Il suicidio
di
beppino
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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
14.941 commenti
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david,
conosco certe sensazioni, come camminare sull’orlo di un baratro. Leggendoti mi è venuto in mente uno schizzo a china che feci anni fa.
http://img94.imageshack.us/img94/8933/alberod.jpg
Non può raccontare ma, forse, descrivere certe sensazioni meglio delle mie parole.
luca76
neppure per me la vita è un dono. Si nasce e si muore senza distinzioni. Come frutto di un accoppiamento andato a buon fine è nato ognuno di noi. La vita parte cosi.
I sentimenti sono un dono, forse.
Quando mi spenzolavano dalla finestra,poi mi tiravano su e poi ancora….Ridevo come un ebete,avevano spezzato la mia volontà,del tutto.ero del tutto annullato,se allora avessi saputo che mi sarei potuto suicidare lo avrei fatto.Che strano soffrire di un disturbo di cui si parla in TV,al cinema,sui giornali.è proprio così ma adesso va un pò meglio.buonanotte a tutti e andate a votare!!!
Ciao a tutti,
il mio commento lasciato ieri era dato dall’irritazione per una cosa successami in mattinata. Ero in un bar a fare colazione, seduto a farmi i fatti miei, immerso nei miei pensieri e con la faccia lunga che mi accompagna già da che tempo. C’era solo la barista con me, e questa per attaccare bottone mi fà un paio di battute idiote a cui non dò neanche attenzione. Allorchè lei se ne esce col frasone “Ma cos’è quel muso, sei giovane, sei carino, sorridi che la vita è bella, è un dono!”….Cioè no, ma proprio no. A parte il fatto che ognuno è libero di andarsene in giro con la faccia che vuole, ascoltandola mi è corso un fremito, avrei voluto rispondergli “No bella mia, la vita è solo la conseguenza di un rapporto sessuale, dove uno spermatozoo ha avuto più culo degli altri ed è arrivato a fecondare un ovulo. Dopo 9 mesi ti ritrovi spiattellato in un luogo di cui non sai nulla, circondato da persone che non conosci, dove forse non vorresti nemmeno essere!”…Non l’ho fatto, limitandomi ad un’occhiataccia e boffonchiando un “Certo certo”….Reazione fuori luogo la mia? forse, ma a me certe frasi trite e ritrite non mi sono mai piaciute, meno che meno quando sono di pessimo umore…
@E, parallelismo azzeccato il tuo, a volte mi sembra di sentirlo materialmente sotto braccio quel pacco e mi ritrovo a chiedermi quando esploderà.
@Piergiorgio, non mi riferivo all’istinto di sopravvivenza, ma a quell’istinto proprio di tutte le forme animali, dallo scarafaggio all’uomo, cioè quello di riprodursi per garantire la continuità della propria specie.
@Silvia, la tua ultima frase mi ha fatto pensare, non sò se i sentimenti siano un dono, certo è che spesso, quelli positivi li sprechiamo per gente che non merita rimanendo delusi.
@David, mi associo al tuo appello, andate a votare, magari se riusciamo a cambiare le cose nel Paese, ci potremmo dare la possibilità di guardare al futuro con un pò più di fiducia.
Saluti…
“…..seduto a farmi i fatti miei, immerso nei miei pensieri e con la faccia lunga che mi accompagna già da che tempo”.
Conosco bene quell’espressione, Luca76. Fin troppo bene.
Così come conosco le battute cretine di chi pensa che lo sparare una frase fatta, inconsistente, trita e ritrita sia in grado di illuminare e modificare il corso del’esistenza.
Io, per fortuna mia e della mia evitata discendenza, non ho mai sentito l’esigenza di riprodurmi.
Perlomeno mi sono evitata di ingrassare le fila di chi, tra le tante cose negative, annovera quella di non aver sparpagliato altri poveracci su questo porco mondo.
