Il suicidio
di
beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
14.941 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 1.167 1.168 1.169 1.170 1.171 … 1.495 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.167 1.168 1.169 1.170 1.171 … 1.495 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Nemmeno io riesco ancora a rassegnarmi. Non ci riesco e mi sento male. Gli psicologi non mi sonoserviti a niente. Ci andrò un’ultima volta tra un mese (non mi vuole vedere prima) e le dirò la verità senza finzioni: mi fa piangere sapere che la mia ex fidanzata ha famiglia e figli, mi fa molto male tutto questo; mi fa male da morire vedere in giro coppie felici e con figli magari. Mi chiedo come sia possibile. Perchè gli altri si e io no? Qualcuno me lo deve spiegare. E mi viene detto che no, non ho motivo di stare male. Io invece sto male , anche fisicamente: la mattina mi sveglio prestissimo, devo prendere dei farmaci per stare tranquillo. La cura dalla psicologa non è servita a niente. L’isolamento abbrutisce e la colpa non può che essere solo mia. Chissà forse un giorno, quando avrò qualcuno mi dirò quanto ero stupido a stare male. Ma ormai sono almeno 10 anni che sto così male. Certo ci sono dei momenti in cui sto meglio, ma la maggior parte è buoi più nero.
Oggi sto un po’ meglio e vorrei poter anche lasciare qualche parola di incoraggiamento per tutti voi che scrivete in questo forum. La vita è una sola e occorre fare il possibile per farla passare nel miglior modo possibile: se si è stati lasciati, se un amore è finito, se ci sono delle difficoltà economiche, manca il lavoro, si è soli, se si ede tutto nero..lo so sono sensazioni molto angoscianti. Magari non si sa con chi condividerle; il pensare di non essere da soli questo è già tanto, anzi è moltissimo, e forse è di maggiore utilità di qualunque altra cosa. Ci si sveglia al mattino e si è da soli: una condizione comune, ma se si guarda fuori c’è un sole che splende, la natura che si risveglia in questa primavera…
Come mi si può chiedere di morire da solo?
E questa cos’è? Preannunci una strage? Proponi un suicidio di gruppo? O è una frase ad effetto?
nella morte si è sempre soli con se stessi anche se muori in un incidente stradale con altri coinvolti..magari vuole dire che vorrebbe morire con qualcuno che gli tiene la mano.
Mah, sinceramente preferirei prima vivere con qualcuno che mi tiene la mano.
Rientrato da poco da un’altra notte di alcol e di ognicosa (scritto volutamente così), che mi abbia dato pace, per qualche misera ora almeno, dalla condizione in cui navigo…Bere non risolve i problemi (ma va?) ma, come recita una battuta che gira sul web, ti aiuta a dimenticare il perché lo fai….Sono un forte bevitore dalla tenera età di 14 anni, prima che mi schianti ce ne vuole….Almeno in qualcosa, in codesta vita, posso primeggiare…Ahahahah….Se il mio povero fegato potesse parlare….Ma in fondo è meglio che non lo faccia. Dall’altronde riesco ancora a trascrivere i miei pensieri senza errori (bahhhh, bugia, in queste poche righe ne ho fatti un sacco, ma ho avuto abbastanza lucidità x correggerli, quindi chissenefrega)….Pur continuando a entrare spesso in questo blog, non sento più il desiderio di prima di buttar giù due righe, per un “pour parler” e di lasciar una pur miserrima traccia della mia presenza su questa landa desolata…Ho letto i post di @Antino (a cui avrei voluto rispondere qualcosa, ma leggendolo così gaudioso per l’incombente primavera, non mi sembrava il caso, e quindi mi sono ragionevolmente tacitato), e di @Leonardo….OH my God, sono così fuori in questa notte (matttina) che sto ripassando a nastro su youtube la canzone del carosello anni ’60 della Talmone, “el merendero” (chi se la ricorda?)…Pazienza, d’altronde dicono che la follia sia sinonimo di genio…Beh, in questo momento dovrebbero accostarmi a Leonardo, Michelangelo e via discorrendo…Che rispondere a Lenny?…Confesso di non aver colto (in questo, ed in altri momenti di lucidità astemia) il senso della sua (tua) domanda… Che m…..a (i puntini li ho messi io senza che si sprechino quelli del blog, ma la parola è leggibile per chiunque) vuol dire quella frase? Confesso che leggendola la prima volta ho avuto le stesse perplessità esposte da @E…”Morire da solo….”…Amico mio, anche i kamikaze musulmani, quelli spinti dalla guerra santa contro gli infedeli, pur portandosi appresso decine di persone, si ritroveranno nel loro personale “paradiso delle vergini” da soli, a confrontarsi con un chissacchè per l’eternità…Se lasci certe frasi scritte, dovresti essere più esauriente…Stragi o suicidi di massa? O semplici frasi ad effetto?…Concedici delucidazioni, please…
Un forte abbraccio a @E, Ele e David…Spero che stiate bene, per quanto vi (ci) venga concesso…
…E un saluto agli “altri”, perché no?….
La vita è una fogna puteolente. Nasciamo e cresciamo pieni di bisogni che, man mano che cresciamo, non riusciamo o possiamo soddisfare, a meno che non si abbia fortuna e/o mediocrità. Ed anche chi soddisfa i propri bisogni, se ha un mino di onestà intellettuale, si rende conto che la vità fa schifo in ogni senso. La mia, di vita, è quella di un completo fallito, orgoglioso di esserlo. Ho capito che solo le merde, gli stupidi e gl’insensibili sono coloro che possono aspirare alla serenità. Io non sono niente di queste tre cose.Ho una ragazza di cui mi frega poco, lavoro praticamente senza essere pagato, ogni giorno ho notizia di bambini violentati, animali torturati, negri che picconano e malati di cancro. A che c.... serve l’amore se tanto sappiamo che tutto è uno schifo? A cosa serve campare se non si ha futuro e, in ogni caso, si sa che sarà un futuro vissuto in un inferno di ingiustizia e dolore?
