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Il suicidio

di beppino
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14.941 commenti

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  1. 11491
    conto alla rovescia -

    Tutte le affermazioni sulla vita sono totalmente soggettive, totalmente unilaterali. Non hanno nessun valore filosofico; tutt’al più possiamo attribuire loro un significato psicologico. Rivelano lo stato d’animo di chi le ha formulate.
    Della vita degli altri non so nulla. La mia vita fa schifo; questa è l’unica affermazione che posso permettermi di fare. Credo che il mio quarantesimo compleanno sia la data migliore per porre fine a questa ignobile farsa.

  2. 11492
    Boh -

    Luca,
    credo che niente sia più semplice di una cosa: pensiamo quello che pensiamo in riferimento a cosa e come lo abbiamo vissuto. Niente di nuovo, ma mi serve per partire. No, mi sarebbe servito.
    Ti avevo scritto ciò che penso, poi ho lasciato stare. Ho capito che stai cercando solo qualcosa di concreto, posso anche capirlo. C’è chi il concreto lo sa afferrare e apprezzare e chi no, quanto vale l’opposto.
    Ciao

  3. 11493
    Boh -

    Non ho nessunissima intenzione di dare un valore filosofico a quel che scrivo. Siete voi che ci avete collegato questa parola. Avete scritto i vostri pensieri, io i miei.

  4. 11494
    david -

    Ma ke dire è strano che le storie di dolore sono diverse ma anche hanno qualcosa in comune.La notte cerco sempre di tenere la luce accesa,quella del giardino o del corridoio.Per molto tempo quando ho perduto il lavoro stavo lontano dalle persone,credevo alla malvagità degli esseri umani,in tutta la mia vita soltanto un cane mi ha morso.Secondo lo zodiaco il mio segno è quello del cane,moh è una cosa strana.Ho perduto il lavoro,dopo anni ed anni di mobbing subito,ho cercato di avere giustizia,i miei diritti poi sembrerà strano ho avuto una frattura ad un piede e ad un altro un incidente.Se vedo un cane sono contento,ho sempre avuto cani e gatti.Preferisco essere sbranato da un cane che è sincero che ingannato e maltrattato come quei bastardi al lavoro.Molti senzatetto hanno sempre dei cani,la gente dice per intenerire ed avere soldi,invece spesso lo fanno perchè si sono distaccati dall’umanità.La vita secondo me è come giocare a ping pong,sono cattolico,ma un pò credo al karma,a ping pong,in ogni caso se decido di vivere cercherò ancora un lavoro e di fare il bene,non posso dire che la vita è uno schifo e poi vivere è un controsenso.A 14 anni vedevo l’amore,la pace,la gioia.Poi le cose sono cambiate.Ciao a tutti buona serata

