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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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14.941 commenti

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  1. 11921
    david -

    ho praticato volontariato per 15 anni Giovanni,all’unione italiana ciechi,alla Misericordia,alla Pubblica Assistenza di Tavarnuzze,ho contattato senza successo di raggiungere la Colombia in guerra.Ho lavorato con cuore e sentimento per 15 anni,operaio,facchino,autista,pulizie,portineria.Ho cercato di vivere la mia vita nell’entusiasmo e nell’amore,anche se sovrastato da un dolore più grande di me.Sarebbe ora che voi “normali”cominciaste a rispettarci e smettere di trattarci come zombie senza niente di umano nè di buono.Caro Giovanni devi farne di strada anche tu,visto che non conosci nessuna tragica storia di nessuno di noi e di migliaia di altre persone come noi,di milioni in tutto il mondo.Falla finita con le prediche,chi sei un profeta?Un predicatore?.Poveri noi.Ti meriti qualche anno di disturbo ossessivo compulsivo e poi di sprofondare in una sindrome da stress post traumatico e poi voglio vedere cosa dici,e quì non tirate fuori storie di persone senza gambe e senza braccia sono altre tragedie,terribili tragedie,in un mondo di tragedia non puoi fare certi discorsi,non puoi salire in cattedra.Tu non sai perche non c’eri e se ci fossi stato staresti zitto per rispetto,non hai idea di cosa ho subito nella vita.Ti ricordo che il PTSD è la causa principale di suicidio,brave persone,persone pacifiche,vittime di cose disumane,leggi qualcosa su internet.ti saluto

  2. 11922
    Beppino -

    DAVID, Come è venuto il tuo PTSD? Sei stato traumatizzato da qualcosa?

    Qui tutti sanno che attorno a sé c’è gente che soffre…però la sofferenza di ognuno sul forum viene dal fatto che è MALATO psicologicamente. E una malattia…rimane malattia. Non è una questione di punto di vista, di sguardo fissato sull’obiettivo sbagliato…ecc ecc.
    Io sono sensibile alla sofferenza altrui. Se per strada incontro un ragazzo che fa l’elemosina, gli dò qualche moneta…Aiuto quelli cui voglio bene, li incoraggio, e conosco delle persone che davvero soffrono. Non è questo il problema…È solo che nonostante io voglia bene agli altri, non voglio bene a me e ogni giorno penso al suicidio. Ho un cane che adoro…ma non mi impedisce di andare a vedere se la corda col nodo scorsoio è ancora legata al ramo…

    Ciao…

  3. 11923
    Ele -

    Ciao David, condivido il tuo post in pieno.. Capisco che non è facile da comprendere per molti, ma il dolore che ci portiamo dentro a volte non ci permette neanche di vedere il nostro naso, figuriamoci andare a prenderci cura di altri. Anche io faccio volontariato da diversi anni, e certamente sono ben felice di farlo, aiutare gli altri aiuta anche me, ma a volte (tipo giovedì scorso), mi capita di dover annullare il turno perchè non ho la forza di aiutare me stessa. Mi pesa aprire gli occchi, alzarmi dal letto, sono soffocata da pensieri che mi provocano sofferenza. Purtroppo per sfuggire a queste sofferenze, ricorro ad annullamenti artificiali. Comunque per chi mi legge da un pò, queste cose le sa, ma sentivo il bisogno di condividere il tuo post e di far passare il messaggio, se mi riesce, che troppa faciloneria su questi forum non è d’aiuto.
    Ciao E, sto un pò meglio, mi pare di riuscire a mettere un passo davanti l’altro, anche se verso il mio solito niente..
    Ciao Luca76, grazie per i tuoi post, ti leggo sempre con attenzione e mi piace cosa e come scrivi.
    Un abbraccio a tutti.

