Il suicidio
di
beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
14.941 commenti
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….Tornare indietro con la memoria del presente e del passato divenuti futuro. Altrimenti rischieremmo di essere punto a capo, Ele 🙂
Concordo con Luca. Lascia stare i ricordi, sono un’arma a doppio taglio.
O possono diventarlo.
Magari rendiamo mostruosi i ricordi brutti oppure rendiamo meravigliosi quelli semplicemente piacevoli delle cose/persone perse rendendo ancora più profonda la fossa di vuoto in cui siamo caduti.
Quanto agli altri ed i loro saggi consigli (magari dati con affetto e in buona fede ma con che risultati? Senso di colpa? costernazione? Senso di straniamento dal mondo dei “normali”? )è stata scritta una frase/poesia in merito:
…….”Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere
mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io.
Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate.
Vivi gli anni che ho vissuto io
e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.
Ognuno ha la propria storia.
E solo allora mi potrai giudicare.”
Luca, comprendo le tue parole e mi dispiace per quel te stesso assassinato. Mi dispiace tanto.
Ancora una cosa Ele. Tu, dentro di te, sai benissimo quali sono i ricordi fa portare nel tuo viaggio. Quelli sinceri, quelli che non faranno male quando torneranno in mente anche se rimandano a persone perse per sempre e eventi che non accadranno più. Tieniti stretti questi ricordi e solo questi.
Io li ho chiusi dentro alla parte buona di me. E lo terrò sempre nel cuore. Finché non cesserà di battere.
Un abbraccio.
Buongiorno a tutti/e. Sono d’accordo nel portare nel proprio cuore i ricordi belli e di lasciare andare quelli brutti. Mi premeva poi dire di non fare bilanci della propria vita; non servono a niente. E non serve nemmeno dare o darsi colpe per delle cose che non sono andate come dovevano andare (cioè come volevamo che andassero). Esiste solo il presente, l’adesso.
Ciao E grazie per la poesia, è molto bella e molto vera. A volte i ricordi sono terribili, arrivano senza che neanche te ne accorgi e ti stravolgono. Credo che il mio problema (o meglio uno dei miei problemi) sia proprio questo, mi faccio travolgere dalle emozioni e non riesco proprio a gestirle. Poi il momento uragano passa ed io mi domando come sia stato possibile soccombere in quel modo.. Ma qualche tempo dopo, a volte magari appena poche ore dopo, risuccede. Un circolo continuo che mi stanca e mi demoralizza perchè mi pare di non fare mai alcun passo concreto in avanti, soltanto passi apparenti. Intanto ieri ho fatto stì fatidici 40 anni e per ora quello che temevo, cioè il bilancio della mia vita, lo reggo ancora. Perchè sto pensando, non è che magari adesso che ho 40 anni vengo immediatamente inserita dagli “altri” nella casella di quelli che non hanno concluso un cavolo nella vita e che ormai sono irrecuperabili? Magari smettono di chiedermi quando avrò un figlio, quando mi sposerò, quando metterò su famiglia. Luca, il mio ruolo potrebbe essere questo: la zia zitella, ma vorrei che tutti i ragionamenti altrui sulla mia inconcludenza della vita, fossero fatti soltanto alle mie spalle. Che mi lasciassero in pace con i miei bilancini, con i miei passettini virtuali, con le mie ricadute ma anche con i miei recuperi. Ciao Antino, ciao Piergiorgio (come stai??), ciao Marina, ciao David… Un abbraccio a tutti.
@Ele, allora auguri se hai fatto gli anni. Un abbraccio.
Ciao Ele auguri.
Abbiamo in comune anche questo, il bilancio della vita, pensare ai ragionamenti altrui. Tanto agli occhi delle persone sarai sempre imperfetta…
se ti vesti di rosso, nero, se sei magra, grassa…
Ieri in un momento in cui non pensavo, ho incontrato una signora e parlando mi ha chiesto che fine avesse fatto il mio Lui. Le ho detto che è tutto finito ma mi son messa a piangere (naturalmente non volevo)…. mi sarei messa sotto un sasso dalla vergogna. E se il tuo ragionamento è la zia zitella il mio è: zia zitella che è stata fidanzata tanti anni e poverina anche ammalata!!! In poche parole quella da compatire!
Ciao a tutti
Ciao Ele ti faccio gli auguri anch’io. Sei entrata negli ‘anta anche tu. Bene continua così, non mollare mai … Ciao
Auguri Ele ho sempre sognato di essere nato nel ’73.un abbraccio a tutti.ciao
Abbiamo tutti bene o male le stesse questioni irrisolte: il fatto sopratutto di non avere trovato una soluzione di vita condivisa con una persona dell’altro sesso. E’, dovrebbe essere, una cosa fondamentale, ma a qualcuno non riesce. Anche io ci avevo provato e riprovato, ma con risultati davvero disastrosi. E mi rendo conto che più passa il tempo più si riducaono le possibilità di trovare una soluzione. Ci collochiamo in quella fetta che non è riuscita in questo obiettivo. E’ una cosa fondamentale, indubbiamente, e almeno io mi sento come handicappato, come se mancasse qualcosa. Ma forse questo senso di mancanza è più comune di quanto pensiamo, anche tra le persone che ce l’hanno fatta. Erano cose da realizzare quando si era giovani, almeno per me posso dire questo. Ci dovevo pensare prima e non l’ho fatto. Non so nemmeno io il perchè. Sarebbe stata una vita certamente diversa, molto diversa, con figli e magari nipoti. Credo che alla mia età, non sia più possibile. Gli psicologi aiutano veramente poco in questosenso perchè è una cosa talmente personale che nessuno dall’esterno potrà mai e poi mai risolvertela. Senza un affetto è veramente dura, è come soffrire la fame. A questo reagisco con rabbia, e questo non risolve niente, anzi peggiora lo stato di cose, una rabbia profonda, perchè viene percepita dall’esterno: ci si chiede perchè e non si riesce a dare una spiegazione. E giù con i sensi di colpa per non essere stati all’altezza di certe situazioni. Che ci si riesca adesso è veramente assai difficile e trovo intollerabile la situazione di solitudine
grazie per gli auguri, mi fanno molto piacere davvero! @ Antino, condivido il tuo post anche se mi fa rabbia non riuscire ancora a rassegnarmi a non avere una vita completa.. perchè non riesco ad abbassare l’asticella e basta?