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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 1051
    Vera -

    Ciao a tutti…sono capitata in questo blog per caso…si,diciamo per caso…e mi sono messa a leggere i commenti a questo intervento,più dell’ intervento in se stesso mi hanno messo tristezza alcuni dei vostri commenti…persone che hanno perso la voglia di vivere,lo sprint per andare avanti…però mi rendo perfettamente conto che la depressione è una brutta malattia che non viene solo quando si sta passando un periodo brutto…ma può veniere anche quando la nostra vita sta andando a gonfie vele,ma è un male troppo oscuro,troppo crudele,che non risparmia e ti fa vedere nero anche quel momento della tua vita più che felice…
    Questo lo so per esperienza personale…mia sorella due anni fa,si è tolta la vita,aveva diciotto anni,un fidanzato,due sorelle e due genitori che l’amavano,degli amici e una carriera scolastica veramente brillante…e pure lei ha deciso di farla finita,perchè era depressa,perchè non ce la faceva più…e ora noi,per il suo silenzio,dobbiamo convivere con il “perchè”…quindi io dico a tutti coloro che stanno male,che si sentono depressi…di cercare uno spiraglio,di cercare di chiedere aiuto perchè non sempre le persone che vi circondano sono capaci di capire il vostro stato d’animo…I familiari,gli amici che poi vengono a scoprire di avere vicino persone depresse si sentono in colpa perchè non l’hanno capito…ma,vi rassicuro dicendo che non è affatto semplice…

    Comunque per rispondere a qualcuno di voi che diceva di aver tentato il suicidio diverse volte…voglio dirti che state cercando disperatamente aiuto…io sono disposta a darvelo,perchè chi prova a suicidarsi non vuole morire…ma vuole riniziare a vivere…sono qui x darvi una mano,per quanto mi è possibile…sono vicino a tutti voi.

  2. 1052
    tdo -

    non ci ho ancora pensato seriamente, ma per me la vita non ha mai avuto e mai avrà alcun senso.
    non riesco a spiegarmi tutto questo, qualsiasi cosa faccio mi sembra assurda e inutile e non capisco come facciano gli altri.. per me è impossibile godermi la vita, è sempre stata una sofferenza.
    mi sembra tutto troppo assurdo
    cosa ci facciamo qui? perchè siamo qui? l’esistenza è inutile a ben pensarci.. non ci trovo niente di interessante.. è così noioso stare al mondo.. tutto è destinato a scomparire, l’uomo è destinato ad estinguersi.. e anche se così non fosse.. la vita per me rimane senza senso.. la continuazione della specie.. boh .. a che pro???

    questo a volte mi intristisce, ma tutto sommato l’idea che potrei abbandonare la vita non mi mette tristezza, è solo una scelta consapevole.

  3. 1053
    monika -

    Si, tdo, hai colto nel segno.
    Consiglio a tutti, se ne hanno voglia, di leggersi un pò di Cioran e/o di Mainlander, alcuni dei loro aforismi e pensieri si trovano anche sul web. Geniali…

  4. 1054
    Teddybeer -

    No secondo me la vita ha un senso ed è quello di imparare,
    l’evoluzione dell’anima verso qualcosa di meglio, di più puro..
    secondo il mio punto di vista
    io sono convinto che uccidendomi non risolverei nulla, ma almeno avrei una breve pausa..
    magari avrei un po di comprensione e di amore. Io non sono un “credente” anzi rinnego qualsiasi forma di istituzione religiosa terrestre, meschina. Credo in un dio ma lo vedo più come un insieme di tutta la coscenza universale.. credo in gesù, budda, maometto.. come a esseri di elevatissimo potenziale e amore.
    So che sbaglierei uccidendomi, probabilmente dovrei riaffrontare tutti i problemi che mi hanno indotto a farlo, nonostante creda tutto questo continuo a desiderare fortemente la morte.