  4. 11924
    luca76 -

    @David, non vale proprio la pena di rispondere ai vari @Giovanni e company che ogni tanto si affacciano qui e lasciano commenti insipidi. Oltretutto poi sparendo alla stessa velocità con cui sono apparsi. Mi domando cosa spinga certe persone a una così gran forma di qualunquismo, un qualunquismo buttato a secchiate in faccia a chi non ne ha proprio bisogno. Gente che riesce solo a scrivere frasi banali e scontate, convinte che in qualche modo queste possano far scattare in chi raschia ogni giorno il fondo del barile, un qualcosa di particolare. Rispecchiarsi, confrontarsi con dolori e problemi altrui, può servire solo ai normali, a smobilitare le loro coscienze nel patetico tentativo (forse) di ripulirsele. Trovo anche io insopportabili certe frasi, demagogiche e che trasudano di superficialità. “Liberatevi di tutto il superfluo…”, qui c’è gente che arranca senza aver nemmeno il minimo necessario, figurarsi il superfluo…
    @Beppino: “Ho un cane che adoro…ma non mi impedisce di andare a vedere se la corda con il nodo scorsoio è ancora legata al ramo…”
    La tua frase dice già tutto quanto, i Giovanni di turno ne dovrebbero tenere conto, ma è una cosa che non capiranno mai. Per quanto potremmo prenderci cura di altri esseri viventi, il suicidio rappresenterà sempre una soluzione da cui saremmo attratti compulsivamente.
    @Ele, un abbraccio a te e agli altri…
    @Emma, come stai?

  5. 11925
    Beppino -

    Io sopravvivo. Non vivo. Posso fare tante attività, ecc…e se mi suiciderò i miei penseranno: “Aveva tutto per essere felice…” Eh sì…
    Posso andare in foresta, ridere, sorridere, uscire con gli amici, andare per negozi, scrivere, leggere, ecc…ma sullo sfondo della mia mente c’è scritto “suicidio”. La forma è diversa dal fondo. È così, non posso staccarmi dalle idee suicide. Sono più o meno volontarie e concrete, ma ci sono sempre, dentro me. Stanotte mi sono stretto al petto il mio orsacchitto di peluche e mi sono addormentato così…
    La mia indole mi spinge a ricercare tenerezza da tutte le parti. Non sono “maturo” affettivamente e mio padre, mio fratello, mia madre, mi hanno rimproverato quest’atteggiamento “infantile”. Non vogliono un figlio né un fratello “difettoso”, e sono obbligato a giocare all’adulto quando sono con loro. So di non essere accettato cosi’ come sono…dalla mia famiglia. Mi fa male, ovviamente…ma è così. Devo adattarmi.
    Scrivo un diario e su questo evoco il suicidio, la voglia di scomparire, le mie norme vitali…Sono stato spezzettato dagli altri, dagli adulti, dai bambini, da tutti. Ho assorbito l’ipocrisia, la cattiveria altrui…e oggi vivo in una bolla protettrice…un mondo tutto mio.
    Di conseguenza non vengo capito…ma odio la società che ci incita al consumo, odio le guerre, l’ingiustizia, la corruzione, ecc ecc…Ho l’impressione di essere una pedina posta sulla Terra per caso. Non ho chiesto di vivere, mi è stato imposto. Avrei preferito non esistere! Quando morirò…sarò sollevato. Stimo che gli altri e la vita siano pericolosi, perché con la lingua o l’atteggiamento possono uccidere chi è più debole, sensibile.

    In apparenza sono felice…ma l’abito non fa il monaco. Neanche il trattamento che prendo mi distoglie dalle idee suicide. Niente me ne può liberare per ora. Niente…

  6. 11926
    david -

    Grazie a tutti,Ele,E,Luca,Beppino.Beppino ne ho parlato già troppo del PTSD,tu cerca di farti rispettare oppure scappa più veloce che puoi.Adesso sto meglio,non mi sento più di digitare “suicidio”,spero di farcela,sennò pazienza.Grazie,un abbraccio.ciao

  7. 11927
    Beppino -

    Venerdì prossimo, vado a Parigi. Ho bisogno di ossigenarmi i pensieri…Passo le vacanze a casa con il fratello ma soffoco.
    Una giornata a Parigi mi farà del bene…spero.

    Un abbraccio a tutti.

