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Il problema è in me, sono io!

di Penzo

Caro direttore…
Come quella canzone, “e sono ancora qua”…
Di recente ho riflettuto non poco su di me… Forse dovrei farmi aiutare davvero da qualcuno, purtroppo non ho il tempo, non ho modo di andare a sedute varie, e anche economicamente…
Nelle precedenti lettere, in cui mi sono raccontato, sono apparso irreale, una presa in giro, un troll; in cuor mio la voglia di gridare e dire: “ma come??? Vi chiedo aiuto e voi???“.
Non basta che io dica a me stesso, o di me stesso, che il problema sono le donne.
Il problema sono io, il problema è in me!
Dovrei scrivere almeno 100 lettere, 1 per problema… Problemi che.. “Voglio superare”.
1 dei tanti, in sintesi: mi innamoro, e capita sempre così, un amore unidirezionale, inizio a fantasticare, e lei anche se nega, si sente con altri.
Come posso fare?
Da che dipende?
Come ho già detto in altre lettere, quelle che mi intrigano, “matematicamente”, anche se capita qualcosa “di fisico”, aprono la “friendzone” e mi ci sbattono dentro, come in una gabbia, gabbia da cui vedo tutto.
È vero che poi è come se le idolatrassi, ma come posso fare?
Mi parte in automatico!!! Come se avessi paura di non essere considerato se non come amico. Come se io non potessi permettere di perderle, o di essere messo via da loro.
Sarà un problema di autostima?
Possibile che per vivere un rapporto senza finire nella friendzone basta solo ignorarle?
Però se già ora che non le ignoro, vedi, ti accorgi, che chattano con altri, cosa ne sarà se le ignorassi?
È vero che di donne ce ne sono, ma… per ora la cosa è ricorsiva, finisce sempre così.
Sembra che il mio destino sia quello di vivere solo ste situazioni.
Poi invece dall’altra parte, quelle che metto io nella friendzone, sono quelle che : “sei tu che non vuoi, basta che me lo dici ed è fatta.” (nel senso di “metterci insieme”, costo pure di provarci soltanto).
Fisicamente, e qui credo che subentri l’autostima, non sarò Mr universo in quanto a bellezza, ma, mi dico, se ci si arriva a baciare (con molte), e se ci si arriva anche a… finire a letto (ovviamente non con tutte), o hanno problemi di vista, o in quei momenti saranno sotto effetto di alcool o droghe o anestesie, o so io che so sfigato.
Forse dovrò fare come ho fatto in passato e cioè evitare ogni possibile rapporto diverso dall’amicizia? E per non fare come i preti, finire solo in trombamicizie? Spero di poter essere aiutato.
Ho come il bisogno di poter dire: “lei è la mia ragazza”.
E quasi dimenticando aspetti importanti della vita, da “spendaccione/altruista/generoso/romantico/etc.etc”, per esempio, finirei col regalare un anellino in oro bianco con zirconi.. Un simbolo comunque importante…
Alla ragazza che sto, temo a dirlo, “frequentando”, chiederei se si sente con un altra persona.. Temo. Temo che mi possa dire una cavolata, o temo che mi possa dire: “perché? Ti dà fastidio? Se ti da fastidio, quella è la porta”, etc etc.
Non mi Tangerebbe più di tanto se ora avessi anche 20/25/30 anni…. Ma, arrivare quasi a 40 anni ancora così.. Penso che qualcosa che non va, c’è.
Scusate il mio essere logorroico.

P. S. Ora per esempio, sorprendendo anche i suoi, lei ora inizia ad andare a messa, e non c’è mai andata! Cosa nasce in me? La voglia di vedere seppur da lontano cosa faccia, chi vede, etc etc. Penso sia naturale..
Come se vedendola poi di fatto con qualcuno, mi mettessi poi da parte nel mio cantuccio…

Lettera pubblicata il 13 Dicembre 2020. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Valery26 -

    Il direttore direbbe:. Ma perché ti crei questi problemi esistenziali?
    Vivi, vivi e basta!
    Se devi viverla male una relazione, allora lascia perdere.
    Andare in psicoterapia, costa.

  2. 2
    Bottex -

    Infatti, i nostri pareri relativi alla tua situazione te li abbiamo già dati io e altri utenti nelle tue lettere precedenti. Non è scrivendo qui che risolverai i tuoi problemi. Fatti meno pippe mentali e vivi responsabilmente, pensando prima a TE e al tuo benessere e poi alle donne, visto che al momento ti creano così tanti problemi.
    Come diceva un’altra canzone: “Vivi davvero!”.

  3. 3
    Prometeo -

    La tua situazione è davvero vissuta da tanta altra gente. Un percorso terapeutico ti aiuterebbe, a me sta servendo tantissimo. mi spiega i meccanismi che mi portano ad autolimitarmi sotto tanti punti di vista. Sappi che comunque, avendo un costo, puoi sempre recarti presso un consultorio piubblico delle asl del tuo paese o città. O magari città vicina.
    Di base ci sono persone che anche solo geneticamente sono ansiose. Aggiungici un po di delusioni e fatti che accadono ed è fatto il minestrone. suggerimento : scrivi un diario. Aiuta sicuramente a sfogarti, e a scriverci tutto ciò che vuoi. nessuno leggerà

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