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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.932 commenti

Pagine: 1 1.301 1.302 1.303 1.304 1.305 1.494

  1. 13021
    S -

    @ Luca:
    Prima di tutto vorrei chiarire un malinteso. Io non mi riferivo al post di ieri sera, ma a quello precedente che ti avevo scritto qualche giorno fa. Mi sembra di avere usato un tono civile e nient’affatto arrogante ma tu non ti sei degnato di rispondere. Poi sono arrivate le frecciatine e gli attacchi ad personam, che alla luce di ciò che hai scritto ieri(post 1302) mi appaiono ancora più grotteschi.
    A Maria Grazia ho scritto ben tre volte per spiegarle che non ce l’avevo con lei ma soltanto con l’autore di quel video. Anche lei non mi ha mai risposto.
    Bene; basta con le polemiche. Cerchiamo di discuterne in modo garbato:
    Non capisco perché ti ho fatto un’impressione così negativa. In questo forum si legge veramente di tutto (vedi trombini e questa nuova arrivata di nome adele). Maria Grazia che parla di selezione naturale e usa contro Emma degli argomenti da trivio si è comportata forse meglio di me ? Francamente faccio fatica a capire. Perché prendersela tanto con me ? Solo perché ho manifestato disprezzo per un video su YouTube ? Ma sarò libero di dire quello che penso oppure solo io mi devo auto-censurare ? E poi, caro Luca, non puoi pretendere che siamo tutti paciosi e ottimisti, perché molti di noi sono persone malate eppure – come il sottoscritto – si trovano in bilico fra la vita e la morte. Un post un po’ acido ci può sempre scappare. Ti assicuro che ho avuto parole di conforto per tanta gente (uno, Claus, a distanza di un anno mi ha anche ringraziato e la cosa mi ha perfino commosso). Non puoi giudicare le persone sulla base di un solo post o di un momento di malumore.
    Per quanto riguarda gli autori citati, ti giuro che per me non si tratta affatto di scartoffie polverose. Sono scrittori che hanno avuto un’enorme influenza sul mio modo di vedere il mondo e di interpretare gli eventi. Per qualcuno la cultura è roba da secchioni; per me è parte integrante della mia vita. Sarà perché è l’unica ricchezza che mi è rimasta.
    Spero che le incomprensioni sino finite qui.

  2. 13022
    Mark -

    @Emma. Partire con una Cinquecento d’epoca zeppa di amici, salsicce e salvagenti a forma di ochetta da Milano Melegnano e metterci otto ore per approdare sulle spiagge di Rimini. Questo è il Viaggio. Dopodiché, con mutandoni da bagno ascellari a righe, piantare la bandiera del
    Partito Umanista Avant Pop al bagno 16 di Marina Centro, tirare fuori il fiasco di Barbera, allienarsi sul bagnasciuga e intonare la Marsigliese. Partiamo subito se vuoi. Anche tra un minuto.

  3. 13023
    maria grazia -

    “Mi innervosisco quando sento urla scimmiesche, quando sento cellulari squillare e deficienti che ci si incollano per ore seduti al tavolo del pub. Mi innervosiscono i loro discorsi, la loro trascuratezza, Il degrado culturale dei loro cervelli, colti o no hanno perduto il senso estetico dell’intelletto.”
    “Mi sembra di vivere in un mondo assente dominato dalla Rappresentazione subumana.”

    in provincia dove io vivo la meschinità delle persone è ancora più evidente.
    nessuno può capirti meglio di me Luca !

    “Vorrei trovare una ragazza scevra da ogni tipo di stereotipo.”

    purtroppo la gente Luca vive di stereotipi, me ne sono resa conto da molto tempo, per questo non mi aspetto più nulla da nessuno. ma tengo il “cuore aperto e l’ anima libera”, casomai il destino mi desse la possibilità di ricredermi…

    “Tutte quelle che incontro sono delle pazze scatenate”

    Lo sono anch’ io certe volte, ma penso in senso buono.. 🙂 mi scatta come una specie di scarica adrenalinica improvvisa per la quale mi verrebbe voglia di ribaltare il mondo, di fare tutto, di spingermi oltre il limite umano. non so se è questo che intendevi….