Eppure sono talmente vigliacco che non ho ancora avuto la forza di buttarmi giù dal balcone. Forse per condizionamente religiosi inconsci; forse per istinto primordiale; forse per non far soffrire i miei; forse perchè il mio carattere non è grande come la mia lucidità. Non so. In ogni caso mi piacerebbe buttarmi e mandare tutti a ca..... E se Dio avrà il coraggio di presentarsi, se si decide ad esistere, allora è meglio che si faccia proteggere da una schiera di succubi serafini e cherubini, perchè gli chiederò conto di ogni attimo di sofferenza, di tristezza, di disperazione, di dolore. E quando avrà spiegato i miei attimi, dovrà spiegarmi quello dei bambini, degli animali, di ogni singola fottuta persona che è passata in questa merdosa vita.
Un giorno tutto questo finirà: non so se per mano mia o per chissà quale evento; non so se presto o tardi. Ma finirà. E smetterò di sentire puzza.
Quella fra sta a dire, come si può fare quel passo sapendo di essere soli non fisicamente, perchè tutti vi siete imputati su questo aspetto? ma emotivamente, sapendo che forse a molti non mancherai, ai familiari,a qualche amico giusto perchè facevi parte della routine quotidiana, poi si sà, tutti ti amano quando sei 3 metri sotto terra. No , non preannuncio ne attacchi kamikazze ne omicidi plurimi seguiti da suicidio. Quel che volevo chiedere, è come fate voi a spiegare a voi stessi cosa succederebbe senza la vostra presenza nel mondo. E’ una delle cose che mi spaventa, la paura di partire e non mancare a nessuno, ed una volta tornato diventare ancora più un estraneo di quel che si era prima.
Vorrei solo qualcuno che dimostri che gli mancherei, qualcuno che renda la mia assenza una vera assenza, un vuoto incolmabile di una persona che manca e non è sostituidile. Qualcuno che renda con la sua sofferenza, la mia mancanza più difficile anche per me , certo, ma almeno sarà vera, perchè se te ne vai e non lo vede nessuno lo sai solo tè quel che hai fatto. Egoista? certo, molto anche, ma di debolezze ne sono ricco e non è la peggiore.
Leonardo, credo che il mondo, dopo la nostra dipartita proseguirebbe (come proseguirà) in modo indisturbato con un’unica, piccola, differenza: non sarà più in grado di calpestarci.
Si dovrà cercare (e troverà) nuova carne da macello.
Altre persone che verranno al mondo tra fiocchetti azzurri e rosa, convinti per davvero che “è per te tutto quello che c’è” per poi sbattere il grugno (chi prima e chi dopo) contro una realtà che ti porterà via tutto: amici, amori, lavoro, denaro, possibilità, ottimismo, sorriso, speranze, energia, forza etc etc etc fino a ridurti ad uno spaventapasseri su cui gli uccelli si posano per pulirsi le piume, tanto hanno paura o stima di te.
Qualcuno, forse, piangerà la nostra morte, qualcuno se ne sbatterà allegramente, qualcuno, addirittura, se ne rallegrerà.
A meno che non si scelga di diventare polvere, si marcirà per qualche anno dietro ad una lapide e poi, a seconda del grado di attaccamento dei superstiti,o si resterà dietro a quel marmo oppure si verrà buttati, senza tante cure, in mezzo a tante altre ossa di sconosciuti.
Una mano ignota, il 2 di novembre di ciascun anno, depositerà un mazzetto di fiori ai poveracci finiti nell’ossario.
Sinceramente non mi viene in mente altro.
Posso sembrarti squallida e, probabilmente, lo sono.
Ma, pur avendola attraversata, ho superato la fase delle seghe mentali sui temi vita, suicidio e morte in genere.
Guardo ciò che ho ossia: un c....!
Butto un pensiero a ciò che sarà post morte ossia: il nulla!
Gli unici sentimenti che percepisco chiari e forti intorno a me sono:
-il risentimento, il rancore o il disprezzo o, nei rarissimi casi migliori, l’affetto mischiato a pena incazzata di chi è finito, mio malgrado, nel tritacarne del mio fallimento personale, economico, lavorativo e finanziario;
-l’indifferenza;
-l’ingordigia di chi mi vede come una figura mitologica, per metà fuori di testa e per metà morta di fame, idonea ad essere sfruttata, inchiappettata e ricattata per pochi euro di merda.
L’unico sentimento che percepisco chiaro e forte dentro di me è il senso di colpa per non aver capito, già 20-25 anni fa, che la mia vita è nata male, che si sarebbe rapidamente trasformata in merda pura e che, se avessi avuto le palle di togliermi di mezzo allora, adesso chi (forse) piangerebbe la mia morte avrebbe già smesso di piangere da mò e altri non sarebbero rimasti prima illusi e poi scottati dalla mia (in parte innata e in parte regalata dal marcio che c’è nel mondo) capacità di mandare in merda tutto ciò che di costruttivo mi capita tra le mani.
Altro non ho da dire.
Ricambio il forte abbraccio a Luca76, lo allargo a Ele, David, Marina e a tutti coloro che mi auguro abbiano compreso che il marcio che ho sparso non era dentro di me ma addosso a me.
E che non l’ho sparso volontariamente.
Si è semplicemente librato in volo spinto dal vento di sfiga, inadeguatezza, coglionaggine, incompatibilità con il 95% del genere umano e asocialità che mi soffia addosso dal lontano 1972.