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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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14.941 commenti

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  1. 12201
    Beppino -

    La calma l’ho trovata…! Finalmente!!!
    Prima di addormentarmi ascolto sempre le opere di Rachmaninoff o Chopin ( Alcune volte Liszt…).
    Sappiate che a me non piace la musica CLASSICA. Mi piace solo quella dell’epoca romantica. Non mi piace Mozart, ad esempio.
    Per ascoltare musica, ci vogliono solitudine e calma, nonché silenzio. La musica si assapora nella quiete assoluta…Altrimenti non la puoi “vivere” nel tuo intimo e non ti parla nemmeno. Intrattengo con la musica un rapporto quasi mistico, l’uso per rilassarmi e so che le opere che ascolto possiedono una dimensione che mi scappa, una specie di trascendenza che non so come spiegare né descrivere. Non vi è mai successo di avere i brividi quando ascoltate o suonate un brano di musica?? A me succede, a volte…e il mio obiettivo è sempre: “Assorbire la musica che ascolto, in tal modo che mi faccia provare delle emozioni, raggiungere il nucleo dell’opera che ascolto, in qualche modo. E soprattutto evadere…dalla realtà, che è ben più complicata e priva di via di uscita, per adesso.

    Un abbraccio virtuale a tutti,

    Beppino.

  2. 12202
    gea -

    Bene, hai trovato un po’ di calma, dopo la tempesta arriva la quiete.La musica ci porta là dove non sappiamo, dov’è forse la vera felicità,cui aneliamo. Certo che chiunque provi brividi di emozione quando ascolta musica divina. La musica romantica è splendida ma l’importane è conoscerla tutta per capire sempre più quei musicisti che ci hanno regalato un po’ del loro tempo, delle loro energie creatrici, per farci viaggiare verso una trascendenza di cui abbiamo nostalgia:hanno accettato, come Beethoven, gravi infermità, ma non hanno rinunciato a lasciarci un po’ della vera bellezza in eredità, quella che loro hanno sfiorato come dita leggere su un pianoforte..
    Con l’augurio di una notte serena in compagnia della musica amata, qualunque sia, saluto tutti caramente!

  3. 12203
    Beppino -

    Cari amici,

    Non so che cosa scrivere. Alcuni o forse una persona mi ha chiesto se scrivessi un libro…e in realtà me ne sento incapace. Ho già scritto una decina di pagine sul periodo più buio della mia gioventù, però non è utile, non guarisce nulla. Il mio passato è tuttora presente, nel mio intimo, e farlo rinascere causa una specie di pesantezza interiore che non so come descrivere. Eppure l’ho fatto rinascere, quel passato. Non voglio perderlo. Non voglio dimenticare. Magari sarebbe meglio se me lo scordassi…Che cosa ne pensate?

    @ Gea: Tutto quello che tocca al mondo della musica è appassionante. Io rispetto chiunque apprezzi la musica, qualunque sia.

    Un abbraccio a tutti.

    Beppino.

  4. 12204
    Sabrina -

    ciao Beppino. io no, non riuscirei mai a scrivere un libro o a buttar giù qualche pensiero sui miei 19 anni vissuti nel buio più totale. ce stata una persona che mi ha fatto pressioni psicologiche di ogni genere, e queste cose non le voglio ricordare. si è piano piano impossessata della mia vita e della mia personalità, tanto che solo ora mi accorgo di quanto volentieri vivo la vita, e fino a quel momento mi ero totalmente convinta che l’unica soluzione per porre fine ai miei dolori, era porre fine alla mia esistenza, solo così avrei trovato la tanto desiderata pace.spero di non ricadere mai più nell’incubo del suicidio. sono quasi due anni che sono libera, ma spesso tuttora ho incubi notturni, però sono per fortuna diminuiti e anche se mi sveglio all improvviso, non urlo più. cmq spero e credo che con il tempo scompaiano. io al contrario di te voglio solo dimenticare tutto e spero di riuscirci. mai e poi mai me la sentirei di raccontare, sopprattutto per iscritto la mia storia, mi farebbe riaffiorare ricordi troppo dolorosi. io sono rinata due anni fa , all età di 39 anni ho avuto la bellissima asperienza di iniziare a vivere. la vita è dura e ho mille problemi, questo si, però ora la vivo, ora ho il coraggio di vivere. tutto quello che è stato prima lo voglio cancellato dalla mia mente. Beppino, ti do un consiglio, se scrivere una tua autobiografia ti fa stare male, non la scrivere, strappa tuttociò che hai scritto, e se puoi dimentica i tuoi anni neri. un bacio a tutti, ciao

