Salve a tutti,
premetto che non sono mai stata innamorata e che ancora adesso se mi chiedessero cos’è l’amore non saprei cosa rispondere.
In realtà c’è stata una volta, solo una volta in 22 anni in cui ho pensato che stavo per innamorarmi, non saprei dirvi perché, lo sentivo, lo sentivo e basta.
Lui non si voleva impegnare ed io anche se non glielo avevo mai sentito dire, ne ero pienamente consapevole, ma infondo a me andava bene così, lui era più grande di 13 anni e non mi vergogno a dire che anche io volevo solo divertirmi e prendere tutto quello che c’era tra noi come un piacevole passatempo, una sorta di fuga dai pensieri, dalle domande sul futuro e da tutti quei minuscoli ”problemi ” che si possono avere a 20 anni. Perché era questo l’effetto che lui aveva su di me, lui aveva la capacità di farmi dimenticare di tutto e tutti. E’ qui che dovevo capire che forse, lui non era solo sesso, come in realtà mi auto – convincevo che fosse.
Passavo con lui la maggior parte del tempo e quando non c’era lo cercavo continuamente con lo sguardo in ogni passante, un suo abbraccio, una sua carezza, il suo odore, il modo i cui mi guardava o toccava, il suono della sua voce… Tutto questo mi bastava per alienarmi dal mondo intero. Vicino a lui non c’era cosa che non si potesse risolvere, vicino a lui tutto era più bello, vicino a lui io mi sentivo felice, almeno finché non riaffiorava la paura di perderlo perché sapevo in cuor mio che lui non era mio e non lo sarebbe mai stato.
E’ stata la paura che ogni volta mi faceva cadere all’inferno. Bastava una parola, uno sguardo o anche solo la vicinanza ad un altra che io impazzivo. Improvvisamente iniziai a sentirmi letteralmente morire dentro e quando ho capito e accettato di essere coinvolta ben oltre il sesso da lui, ormai era troppo tardi perché non potevo immaginare un solo giorno senza vederlo o sentire la sua voce.
C’è un episodio in particolare che voglio raccontarvi perché secondo me racchiude un pò il significato di quello che era il nostro rapporto. Era piena estate, eravamo al mare e stavamo scherzando come facevamo sempre sulla spiaggia. D’un tratto lui mi guarda e dice una frase da cui capii che andava anche con altre, non che non lo immaginassi, io lo sapevo, ma quel giorno sentirselo dire è stato come ricevere un pugno allo stomaco che fece ancora più male quando arrivò la sua di domanda ”-Perché tu non vai con altri?” ero così incredula che me lo avesse chiesto, ma come poteva pensare che andavo con altri…? La mia risposta fu ”- No, perché non sono quel tipo di donna che pensi tu.” A quel punto lui si arrabbiò pensando che io pensassi che lui mi considerava ”quel tipo di donna” e non so come mi ritrovai per la prima volta, in una discussione dove a cuor nudo misi in ballo tutti i miei sentimenti. Lui se ne andò, arrabbiato perché io ero cambiata, non lo abbracciavo e non gli parlavo come prima… E io a mia volta mi arrabbiavo ancora di più! Come poteva PRETENDERE che dopo quello che mi aveva detto io continuassi a stargli vicino, a scherzare con lui ad abbracciarlo o guardarlo come se niente fosse? Come poteva chiedermi questo? Io morivo dentro al pensiero che potesse toccare un altra e lui osava persino arrabbiarsi perché non ero la solita Alessia di sempre?… Per una settimana non ci parlammo… Uno dei periodi più lunghi della mia vita, quei giorni furono letteralmente una tortura, sapevo di non poter accettare tutto questo ma allo stesso tempo sapevo di non essere pronta a lasciarlo andare. Dopo una settimana arrivò ”il momento”, quel momento.
Io ero in spiaggia, guardavo il mare… Ad un tratto mi girai e lo vidi arrivare. Non potevo fare a meno di osservarlo e improvvisamente tutta la malinconia svanì. La felicità di vederlo ancora era talmente tanta che tutto il restò svanì. Accennai un sorriso, lui si fermò davanti a me per poi sussurrarmi all’orecchio ” – Mi abbracci?” dentro di me gridavo ”SI!” ma il mio corpo non riusciva a muoversi, ero paralizzata, il cuore mi diceva di abbracciarlo e stringerlo a me per non lasciarlo andare mai più mentre la mente mi diceva ”NO!” paralizzandomi gli arti e impedendomi di muovermi. Il tempo di pensare se cedere alla mente o al cuore che lui si avvicina e mi abbraccia. Sono onesta quando dico che in 22 anni quello è stato il gesto più ricco di sentimenti che abbia mai compiuto. Un abbraccio che durò un eternità. La spiaggia, i bambini che giocavano, le persone che parlavano, i miei pensieri, le mie paure… Io non sentivo niente. Sentivo solo lui. Mi scostai e lui mi ritirò a se. Fu così che io ”persi” la mia dignità di donna: Ascoltando il cuore.
Tutto questo per farvi un pò capire come io vivevo questo rapporto a senso unico. Una PERENNE LOTTA TRA CUORE E MENTE.
