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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ho dormito con una cinghia stretta attorno al mio collo, sperando che mi avrebbe soffocato durante la notte…Però non ha funzionato. Mi sono svegliato completamente giù di morale.
So di che cosa ho bisogno: Una giornata a Parigi. Una fuga. Solo per respirare un po’ meglio…Fra qualche ora darò una lezione d’italiano al mio alunno, e dopo devo ricopiare a mano quello che ho digitato sul computer, per un compito. L’ha detto mia madre. L’ha ordinato lei. Non ho scelta…ma ho deciso di rimandare un po’ il mio ritorno a casa. Dopo la lezione d’italiano andrò a passeggiare per la città, mi berrò un caffè e andrò nel negozio che preferisco. Forse basterà per calmarmi…
Milena, grazie per il tuo messaggio. Sto malissimo però qualche parola di sostegno non può che farmi bene…
Un abbraccio a te e a tutti.
Coraggio.
Per consolarmi…stamani ho suonato il pianoforte, e questo pomeriggio sono andato a comprare…uno scoiattolo di peluche. Il venditore l’ha imballato come un regalo. Insomma mi sono offerto un regalo…perché mi sentivo malinconico e triste. So che alcune persone, forse, mi riterranno “egocentrico”…ma ho bisogno di pensare a me, a volte. Quando sono depresso, mi circondo di peluche e mi rintano in camera ad ascoltare musica.
Un abbraccio a tutti.
Grazie Luca, grazie davvero tanto. Auguro lo stesso a te e a tutti gli altri..
Beppino, sì,coraggio! Sei sulla strada giusta e non devi sentirti in colpa per quello che fai, se ne senti il bisogno svuota tutti i negozi di peluche che trovi. Un grande abbraccio Beppino 🙂
non egocentrico,ma un pò eccentrico,ma te lavori?Io raccatto le sigarette da terra,chiederò il sussidio,hai soldi?
Non lavoro, insomma non è che non lavoro…ma insegno l’italiano ad un adulto che ne avrà bisogno per la sua professione, e insegno il pianoforte a mia zia ( sono pagato quindici euro ad ora ). Per ora non posso lavorare full-time perché sono curato per una maledetta depressione unipolare. Inoltre preparo un concorso che mi permetterebbe di lavorare in una biblioteca. Tutto qui…
Ho compilato un documento con il quale sarò considerato “adulto handicappato”. Aspetto che sia validato dall’ente che si occupa di questo, e poi cerco lavoro ma part-time, per cominciare.
Un abbraccio a Milena e a tutti.
Buona notte!
Beppino.
Copio Luca e faccio, a tutti, un augurio di vita migliore.
O, forse, semplicemente di vita.
Perché, per tanti, questa catena di giorni che collega la nascita all’oggi non è altro che un guazzabuglio di guai, stress, depressione, indigenza, ansia, paura in cui si galleggia, sprofonda, riemerge senza neppure potersi azzardare a sognare di raggiungere la riva.
Ma non è vita.
Un abbraccio a tutti.
Porgerei volentieri anche un sorriso ma mi rendo conto che non riesco più a farne di decenti.
La faccia si increspa in una sorta di ghigno trasformandosi in una di quelle maschere beffarde che spaventano i turisti a Venezia durante il Carnevale.
Fate conto che lo abbia fatto.
Ciao.
Grazie Emma, auguro anche a te una “vita migliore”.
Questa vita è assurda, cerca di “vivere” o suicidati…il risultato è sbattere la testa contro il muro e impazzire, perchè non riesco a fare nessuna delle due cose.
Ti leggo sempre con grandissimo piacere 🙂 Un grosso abbraccio Emma, una tranquilla serata a te e a tutti voi!
Non riesco a dormire, mi sembra di soffocare.
David,Luca,Emma,Beppino..siete persone speciali. Resistete
Un caloroso abbraccio
Ieri sera ho cercato come morire. Faceva buio, ero a letto e riflettevo. Non ho trovato un’idea. Allora sono vivo stamani.
Ho interrotto la preghiera familiare, a colazione. I miei stavano pregando e ho aperto la pattumiera…ho fatto rumore, sicché mio padre ha smesso di pregare. Mi ha guardato in silenzio ( un silenzio pesante…) poi ha ripreso a pregare. Che vergogna, per me…Mi sento sempre più estraneo a questo tipo di atti : Pregare prima dei pasti…è un giogo, una legge imposta, è contronatura e se io lo facessi, sarebbe con il cuore, dal fondo del cuore, e non così sentimentalmente…però lo faccio in silenzio, quando lo faccio. Non obbligo tutti a interrompere quello che stanno facendo.
Spero che abbiate capito il fondo del mio pensiero…
Un abbraccio a tutti voi. Resistete…
Ciao Beppino, apprezzo la tua sincerità e dolcezza. Penso che dovresti dirlo apertamente ai tuoi genitori, loro sanno che stai male però mi sembra di capire che tu vorresti avere un pò più di libertà, ovviamente 🙂 Non puoi fare le cose che ti impongono se non vuoi, devi dirglielo…ti capiranno 🙂 Un abbraccio!