Il suicidio
di
beppino
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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
14.941 commenti
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Sono d’accordo con R quando dice: Non fatevi intrappolare da chi vi vuole male e non abbiate paura di soffrire per conoscere chi vi vorrà bene. questa frase è perfetta per me adesso. grazie! e grazie anche a chi mi aveva risposto prima. buoni consigli!
mi sono rotto … di vedere scritte queste stronzate, ti piace leggere tolstoj, fatti una c.... di ripassata anche di nietzsche, quella è morale del c...., la vita è cruda, spietata e non guarda in faccia nessuno, sei debole? crepi e soffri come un bastardo, i malati di sla che vivranno come vegetali??? dimmi se li il suicidio non è ammesso, se una c.... di persona rimane in vita solo per soffrire che c.... di vita è?? anche la sofferenza ha un limite, questa è una società di merda che prima o poi arriverà al collasso è inevitabile, irrazionale, la vita è razionale????, cosa c’è di razionale?, nessuno ci vuole bene, forse nemmeno noi ci vogliamo bene, ci sono cose che vanno al di là della nostra conoscenza
Giusto Albert dedicato a tutti gli stronzetti ingrassati dall’ingistizia sociale che si godono nei quartieri alti il maltolto.Quì la religione non c’entra nulla,anzi i bempensanti non fanno altro che sotterrare i disperati prima del tempo.Poi quando un poveretto la fa finita tirate in ballo la”società senza valori”certo che!Siete voi la società senza valori.Mi sembra molto più onesto quel tipo che scrisse senza mezzi termini:”Io sono pieno di soldi,mi godo la vita senza aver mai lavorato e voi andate pure a….”I soliti depressi o schizofrenici sono puniti dal Cielo come lo sono stati in passato i lebbrosi,i malati di AIDS oppure ancor prima i pezzenti di Germinal…E già che ci siete guardatevi “Fahreneit 415″oppure “Essi vivono”.Se un tipo muore con la siringa nel braccio fa ribrezzo oppure anche sollievo “uno di meno”.Se c’è invece Lapo Elkann con tutti i suoi festini e schifezze varie è un tipo tosto che in fondo fa il suo e che va in c… a tutti!!!!!Saluti
anche io pensavo che il suicidio non fosse la scelta giusta, ora ci sto ripensando, ci sono diversi punti di vista, troppe variabili, non c’è un giusto e un sbagliato, in questo mondo tutto è concesso, ma il solo fatto che io sia qui dimostra che ancora nella vita ho fiducia, io non capisco
Vedere commenti come quelli di R mi lascia da un certo punto vista sconcertato, ma anche sollevato. Tutto è relativo, lui magari scrive questo nella convinzione che aiuti qualcuno a non fare il grande passo, del genere se non la carota il bastone. O forse, dopo aver letto numerosi libri di Tolstoj, ne ha assimilato il pensiero e secondo il suo filo logico quella è la risposta giusta. Fatto stà che non si può affrontare la cosa da un punto di vista logico generale,è necessario scendere nel dettaglio, nel caso specifico. Questo è relativo, se un amico mi tradisce, vabbè amen ne ho altri, se un amico tradisce tè,bhe magari era il tuo unico amico. Non si più buttare lì una citazione interpretabile in mille modi diversi da mille occhi diversi e darla come dogma.
Fiducia, quel senso di sicurezza che viene da una speranza fondata su qualcosa, quel senso di affidamento che viene dalla stima in qualcuno. Penso aver fiducia nella vita è un pò confidare nell’avvenire. Nutrir fiducia in qualcuno è anche credere nella lealtà.
Fiducia è una parola grossa per me, ma quando si rimane profondammente delusi e disillusi penso l’istinto di sopravvivenza dell’anima porti a forme di autoprotezione emotiva impensabili. Si può allora imparare ad avvicinarsi alla morte, in modo irruento o a piccoli passi. Si può ricercare certezza nell’unica cosa certa: la morte. Si può iniziare ad esplorare una dimensione che non si conosce, avvicinandosi abbastanza per sentire addosso quella voglia di andare, e da lì in poi … qualcosa cambia per sempre. Si può morire avendo rispettato il proprio progetto di autoeliminazione fino all’ultimo, si può restare per uno stupido scherzo del destino, si può decidere di rimandare fino a che qualcosa legherà ancora a questa dimensione, o si può aspettare il punto in cui si ritrova quella voglia irrefrenabile di andare. Comunque sia, comunque andrà, quando la morte non ti ha portato via, ma con essa si è avuto un rapporto troppo intimo, avviene qualcosa dentro che ti cambia per sempre. Magari non lo si capirà subito, nè negli anni seguenti, ma a distanza di tempo ci si accorge che quell’intimità non se n’è mai andata.
Ma parlarne forse non ha troppo senso. Per assurdo, forse, è meglio parlare di vita finchè siamo ancora vivi.
Chi tra voi ha ancora fiducia nella vita ? e nelle persone ?
Dipende se uno squalo ti attacca mentre stai nuotando,torneresti a nuotare?Forse sì,forse no.Forse avresti più fiducia a bere qualcosa sulla spiaggia.
Io nella vita ho ancora fiducia, anche nelle persone buone, dai cattivi bisogna starci distante. Ciao
Mi chiedo ragazzi se al meno sapete cosa vi aspeta dal altra parte?..Pensate che la vita e bruta? ..Io lo fatto , sono rimasta in coma per tre settimane…non e bello,non ci sono favole che aspetano voi..Io non provo a fare cambiare idea a nessuno , ma penso che quando uno va in viaggio deve sapere la strada ,e deve sapere dove vuole arrivare! E facile dire sono stufo , e facile arendersi….. ma la morte none il fine di questo mondo …ma l’inizio di uno molto pegiore.
Io sono contenta che vivo ..perche con tutto il schifo che ce ,la vita ti porta sole e pioggia,se non ero qui adesso perdevo tutto quello che la vita ha di bello …i occhi bellisimi di mia figlia.
icesoul,mi rallegro per te e per questo tuo momento felice. Contenta tu abbia voluto condividerlo. Rispetto il tuo pensiero ed il tuo vissuto. Ma permetti, tu non sei morta e quindi non puoi sapere cosa c’è oltre. E comunque, anche in questa vita si può iniziare un viaggio senza conoscere la strada, o dover cambiar strada per cause di forza maggiore, o … per infinite snervanti variabili non è cosi impensabile che ci si possa trovare a rivalutare il senso di un viaggio, il senso di una vita.
Vale sempre: le troppe certezze e presunzioni spesso sono un bel limite al comprendersi.