  5. 1055
    max78 -

    Salve a tutti. Ultimamente ho il forte sospetto di avere contratto il virus dell’hiv. dopodomani andrò a fare un’analisi per fugare definitivamente ogni dubbio, anche se credo proprio di saperne già l’esito. a questo punto, in caso di conferma positiva, le scelte sono assai poche, quindi stò pensando seriamente di togliermi la vita, un colpo di pistola alla testa in riva al mare, e tutto finisce, almeno in questo mondo…… non ho molta paura per me stesso, ma sono terrorizzato per chi rimane, mia madre, che ha già perso il marito 10 anni fa, e più di tutti mia figlia di 8 anni, che non potrò vedere crescere e mi vedrà sparire dall’oggi al domani senza sapere il perchè, e tutte le persone che mi vogliono bene. Queste sono le cose più brutte della morte, il vuoto che uno lascia e la vita che abbandona meritando forse qualcosa di più…… ma vivere con un simile peso, che comporterebbe la perdita del lavoro, l’emarginazione, probabilmente anche da parte delle persone più vicine e il diventare “un’ombra”, attendendo la fine, vedendo il lento decadimento del mio corpo, no, non ce la farei proprio, quindi credo che il suicidio, seppure misura drastica, alle volte è un’ancora di salvezza, una via di fuga quando tutto è perduto. Non biasimiamo le migliaia di persone che ogni anno optano per tale scelta, perchè nessuno di noi sa cosa c’è nel profondo di chi intraprende questa strada. Certo, avrei voluto vivere, e farlo serenamente, cosa che farò minuto per minuto in caso di esito negativo del test, solo adesso capisco l’importanza della vita, quella vita che spesso molti di noi trovano noiosa, monotona, piena di piccoli e grandi problemi, vi dico VIVETE, e godete ogni attimo, bello o brutto, perchè non si sa mai quando ad un certo punto la strada finisce, può accadere senza il minimo preavviso, in qualsiasi istante, quindi vivete, e fatelo anche per tutti quelli che se ne vanno….. Dio non voglia che debba arrivare a questo…..

  6. 1056
    marzia -

    max78 sto incrociando le dita x te

    bacio

  7. 1057
    strega -

    Ciao Max 78, hai scritto la tua storia davvero angosciante, ma ho letto tra le righe un qualcosa sulla quale ti invito a riflettere, dici che ti dispiace di non vedere crescere tua figlia, ma hai mai pensato che a lei piacerebbe comunque vedere suo padre? Che, forse, ti accetterà comunque andranno le tue analisi? dici anche di apprezzare ogni momento della vita …e quindi ti chiedo se davvero pensi sia giusto suicidarti.
    Mi sono sempre chiesta se è più altruistico vivere o morire, cosa ne pensate?
    Avete notizie di Sandro? Ho provato a scrivergli in privato ma non ho avuto risposta.
    Anche a voi se vorrete vi invierò un libro davvero bello che è piccoli suicidi tra amici di A. paasilinna.
    ovviamente il libro arriverebbe nella vostra casella di posta.
    All’altro aspirante suicida del quale non ricordo il nome ma che ha fatto parecchi tentativi vorrei chiedere se il fatto che siano falliti…(oppure aandati bene, dipende dai punti di vista…!) non pensi che sia un segnale inequivocabile il fatto che sei ancora vivo e che quindi magari basterebbe dire che mollare questa vita non è il caso? Insomma vorrei dire che forse il destino ha deciso che tu debba ancora vivere e quindi forse vale la pena lottare, no?
    un caro abbraccio a tutte e tutti da una Strega fatalista!

  8. 1058
    Marco -

    Per Marco,
    leggo il tuo commento che mi sembra urlare disperazione in ogni parola. Non ci sono tracce del motivo per il quale la tua disperazione è così forte e, per questo, è molto difficile poterti dare un consiglio nel merito della questione. Ma una cosa la posso affermare con forza. Chi ti ha detto che se hai le palle per suicidarti allora hai le palle per fare qualsiasi cosa ha ragione. La decisione del suicidio è una decisione difficilissima che generalmente comporta lunghissimi tempi di lavorazione. Vuol dire che una persona, per giungere a fare questo, ha sopportato ed affrontato lunghi mesi, se non anni addirittura, di disagio fortissimo. Questo testimonia la grande “resistenza” di tutti coloro che hanno affrontato questo lungo, difficile ed angosciante percorso. Usa le tue @@ in modo costruttivo, per inseguire un obiettivo che ti possa dare soddisfazione, qualsiasi esso sia. Per farla finita c’è sempre tempo, è una cosa che si può rimandare. Nel frattempo, sfrutta la tua grande energia, quella che hai dentro e che magari ti sembra ora di non avere. C’è e ce n’è tanta, ne sono certo, è scritto nelle tue parole. Ora accantona i pensieri neri e lascia la disperazione fuori dalla porta, almeno per un pò di tempo, concediti questo. Insegui una cosa che ti piace, un sogno che ti da gioia. Se ci pensi con attenzione vedrai che esiste questo sogno. Dedicati ad esso ed avrai finalmente soddisfazione di tutti i tuoi neri e tragici pensieri.
    Ciao Marco

