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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Caro Piergiorgio, perchè dovrei arrabbiarmi? Io invece ti ringrazio per il consiglio e ne parlerò con la mia psichiatra alla prox seduta (tra 3 settimane…).
Devo vincere l’inerzia di pensare che da sola non ce la faccio ad avere una stabilità psichica ed ho bisogno di un aiuto chimico in maniera continuativa. Un abbraccio Piergiorgio e grazie! ( ciao E, un bacino!!)
Lo schifo che ogni giorno ci tocca sopportare va ben oltre il sopportabile. Per questo credo che chi, come molti noi, ha pensato al suicidio come opzione almeno una volta nella vita, in realtà la vita non solo la conosce, ma la ama davvero, e proprio per questo non vuole vederla calpestata e umiliata dai capricci della fortuna o dalle nostre manchevolezze.
E infatti credo che proprio chi si uccide ha, paradossalmente la voglia reale di vivere. Non fraintendetemi: non sto facendo l’apologia del suicidio. Dico solo che non credo a chi pensa ai suicidi come delle persone che disprezzano il “dono” (ma di chi?) della vita. Anzi, al contrario, credo che un atto di ribellione verso l’odio, l’ignoranza, lo schifo -anche quello nostro- sia un modo per onorare l’esistenza come dignità per ogni creatura.
life is life nananana -OPUS-
Come state?
Ciao E, una settimana orribile.. Xanax a raffica, sonni artificiali, mal di testa, litigi con chiunque, pianti infiniti, senso di incomprensione al massimo. Ed in questo contesto niente affatto sereno, sono anche andata dal mio capo capissimo a dirgli con la faccia di bronzo che non mi interessa fare carriera e quindi che mi mettano da parte senza problemi (firmando la mia condanna? Potrebbero anche mandarmi via.. Oppure lasciarmi in pace dove sono senza volere a tutti i costi spostarmi su incarichi che non voglio e che renderebbero la mia vita ancora più schifosa). Non capisco perchè deve essere un dramma o una vergogna non avere ambizioni sul lavoro ma voler continuare a fare bene quello che si fa. E perchè deve essere una vergogna essere vulnerabile in mezzo agli altri, piangere per tutto, non sentirsi compresi, accuditi neanche dalle persone più vicine. Bah… Continuo a pensare che io per questo mondo non sono affatto portata, meglio sarebbe tagliare tutti i ponti e fare la fine del personaggio del libro che mi è tanto piaciuto (ve lo consiglio: il peso di liz moore). Ma ci vogliono soldi e coraggio e quelli che ho non mi bastano, entrambi. Un tocco di normalità? Ho anche il raffreddore…! E voi come state? Un abbraccio.
🙁
Ciao Ele, mi spiace che tu abbia passato una settimana terribile.
Capisco il tuo stato d’animo “lavorativo”.
L’ho vissuto anche io, anche se per strade e circostanze diverse, e ho un’idea di quanto contribuisca ad ingigantire l’inferno.
A volte ci si trova davanti ad una scelta di m*rda:
l’harakiri economico o l’harakiri fisico.
Continuando una situazione lavorativa si rischia di crepare mentalmente e fisicamente e interrompendola si rischia (o si ha la certezza) del tracollo economico.
Scherzi della sorte.
In pratica ci si trova di fronte ad una sorta di assurdo test: “di che morte vuoi morire?”.
Certo, la saggezza consiglierebbe di ingoiare e resistere,visti i tempi.
Ma ci sono momenti in cui resistere passivamente implica una forza che si sa di non avere.
Hai scelto la tua salute.
Spero che il tuo capo non sia troppo avido e ti lasci vivere tranquillamente la tua mancanza di ambizioni, la tua non voglia di fare carriera magari saltando sulla schiena altrui.
Marinina, che c’è?
Luca76, un saluto.
David, hai avuto notizie per il sussidio?
Un abbraccio a tutti.
Grazie,mia madre farà una visita presto,ma avere il sussidio è dura almeno se non si è falsi ciechi,per me non mi proverò nemmeno.Mentre mi spazzolavo i denti poco fa,mi sono sentito senza più idee,nè progetti,solo,col desiderio di andare a dormire e poi ricominciare e via e via finchè non arriverà la morte in un modo o nell’altro..Mi sono sentito triste ma sollevato.E’tutto finito?Sì forse sì,la speranza forse è ciò che ci fa soffrire di più.Ero sempre stato convinto che la mia vita sarebbe stata come l’alba,non è andata così,ma ho fatto tutto quello che potevo,di più non potevo fare.Buonanotte a tutti,grazie.
@E, ricambio il saluto, e tu come stai? Un’abbraccio a chi ha avuto una settimana orribile, che almeno oggi possa essere una giornata un filino più tranquilla, rispetto al resto della settimana, per tutti noi.
Buona domenica.
…….Per dirla alla Ungaretti: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.
Però sono ancora attaccata al ramo.
David, c’è un momento in cui ci si sente idioti a continuare a sperare o, forse, per scaramanzia, si sceglie di non sperare più per “vedere l’effetto che fa”.
Quando si arriva al punto di mettere a nanna le speranze e si prova la sensazione che da quel sonno non si sveglieranno più, ci si sente un pò morire. E’ brutto, lo so.
Buona domenica e un abbraccio a te, a Luca e a tutti.