Viene affermato che studiare, estenda le possibilità di trovar lavoro. E’ allora stravagante vedere i nostri figli, seppur laureati crogiolarsi e non per scelta nel vuoto mercato del lavoro. Domani, quando sarà più marcata l’ingiustizia, ci chiederanno quale metodo abbiamo adottato per cambiarne la condizione ed avranno tutte le ragioni, se ci imputeranno il poco realizzato.
Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2009. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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Categorie: - Lavoro
il bello che il primo art della costituzione dice che la repubblica delle banane italiana è fondata sul lavoro!!!!ahahahah BUFFONI. E’ doppiamente carta straccia, primo perchè non è vero (dovrbbero scrivere sul NON LAVORO) e secondo perchè proprio i nostri pseudorappresentanti (senza vincolo di mandato) sono i primi a prendere stipendi allucinanti senza aver mai fatto un c.. in vita loro,un vero e proprio insulto ai poveri ed alla gente che si spacca la schiena per 4 lire. E sfido chiuque a smentirmi. La laurea?? carta da c…., tanto si come si fa carriera e si trova posto di lavoro nella maggior parte dei casi, metodo del materasso e dela bustarella.
Tranquilla che di questo passo presto succederà qualcosa di giustametne brutto, ed io me lo auguro di cuore, il sistema economico e sociale di questa repubblichetta è al collasso, diciamoci pure che le giovani generazioni tranne i raccomandati e lecchini vari, complici dei politici nullafacenti e ladri,sono spacciate e non hanno futuro, prima se ne rendono conto e prima ribalteranno questo schifo anche con la forza.La storia insegna. Nel frattempo meglio non andare a votare
La convinzione diffusa trasversalmente in tutta la nazione tra ricchi e poveri, che un buon livello di studio implichi come conseguenza un buon posto di lavoro, e´ una BOIATA. Molte persone anche intelligenti cadono in questo tranello. Lavori non ce ne sono, e qui pochi che ci sono vengono trasmessi per diritto ereditario, oppure c´e´la graduatoria dei lecchini…
Il dramma sarà quello di altre reclite di disoccupati.
Che tristezza