    “Perché la vita mi è sempre parsa una gran buffonata spiritosa da non prendere sul serio MAI nemmeno difronte alla peggiore Rovina.”

    già ! e ti devo dire che a differenza di altri non temo lo sfacelo di questo sistema, il disfacimento di un mondo in cui non mi sono mai riconosciuta. la mia più grande festa sarebbe assistere a tutto il crollo globale mentre gli altri sono tutti intenti a scappare o a salvare il salvabile. LA FINE a me invece non spaventa, sarebbe la mia più grande amica. ma non nel senso “morrisoniano” della frase, quindi intesa come “morte”, ma intesa come NUOVO INIZIO, RIPARTIRE DA ZERO, magari da qualcosa di più puro e di più giusto.

    “sono finito in rianimazione per un rush cutaneo emorragico ho pregato di Vivere con tutte le mie forze. E continuo farlo perche’ non mi venga diagnosticata la Leucemia. Ho visto morire il mio compagno di letto di 28 anni la settimana scorsa. Sono un codardo forse.”

    no. sei un VERO UOMO, e un VERO ESSERE UMANO. ti sono vicina.

  4. 13024
    maria grazia -

    “Non puoi giudicare le persone sulla base di un solo post o di un momento di malumore.”

    S
    come ha detto Luca anch’ io sinceramente il post a cui fai riferimento non l’ ho visto. per questo non ti ho risposto, ma ti dico comunque che anch’ io mi sono sentita giudicata unicamente per un video che ho postato, e non mi sembra molto corretto. Tutto qui ! mi dispiace per la tua battaglia e spero con tutto il cuore che ne uscirai nel migliore dei modi. un grande saluto

  5. 13025
    Dalia -

    Come sempre, io vi leggo e intervengo poco. Sono giorni che seguo ciò che scrivete. Oggi mi sono soffermata su alcune frasi, che secondo me racchiudono una scissione di punti di vista.

    Maria Grazia, nonostante non condivida diverse cose di quelle che tu hai scritto recentemente, quando ho iniziato il tuo post n. 13019 ho creduto che in seguito a “ero una ragazza molto giovane ed ero ancora molto immatura e inconsapevole di determinate cose” avrei poi letto di un’esperienza di vita, la tua come tante altre, che potesse un pò far riflettere.

    Magari tu sei arrivata qui con le migliori intenzioni e sono io a non capirlo, ma la mia sensazione è che tu stia banalizzando la sensibilità delle persone, confondendola con “maturità”.
    Scrivi: “oggi che ho problemi ben più gravi da affrontare che una delusione d’ amore o il non trovare amici simili a me, queste cose mi sembrano sciocchezze, ma allora le vivevo come un vero e proprio dramma”, per poi contraddirti dicendo, in conclusione “SONO QUESTI I PROBLEMI VERI, con tutto il rispetto per chi ha questioni di debiti, di depressione o di vicende d’ amore infelice”. (specifico: per me la contraddizione consiste nello scrivere “con tutto il rispetto”).

    Certi dolori per qualcuno sono dei drammi anche da adulti, senza essere anagraficamente ragazzini né che questo significhi essere immaturi o non conoscere la vita “vera” come tu la definisci.
    Una ragazza del mio paese si è suicidata di recente e le amiche più vicine sostengono che sia stata incapace di elaborare il lutto di una perdita, di una storia d’amore finita male. E non era una ragazzina, né sprovveduta! Era professionalmente affermata (avvocatessa), aveva viaggiato, conosceva diverse lingue, aveva una storia familiare difficile e per anni l’aveva affrontata, una ragazza (forse apparentemente) forte. Forse è stata solo una goccia che ha fatto traboccare il vaso, quel distacco, ma il dato di fatto è che lei non c’è più.

    Questo è per dire che a mio avviso non esistono i problemi “VERI” e le “SCIOCCHEZZE”, non esiste un metro di misura valido per tutti, ognuno vive e affronta (o non affronta) determinati avvenimenti in modo strettamente personale e nella vita esistono delle priorità soggettive. Per qualcuno quelle priorità sono trovare una persona con cui condividere questa vita e qualche amico vero, e quando vengono a mancare, può anche succedere che “cada il mondo”. E questo più che immaturità la chiamo umanità, sensibilità, sia anche fragilità.