  5. 11495
    E -

    “I delinquenti, gli avidi, gli indifferenti non sono sempre esseri umani?”
    ?
    Cos’è? Un porgi l’altra guancia? Sono essere umani in quanto inseriti nell’anagrafe civile.
    Un delinquente è un delinquente. Si, è un essere umano solo perchè nel genere umano si riscontra tanta cattiveria puramente dolosa e fortemente voluta.
    “Non tutti i delinquenti lo sono per davvero”.
    Noooo. ti ammazzo un pò, ti rubo un pò, ti picchio un pò, ti violento un pò, ti stalkerizzo un pò, ti truffo un pò….ma solo poco poco perchè non sono stronzo fino in fondo e poi, magari in punto di morte, mi pento e mi dolgo così Dio mi riabbraccia.
    ” Magari alcuni sono diventati, o a volte solo etichettati senza esserlo, delinquenti per una serie di motivi che il mondo ignora”.
    Faccio salvi le vittime della giustizia e i perseguitati dalle etichette. Ma quelli non sono delinquenti. Sono poveri cristi. La differenza c’è e si vede, credimi.
    “Motivi che se non giustificano, perlomeno spiegano”.
    ……………..no comment.
    “Non tutti gli avidi lo sono per natura, magari lo sono diventati perchè così è stato loro insegnato”.
    Poracci…..e non è che, crescendo, hanno imparato a usare il proprio cervello e a distinguere un insegnamento di merda da un comportamento urbano?
    “E non tutti gli indifferenti sono perfidi. Magari lo sono perchè a loro nessuno ha prestato la citata attenzione, perchè non hanno conosciuto altro che la solitudine, l’alienazione, il rifiuto o chissà che altro”.
    ???????? Chi è vittima dell’indifferenza è tutto tranne che indifferente. Anche perchè se fosse indifferente come potrebbe rendersi conto e patire per essere stato vittima di indifferenza (è nato prima l’uovo o la gallina?).
    Se sei stronzo ti comporterai da stronzo.
    Se non lo sei bestemmierai, ti incazzerai, minaccerai e, poi, aiutarai la nonnetta ad attraversare la strada.
    Se hai fame e rubi, 99 su 100, ti andrà di traverso ciò che hai rubato.
    Se sei ladro sfoggi la refurtiva con gli amici nel locale in.
    Una seconda possibilità va concessa a tutti ma non a costo di privarti della tua, magari unica, possibilità.
    Le persone vanno valutate, e attentamente, caso per caso, monitorate, scandagliate fino al dna.
    Fare di tutt’erba un fascio, allargare le braccia e urlare “lasciate che i delinquenti vengano a me” è una cosa che lascio fare a Cristo.
    Lui (forse perchè lo ha fatto con i pargoli) c’ha rimesso le penne ma è andato in Paradiso.
    A me il giochetto non è riuscito e, di delinquente in delinquente, ho buttato la mia vita nel cesso.

  6. 11496
    luca76 -

    @Boh, mi spiace che hai lasciato stare nello scrivermi ciò che pensi, ma ti posso anche capire. E’ vero, io cerco “solo”(?) qualcosa di concreto, anzi ne sento il bisogno, come penso in molti…Non sento il bisogno di elevarmi spiritualmente, ne in questa in vita ne in altre, quello lo lascio agli asceti e ai mistici. Solo vorrei che tu non avessi confuso questo bisogno di concretezza con quello di materialità, perché le cose, gli oggetti e tutto ciò che vuoi per me rappresentano poco o
    niente, non è quello che ho cercato in questa esistenza…Saluti…

  7. 11497
    luca76 -

    P.S. @Boh, quando parlavo di filosofeggiare, facevo un discorso a più ampio respiro, non era diretto necessariamente a te. Di nuovo saluti.

  8. 11498
    Boh -

    E: bastava che mi chiedessi cosa intendevo, e ti avrei risposto tranquillamente. Forse non sono abbastanza comprensibile io, o forse sei un po’ avventato nelle conclusioni tu, o forse entrambi. Quello che penso l’hai scritto tu stesso: “Le persone vanno valutate, e attentamente, caso per caso, monitorate, scandagliate fino al dna.” Era proprio quello dove volevo arrivare, tutto il contrario che fare tutta una generalizzazione. E il tuo pensiero te lo rigiro: non sai chi hai davanti. Potresti avere di fronte una persona che è cresciuta opponendosi al buonismo, al perbenismo, al conformismo, a costo di perderci molto pur di rimanere fedele ai suoi punti di vista, ci hai pensato? Te lo dico per pura informazione. Sono una persona senza Dio, senza guide e senza mappe e sto cercando di districarmi dal gomitolo di questa (per me complicatissima e pesantissima) esistenza con ciò che testa, cuore e coscienza mi suggeriscono. Sono gli unici strumenti che ho a disposizione e provo a usarli. A volte ci azzecco, a volte fallisco. E mi dicono che la maggior parte delle cose siano opinabili, interpretabili e non possono che passare attraverso il filtro della soggettività, se si sceglie la franchezza e non l’adeguamento spesso acritico al luogo comune.
    Rubare in sé è sbagliato, d’accordo, ma preferiresti morire di fame? Questo è un esempio estremo, ma è per usare gli stessi termini di paragone. Eppure la gogna sociale: condanna, o assolve. In altri termini: giudica. La comprensione non interessa, importa dire la propria anche prima di sapere, chi se ne frega. (Se tu ti senti certo di saper distinguere facilmente il bene dal male, il giusto e il non giusto, ti invidio perché io invece ho la necessità costituzionale di rimuginarci sulle cose prima di provare a farmi un’idea più o meno definita). Lo facciamo un po’ tutti, a differenza che c’è chi lo fa senza pensarci, chi invece prova a usare la sua testa anche se tutti gli stimoli poterebbero a farsi trascinare dalla corrente.


