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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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x marco.dt
un modo per avere un certo peso ed essere presi in considerazione è specializzarsi in qualcosa, qualsiasi cosa ti piaccia: calcio, informatica, libri, giochi di carte, biliardo, escursioni in montagna, ecc…
quando hai individuato quello che fa per te (io, ad esempio colleziono cartoline) inizia a lavorarci su e a farti una certa esperienza. poi cerca contatti con chi ha i tuoi stessi interessi e trovati con questi nuovi amici. vedrai che ti prenderanno in considerazione, che qualcuno imparerà da te e tu avrai modo di imparare da altri…
un nipote ventenne, a me caro, fa parte di un gruppo che organizza rievocazioni storiche in costume e si sta costruendo una tuta in maglia di ferro, anello per anello. mi ha riferito che ogni giorno ha almeno una ventina di mail a cui rispondere, che provengono da tutta l’Italia… anch’io faccio molta fatica a evadere la mia corrispondenza di scambio.
se hai una passione non ti sarà affatto difficile trovare persone, più o meno simpatiche, più o meno interessanti, con cui condividerla. provare per credere!
ciao!!
Quando leggo tutto ciò,mi fa male.Mi fa male perché appena si parla di psicologhi , di “tecniche terapeutiche” , ci rinvia al fatto di dover esprimersi.E quando tutto è bloccato in fondo a sé e che non si può parlare , come si fa?!!non c’è soluzione , eccetto quella di scrivere in un diario.Però uno psicologo a volte non è possibile.Io lo dico per me,perché qualche mese fa ho scritto su un forum e mi hanno diretto verso uno psi.Non ho mai voluto andarci.E la gente non capisce che quando si prova un forte senso di colpa non è possibile parlare.Mai.
Ho 22 anni,e…riconosco che in questi tempi non è facile per me.La chiesa che frequento da anni è divisa…sono stanco…sono autolesionista anch’io e mia madre l’ha visto…chiedo a Dio che mi riprenda , ma non Lo fa…allora scrivo , scrivo dappertutto , per sforgarmi…fa male sentire che nessuno ti può capire eppure è proprio vero.
Ciao.
Beppino,
rispondere al tuo post è difficilissimo. un punto incoraggiante, però, c’è: hai 22 anni, che significano sofferenza acuta ma tanto tempo a disposizione per alleviarla.
a 29 anni, dopo un episodio molto serio e dolorosissimo, ho avuto la grande benedizione di entrare in contatto con una persona meravigliosa, una terapeuta senza regolare licenza, tanto che quando la legge ha imposto che dovesse averla per esercitare è quasi morta di fame. con lei mi sono sottoposta a circa 6 anni di analisi (per il primi due, due o tre volte alla settimana, poi due volte, poi una…). non ho voluto finire questa analisi, per paura di perdere la persona con cui stavo a quel punto della mia vita, ma dopo 5 anni di malessere e di inattività, ho ripreso a lavorare e a convivere, più o meno armoniosamente, con me stessa e con il mio prossimo.
la molla che mi ha spinto a farlo? il mio bambino, che aveva cinque anni e aveva bisogno di una mamma. forse è così, ma forse è stata anche la pulsione di vita stessa, che esigeva che riuscissi a vivere con meno dolore.
spesso, in seduta, piangevo soltanto, per tutta l’ora a mia disposizione. e dire che non avevo sofferto di traumi violenti. in me c’era essenzialmente la ferita dei “non amati”…
Beppino, hai forse ammazzato qualcuno? accidenti, chi l’ha fatto spesso riesce a convivere abbastanza bene con il suo passato e magari anche a parlarne. perché mai non dovresti riuscirci anche tu, da solo o con l’aiuto di qualcuno.
si tratta, come sempre, di affrontare il dolore a muso duro. si dice che per poter riemergere si deve toccare il fondo. guarda che a questo fondo prima o poi ci arrivi e se non trovi la spinta per risalire finirai di stare solo peggio, seza possibilità di riprenderti.
se posso esserti di aiuto in qualche modo, scrivi pure. dimmi, ad esempio e se vuoi, da dove nasce il tuo senso di colpa…
Alexia ,
il messaggio precedente non ti riguarda!mi dispiace…
Ciao!!
