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Il mio suicidio

di Suicide
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 5 Febbraio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 106 commenti

Pagine: 1 8 9 10 11

  1. 91
    jena plissken -

    Siamo degli sfigati e allora? Tu come sei?

  2. 92
    ivana -

    ciao,mi dispiace davvero per la tua depressione,anche io soffro di depressione, ho avuto una esperienza terribile e ho considerato il suicidio una buona soluzione anche io. ma prima di farlo cerca di rimediare le cose,cerca un psicanalista ,un cane,prova a salvarti ,sono sicura che se ti togli la vita sarà un vero peccato. quanti anni hai?parlami di te,sapro dirti tante belle cose su di te. pensa che le cose possono cambiare davvero,e questa fase della tua vita nn durerà per sempre,è solo una fase bruttissima. fai dei progetti per il futuro. un abbraccio grande.

  3. 93
    Simona -

    Ciao a tutti, sono Simona e mi sono ritrovata a leggere i vostri commenti perchè proprio stasera avevo pensato di suicidarmi ma se sono qui a scriverlo vuol dire ovviamente che non l’ho fatto…e allora mi sono messa a cercare su internet, dico la verità, prima consigli su come fare per farla finita e poi mi sono imbattutta in questo sito. Ho letto storie davvero drammatiche, invece nel mio caso, in 28 anni di vita, per fortuna, non ho mai conosciuto la vera sofferenza, di questo ne sono convinta, però è da anni che sono tremendamente infelice, non di seguito ma a periodi, infatti nel mio caso non si può parlare di vera depressione. Sono una persona un pò timida, non timidissima, a volte arrosisco e questo, quando mi capita, mi fa stare lontano dalle situazioni soiali; non sono per niente sicura di me stessa, non ho molta autostima, sono io la prima ad odiarmi…vorrei essere un’altra persona e purtroppo provo invidia nel vedere che ci sono tante persone che più di me riescono ad avere soddisfazioni in campo universitario, lavorativo, sentimentale. Io a ottobre dovrei laurearmi, ma è stato difficilissimo arrivare sin qui e ho molta paura del futuro..ho paura che se non riesco a realizzarmi, gli amici possano abbandonarmi e possa non riuscire a farmene di nuovi.. Lo so, il mio è solo uno sfogo, adesso mi sento un pò meglio, ma so che i momenti bui torneranno.. apprezzerò sicuramente i vostri commenti. Vorrei solo aggiungere che posso capire chi ha intenzione di torgliersi la vita..è vero che dopo c’è il nulla, almeno per chi la pensa in questo modo, ma proprio stasera ho pensato, nel momento più terribile, che avrei preferito non sentire più nulla in eterno.

  4. 94
    Gianni -

    Simona,
    ho letto il tuo intervento e ho riflettuto sulla descrizione che hai fatto di te stessa, della tua tendenza ad isolarti socialmente, della tua scarsa o nulla autostima, della tua paura per il futuro e della tua infelicita’ ciclica. E’ anche significativo il fatto che tutto questo stia durando da anni, pur essendo tu ancora giovane. E’ un film che ho gia’ visto, purtroppo.
    Prima di farti sapere cosa ne penso, vorrei pero’ chiederti se ti capita spesso di non riuscire a prendere decisioni, a volte anche piccole, e se hai disturbi del sonno (anche dormire troppo puo’ essere un disturbo) e/o dell’alimentazione. Riguardo al suicidio infine, e’ la prima volta che lo prendi cosi’ realisticamente in considerazione o ti e’ gia’ capitato in passato?

  5. 95
    Simona -

    Grazie Gianni per avermi risposto. Sì, hai fatto centro: non riesco in genere a prendere decisioni, anche se si tratta di semplici decisioni perchè forse ho paura di sbagliare, o è paura del “nuovo” che mi terrorizza, essendo io molto insicura. Ho anche disturbi del sonno, dormo troppo in effetti, anche se non mi capita sempre..più che altro ho difficoltà ad addormentarmi (spesso il sonno è disturbato durante la notte) e la mattina non vorrei alzarmi. Per quanto riguarda l’alimentazione non saprei se il fatto di averci un rapporto strano può essere definito disturbo. A volte ho un buon rapporto col cibo nel senso che mangio spensierata e non mi creo troppi problemi, altre volte, soprattutto quando mi guardo allo specchio e mi vedo orribile anche se riconosco di non essere grassa, mi sottopongo a dieta ferrea, ma il più delle volte non dura molto. Sì ho provato altre volte a suicidarmi, almeno un paio, o comunque sono capitati dei momenti in cui c’ho pensato molto intensamente..sono contenta di non esserci mai riuscita, perchè quando sono positiva non ci penso minimamente..anzi sono anche un bel pò ipocondriaca! La cosa che mi da enormemente fastidio è che ho degli sbalzi di umore assurdi..oggi mi sembra di toccare il fondo, di non avere altra alternativa che il suicidio, domani mi sveglio, magari dopo un bel pianto e qualche azione autolesionistica e riprendo a vivere la mia giornata in maniera più ottimistica…è vero che felice al 100%non lo sono mai, ma quanto meno sono più ottimista circa il mio futuro. Non so che pensare o fare, so solo che se avessi più amici, un fidanzato, se mi fossi già laureata e se avessi già un lavoro che mi piace sarei molto molto più contenta. Grazie per l’ascolto, sarei ben lieta di ricevere altri commenti.