    Luca: ho percepito del disprezzo nei confronti di ciò che ho scritto nel tuo primo commento, per questo ho lasciato perdere. Non so se era questo oppure ho colto male. Non ho affatto confuso la tua ricerca di concretezza con la materialità. E personalmente mi sento un essere alquanto introverso e incapace a vivere, altro che elevamenti e filosofia! Oltre questo, però, mi resta qualcosa a cui aggrapparmi, che ahimè di concreto ha ben poco. Non perché non ne senta anch’io il bisogno, o perché non lo vorrei, il concreto, dico. Ma perché non sono capace, o forse non mi è dato, averlo questo riscontro pratico.
    Così continuo nella mia solitudine e nella mia testardaggine a cercare di leggere quello che c’è dentro gli altri, attraverso gli sguardi e le parole. E ogni tanto, tra innumerevoli che ti passano indifferenti e che non riesci a percepire, c’è quel qualcuno che ti trasmette qualcosa capace di andare anche oltre ai sentimenti. Ho lanciato il sassolino, non so se riesco a spiegarmi.

  9. 11499
    luca76 -

    @Boh: si, hai colto male il senso del mio commento, così come del resto ho fatto io con la tua risposta. Non potrei mai provare disprezzo per te e per ciò che scrivi, per il semplice motivo che non ti conosco, non so niente di te, nemmeno il nome o il sesso. Mi fai così vuoto, tanto da giudicare qualcuno solo da ciò che lascia scritto su un blog? Come ho già detto nel post scriptum al commento 11497, quando ho parlato di filosofia o elevamenti lo facevo nel contesto di un mio discorso generale, non diretto a qualcuno in particolare (in questo caso a te), mi spiace se ti sei sentito/a chiamato in causa. Forse, avresti potuto semplicemente dirmi la tua al mio primo commento, senza lasciarmi stare. L’unica pecca di questo blog è che non è in diretta, i commenti che lasciamo appaiono ogni 4 ore, ed è abbastanza naturale che possano nascere incomprensioni. Ti cito: “Pensiamo (e diciamo, aggiungo io) quello che pensiamo in riferimento a cosa e come lo abbiamo vissuto”, io continuo ad avere una visione diversa dalla tua, riguardo alla malvagità dell’Uomo e del valore che può avere una vita umana, ma questo non vuol dire che non possa provare rispetto e ascoltare ciò che hanno da dire gli altri. Come quando parli di quella “malinconia negli occhi”, da una parte sono d’accordo con quello che dice @E, dall’altra non posso che darti ragione, perché quella malinconia la vedo tutti i giorni guardandomi allo specchio. Come mi scrisse una volta l’amico @David, noi, che in questa pagina del web ci ritroviamo a sfogarci del nostro male interiore, viaggiamo su vie parallele (a volte distanti); ma che vanno tutte verso la stessa direzione, ed è un viaggio stancante per la sua pesantezza…Mentre scrivo sono già da un po’ passate le 03:00 di notte (o di mattina, a secondo dei punti di vista)…L’ennesima nottata passata in bianco, la 100miliardesima della mia vita, solo con tutti i miei pensieri, i miei tormenti, la mia voglia di farla finita, di terminare questo viaggio, di scendere da sto c.... di treno che corre troppo veloce per i miei gusti e non mi permette di mettere a fuoco le immagini che mi scorrono dal finestrino…Qui a Torino ha piovuto negli ultimi 2 giorni…Mi piace la pioggia, mi è sempre piaciuta…Spesso nelle serate di pioggia mi sono fatto delle lunghe passeggiate per le vie delle diverse città che ho avuto modo di visitare nel corso degli anni…Si respira un’aria diversa e non solo per mere questioni meteorologiche…Voglio andarmene in un giorno di pioggia…scivolare, come scivola l’acqua che cade dal cielo…A volte ho una visione un po’ gotica dei miei ultimi momenti…ma sto divagando…Sai Boh, abbiamo un tratto caratteriale che ci accomuna, anche io sono un’introverso, lo sono sempre stato. E per contro, non mi sono mai piaciute particolarmente le persone troppo estroverse, non so se anche per te sia così…Vabbeh, chiudo, avrei voglia di scrivere altro, ma devo cercare di dormire un po’…
    Notte a tutti…

