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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@luca76
Sul punto croce: in effetti ho scoperto questo hobby frequentando un ex galeotto. E’ tutt’altro che da buttare: rilassa, esercita la manualità e, per chi non è illetterato, è una porta sulla simbologia. Meglio il punto croce, comunque, che passare il tempo a scrivere che ci si vuole ammazzare.
Sull’assunzione di farmaci: ovvio che bisogna sentire uno specialista. Le malattie se possibile si curano, se non si può guarire si curano i sintomi. Non siamo nel medioevo.
Last but not least: il mio “non trattare il tema” è autoconservativo: su un thread come questo – e con questa frequentazione – se espongo le mie idee e poi qualcuno si impicca davvero, si integra un reato. Perciò è bene che il thread prosegua così, con uno che dice “mi impicco” e uno che scrive qualche rassicurante frase fatta di incoraggiamento (vanno di moda, non integrano reati e costano poco). Mi fido di internet fino a un certo punto, oltre no.
Ho soddisfatto le tue curiosità?
Le banalità più insulse riunite in un post.
Complimenti per il pressapochismo.
E si, la vita è proprio bella per quelli che, per parlare, ricorrono alle frasi fatte.
Lascio il forum. Questa volta l’ho deciso io.
Lo lascio e scomparisco.
Addio.
@Aton, se qualcuno vuole impiccarsi veramente lo farà indipendentemente da ciò che tu ed altri possiate dire. Non credi?
@luca76
No, non credo. Ci sono personaggi che stavano per buttarsi dal tetto salvati in extremis da gente che sapeva cosa dire. Il problema, appunto, è che NON siamo tutti psicoterapeuti e quindi potremmo provocare effetti controproducenti. Su cose delicate – e pur nella generosa ipotesi che non siano tutti fake quelli che scrivono – occorre competenza (io, per esempio, non ce l’ho: quindi – come ho già detto – non affronto il tema, potrei al massimo dire le solite frasi fatte mielose di circostanza).
Appunto, se qualcuno vuole ammazzarsi lo farà indipendentemente dalle parole usate dall’interlocutore.
Idem per chi abbandona il proposito.
Non ci sono parole che inducono al suicidio nè parole che possono evitarlo.
Basta la vita, anzi, la “vita”….
@Emma
Non hai capito, o non hai voluto capire, una beata fava di ciò che ho scritto a chiare lettere. Questo è il mio ultimo post su questo thread da discarica. Non interverrò più in materia e fate ciò che più vi aggrada. FINE.
@Aton, non so quanto tu sia (o sia mai stato) una persona vicina al suicidio. E in fondo non me ne frega nemmeno niente di te. Personalmente sono uno di quei poveri stronzi che ogni giorno che aprono gli occhi si ritrovano a camminare sul bordo di un precipizio. E che ogni giorno in più che passa, avanza di un cm. verso l’esterno. Che tu, od altri, mi possiate venire a dire: “Beh? Che c.... aspetti, buttati e non rompere i co......” oppure “Oddio no, ti prego non farlo, la vita è preziosa”, non mi fa ne caldo ne freddo. La scelta che faccio ogni giorno è totalmente slegata, indipendente da ciò che mi può venir detto. Sono un essere senziente e cosciente, e come altri di questo blog, non ho bisogno di essere imboccato da terzi, sia in un senso che nell’altro. Questo è il mio punto di vista, la personale prospettiva di un aspirante suicida, ne parlo quindi per cognizione di causa. In risposta a ciò che scrivi mi verrebbe da domandarti quanti di quei “personaggi”, come li definisci tu, salvati in extremis ci hanno riprovato? Quanti alla fine si sono buttati? Quanti si sono tagliati le vene? Quanti si sono impiccati? Quanti si sono folgorati? Quando uno decide di andarsene lo fa. E lo fa per scelta, INDIPENDENTEMENTE da tutto e tutti. Puoi stare decine di volte attaccato al guard-rail di un cavalcavia e non buttarti, con una lama sui polsi e non farla scorrerla, con un cappio al collo e non stringerlo, con il phon acceso e non buttato in acqua mentre sei nella vasca….E’ una scelta, che non c’entra un piffero con la tua teoria. Forse è questo che non capirete mai. Voglio rassicurarti, non tutti quelli che scrivono o hanno scritto qui sono dei fake. C’è gente che si è uccisa veramente, come potranno confermarti i forumisti di lungo corso. Persone che sono state anche in psicoterapia, che prendevano farmaci sotto prescrizione medica ed erano seguiti da psichiatri. Con la competenza ci si pulisce il culo spesso. Servirebbe un po’ di umanità in più. E a volte nemmeno quella basta….Mi hanno raccontato di suicidi trovati con un sorriso stampato in volto, un sorriso che in vita non avevano mai sfoggiato…Un sorriso di liberazione…A volte, la morte quando è cercata e voluta proprio questo rappresenta, o meglio, è….Una liberazione…Non è facile capirlo per chi non ci è dentro.
Di nuovo saluti.
Il fenomeno che teme di istigare al suicidio con le parole ma, nel frattempo, va giù pesante con i giudizi sui depressi (che tediano) si è piccato?
Ma si, vai, vai.
Le tue perle di saggezza da osteria all’ora di chiusura riservale, concedile, centillenale ad orecchie più disponibili. Noi della discarica diamo poche soddisfazioni…..
scusate, cos’è FAKE”? se me lo spiegate capisco meglio i commenti.
@Aton, a me piace come scrivi…