  8. 11928
    marina -

    è facile vivere in un mondo proprio,mettere la maschera andare avanti ,ma non sei tu è un’altro che momentaneamente ha preso il tuo posto per fare felice gli altri .No non è così la vita è nostra dobbiamo andare avanti per noi stessi ,dobbiamo compiacere noi non gli altri ,è molto difficile ,ma se non ci amiamo noi che ci ama ? …..
    ragazzi io sono la più grande quà e tutti voi potreste essere miei figli FORZA! un abbraccio a tutti. Piergiorgio ti fai sentire ,come stai?

  9. 11929
    Emma -

    C’è stato un tempo in cui un post come quello di Giovanni mi avrebbe trasformata in una gladiatrice nell’arena.
    Rimpiango i tempi in cui avevo la forza e l’energia di prendermela a morte con un idiota dal nick Abba Padre……
    Ecco come sto.
    Una bottiglia che galleggia nel mare e che porta un messaggio di cui non frega niente a nessuno nel mondo reale.
    Un abbraccio a tutti quanti.
    Mi prendo in anticipo il vostro……ne ho bisogno.

  10. 11930
    evergreen -

    @Emma, grazie per il tuo ricordo e per aver chiesto di me. Sto benino, cerco di affrontare le mie giornate a piccoli passi, è già tanto se riesco a reggermi in piedi ed a mettere pian piano un piede davanti all’altro. Questo sia in senso fisico che morale, e non sempre è facile. Mi dispiace di saperti così giù e di immaginarti tra sigarette e bottiglia, ma so che a te dispiace ancor di più ed è solo che in questo momento proprio non ce la fai ad evitare l’autodistruzione. Mi chiedo che cosa ti potrebbe dare serenità, pace interiore. Forse vedere in ginocchio nella m…da chi ti ha fatto del male? Veder soffrire i tuoi nemici / persecutori, vederli contorcere in un letto di ospedale, vederli piangere la perdita di un figlio, la perdita di tutti i loro beni e di ogni status sociale? È questo atto di giustizia suprema che vorresti vedere realizzato, che solo potrebbe darti pace? Non credo, Eme cara, o almeno non è così che ti immagino attraverso i tanti post che hai scritto. Basterebbe toglierti tutti gli impegni finanziari che mi pare di capire incombono in questo momento e per parecchi anni a venire? Certo, questo sarebbe un grosso sollievo, ma ho la sensazione che neanche questo riuscirebbe a ridarti la pace del cuore. Quella credo che te la potrebbe dare solo la resurrezione interiore della persona che sei stata prima che la vita ti colpisse così duramente. Mi fermo qui, non voglio essere troppo invadente con le mie osservazioni e domande. Però se vuoi ne possiamo parlare ancora.

    @luca76, non so se nel tuo post 11906 hai pensato anche a me quando hai scritto “Siamo in pochi a scrivere qui. A scrivere in maniera continua intendo […]. Sono tanti invece quelli che entrano, lasciano uno o due post solitari (a volte incomprensibili per i comuni mortali) e spariscono”. In ogni caso io mi ci sono rivisto e mi son detto che forse ti devo una spiegazione. Vedi, è che ho paura di dire cose fuor di posto che possono far male invece che bene, magari dette con buone intenzioni ma non per questo meno nocive. Voglio evitare di far male agli altri ed anche evitare che ne venga fatto a me, perchè sai, confesso che se qualcuno mi trattasse come è stato trattato recentemente Giovanni, io ci resterei male parecchio. Per mia natura non so fermarmi all’empatia, ma tendo a pensare a soluzioni. Non posso veder soffrire qualcuno e limitarmi a compiangerlo. O meglio, dopo averlo fatto, cerco di pensare come fare per uscirne o almeno per limitare i danni. Questo mio comportamento è a volte temerario e rischia di dare sui nervi, per cui alla fine che cosa è meglio fare: empatizzare perennemente in posizione di stallo o stare zitti del tutto? Così, nell’incertezza, cerco di parlare poco. Evidentemente anche altri sono arrivati a questa conclusione, per cui nel forum sono sempre le solite 5-6 persone a scrivere con continuità.
    David, Marina, dolce Ele, Beppino e quanti passano di qui,un saluto

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