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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@ Randy:
Leggendo il tuo post mi sono reso conto di quanto siano differenti le nostre situazioni. Scriviamo nello stesso forum ma siamo diversissimi l’uno dall’altro. L’unica cosa che ci accomuna è il pensiero del suicidio, ma quella che per uno è una prospettiva consolante e perfino liberatoria, per altri è un orribile incubo che si vorrebbe scongiurare. E ovviamente – solo gli idioti non lo capiscono – ognuno dal suo punto di vista ha ragione. Hai ragione tu che vorresti morire ma non trovi il coraggio di farla finita; ho ragione io che vorrei tanto vivere e potrei essere costretto ad ammazzarmi.
Tutti i discorsi che si fanno sulla vita sono totalmente soggettivi. “La vita” è soltanto un’astrazione. “La vita” non esiste. Esistono tante vite quanti sono gli esseri viventi e ciascuna rappresenta una storia a sé. Forse, se ce ne rendessimo conto, saremmo anche più tolleranti verso gli altri.
S: Sei proprio sicuro che siano due prospettive diverse? Sei sicuro che chi vuol morire non ami la vita più ancora di chi vuol vivere? Cos’è la vita: quel fatto biologico che ci fa pensare o quell’avventura intellettuale da gustare? Io dico che questo non è vivere, ma sopravvivere. La vita all’inferno non è vita.
Ci sono situazioni o abissi tali in cui gia’ il termine “sopravvivere” sembra un lusso eccessivo, dove vivere e’ ormai solo una questione biologica: i polmoni si espandono ritmicamente, il cuore pulsa, il sangue circola per ossigenare i vari organi , reni e intestino svolgono il loro lavoro. Ma e’ lassu’ nella sala comandi che nulla funziona piu’ e purtroppo si e’ perfettamente consapevoli di questo e non si hanno piu’ risorse,dove la chimica non puo’ piu’… in quel momento gia’ non si sopravvive, si
vegeta semplicemente.
@ Randy:
Sinceramente non era questo che coglievo nel tuo messaggio. Comunque hai ragione.
S: ora lo hai colto.
se una settimana di queste leggete da qualche parte “noto architetto ed imprenditore di roma minacciato di morte” …sarò stato io…non può farla franca dopo quello che ha fatto…se muoio io lei deve venire con me
Moh?
Ma scusa Luca perchè la nicotina che fa?
@David, tra l’uso/abuso di farmaci e l’eccesso/dipendenza di nicotina, c’é una bella differenza. E questo, naturalmente, é solo il mio personale punto di vista.
Ken80: che significa? Cosa ti ha fatto?