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Lettera pubblicata il 4 Marzo 2017. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Suzanne.
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Pace, non mi sento nemmeno di controbattere, ti lascio la parola, tra l’altro di storia credo tu sia preparato più di me. Ribadisco che il tema della lettera non è il fascismo; ho semplicemente riportato un esempio su come il pensiero intenzionale, in talune circostanze, possa essere ritenuto reato. Tra l’altro mi si accusa di dogmatismo proprio nel momento in cui mi pongo dei dubbi, in quanto questo argomento offre chiavi di lettura talvolta in contrasto anche nel mio sistema di credenze. Quindi Maria, per l’ennesima volta, giunge a conclusioni derivanti da premesse inesistenti o completamente stravolte nel significato.
Invece Pace mi interesserebbe avere una tua opinione in merito all’esempio su Charlie Hebdo, cosa ne pensi? Ci deve essere un limite di buon gusto e rispetto di credenze altrui nella satira oppure questo sarebbe una grave violazione del principio di libera espressione?
Pace, è chiaro che sei poco informato. Quando Mussolini governava ha dato in dotazione terreni di proprietà con annesse delle abitazioni a migliaia e migliaia di famiglie indigenti, che hanno potuto così riscattarsi da un destino già segnato, e ha incentivato ( udite udite ) il supporto alle famiglie numerose e alle donne che decidevano o avevano bisogno di lavorare fuori casa. Certo poi le aberrazioni di cui si è reso complice alleandosi con Hitler non sono cancellabili, ma bisogna anche riconoscere le cose come nel suo insieme! Sapersi confrontare non significa cercare di assecondare l’ altro per non risultare sgarbati, ma significa dire quello che si pensa, magari in maniera rispettosa, certo, ma INCISIVA. E i commenti “taglienti” e incisivi risultano SEMPRE sgraditi a chi una determinata verità non l’ accetta, per quanto educatamente li si esprima ( Golem è un caso emblematico da questo punto di vista ). Le ragioni per cui tu e Suzanne mi ritenete un’ utente deprecabile non hanno niente a che vedere con l’ obiettività, ecco perchè non ritengo attendibile il vostro giudizio nel merito. Per quanto riguarda il discorso su Mussolini, ho detto solo la mia idea al riguardo, che sinceramente ne esce ancora più “rafforzata” dopo aver letto il tuo ultimo commento ( tipico degli antifascisti da slogan ).
Solo due cose nell’elenco.
Il mio antifascismo è tutto meno che da slogan. Affonda da un antifascismo presente ed attivo sotto il regime fascista nella mia famiglia, Nasce dalla resistenza, che comprendeva tutti i non fascisti, dai monarchici ai comunisti, dagli ufficiali piemontesi ai sinti e rom, a molti preti, un mio parente prete fu quasi fucilato dagli SS, ebbe la fortuna che un SS che lo doveva fucilare era cattolico praticante e si rifiutò di sparare ad un prete. La maggior parte dei parenti per via paterna sono francesi, perché furono costretti all’esilio come antifascisti. Un mio prozio fu un maquis, partigiano francese e fu fra i pochi partigiani insigniti da una medaglia d’oro al valor militare. Quindi più di antifascista da slogan sono antifascista nel DNA e proprio per questo non abuso del termine fascista come fanno in molti. Lo eiservo solo a chi lo è veramente. Da questo distinguo due categorie diverse dai fascisti. i neofascisti ed i postfascisti.
Spesso hai una pessima abitudine, “”tu e Suzanne mi ritenete un’ utente deprecabile “”. riporti supposti pensieri degli altri non veri. Non posso parlare per Suzanne ma per me non sei un utente deprecabile. A volte sono d’accordo con te a volte no. Tendi a non avere dubbi su ciò che pensi, non hai un minimo di sano dubbio la che ti porta ad essere fideista come atteggiamenti. Il fideismo non è un fatto religioso
Suzanne.
per me la satira non deve avere ne censure ne autocensure. Charlie Hebdo fa satira e non è di parte. Ha padri nobili come il Canard francese e il Male italiano, quello originale, non quello edulcorato di Vauro. Era un giornale dove i direttori responsabili finivano in carcere e che nella dase finale ebbe un sostegno da parte di molti libertari, giornalisti esterni che a turno firmavano per farlo uscire. Vi furono azioni molto forti da parti di ministri per farlo chiudere.
Non mi piace la satira schierata o ancora peggio, quella che si serve del loro pubblico per portare avanti altri discorsi. Ho chiuso i rapporti con alcuni gruppi, fra l’altro molto bravi, che usano questa secinda manipolazione. Sono in contatto abbastanza stretto con alcuni che fanno parte del collettivo di Lercio, con un paio di loro da prima della nascita del gruppo. Dell’altro collettivo pilastro della satira italiana, Spinoza, non conosco nessuno.
