Scrivo perché ho bisogno di sfogarmi e cercare di capire come agire. Da quando lui ha alzato le mani su di me, sono confusa e combattuta.
Faccio alcune premesse: io ho 22 anni e lui 26, stiamo insieme da 2 anni e lui è sempre stato dolce, premuroso, romantico e protettivo nei miei confronti. Dall’altra parte però è anche molto testardo, irascibile e tende a bere un po’ troppo diventando particolarmente aggressivo. Ma mai mi sarei immaginata che lui fosse arrivato a tanto con me.
È successo tutto un mese fa. Una sera siamo andati al pub con degli amici e abbiamo alzato il gomito, poi ci siamo avviati verso casa alle 2 di notte. Mentre camminavamo, abbiamo iniziato una stupida discussione ma poi lui ha alzato la voce riempiendomi di insulti come “rompic****”, “sei una m***a”, malata di mente ecc. Io allora ho cercato di stare calma ma visto che continuava con gli insulti, gli ho risposto a tono.
A quel punto mi ha messo una mano in faccia e mi ha spinta forte in mezzo alla strada (per fortuna vuota). Io ero sconvolta e offesa da quel gesto e quindi gli ho urlato che era una m***a e che portava la maschera del bravo ragazzo sotto la quale c’era una brutta persona.
Mi è arrivato uno schiaffo. Non è stato fortissimo ma mi ha sconvolta e comunque mi ha procurato un taglio sul labbro.
Io ho iniziato a piangere ma non volevo fargli vedere che ero debole e quindi gli ho detto tra i singhiozzi:”Vediamo se hai il coraggio di picchiarmi di nuovo”.
Pensavo si fermasse e invece ha ricominciato ad urlarmi e mi ha presa per il collo sollevandomi da terra.
Facevo fatica a respirare ma per fortuna ciò è durato poco perché un signore alla finestra ha minacciato di chiamare la polizia.
A quel punto, lui si è calmato e siamo entrati in casa. Io mi sono sentita come mai prima d’ora: vuota, indifesa, in trappola, tradita. Avevo la nausea e non riuscivo più a piangere, provavo ribrezzo per il mio ragazzo.
Il giorno dopo ne abbiamo parlato e lui mi ha chiesto scusa dicendo però che era anche colpa mia perché lo avevo fatto innervosire (falso, era una stupida discussione che poteva risolversi in maniera civile). Io non volevo perdonarlo ma lui è scoppiato a piangere scusandosi di nuovo e chiedendomi di non parlarne più perché lo faccio sentire un mostro.
Quindi l’ho perdonato anche perché nonostante tutto lo amo ancora, però sento che non è più la stessa cosa.
Dopo il giorno che abbiamo chiarito è stata imposta la quarantena e quindi non ci vediamo da allora.
Ma nonostante sia passato un mese, io continuo a pensare a quella sera, a come mi sono sentita, a come mi ha trattata. Il ricordo spunta così dal nulla durante la giornata, nei sogni… e mi lascia addosso delle brutte sensazioni.
Sarà che stando chiusa in casa mi concentro di più sui miei pensieri, però questo ricordo mi sta ossessionando davvero.
Una parte di me ha paura di lui, paura che lo rifarà in futuro e che sarà peggio. Ho motivo di pensarlo perché 6 mesi fa per un litigio mi aveva presa con la forza per il braccio e mi aveva trascinata giù per le scale con violenza e cattiveria. Inoltre ho saputo che sua sorella era andata via di casa perché lui le aveva alzato le mani ma non ne so di più.
Un’altra parte di me invece lo ama alla follia e vuole andare avanti cercando di dimenticare. Infondo lui è buono e gentile e a parte questi momenti, mi ha trattata sempre come una principessa.
Non so davvero cosa fare. Io l’ho perdonato ma non ne sono al 100% convinta e sento che ha tradito la mia fiducia, prima lo vedevo come l’uomo protettivo, ora lo vedo come carnefice.
Fisicamente non mi ha lasciato segni (tranne la ferita al labbro che non era grave) ma il modo di insultarmi, lo sguardo cattivo, il gesto di mettere la mano al collo, sono le cose che mi hanno spaventata e mi spaventano ancora.
Sono io ad essere esagerata? Mi sto facendo troppe paranoie? Sarebbe meglio lasciarlo oppure no?
È normale che per rabbia la persona che dice di amarti si comporti così?
Grazie.
In questo caso sei stata fortunata che vi abbia separato la quarantena fidati. Una persona così la devi tagliare dalla tua vita. È pericolosa e sicuramente se non te ne andrai alzará di nuovo le mani su di te come ha fatto d’ altronde anche con sua sorella. Che stai aspettando? Tieni a bada l’ istinto da crocerossina e lascialo ai suoi problemi se vuoi salvaguardare la tua di salute.