  6. 96
    Gianni -

    Simona,
    cerca su internet le parole distimìa, oppure disturbo distimico, oppure depressione minore (sono tre nomi per definire lo stesso disturbo) e prova a vedere se ti ci riconosci.
    Una domanda importante: qualcuno sa dei tentativi di suicidio e degli atti autolesionistici?
    Dici poi di non avere un fidanzato. Non lo hai ora oppure non hai mai avuto una storia sufficientemente lunga e profonda da poterla definire un “fidanzamento”?
    Scusami se sembra un interrogatorio 🙂

  7. 97
    toroseduto -

    Ciao Simona, quello che hai descritto mi fa pensare che il tuo malessere ha un’origine lontana, l’infanzia o la prima adolescenza.
    Gli ingredienti che hai elencato per raggiungere il top dell’autocompiacimento, sono a portata di mano.

    Voglio suggerirti alcuni accorgimenti che con me hanno sempre funzionato. La laurea? Comincia a “vederti” già laureta, non dovrebbe essere difficile, basta prenderlo sul serio.
    Se riuscirai a farlo con una certa intensità ti sembrerà di avere il dono di leggere il futuro.

    Non è un gioco, quando mi innamorai e non sapevo ancora se il mio sentimento era ricambiato, immaginavo lunghe passeggiate e una panchina dove ci saremmo baciati. Potrai sorridere, non importa, comunque nel tempo le cose andarono proprio così.

    Immaginare fino a viverle come cose reali le situazioni a cui aspiri, ti aiuta molto a realizzarle.

    Potrei raccontarti di molti successi con questo sistema, al punto che “sentivo” quando stava per arrivare un insuccesso. Quindi prendevo le dovute precauzioni.

    Con mia sorpresa, questo mio portare nell’inconscio i miei desideri, lo trovai descritto in un manuale avanzato di psicologia.
    Non ricordo il titolo del libro, sono passati molti anni, comunque avevo trovato una conferma a questa mia intuizione.

    Vedersi con la mente già nei panni di quello a cui aspiriamo, mette in moto un meccanismo che facilita l’incontro con la realizzazione dei nostri desideri.

    In effetti non avevo scoperto niente, c’è una spiegazione logica a questo meccanismo, quando proiettiamo i nostri desideri, l’inconscio se ne fa carico e con un pò di esercizio, ci fa capire anche i nostri limiti.
    Cosa te ne pare? Il mio è stato solo un approccio, non tutti accetterebbero questa “stranezza”, se l’argomento ti interessa mi dilungherò nello specifico. Ciao TS

