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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Dove sono Ferruccio e Dago44? Quelli dell’inizio del forum…?
Cari amici,
Io vivo ancora dai miei. Ho trentun anni.
Non lavoro perché…ho studiato l’italiano all’università, l’ho insegnato per un anno e alla fine di quell’anno mi sono reso conto di una cosa: Non mi conveniva la professione d’insegnante. Oggi mi ritrovo quindi disorientato e non so quale mestiere fare.
Sono malato, sono depressivo unipolare, cioè ho delle fasi normali e delle fasi in cui sprofondo nelle idee suicide, nel buio. Ogni giorno prendo gli ansiolitici, ecc…è solo da quattro anni che sono curato. Vedo lo psichiatra una volta al mese, e la psicologa ogni settimana. Da una quindicina di giorni, frequento “l’ospedale di giorno”, faccio delle attività e imparo a conoscere nuove persone.
Nel 2005 ho scritto la prima lettera di questo forum. Mi chiedo ancora oggi perché questo forum abbia avuto un seguito così lungo: 1300 pagine!!!
Ho letto gli ultimi messaggi del forum, e…sono “scioccato” dall’agressività che regna qui. “Agressività” non è la parola giusta però col mio povero italiano non la trovo, questa parola giusta.
So che…siamo malati, abbiamo i nervi sotto pressione, e non è facile rimanere calmi quando qualcuno ci dà dello “stupido” in filigrana o in diretta.
Questo forum è destinato ai disperati, a quelli che non possono fare altro che scrivere e vomitare qui il loro malessere.
Basta con la gente in buona salute che si permette di giudicare, criticare, chi è malato.
“Basta con la gente in buona salute che si permette di giudicare, criticare, chi è malato.”
bepppino
se ti riferisci a me sappi che non intendevo criticare e giudicare nessuno. sono io che sono stata semmai attaccata duramente senza un vero motivo, solo perchè ho postato un video in cui una persona – molto TRANQUILLAMENTE E PACATAMENTE – diceva il suo punto di vista sul suicidio.
io parto dal presupposto che chi scrive in un forum dei suoi malesseri è perchè in qualche modo cerca un “confronto” con altre persone all’ esterno, altrimenti eviterebbe di scrivere e rimarrebbe chiuso nel suo mondo personale. quindi le persone che intervengono in questo spazio per parlare delle loro esperienze, secondo me non si devono stupire se poi qualcuno gli risponde. e non è detto che le opinioni di questo qualcuno debbano essere necessariamente in linea con le loro, mi sembra normale ! se i partecipanti di questo thread non vogliono che nessun altro che non sia un aspirante suicida intervenga, forse farebbero bene a puntualizzarlo, magari inserendo nel titolo la dicitura:”IL SUICIDIO. SFOGHI DI ASPIRANTI SUICIDI. GRUPPO CHIUSO!”. ecco, magari forse avreste dovuto impostarla così…
Non ti stupire se questo thread ha avuto un seguito enorme. Il malessere e il disagio sono estremamente diffusi nella nostra società.
Per quanto riguarda IL TUO malessere, da quello che scrivi sembra che sia riconducibile a una scelta lavorativa sbagliata, non consona alle tue vere attitudini, e riconducibile anche al fatto che sei forse COSTRETTO a vivere in famiglia e a rinunciare alla tua autonomia. Hai mai pensato di fare un’ esperienza, anche solo provvisoria, di un lavoro ( un qualunque lavoro ) all’ estero ? forse questo potrebbe darti nuovi spunti e aprirti nuove strade. che ne pensi ?
un saluto
@beppino, non ti conveniva la professione di insegnante in che senso?