Sono nata 35 anni fa da genitori allora non ancora sposati anzi mia madre era vedova con 4 figli e mio padre era “separato” con 3 figli, (non esisteva ancora il divorzio allora)…un amore grande il loro, passionale e coraggioso ma forse troppo!! Sono cresciuta nei “casini”, nei litigi furibondi con i carabinieri chiamati dai vicini la notte…erano gelosissimi, mia madre era un iena quando litigavano se ne dicevano di tutti i colori, a volte alle mani si arrivava..ma poi facevano la pace sempre e il giorno dopo era come se nulla fosse…
Quando avevo 13 anni mio padre è morto di cancro….e solo pochi mesi prima aveva sposato mia madre per sistemare le cose legalmente..
Quando avevo 14 anni mia madre si è risposata e mi ha “abbandonata”: Lei non ci sa stare senza un uomo, diceva. Veniva sempre e solo quest’ultimo…io sono stata messa in collegio e loro andavano in Sardegna, in giro a farsi i viaggi ….lui era ricco…e lei dice che è stato solo grazie a lui che ho potuto studiare e diventare quella che sono…
A 15 anni mi sono innamorata, davvero, totalmente…un amore sincero, bello, pulito…ma sempre ostacolato dalla di Lei madre..fino a che mi ha costretta a lasciarlo 2 anni dopo
dai 17 ai 26 anni ho avuto un sacco di ragazzi, qualcuno con storia semi-seria 3 per la precisione e gli altri così, per divertimento, flirt, stupidaggini…ero molto bella in quel periodo e le lusinghe non dovevano mai mancarmi…A 21 ho messo su casa da sola e me ne sono andata da mia madre esasperata…Viaggiavo molto con le amiche e non avevo paura di nulla, avevo un “bel” lavoro in banca, anzi ho e dove ho fatto “carriera”
A 26 anni incontro il mio 2 grande amore…è fatta!, penso, ci amiamo alla follia e cerchiamo un figlio ….ma poi scopro le sue “corna” e così decido di crescere da sola questo bimbo….continuo a essere molto corteggiata anche in quel periodo..ma iniziano “GLI ATTACCHI DI PANICO”…Paralisi totale, voglia di morire e terrore allo stato puro mi martellano tutto il giorno, tutti i giorni….finisco in psico.terapia e ci sto per 2 anni….
Ora ho 35 anni, un figlio di 8 anni e vivo da sola, penso sempre (anzi vedo ancora)il mio primo amore e provo ancora un sacco di nostalgia per il padre di mio figlio….il resto “vedi” SONO UNA DONNA CHE AMA TROPPO….
Cinque anni fa mi hanno trovato un problema al cuore, fastidioso, noioso ma che purtroppo devo curare a Vita con la pastiglia…ho avuto tanta paura di morire, ne ho ancora un pò ma dicono di non pensarci che se mi curo camperò 100 anni. Il mio cuore ha un problema elettrico e non escludono che fra qualche hanno dovrò mettere un pace-maker, pena altrimenti non batterà piu’….
Nonostante tutto però amo ancora la vita, nonostante i maltrattamenti di mia madre, del mio patrigno, dei ragazzi sbagliati che ho incontrato e non, del mio cuore malato…
..ho 2 sole amiche vere, il “mio cucciolo”…2 gatti e un ragazzo innamorato che vorrebbe una cosa seria con me…lavoro con successo e grazie a questo oggi riesco a tirare un po’ il fiato anche economicamente…
Ho ripreso ad andare in chiesa, faccio teatro a livello quasi professionistico, creo decorazioni natalizie e mi sforzo di pattinare sul ghiaccio col mio bimbo…ho smesso di viaggiare così tanto però, perchè ho ancora alcune paure legate agli attacchi di panico e al mio cuore….ma sto cercando di lavorarci ancora sopra…
Non so cosa avete capito di me in questo post…spero solo di aver lasciato un pò di speranza nonostante tutti i BUIO della vita che ogniuno di noi ha, tutti, nessuno ne è immune…
sasha970.
molte grazie di aver regalato, così generosamente, tanto di te e della tua vita. mi è piaciuto tutto, perché sapeva di vissuto e di realtà, simile ma soltanto SIMILE a quella che si vede al cinema o in tv.
gli attacchi di panico e la malattia al cuore sono comprensibilissimi bella tua situazione d’insieme, non certo favorevole, che però hai saputo affrontare e “domare”.
le tue personali “risorse” che più mi sono piaciute sono il teatro (niente di meglio per domare la vita e renderla quello che in fondo è: una rappresentazione!) e le decorazioni natalizie, che mi hanno sinceramente commossa.