  9. 1059
    Emma -

    Anche io ho pensato diverse volte di suicidarmi. Quando avevo 15-16 anni era diventato il mio pensiero fisso. Sono cresciuta per qualche anno senza pensarci più.
    Fino a un paio di anni fa avevo un dicreto numero di amici, un ragazzo che mi capiva al volo, la possibilità di godermi la città più bella d’ Italia; ero brillante negli studi, piena di grinta e voglia di vivere. Ero soddisfatta, avevo tutto. Per me tutto significava sentirmi amata dalle persone che avevo accanto. Il resto era un corollario, il senso della mia vita erano gli affetti.
    La storia con quel ragazzo finì per volontà mia. Lo lasciai per un altro, mi ci buttai a capofitto, era una passione incontrollabile e distruttiva. Ne sono uscita ferita, maltrattata, calpestata e con l’autostima completamente a pezzi. Pensai di impazzire. Ricominciai a pensare di uccidermi. “E’ tutta colpa mia, sono un mostro” pensavo. Intanto, il gruppo di amici si era sfaldato. Le mie vere amiche, quelle dell’infanzia e dell’adolescenza, erano lontane, e così pure la mia famiglia. Le amiche che avevo qui a Roma, non si accorsero nemmeno di quanto stavo male. Tentai di confidarmi ma ci fu una quasi totale indifferenza nei miei confronti.
    Mi sentii di nuovo sola. Completamente. E rifiutata, da tutti.
    E’ stato così per quasi un anno. Provavo un forte senso di vertigine, un puro istinto di cadere, sempre più in basso, di autodistruzione. Pensavo di essere un mostro, di non aver diritto ad una dignità, nè di avere un valore. Ripensai alla morte.
    L’unica boccata d’aria in questo schifo erano l’arte, e la lettura.
    Cercai anche un lavoro, perchè non sopportavo più di vivere così. Pensavo alla morte, ma non avevo il coraggio di farlo. Allora, se non riuscivo a trovare il coraggio di morire, tanto valeva provare a uscirne, e per questo mi misi in gioco. Il lavoro lo trovai, in un’agenzia di pubblicità. E mi resi conto che mi faceva schifo. Che tutto ciò che ho studiato e continuo a studiare, mi fa schifo.
    Quattro mesi fa conobbi un ragazzo, grazie ad un disegno. Mi sembrò un segno. Avevamo in comune la passione per l’arte, e per la lettura. Le cose che mi avevano tenuto agganciata alla vita finora. E un punto di appoggio, in questo schifosissimo vuoto.
    Non ero più sola, se avevo lui.
    Mi sembrò di poter accettare tutto. Finire l’ università anche se non mi piaceva, tener duro a lavoro per guadagnare qualcosina, e poi, una volta laureata, studiare disegno. Era lui lo spiraglio in una vita che non sento autentica. Se mi avesse amata, almeno lui, avrei sentito di non essere davvero un mostro che non merita nemmeno l’attenzione di qualche amico.
    Invece mi ha lasciata. Anche lui. Se non sono riuscita a farmi amare da lui, allora faccio veramente schifo. Niente ha senso.
    Mi odio. Non valgo nulla. Cosa mi è rimasto? Lo schifoso vuoto di prima. E il desiderio di morire, come prima.

  10. 1060
    Emma -

    Sunset, credere in Dio non è cosa che ci si impone. E io la trovo solo una semplicistica via di fuga quando non si riesce a capire.

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