Io dico basta alla comunella solo ed esclusivamente tra malati, vorrei solo che si apportasse ulteriore sostegno a chi ne ha bisogno, anche in questo forum. Senza autoproclamarsi messia, tantomeno psicologi, folli, o quant’altro. Ma non è detto che chi scrive qui debba per forza essere un’aspirante suicida. Anche una persona che sta bene puo’ postare un link senza per forza dover essere lapidato. A qualcuno potrebbe far piacere sentir parlare uno sconosciuto coetaneo, contemporaneo e normalissimo di temi che magari potrebbero riguardarci. Non siamo tutti colti. Non tutti abbiamo letto grandi saggi di letterati eccelsi. Che poi, Maria Grazia da come scrive mi sembra molto piu’ intelligente della meta’ dei forumisti qui dentro. E soprattutto c’è modo e modo di esprimere una considerazione critica, mi rivolgo a tutti coloro che causticamente non hanno fatto alcuno sconto a Maria Grazia che ha semplicemente postato un video. Mi chiedo che senso abbia tirare in ballo Nietzsche se poi non si è in grado di conquistare la simpatia di qualcuno, o quantomeno di accoglierlo con un benvenuto dato che mi pare non abbia esordito con un vaffanculo o con un video porno ( forza, ora ditemi che sarebbe stato meglio un porno).Chi scrive qui ha certamente problemi,o ne ha avuto in passato questo è poco ma sicuro. Tutti e nessuno escluso non dovrebbero avere la presunzione di essere i soli a soffrire le proprie deficienze. Dovremmo aiutarci reciprocamente senza avere la presunzione, continuo a dirlo, di essere gli unici portatori malati di vita vissuta tormentata. Non si puo’ esser certi che nessuno sia in grado di comprendere le nostre complicazioni.Non si puo’ essere certi di essere i soli detentori di giustezza unici esperti in materia di depressione e sofferenza.Dovremmo imparare tutti ad essere meno prevenuti, con meno preconcetti, meno arroganza. Magari imparando a prenderci meno sul serio, soprattutto. Io per primo …persino difronte alla morte. Questo è il mio discutibilissimo pensiero nonostante avrei voluto evitare dopo gli insulti ricevuti dal mio omonimo.Ma comprendo come dice Beppino, che le tensioni sono alle stelle. Cio’ non giustifica comunque certe cadute di stile. E non mi riferisco alla frase del “manzo” di Maria, tantomeno al “vibratore” di Emma.La volgarita’ è ben altra. Ciao a tutti e buona giornata.E comunque con la mia ironia spicciola riguardo i randagi non volevo certo offendere nessun aspirante suicida, essendo io un randagio suicida.
Luca
ti ringrazio per le tue belle parole e il tuo sostegno. in che senso saresti un “randagio suicida” ? scusami ma questa tua frase mi ha incuriosito. rispondimi se ti va, ovviamente. ciao
Penso che a giro ci sia poca felicità,molto cinismo,paura dei diversi,corsa sfrenata ad essere al centro dell’attenzione,egoismo,risata facile,mettere in ridicolo chicchessia,magari uno che non è del clan….e soldi,molti soldi pur di fregarsene di ogni regola morale,fermiamoci qua.Negli anni 90 secondo me fare amicizia,ed anche provare affetto,innamorarsi era un pò più facile,aprirsi agli altri era un pò più bello.Adesso nisba,dal tutto partendo dal lavoro,il mobbing sfrenato,il bullismo che spesso causa suicidi oppure omicidi veri e propri.Lo stato tiene la gente intorpidita e rimbecillita,”la gente vuole la merda? e diamogli la merda”dice lo Stato.Molti sono felici ma non lo sanno e lo danno per scontato questo,quindi non sono felici.Voglio dire diciamo voglio essere felice,il PTSD l’ho superato,l’oss-comp anche,a volte mi spaventa che torni,ma un passo alla volta,se cerchiamo cosa ci può rendere felici,potremo arrivarci almeno un.Molti parlano ancora dell’11/9,ma io non credo ormai,anzi non credo abbia influito molto,è una guerra lontana sparsa in paesi lontani,deserti che magari non abbiamo visto neppure in fotografia.Poi mi dico morirò presto al massimo dieci anni,forse prima,non voglio seppellire i miei genitori è così ho scelto così.Cercherò di avvicinarmi al mare,dicono che veniamo tutti da lì,insomma prima guarire poi cercare la felicità o se qualcuno ha una ricetta migliore meglio ancora,io ci vado di rado in quei cinema a sedici sale…è già un buon inizio.ciao a tutti e grazie
Per ora sono curato nella città in cui vivo, e ho bisogno di questa cura. Tra poco ci trasferiamo in un altra città. Vicina alla prima ( in cui vivo oggi ).