Comunque (e non per cattiveria, solo per realismo o per il principio dei vasi comunicanti) aspetto di vedere quelli per cui la vita è un dono con gli occhi pieni di lacrime per poi andargli a chiedere quale regalo di mer*a hanno trovato dentro al pacco e prendermi la miserrima (almeno quella)soddisfazione di dire : “uhhhh….assomiglia tanto ad uno dei miei. Ora capisci il perchè della faccia lunga, idiota?”.
Bah, credo che i sentimenti facciano parte del pacchetto avuto in dotazione alla nascita.
Se si tratta di un pacco regalo i sentimenti, si, sono un dono.
Se si tratta di un pacco bomba ne seguiranno, inesorabilmente, la sorte.
E anche dove c’è verità (sia nell’odio che nell’amore che nell’amicizia) il dotato di pacco bomba si farà un mazzo tale per dare e per ricevere che, forse, si maledirà per non essere stato scodellato su questa terra totalmente anafettivo.
Io voglio bene a pochissime persone e persino il gestire i rapporti con questo ridottissimo gruppo, spesso, richiede sforzi mostruosi.
Non per le persone in sè ma perchè la vita complica tutto. La vita e i suoi pacchi bomba sparpagliati qua e là.
Un gigantesco vaff……di cuore a tutti quelli che fracassano i maroni e l’equivalente femminile con il sole che sorge, le stelle che brillano, le risate dei bambini e amenità varie.
Buona domenica a chi è incazzato nero, a chi è depresso e a chi vorrebbe essere stato lo spermatozzo che si è inciampato in prossimità del traguardo.
@E, nemmeno io ho mai sentito quel bisogno di seminare una progenie che proseguisse la mia linea dinastica (wow, ma che paroloni riesco a tirare fuori quando sono a terra, forse avrei dovuto usarli un paio di giorni fà, magari avrei lasciato la barista a bocca aperta….). Per me il concetto di famiglia è sempre stato qualcosa di astratto, visto che il mio caro padre si è reso ben presto uccel di bosco, dileguandosi e lasciando una ragazza madre a occuparsi di crescere due figli piccoli, fottendosene beatamente. E io, da parte mia, man mano che crescevo, più acqisivo esperienze e conoscevo la vita, meno mi veniva quella voglia di mettere al mondo figli, dandoli in pasto a quell’umanità che, di umano (inteso come sentimenti), ha davvero ben poco. Non voglio essere frainteso. In cuor mio, credo che avere dei figli sia una cosa meravigliosa, qualcosa di unico, di speciale per chiunque di noi. Ma poi penso: che diritto ho io di contribuire a creare una nuova vita, sbattendogli in faccia un’esistenza di cui spesso nemmeno io comprendo il senso, quali insegnamenti, quali regole avrei dovuto dargli per indicargli la strada? Cosa avrei potuto fare per proteggerli dalla crudeltà, dalla stupidità, dall’ignoranza e dall’arroganza del genere umano? Certo, nel migliore dei casi, i miei figli avrebbero avuto la fortuna di stare bene, essere felici, sentirsi ralizzati nella vita, esaudendo i loro sogni e le loro aspettative. Ma mi chiedo, e vi chiedo, il gioco vale davvero la candela? Il 99% dei miei amici e conoscenti di infanzia, hanno messo su famiglia. Qualcuno (pochissimi in verità) i figli li hanno fatti perchè ci credono davvero in certi valori, molti altri mi hanno sempre dato l’impressione di averli dovuti fare quasi a forza, perchè la società, la cultura ti “impone” (uso il virgolettato) quasi, di farli. Sembra che sia dovuto, e se non ti ritrovi in quel circolo, se sei una voce fuori dal coro, vieni guardato di traverso, suscitando commenti e illazioni buttati a vanvera, perchè chi non segue la strada che seguono tutti, viene etichettato come diverso, strambo, eccentrico….Da parte mia me ne sono quasi sempre fregato di ciò che pensavano gli altri, ma non nascondo che in certe occasioni, come nelle feste famigliari di amici in cui vengo coinvolto, un certo disagio, sia da parte mia che degl’altri, lo avverto…Per concludere, mi riservo un’ultima battuta ancora sui sentimenti. Io per molti anni, da quando ero bambino fino ai 30 circa, mi sono imposto quell’anaffettività, indossandola come una corazza per proteggere quel lato fragile che è in tutti noi. Poi, conobbi l’Amore, quel folle sentimento appartenente a poeti e stolti, e che ti stravolge l’animo portandoti a dare tutto quello che di migliore c’è in te….Ho camminato in un sogno, e il risveglio è stato l’equivalente di un freccia rossa diretto sul grugno. I sentimenti, come delle monete d’oro, hanno un certo valore, e andrebbero centellinati con parsimonia, non sperperati.