un abbraccio,
rossana
sasha,6 una grande…6 umana…e 6 una grande…
beppino,nn ho capito “il mess precedente nn t riguarda!m dispiace”…spiegami x favore cosa intenevi!
le vostre testimonianze sn forti e diverse…
concordo cn le statistiche ke asseriscono k nei paesi d maggior benessere e progresso v sia anke un maggior sentimento di crisi sociale,esistenziale…cause?…consumismo?globalizzazione?mass media?..ki + ne ha,+ ne metta,tutti qsti aspetti han una certa responsabilita…fatto stà ke oggi l’uomo “moderno” è piu debole…
x risollevarsi serve innanzitutto la propria volonta e determinazione..verissimo..
anke la storia c insegna ke i controcorrente spesso rimasero soli..
ma secondo me nn è necessario..cn i mezzi d cui disponiamo oggi possiamo cercare e trovare piu facilmente persone ke condividano interessi,pensieri comuni a noi…
è un po cm le compagnie x ogni adolescente..c s puo trovare talmente a propr agio cn determinati tipi e talmente a disagio cn altri,per i discorsi ke s fanno,le abitudini ke s hanno,etc…
a volta la felicita o almeno un po d serenita s trova in piccolezze ke nn t aspetteresti mai..qnd lavoravo in un centro diurno per diversamente abili,un sorriso,un gesto,una parola accennata da ki di solito nn parlava mai,nn reagiva mai.. m riempiva il cuore in un modo tale…e a volte nn riesco a credere a ki dice ke l’uomo è fondamentalm egoista,anke qnd crede di amare qlcn,e ke in realta l’altruismo puro nn esiste ma ke è solo un attaccam personale cn puntuale tornaconto personale,seppur d tipo emotivo..
molti depressi d oggi purtrop nn s sono mai trovati a contatto cn realtà particolari cm guerra,fame,poverta,malattie..e han una soglia del dolore fisico e psicologico facilm valicabile..
siamo trop viziati,trop coccolati…al primo ostacolo c s abbatte…nn m sto assolut riferendo a tutte le vs esperienze,nn potrei mai permettermi di giudicare…
è altrettanto vero ke nn è il fatto in sè ad essere devastante,debilitante…ma il modo di reagire ad esso…
davanti alla notizia di un cancro, 50 persone reagirebbero in 50 modi diversi..sta tutto li.
io il diabete l’ho preso bene,davvero,raram ho avuto pensieri angosciosi al riguardo..anzi,talvolta qsi sono orgogliosa e contenta di averlo per le lezioni di responsabilita e maturita ke m ha impartito..
e allora nn sorprende piu sentire persone ke ringraziano dio x essere cieche,per nn avere le braccia…
conosco persone ke invece,anke a distanza d’anni e di tutte le eta,nn l’han ancora accettato…e nn s curano…s fanno solo del male…
il principio di pollyanna..lo conoscete?prende il positivo da tutte le situazioni..sembra una stronzata,eppure ce…
ma è piu facile abbandonarsi al dolore..pensare ke nn c sia piu altro da fare…
vorrei ke c incontrassimo tutti…passare una serata,una cena insieme..
volevamo qlcn ke c ascoltasse…in qst forum c siamo messi in gioco,per aiutare con la nostra esperienza e per ricevere qlc consiglio…nn penso sia opportunismo…nn facciamo volgari ideologismi…
qlcn è del veneto?
rosanna…grazie..si nel ri-leggermi, forse è normale che io abbia sofferto di attacchi di panico e che il mio cuore si sia ammalto a forza di dai e dai….ma non demordo….un bacio Sasha
sì, alexia, hai ragione: “l’uomo “moderno” è piu debole”.
la generazione nata dopo il boom economico ha praticamente avuto tutto il necessario e il superfluo su un piatto d’argento. persino i metodi di educazione da allora sono radicalmente cambiati: niente più scapaccioni, attenzione a lasciarsi andare a uno schiaffo…
e poi i genitori hanno troppo investito su questi ragazzi, trasferendo su di loro tutte le loro personali aspettative. oppure li hanno lasciati soli, dedicandosi entrambi al lavoro e alla carriera, che è pure peggio. i tempi sono cambiati, il nostro sistema economico è in crisi e parecchie generazioni sono state letteralmente annichilite da tutto questo. e altre, purtroppo, ancora lo saranno…
incontrarci per una serata? sarebbe bello ma mi sembra prematuro… apprezzo comunque molto il tuo pensiero.
grazie anche a te Alexia….io sono Lombarda prov. di Bs…voto per la cena…chissà!!!