Poi…per lavorare all’estero ci vuole un diploma. Io possiedo solo un Master I in letteratura e storia italiana, non è un diploma “professionista”, non mi permetterà di lavorare all’estero.
A casa pago il cibo che mangio, e rappresenta già una bella somma…Dò qualche lezione di pianoforte e italiano, però lo stipendio che ho non basterà mai perch’io ne viva.
Un abbraccio a tutti.
In questi giorni sono depresso. Percio’ scrivo sul sito.
Vado tre volte alla settimana in ospedale ( è una struttura speciale, che accoglie la gente malata e le fa praticare delle attività terapeutiche ). E’ un’ottima soluzione per me che sono soffocato dai miei…
La mia depressione è cronica. Grazie alle medicine il mio umore è stabilizzato però esistono ancora dei giorni in cui sprofondo nella disperazione.
@maria grazia, nel post 12995 dici: “mi da un pó fastidio leggere di gente che medita di suicidarsi per problemi legati all’amore, a problemi economici o alla depressione mentre ci sono persone affette da mali incurabili o da gravi condizioni di disabilitá che lottano, perseguono, non si arrendono e bla bla bla”…..Nei nove lunghi anni di questa lettera sono stati in molti a entrare qui e a muovere accuse del genere ai “piagnucolosi forumisti”: “Dovreste vergognarvi, fate schifo, voi volete uccidervi mentre c’é gente che sta veramente male che lotta, soffre e ribla ribla ribla….” A parte il fatto che ci sono malattie psichiche debilitanti quanto e piú di quelle fisiche (come potrá confermarti qualcuno del blog, visto che ne é affetto), ma non é questo il punto. Il punto é se tu e gli altri siate cosí sicuri nel credere che tutti i malatti terminali abbiamo questa gran voglia di continuare nel loro supplizio, magari inchiodati al letto di un ospedale e attaccati a delle macchine. O se per caso non vorrebbero farla finita anche loro. Il padre di una mia ex era un malato terminale e se ne é andato una decina di anni fa dopo atroci sofferenze. Nell’unica occasione che avemmo di parlare a quattrocchi mi confessó che avrebbe fatto volentieri a meno di tutto quel dolore, ne era stanco. Per lui sarebbe stato facile, era un vigilantes e teneva la pistola in un cassetto, bastava che allungasse la mano e bum!….Ciao ciao Ettore….Non lo fece mai per la moglie e la figlia, che non avrebbero capito ne accettato, non per una sovraumana voglia di vivere. Lui era giá condannato, lo sapeva che tutte le cure somministrategli erano solo dei paliativi. Questa sorta di egoismo all’incontrario lo ha portato a consumarsi giorno dopo giorno e nulla piú….
Voglio farti una domanda personale, a cui sei vuoi puoi rispondere o no. Nei tuoi due tentantivi di suicidio, prima e/o durante, ti sei fermata a pensare un attimo a quelle “persone che lottano ogni giorno per questa vita, che non si arrendono, che perseguono e bla bla bla”…Se si, perché allora hai provato a gasarti o affogarti ugualmente? Menefreghismo nei loro confronti? Se la risposta é invece no, allora quel tuo “leggero fastidio” che provi leggendo di chi medita di farla finita a dispetto dei poveri malati terminali non ha proprio tema di esistere….E credo che valga anche per tutti quelli che la pensano come te sull’argomento. Saluti.