Ciao amici di penna!
Richiamo tutta la vostra attenzione circa un’aspetto, peraltro doppio, concernente (credo) tutte le rotture sentimentali.
Esistono, quindi, due condizioni che affliggono gli scoppiati (….me compreso ovviamente..)….::::
1) Il disturbo da revisionismo romantico, che ti impedisce di vedere il passato come realmente è stato. Scatena in chi ne soffre il bisogno di riscrivere dentro se la storia appena finita in modo che soddisfi le emozioni che si vogliono provare verso essa. Cosa accade allora? Semplice: un traditore incallito appare come un bravo ragazzo e un ubriacone che ha dimenticato il vostro compleanno diventa quello che è sparito.
SOLUZIONE: per quanto sia difficile è opportuno sforzarsi di ricordare i momenti peggiori della relazioni e, sempre, quelli che ne hanno decretato la fine.
2) Il rimorso di chi rompe, che non riguarda la delusione per la reale natura della persona con cui si stava ma solo noi ed i nostri ripensamenti (….si…di chi ha lasciato….ribadisco). E’ arrivato il momento giusto (finalmente), ci si è resi conto che la relazione andava troncata per la reale impossibilità di portarla avanti ma……………………..ecco che ^presto presto^ ……e cioè quando ti tocca affrontare il terzo fine settimana (….è un esempio..) da solo/a ….cominci a pentirti e a farti venire i dubbi. Cosa accade allora? Succede che ti dici: cosa importa se ha dormito con altri/e? Infondo è un tipo espansivo, per dindirindina, e se fosse l’uomo/la donna dei miei sogni? A ciò va aggiunta un’altra cosa: il dubbio di trovare una persona più adatta in futuro scatena un certo panico e può essere facile tornare sui propri passi credendo che la situazione certamente migliorerà.
SOLUZIONE: per quanto sia difficile è opportuno sforzarsi di ricordare i momenti peggiori della relazioni e, sempre, quelli che ne hanno decretato la fine.
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Io ho finito. Voi, di questa prospettiva, che ne pensate…?
Kekko
Email: comepmailsardo@libero.it
IMPARA LA GRAMMATICA PRIMA DI SCRIVERE “PARADOSSI”…..un aspetto è maschile…va senza apostrofo…ritorna alle elementari ciuco!
Come siamo in vena di complimenti. Bhè, mio caro anonimo, non essendo a scuola a far gli esami, ho scritto di getto senza prendermi la briga di rileggere e correggere. Poi tendo ad essere veloce con la tastiera e quindi contano pure gli errori di diteggiatura.
PS – Paradosso ci sta bene. Certo, a mio avviso.
Che si infatti la mente umana si crea barriere per salvaguardarsi dal dolore, ma che è molto piu sano e costruttivo, affrantarlo il dolore e superarlo…siimpara sempre qualcosa, anceh se si sanguina dentro.
io faccio parte di quelli che quando finisce una relazione si trovano nel panico…e hanno paura che nn avranno più occasioni di amare ed essere riamati…
è dura affrontare il dolore e la solitudine…
ad ognuno di noi piace essere amato ed amare…
perciò è la normale condizione del fine storia…
Si Serena, fa male cane ma bisogna tirar fuori le unghie e tirarsi su…farsi travolgere dalla disperazione non fa bene e non serve a nulla….e non lo dico per dire….ho sofferto e tantissimo in amore e per altre cose
condivido totalmente l’opinione di Isis…mai farsi travolgere dalla disperazione…REAGIRE REAGIRE REAGIRE E’ NECESSARIO E DOVEROSO
Come ebbi a scrivere bene anonimo 🙂
Riferendomi alla seconda parte posso dire che secondo me quelli che hanno perso sono di chi rompe la relazione e non tanto di chi è stato lasciato, noi cosa abbiamo da perdere ormai?, loro hanno perso una persona che amava e dava sicurezze, e invece sono scappati, scendendo dal treno, pensando sicuramente che la persona che verrà sarà sicuramente migliore, e se questo non avverà, (sia di trovare la persona giusta che non trovare nessuno del tutto) chissà che i ripensamenti e i dubbi non vagheranno nella loro testa?
certo math
Salve ragazzi, secondo voi chi lascia sta peggio di chi viene lasciato???