  10. 11500
    Boh -

    Luca: ti chiedo scusa se ho capito male. La faccia distruttiva della sensibilità si chiama suscettibilità ed è un pessimistico tarlo. Leggere quello che hai scritto mi ha un tantino rinfrancato, mi sarebbe dispiaciuto lasciare, senza replica, un’immagine distorta di pensieri a cui, bene o male, sono affezionata.
    “Spesso nelle serate di pioggia mi sono fatto delle lunghe passeggiate per le vie delle diverse città che ho avuto modo di visitare nel corso degli anni…Si respira un’aria diversa e non solo per mere questioni meteorologiche”: ironia della sorte stanotte mi sono addormentata alle 3, e come del resto ormai da qualche tempo, credo fosse l’una o giù di lì passeggiavo per le strade del mio paese, sotto la pioggia sottile. Amo intensamente quella sensazione, quelle stesse strade che qualche ora dopo sarebbero animate da confusione, via vai, crocevia di scambi e chissà che, stanotte erano solo mie, avvolte come per incantesimo, o dovrei dire sortilegio, in un silenzio avvolgente, ovattato quanto leggermente tetro. Sciolta nello spazio e nel tempo senza occhi indiscreti, senza maschere. Il palcoscenico “simil-concreto”, per quanto astratto, più inebriante che abbia trovato negli ultimi tempi per sentirmi un po’ libera, un po’ vera e un po’ viva. Ecco quel che speravo di trasmettere a Tracy.
    Non pensare che non capisca quando scrivi di non credere nella vita e nella gente. Per molto tempo io non ho creduto, né all’una né all’altra, e neanche tanto tempo fa. Poi un giorno: una scintilla, quella cosa che ti tieni dentro da tanto e che un giorno, chissà perché proprio quel giorno, implode dentro e non si accontenta neanche di implodere, vuole esplodere. Così nella consapevolezza di quanto schifo abbia intorno e dentro, non so come, mi sono accorta che esserci è alquanto strano, che insomma ci sarebbero molte più occasioni di quanto sembra per non esserci, che uno lo volesse o meno. E così ho pensato che in sé la vita sarebbe una serie di coincidenze, o casualità, se uno ci credesse alle coincidenze, o alla casualità. Io che invece sono così trasognata da crede che ci siano dei “segnali” da cogliere, degli istinti da seguire, magari anche con distacco ma provarci, allora ecco: una certezza, che non so nemmeno da dove venga, che la Vita in sé sia qualcosa di meraviglioso. Solo che non lo è la mia realtà.
    Ho il sospetto, pur non potendo avere le prove e dunque potrei anche sbagliarmi, che ognuno, nel suo “contesto ideale”, difenderebbe la propria sopravvivenza e quella di chi gli è caro con tutto se stesso. E in questo “contesto ideale” ci sono tutte le singolarità di ognuno, eppure credo anche che ci siano delle cose che accomunano tutti, e non sono altro che i banali quanto importantissimi sentimenti: l’Affetto e l’Amore. Non dimenticare il presupposto: io sono una persona senza Dio, questi miei concetti non hanno nulla a che vedere con riferimenti religiosi. Credo in loro e credo in ciò che riescono a tirare fuori, il Bello che dimora nell’Uomo.

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