Prima di giudicare è bene definire cosa si intende per satira e che ruolo ha. La satira usa lo stesso meccanismo della poesia, sottintende in una vignetta quello che ha bisogno di lunghi rwati in prosa. La vignetta, limitiamo a questa forma non testuale, può far sorridere, ma a volte è come un pugno allo stomaco che serve per far riflettere chi ama il linguaggio della satira. Cosa che non è per tutti. Finisco che io celebro due ricorrenze più di tutte nell’anno, il 25 aprile ed il 7 gennaio giornata informale mondiale della satira.
Pace, mi hai quasi convinto, ma non del tutto. In ogni caso, la satira mostra sempre una certa “impronta”; se non è politica, potrebbe essere illuminista, o altro. Un pugno nello stomaco può essere utile per destare una reazione e un pensiero, ma se troppo forte rischia di suscitare solo sdegno.
Pace, tu dici che Suzanne non è prevenuta nei miei confronti. Cosa ne pensi allora del commento che mi ha rivolto nel thread sui film romantici ? Non mi sembrano le osservazioni di una persona lucida e serena… Sia chiaro che io ho il massimo rispetto per la storia della tua famiglia, ma tutto questo ( per quanto umanamente ispiri la massima solidarietà da parte di tutti noi ) non cambia la realtà delle cose, e cioè che la storia del ventennio fascista italiano è una storia complessa e carica di molteplici sfacettature, e che – da parte di molti italiani – rinnegare ciò che di “buono” il fascimo ha fatto per il nostro Paese solo perchè quella fazione ha perso, è quantomeno da persone poco obiettive. Io odio la faziosità ( sia quella relativa a questioni politica sia quella – sopratutto – che attiene ai rapporti umani ) perchè avvelena e distorce tutto e non permette nessuna evoluzione della visione globale delle cose. Che deve tendere alla realtà e alla concretezza per essere realmente valida.
Parlo per me e solo per me. Quindi dei pensieri di Suzanne, li leggo e non li faccio sicuramente miei. Come dei tuoi nei confronti di Suzanne e di altre persone. Talvolta mi hai messo in bocca cose che non ho detto o pensato,ma nella stragrande numero delle nostre interazioni c’è stato un confronto civile. Mi fai sorridere quando parli di tua obiettività. Sei troppo radicale in molte posizioni e ci metti passione, ma obiettività quando porti avanti certe idee che hai a livello fideistico non la vedo.
Le vicende di molti della mia famiglia appartengono al passato, sono superate. Mi hai definito antifascista da slogan e ti ho risposto perché non lo sono. Su certi argomenti ho delle convinzioni forti au molti mi sento libero di non avere opinioni. Questo al contrario di alcuni che si sentono in dovere di averle su tutto e peggio ancora di esprimerle. Anni fa leggevo con interesse un giornalista, Ernesto Galli della Loggia. Ci siamo trovati a fondare un movimento politico. Dopo averlo conosciuto ho perso l’interesse di leggerlo. Voleva convincere gli interlocutori sulle sue posizioni senza dare scampo :-). Se mi mettevo a leggere un suo scritto me lo vedevo di fronte piegato in avanti a cercare di convincermi. Su alcune cose difenso la mia libertà di non avere una opinione non definita. Ho conosciuto fascisti galantuomini. Una persona alla quale voglio bene con il padre che ha fatto la marcia su Roma, ha vissuto una vicenda particolare. Erano amici di una famiglia di ebrei e li hanno salvati nascondendoli in cantina. Suo padre è riuscito ad avere una condanna a morte sia dai repubblichini sia dai partigiani. Salvato da altri repubblichini e altri partigiani. Il papà di un mio amico era nella X mas, anche lui condannato a morte dai partigiani e salvato da altri si è fatto uno due anni di carcere e poi si è rifatto una vita. Anche Pol Pot qualcosa di buono l’ha fatta, ma la mia ferma condanna ai khmer rossi e al fascismo è totale. E fra i fascisti ve ne furono di
come gli ustascia croati e la guardia di ferro romena di Antonescu. Per non parlare dei filonazisti ucraini.
Ammazza quanti pezzi dell’intellighenzia conosci da vicino Pace, ma è vero? Sei in contatto coi Lercio, e hai pure fondato un movimento con Galli della Loggia, oltre alla frequentazione di altre “eminenze grigie” citate in altri post. Pensa che io non ho conosciuto neanche il figlio di Tullio De Mauro e sono considerato un Marchese del Grillo su LaD.
Che mi consigli? Fingere più understatement per essere credibile?
Ma Pax, comprenderete l’abbreviazione perché un nick non può andare oltre la soglia del ridicolo, conosce pressoché tutti. È normale in un certo livello sociale, perché stupirsi?