  5. 12205
    Emma -

    Sabrina, comprendo la tua voglia di buttarti tutto alle spalle e dimenticare.
    Anche io, qualche anno fa, sono stata vittima di un esproprio di personalità.
    Non ero una ragazzina che stava mettendo il becco nel mondo per la prima volta.
    Ero adulta da tempo e credevo di possedere un carattere forte, una tempra d’acciaio.
    Forse è stata proprio questa sicurezza a fregarmi.
    Senza neppure rendermene conto mi sono trovata ad essere una marionetta attaccata a dei fili in attesa di una voce che mi dicesse ciò che dovevo dire e di due mani che mi muovessero.
    E quando quella voce e quelle mani sono scomparse, in una nuvola di zolfo e di zucchero, scusandosi per avermi demolita non per soddisfare un immenso ego ma per sfogare un’immensa frustrazione, bè…..rimettersi in carreggiata è stata veramente dura.
    Di quegli anni mi è rimasta la paura di “pensare in modo sbagliato” e la rabbia per questa stupida paura.
    E’ difficile ricostruire la propria personalità quando qualcuno te l’ha fatta a pezzi e sparpagliata qua e là.
    E’ difficile anche per la consapevolezza che qualcuno, si, l’ha presa ma tu l’hai lasciato fare.
    A dimostrazione del fatto che, al di là delle proprie convinzioni sulla propria autonomia di pensieri, parole e fatti, si era alla disperata ricerca di un baricentro esterno.
    Ci si ritrova a dover ricostruire tutto dentro e fuori.
    E, a volte, è veramente dura.
    Mi domando spesso “perchè?” e “per chi?” ricostruire sè stessi.
    So che le risposte corrette sarebbero “perchè è giusto così” e “per te stessa!”.
    Ma, in certi giorni, non mi considero un obbiettivo appetibile, per cui valga la pena investire troppe energie.
    In altri ci provo, con risultati che, però, non so (ancora?) interpretare.
    Un abbraccio a te e a tutti coloro che ne hanno bisogno.

  6. 12206
    Beppino -

    Cara Sabrina,

    Ok. Concordo pienamente con quello che hai scritto. Dovrei cancellare, e dimenticare. Infatti quando ho scritto del mio passato, mi sono sentito male, però ho paura che i miei anni dolorosi siano dimenticato DAGLI ALTRI e mi spaventa l’idea che gli altri potrebbero considerarmi come “persona normale”, persona salda e quindi “da distruggere, schiacciare, calpestare” mentre in realtà sono fragile e propenso alle idee nere. Ma oggi vorrei Vivere, e penso che ce la farò se riuscirò a dimenticare il passato. Vorrei rinascere, proprio rinascere, come te. Inoltre, mi dico che possedere tante cose non rende felici…Ora quando guardo la mia camera, ci vedo tante cose che non mi servono: Vorrei ricominciare tutto a zero, vendere le mie cose vane, e ricominciare a vivere…
    C’è una cosa che non venderò mai: Sono i miei libri. Il resto…non lo voglio più vedere…La felicità non si trova nel materialismo, secondo me. Ieri sono andato in una cattedrale, mi sono seduto, e ho pregato. Questo tipo di vita, in sintonia con la natura, e in osmosi con “Dio”…mi basterebbe per essere felice…

