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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2008. L'autore, LadyIllusion, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Non credo sia un male piangere ogni tanto ascoltando una canzone e pensando ad un amore finito…è umano!
Ci si ritrova nelle parole, si sta vivendo un particolare momento simile a quello che si sta descrivendo
Ad ogni modo la canzone che mi fa venire la pelle d’oca ogni volta che la ascolto, mi fa scendere la lacrimuccia, alzare il volume dello stereo e che ascolto sempre volentieri è ANGELS di Robbie Williams oltre che SENZA PAROLE di Vasco Rossi
Da cantare a squarciagola…
“You’re perfect, yes, it’s true
But without me you’re only you (you’re only you)
Your menstruating heart
It ain’t bleeding enough for two ”
Da Midlife Crisis dei Faith No More
Non sò silvana, sarà anche umano star male ascoltando una canzone, ma non è piacevole perchè significa che il male non è passato…io preferisco ascoltare canzoni che mi ricordino un amore finito, ma senza piangere, al massimo sorridendo…
è in questo caso che si è guariti…
Afra spero di sorridere un giorno su qst canzone…Grazie!
Ci siamo conosciuti in un villaggio dove lavoravamo insieme… e ci siamo piaciuti da subito…una mattina dopo qualche settimana… le ho fatto trovare una piccola lettera e un lettore mp3 con dentro questa canzone…
“…Waiting on an angel
one to carry me home
hope you come to see me soon
cause I don’t want to go alone
I don’t want to go alone
Now angel won’t you come by me
angel hear my plea
take my hand lift me up
so that I can fly with thee
so that I can fly with thee
And I’m waiting on an angel
and I know it won’t be long
to find myself a resting place
in my angel’s arms
in my angel’s arms …..”
Ben Harper
….se la sento mi scoppia il cuore me sa…ho fatto fatica anche a leggere il testo perchè la conosco talmente bene che mi suonava nella testa…mi ricorda un altra lei…che fine ha fatto??…Che tristezza…
Ciao cara LadyIllusion, ti capisco benissimo perchè anch’io ho passato anni a vivere con questa sensazione addosso, concedendomi solo qualche parentesi di serenità… Nonostante giorno dopo giorno il dolore si alleviasse, dimenticare era impossibile. Tentavo di tappare quei buchi di dolore con nuove cose che mi distraevano, nuove amicizie, hobby stimolanti, ma nonostante la mia vita sia andata avanti, e anche molto positivamente direi, nei momenti di sconforto più nero non posso fare a meno di ripèetermi “Non doveva andare così…” Come se dentro di me avessi la certezza che era in QUEL modo che io tanto desideravo che la mia vita doveva andare. Col tempo e con il dolore ho imparato che la vita (purtroppo o per fortuna…) è più forte di noi, e ci sovrasta, e che spesso non ottenere ciò che tanto desideriamo ci porta solo a trovare qualcosa di più di quello che osavamo sperare.
A volte ho persino maledetto il fatto di avere provato tanta felicità prima, proporzionale al dolore poi…ma ora come ora sono convinta che non rinuncerei mai a miei ricordi, a quei ricordi, che tanto mi hanno segnato e mi hanno formato; senza di essi non sarei io oggi.
Un abbraccio