  8. 98
    Simona -

    Ho cercato distimia su internet e purtroppo mi ci ritrovo. Ho letto anche che questo disturbo può essere associato ad altri come il disturbo di personalità borderline. Anche in questo mi ci ritrovo un pò soprattutto per quanto riguarda la paura dell’abbandono e la sensazione cronica di vuoto. Sì, solo una persona sa di questi miei tentativi di suicidio e degli atti autolesionistici, ma da qualche mese. Ho notato che mi ascolta parecchio e gli fa piacere se mi sfogo con lui, quindi mi sono fidata e gli ho raccontato tutto. Per il resto nessun altro sa di queste cose e non ho intenzione di raccontarle a nessuno, perchè potrebbero prendermi per malata o non darebbero troppo peso alla mia sofferenza sicuramente. Sì, sono stata fidanzata in passato, ho avuto solo una storia più lunga, è durata 3 anni e qualche mese ma poi ci siamo lasciati perchè era divenuta insostenibile…non ci sopportavamo più, litigavamo per tutto e io ho capito di non amarlo più. A mente lucida ho poi pensato che forse non avevo mai provato amore per lui ma mi ero ostinata a vedere questo sentimento sempre per quella paura che ho di rimanere da sola, allora rimanevo legata a lui per quel motivo principalmente. Infatti quando ci siamo lasciati, nonostante sentissi la liberazione da un lato, dall’altro ero terrorizzata perchè mi ero ritrovata da sola dal punto di vista sentimentale. Nello stesso anno in cui mi sono lasciata Ho intrapeso altre 2 storie finite male e molto distruttive per me, soprattutto una, perchè ho avuto l’impressione che mi stavano soltanto usando e che io per come sono fatta non posso andare bene a nessuno. Qualche mese fa ho conosciuto questo ragazzo che dice di essersi innamorato follemente di me, ha visto in me una persona speciale, bella ma purtroppo il suo sentimento non è ricambiato. Ed è a lui che ho raccontato tutto perchè nonostante il mio rifiuto vuole continuare a starmi accanto e vuole provare a diventare mio amico. Io non riesco ad allontanarlo sempre per la stessa paura di cui ho parlato prima. Sono già poche le persone che vedono qualcosa di bello in me, se le allontano sarò condannata alla solitudine. C’è un’altra cosa che fa parte di me ormai da tempo ormai e cioè che quando sono “positiva” e la giornata è quella giusta sono molto sciolta nel parlare con gli altri e mi sento di riuscire a socializzare di più, di essere in fondo anche molto simpatica. Quando invece sono nella giornata no, ho addirittura difficoltà a fare un discorso, a mettere una parola appresso all’altra o mi viene da dire solo cose stupide e scontate, che ovviamente non dico per non farmi prendere per scema e quindi mi chiudo e magari passo serate in compagnia di altri così, senza proferire parola. Allora torno a casa e mi chiudo per giorni perchè penso che tanto senza di me gli altri vivono benissimo lo stesso, però allo stesso vorrei che mi cercassero e se non lo fanno, mi autoconvinco di non servire a nulla e viene così confermato quello che penso di me stessa.

  9. 99
    Simona -

    Ciao toroseduto, grazie x aver commentato! hai scritto una cosa bellissima e credo possano essere davvero degli ottimi suggerimenti da mettere in pratica se solo riuscissi a capire come si fa, perché a parole è facile dire “vedersi già laureata” ma in pratica come si fa? Sto cercando di immaginarmi laureata ma mi viene l’ansia solo a pensarci! Ti volevo chiedere una cosa: a un certo punto hai scritto che eri diventato capace di predire un insuccesso e così prendevi delle precauzioni, quindi materialmente cosa fai di preciso quando ti capitano queste situazioni? sì, comunque se vorrai continuare a parlarmi di questa modalità di approccio ai miei problemi sarò felice di leggerlo!

  10. 100
    Gianni -

    Bene, abbiamo appurato che potresti essere distimica e, tanto per non farti mancare niente, con un pizzico di disturbo della personalita’.
    Quindi non sei sbagliata, ma malata, con i suoi pro e i suoi contro. E’ una malattia subdola pero’, infatti viene anche chiamata depressione minore proprio perche’ sintomi sono meno visibili e riconoscibili di quelli della depressione maggiore, cioe’ la “depressione” per definizione. Avrai letto che noi distimici non ci uccidiamo, a meno che in certi periodi della vita (per qualsiasi causa) il disturbo evolva in depressione maggiore, come puo’ essere successo a te quando hai cercato di suicidarti. Ma se la sola distimia non ci uccide fisicamente, ci annienta pero’ psicologicamente rendendoci non-vivi quasi ogni giorno della nostra vita. Chi ci sta intorno si accorge di poco o addirittura di niente e noi ci mettiamo del nostro facendo di tutto per dissimulare quello che sentiamo veramente, nel timore che ci evitino lasciandoci soli. Tuttavia siccome “ci spacciamo” per sani nessuno si prende la briga di prendersi cura di noi, anzi visto che ci considerano introversi “di carattere” e non patologici, il piu’ delle volte rispettano quella che per loro e’ un’attitudine e ci lasciano tranquilli … e soli, tremendamente soli.
    Dunque ricapitoliamo: sei malata (distimia o disturbo borderline poco importa), hai tentato il suicidio e compi atti autolesionistici. A occhio e croce ti occorre l’aiuto di un esperto, ovvero di uno psicologo. Si’ perche’ da sola non vai da nessuna parte Simona, nemmeno con l’aiuto del tuo spasimante-confidente. Ti ci vuole qualcuno che conosca e sappia maneggiare professionalmente i meccanismi della mente. Il semplice sfogarsi con qualcuno puo’ essere a volte controproducente, perche’ se dall’altra parte l’interlocutore non riesce efficacemente a smontare le infernali congetture che ci costruiamo da soli, rischiamo di convincerci ogni giorno di piu’ che il nostro pensiero corrisponde alla realta’. Quindi ben venga l’amico/a che ci aiuta a dare una spinta alla macchina nei giorni in cui proprio non vuol saperne di ripartire, ma prima o poi questa macchina bisogna farla vedere ad un meccanico esperto.
    Avrei pero’ alcune considerazioni da fare sul tuo confidente, ma preferisco dedicare loro un intervento apposito.

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