere più dolce in una marionetta senza fili e incattiva alla malasorte.
    Quanto all’incapacità di stare in mezzo agli altri….
    Gli altri sanno stare insieme a te?
    E’ una domanda la cui risposta, a livello pratico, non serve a un c....….
    Aumenta l’autostima, questo si.
    Un abbraccio.

  9. 13409
    Matteo -

    Scusa Luca ma a te non ti considero proprio. L’idiozia di Randy e’ servita solo a far dire delle bellissime cose a S. Tutto qui. Ma parlare con voi e’ inutile e frustrante, e io non ho la pazienza che ha S, quindi vai e ammazzati tu e tutte le puttanate che riesci a partorie. Hanno smesso di considerarti tutti, persino coloro cn cui riuscivi ad avere un minimo di dialogo. Cip e Ciop, continuate pure, le persone non sono cretine, non tutte.

  10. 13410
    Randy -

    S:E’ sintomatico, e quanto mai normale, che si accusino gli altri di proprie mancanze, quali la confusione e il nascondimento. Naturalmente basterebbe che rileggessi i miei precedenti post senza che io debba ripetere, ad libitum, le stesse cose. Su Shopenauer hai dato un esame all’università? Bravo…immagino però che tu non l’abbia superato, dal momento che certamente non l’hai compreso (e sospetto neanche letto). D’altronde è un po’ naif, almeno per chi non lo conosce e magari ha dato su di lui un esame all’università ;-). Forse troverai più vicini Erri De Luca o Federico Moccia. Ti daranno molta soddisfazione. Il dato empirico di cui parlavi riguarda solo le interpretazioni che noi diamo a un fenomeno, non il fatto che il fenomeno esista. Ad esempio alcuni sono felici quando si sgozza un agnellino per farsi una bella mangiata, mentre altri non lo sono perché ritengono l’agnellino una vittima. Quest’ultimo, d’altronde, viene sgozzato per davvero e dunque abbiamo un soggetto che se ne frega, uno che considera l’evento un delitto e l’altro che ne è vittima. Ma l’evento è accaduto e non è possibile cancellarlo solo perché se ne dà una interpretazione benevola. E dunque bisogna chiedersi: perché l’uomo, nella sua essenza ontologica, accetta (nel primo caso) il male per stare bene? Perché l’uomo (nel secondo caso) ha una sensibilità che lo fa star male nel sapere che esiste il male? Perché un essere vivente e senziente (terzo soggetto) deve crepare per far contento un altro soggetto? Perché la natura, gli istinti e le pulsioni si regolano su leggi violente e crudeli? Se poi la tua interpretazione è che non esistono leggi violenti e crudeli allora stai nascondendo la realtà, non la stai interpretando. Interpretare significa dare un giudizio su un fenomeno, non eliminarlo e far finta che non esiste. Il “senso” di ciò che scrivi non pone problemi gnoseologici, che non sapresti non dico analizzare, ma neanche pronunciare. Deriva solo da confusione e…

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