La cosa ridicola in tutto questo è che ti poni pure la domanda se tu debba lasciarlo
Ormai credo che una parte delle donne , piccola o grande che sia ed al di là delle parole logiche , provi piacere verso gesti del genere
È evidente che il ragazzo in questione abbia problemi irrisolti , sicuramente sarà pentito, ma questi gesti incontrollati no n sono accettabili . Si deve dare na ripigliata, ma che ci riesca o no dipende solo da lui
Poi i motivi della lite non sono comunque chiari, qualsiasi siano non giustificano la violenza fisica..,Ma la domanda è se a lui tu abbia perpetrato forme di violenza psicologica (umiliazione, tradimento, derisione, mancanza di rispetto)
Le forme di violenza psicologica possono ferire molto e sono parimenti condannabili perché rimangono dentro a volte Per sempre, condizionando carattere, autostima, seminare depressioni in chi le subisce etc etc
Detto questo dovete affrontare la questione
Intanto parla SUBITO di questo episodio a qualche adulto di cui ti fidi, e poi mollalo prima di diventare una delle tante vittime di questi soggetti. Poi, figuriamoci, drogati e alcolisti non sono prevedibili. Mollalo, ma prima fagli sapere che se dovesse permettersi per qualunque motivo di metterti un dito addosso c’è un energumeno che farà la stessa cosa a lui. Se ci riprova metti qui la tua mail che gli facciamo avere una sfracagnata di mazzate tale che ci vorrà il libretto di istruzioni per rimetterlo insieme. Il metodo educativo Maria Montessori funziona egregiamente.
Fosse successo a mia figlia quello che è successo a te, il soggetto era già sparito dalla circolazione.
Non bisogna MAI perdonare elementi così. È quello il modo per dargli altre occasioni per farti maltrattare.
Mollalo Selina, chiaro! Sei pazza ad “amare” un pazzo che ti ammazzerà prima o poi. Come dice Mister T, non fare la crocerossina, potresti lasciarci le penne.
Scrivi solo per dire che l’hai mollato o per le mazzate.
Violenza verbale, fisica e psicologica. Ci sono tutti gli estremi per dire che questo rapporto non deve continuare. In una relazione i litigi sono normali cosi come lo deve essere un confronto, ma questo suo modo di affrontarti in maniera rabbiosa e cattiva fa di lui un potenziale tiranno che vuole solo sottometterti. Se in te è scattato un campanello d’allarme, non ignorarlo e non fare come tante altre donne che giustificano tutto in nome dell’amore. Nessuno deve permettersi di mettere le mani addosso o usare quel genere di turpiloquio a cui sei stata esposta, e dato che ci sono più episodi che lo coinvolgono negativamente approfitta di questa quarantena per fare chiarezza nella tua mente e lasciare che il soggetto prosegui la sua vita altrove nella speranza che faccia della ragione un uso più argomentato.
Selina,
concordo pienamente con i commenti 1, 2 e 4.
prima ti allontani da questo giovane, meglio è per te. se anche tu possa averlo provocato verbalmente o psicologicamente (cosa purtroppo abbastanza frequente nelle giovani donne, che sottovalutano la modalità generica di riscontro del maschio), niente giustifica la sua mancanza di controllo e la sua reazione eccessivamente aggressiva. per di più a cadenza ripetitiva e già documentata dalla sorella.
niente da salvare in questo rapporto: non è l’uomo che immaginavi che fosse. inoltre, non c’è la benché minima ragione valida per compromettere il tuo futuro.
(Ho “caricato” apposta la replica a Selina per evitare certe ovvie “concordie” )
“La cosa ridicola in tutto questo è che ti poni pure la domanda se tu debba lasciarlo”
Ovvio…e sai perché? Perché non lo lascerá mai. È il tipo perfetto che piace a loro. “Ma come prima era dolce e ora mi mena?? Povero amore avrà dei problemi..lo salvo io!”
È normale, tranquilla.
Normale per chi abusa di alcol ed è di infima estrazione sociale, ça va sans dire, è questa l’accoppiata che distrugge.
Ma mi pare di aver capito dal tuo scritto che siete entrambi di ottima famiglia, perciò bisogna porsi il problema.
Tu che ne pensi? Sei nel torto o hai ragione?
Lascia perdere, non é cosa per te. E lui non è degno di essere il tuo compagno di vita. Anzi, te la potrebbe anche togliere la vita. Lascia perdere e fatti la tua strada.