Finché finalmente arrivò un altro ”momento”. Ero pronta. Portata all’esasperazione ero pronta a dirgli addio. Erano 2 mesi che non lo vedevo, mesi in cui però lui continuò a farsi sentire interessandosi alla mia vita e di conseguenza rendendomi l’allontanamento ancora più difficile, in alcuni casi impossibile. Finché finalmente mi resi conto che era giunto il momento di far prevalere la mente, accettare la realtà e andare avanti. Non è stato facile ma ero talmente stanca di essere triste, di continuare a interrogarmi su cosa facesse e perché non lo facesse con me che alla millesima telefonata senza senso da parte sua decisi che dovevo allontanarlo, per sempre. A voce non riuscii a dirgli niente, ero fredda e distaccata ma non riuscivo proprio a dirgli di non cercarmi mai più era come se la mia bocca si rifiutasse di pronunciare quelle parole, quindi le scrissi.
Lui non voleva da me quello che volevo io da lui e io pretendevo delle cose che lui non poteva darmi e che fin dall’inizio sapevo che non avrei mai potuto chiedergli però è anche vero che esiste la speranza e io per mesi mi ci sono aggrappata disperatamente finché la realtà non ha spazzato via anche quell’ultimo briciolo su cui a stento riuscivo a reggermi.
Lui voleva ”amicizia” . A me non bastava. Questo mi diede la forza di chiudere e rifiutare le sue chiamate.
Sapete la cosa buffa? A distanza di un anno l’ho rivisto, l’ho rivisto fidanzato con un altra… E ricordate quel pugno allo stomaco di cui vi ho accennato prima? Moltiplicatelo per 100 e aggiungeteci qualche pugnalata al cuore. Ebbene si, lui ha scelto un altra, ma in tutto questo c’è una cosa che forse mi ha fatto ancora più male del vederlo con un altra… Il passargli vicino facendo finta di niente, mostrarmi indifferente mentre dentro mi logoravo. Averlo vicino e fingere di considerarlo una qualsiasi persona mi ha fatto capire che forse esiste qualcosa di peggio del vederlo acconto ad un altra.
”Il primo amore non si scorda mai” – Non si scorda mai? Io voglio chiedervelo perché a distanza di un anno lui ce l’ho ancora nel cuore e sono fermamente convinta che nessuno mai sarà capace di farmi provare quello che è riuscito a farmi provare lui… Lui per me è stato il primo, amore non lo so, ma di sicuro è stato il primo a farmi aprire, a farmi sentire bella ed accettarmi per come sono e purtroppo anche il primo che mi ha fatto soffrire come nessuno mai per questo io ho bisogno di credere che il detto ” Il primo amore non si scorda mai ” sia solo uno stupido ”detto” e che in realtà il ”primo” un giorno si scorderà, magari quando arriverà un secondo amore o un terzo o un quarto… Così grandi da scavalcare la fila e insidiarsi al primo posto. Io ho bisogno di sapere che un giorno riuscirò a dimenticarlo perché se così non fosse sarebbe come se la vita mi prendesse in giro facendomi ricordare per sempre il ”mio primo” mentre io mi accontento di ”un secondo”… O un terzo… O un quarto.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni
Hope,
lettera bellissima. grazie per aver condiviso questa stupenda esperienza giovanile, un’iniziazione o forse molto di più: secondo me, solo il tempo e i successivi tentativi di “ricerca d’amore” potranno darti la giusta risposta.
da parte mia, per quanto ho vissuto, ti posso dire che ogni relazione a due è diversa perchè, bene o male, cambia uno dei componenti, apportando alla conoscenza un essere nuovo, che quasi sempre fa scoprire anche in noi qualcosa di nuovo, di cui non eravamo a conoscenza prima di quell’incontro. a volte, un bisogno, che prima non c’era o non era predominante su altri.
a fine percorso soltanto saprai con certezza quel’è stato per te, non dico il vero amore, perchè per me, se è amore, è sempre vero, per lo meno per chi lo prova, ma saprai quello che per te è stato il più importante, quello che ti ha resa più felice.
in bocca al lupo, affinché tu possa trovarlo presto, e scordare chi, sia pure involontariamente, ti ha fatto soffrire, insegnandoti nel contempo qualcosa di te.
La classica delle storie.. capita a tutti, non ci pensare più e passa oltre…
Hope, il primo innamoramento, forse, non si scorda mai. L’amore non ci sarà bisogno di scordarlo, perchè se è vero sarà “sempre” vicino a te.
Sei troppo giovane per saperne di più, goditi quelle sensazioni, che hai “nel sangue”, ma non confonderle con l’amore. Ciao
Hope,
semanticamente hai usato la dicitura abituale “primo amore”. ti viene suggerito “primo innamoramento”: si potrebbe mediare con “primo coinvolgimento amoroso” ma, comunque lo si voglia chiamare, il sentimento che hai provato non cambia e, prima o poi, SOLO tu potrai sapere cosa ha rappresentato per te.
se non altro, nel tuo caso, il maschio predatore NON ha ghermito l’innocente preda ma è stata la preda a farsi, involontariamente, ghermire…
condivido il commento di Andrea: lasciatelo alle spalle più in fretta che puoi.
un caro saluto.
Secondo me è bello aspettare il viaggio di nozze… D’altro canto la proposta di matrimonio ti apre il cuore e ti consente di lasciarti andare!
Purtroppo dimenticare, non dimenticherai, ma col tempo diventerà solo uno sbiadito ricordo. Si dice che il primo amore, non sia mai quello “giusto” e che quindi ce ne sarà un secondo, ma la verità è che in qualche modo, prima o poi, ricorderai qualcosa, che avete fatto in insieme, o una canzone che ti ricorderà lui, ma col tempo ci starai meno male. Personalmente devo tantissimo al mio primo, nonostante lo abbia mollato malamente e trattato da schifo. (nel mio caso mi capita di ripensarci ancora, a distanza di anni). Mi spiace, ma purtroppo è così. Devi solo andare avanti.