    Ciao

  6. 13026
    S -

    @ Maria Grazia e Luca:
    Va bene; non ne parliamo più e grazie per gli auguri. Comunque se fate più attenzione ai post i toni si smorzano anche più rapidamente.
    Solo un ultima osservazione per Luca e poi lo lascio in pace:
    Gli autori citati sono talmente profondi e talmente attuali che liquidarli come scartoffie polverose mi pare indegno di una persona intelligente quale tu sicuramente sei. Ma forse qui entrano in gioco altri fattori su cui non voglio soffermarmi per evitare altre polemiche.
    Buona serata a tutti.

  7. 13027
    maria grazia -

    Dalia
    tu confondi il concetto di “maturità” con il concetto di “vita da adulti”. certo, si può avere 30 o 40 anni, aver raggiunto una certa posizione sociale, essere persone colte e brillanti, affermate lavorativamente, ma la MATURITA’ che intendo io è ben altra cosa, ed è LA CONSAPEVOLEZZA che sviluppiamo nell’ animo dopo aver capito il profondo significato delle cose. Io non sminuisco chi soffre atrocemente per un amore finito o per un debito insoluto. dico semplicemente che questo tipo di persone NON HANNO RAGGIUNTO LA CONSAPEVOLEZZA, non hanno cioè compreso il valore vero e reale di ogni singolo aspetto dell’ esistenza. e così, tendono a dare un eccessivo valore a qualcosa ( un amore finito in questo caso ) rispetto a quello che ha realmente. è vero che ognuno di noi vive le esperienze della vita secondo una visione del tutto soggettiva. ma se è vero che non possono esistere parametri universali per stabilire chi è maturo e chi non lo è, chi è superficiale e chi non lo è, è anche vero che OGGETTIVAMENTE ci sono cose che hanno maggiore valore intrinseco rispetto ad altre. Lottare per riavere la salute, OGGETTIVAMENTE E’ PIU’ GRAVOSO E IMPORTANTE che lottare contro il dolore di una delusione d’ amore. suicidarsi per una delusione d’ amore, per un “LUTTO” sentimentale ( come anche per problemi economici ) significa non aver maturato empatia verso TUTTI GLI ALTRI ESSERI UMANI E VERSO LA VITA IN TUTTI I SUOI ASPETTI GENERALI, considerando invece le cose solo dal proprio punto di vista. Ecco perchè ho parlato di “mancanza di maturità”.

  8. 13028
    S -

    @ Dalia:
    Bravissima. Sono completamente d’accordo con te. L’importanza dei problemi è del tutto soggettiva; ciò che per uno è una goccia di pioggia per un altro è un uragano. Chi è che possiede il metro per valutare il peso degli eventi ? Ciascuno di noi. Ciascuno a suo modo.
    Quando la gente capirà questo concetto la comprensione reciproca aumenterà notevolmente.

  9. 13029
    Dalia -

    Maria Grazia,

    io credo che maturità sia tra le altre cose (e legandomi anche a quanto scrive S), avere una minima accortezza in relazione al contesto in cui ci si trova e una base di umiltà per capire che ogni vissuto è una storia a sé, essere cioè “abbastanza grandi” da comprendere che la realtà và ben oltre la PROPRIA singola personale realtà, e di conseguenza capaci di affrontare un dialogo “alla pari” anche con persone che pensano / vivono / interpretano diversamente le cose (inteso anche esperienze simili alle proprie ma nella loro pelle!!) senza intestardirsi ad imporre il proprio punto di vista o la propria esperienza come esempio universale, sarebbe già una gran conquista.

    Ad ogni modo, noto che sostanzialmente qui, come un pò ovunque dove scrivi, ci tieni ad avere l’ultima parola: da parte mia, te la concedo senza dispiacere.

  10. 13030
    david -

    Chi ti dà noia Maria Grazia? I gorilloni,i beceroni che stanno col cellulare,i loro cervelli sub-umani…non è che stai leggendo qualcosa di H.P.Lovecraft? Riposati qualche giorno in montagna senza l’incubo di Chtulu.buona serata

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