Buona domenica.
Oddio non ce la faccio più,quando morirò in un modo o nell’altro non mi dimenticherò.I miei stanno male,mia madre malissimo.Avevano detto i medici che mia madre sarebbe morta entro brevissimo tempo,un giorno ho perduto completamente l’uso del braccio e della gamba,l’hanno chiamata crisi di panico.Sì davvero vorrei essere arrivato alla fine del viaggio.basta.
@luca76, grazie per il tuo ultimo post. Leggendolo mi ci sono ritrovata a pieno. Il sentirsi strambi, diversi, eccentrici (io aggiungerei sbagliati, perchè mi ci fanno sentire gli altri), perchè non ho avuto una evoluzione sociale come tutti gli altri. Alle porte dei 40 non sono sposata e non ho figli. Vorrei poter dire che ho scelto questa situazione ogni giorno con convinzione ma non è stato così, c’è stato un periodo in cui ho creduto davvero di poter avere un amore stabile tutto per me, esclusivo, ed una famiglia. Beh, forse meglio così. Conosco l’immagine di una madre fragile e ne conosco fin troppo bene le conseguenze.
Ciao E.!
Marina, Piergiorgio, come state? Io sono molto triste in questi giorni, aspetterò che passi. La tristezza può essere vissuta, anche se non è piacevole, ma almeno non si tratta di disperazione, quella che mi terrorizza per le conseguenze spesso ingestibili per me. Quindi, occhi lucidi, sguardo basso, testa incassata tra le spalle e tanta solitudine. Buona serata.
la depressione non è una malattia congenita, si puo e si deve combattere,bisogna però avere uno scopo nelle vita. dai ragazzi forse da domani dopo le elezioni, si respirera aria nuova. impegnamoci a dare il meglio di noi diamoci da fare!!!!!per noi e per chi verrà. coraggio!!!!la vita è dura per tutti. ecco io per esempio trovo la forza grazie a voi e sarebbe bello se fosse reciproco. dai che da domani l italia,ne sono sicura, ci regalerà un nuovo inizio. non condivido la frase che la vita sia un dono,anzi,una punizione,ma non per questo non dobbiamo lottare x un mondo migliore, anzi abbiamo tutti diritto a un po di felicita. insieme, tutti insieme ce la faremo. il passato non c è piu, dimenticatelo!!!!!!guardiamo avanti,qualcosa di buono sicuramente ci aspetta,lo meritiamo tutti,tutto il popolo italiano. vi abbraccio forte forte alberica
Se la vita non la si vive come un dono, rimane quello che io ho sempre pensato che sia: una condanna a morte, morte che però arriva dopo una lunga prigionia.
@elena
Io ho solo qualche anno più di te e nemmeno io non sono mai stato sposato e non ho figli. A differenza di te, però, io non ho mai pensato che potesse esistere qualcuna che potesse amarmi e con cui costruire una vita. Non so se è peggio per te che sei rimasta delusa o è stato peggio per me che non sono mai riuscito nemmeno ad averla questa speranza.