  7. 12207
    gea -

    @BEPPINO:bene,sono proprio contenta che hai ricominciato a vivere. L’esperienza di SABRINA, così ben scritta, è illuminante. Occorre dimenticare ma non bisogna fare gli errori di prima, cioè frequentare persone sbagliate, quelle di cui parla bene EMMA, né leggere libri sbagliati o coltivare idee negative nella psiche. Nessuno coltiverebbe mai erbe velenose nel suo giardino.
    Una cosa non capisco: perché gli altri dovrebbero ricordare la tua vita? La tua vita è solo tua.Perché vuoi essere considerato debole? Sicuro di essere debole? Forse solo sensibile. E poi chi è veramente forte di fronte a certe esperienze? Solo allora capiamo di essere fragili, solo allora, guardiamo in Alto.
    Io ti consigliavo di scrivere, sì, ma per scaricare la tensione attuale, non per ricordare il passato tout-court. No, questo no, ha ragione SABRINA. Questa è una cosa che può fare solo chi ha superato tutto e, forte di un’esperienza superata, scrive ad es. un romanzo, al solo fine di aiutare altri a non cadere nelle stesse situazioni,o ad uscirne.
    Se sai scrivere, racconti o poesie o favole o saggi culturali sono ottimi modi per distrarsi, magari partecipando a concorsi, senza escludere tutte le altre cose belle che ci appassionano, dallo sport all’arte nelle sue molteplici splendide forme, per non parlare della cura delle amicizie e, se uno se la sente, delle anime che incontra…
    Quanto alla cattedrale, lì hai capito che è possibile vivere meglio…
    Qui ho trovato altro forum, dove siamo uniti spiritualmente per pregare gli uni per gli altri, senza dimenticare tutti gli altri che vivono nel mondo e hanno le stesse sofferenze! Che pace in quel forum, sembra il forum degli angeli, solo parole tenere e gentilezza…siamo vicini senza conoscerci!

  8. 12208
    gea -

    @ EMMA: dobbiamo ricostruirci tutti i santi giorni, non solo per noi stessi ma per un’esigenza superiore di giustizia e per aiutare altri ad uscirne. Dispiace anche per coloro che tanto fanno soffrire il prossimo: che sarà di loro, delle loro anime? E’ duro perdonare, ma forse è l’unico modo per sentirsi improvvisamente liberi, fuori da ogni terribile passato. E’ per questo che pregare in una cattedrale, come ha fatto BEPPINO, è così liberatorio..ci sono meccanismi psicologici
    imperscrutabili, come anche quello della musica che ci allontana dal frastuono per portarci nel regno dell’armonia:se la sentiamo nel nostro cuore, vuol dire che esiste.

  9. 12209
    david -

    ke senso ha continuare quando tutto è perso?Io ed un mio familiare vogliamo morire e penso che lo faremo,anche se non so quando.nel caso rimanessi solo a maggior ragione lo farei,ho già deciso come fare.Ciao auguri a chi resta.

  10. 12210
    Emma -

    Gea, posso chiederti una cortesia?
    Quando parli a me direttamente potresti evitare riferimenti religiosi di qualsiasi genere?
    Sentir parlare di anime, cattedrali e quant’altro, sinceramente, mi disturba.
    Naturalmente vale solo per i post in cui “EMMA” risalta in modo così lampante.
    Quanto al resto: perdonare non serve ad un cavolo di nulla se non a non crepare uccisi dai propri succhi gastrici.
    Perdonare non cambia il passato, non cambia quel passato che inzacchera il presente e contamina il futuro.
    Al limite si può soprassedere per salute o trasformare il rancore in schifo/pena profonda.
    Altri sentimenti li lascio agli Angeli. Categoria cui non appartengo.

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