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Lettera pubblicata il 19 Marzo 2018. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Ester83.
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Giusto Suzy. Interessante il tuo spunto di riflessione sulla generalizzazione. Questa tendenza “a far di ogni erba un fascio” si riscontra in molte argomentazioni e a mio parere è dovuta ad incapacità di esaminare con sguardo distaccato ed in maniera obbiettiva un determinato evento o comportamento.
È comprensibile provare rabbia e tristezza, ma è davvero confortante covare tutto questo questo risentimento? È davvero “conveniente” costruirsi una corazza per non rischiare di essere feriti nel proprio orgoglio?
Rdf hai detto bene: non esiste la proprietà privata del corpo e dei sentimenti di una persona e “affezionarsi” non significa questo. È necessario maturare questa consapevolezza per capire che per far funzionare un rapporto serve saper riconoscere che le esigenze dell’altro /a possono mutare nel tempo anche a causa di circostanze esterne, imparare quindi ad “ascoltare” i suoi gesti e le sue parole e dimostrare interesse ed attenzione.
Bohem. 82 Visto la tua risposta 33,la definirei tecnica della psicologia femminile e maschile.
condivido anche Suzanne commento _34.
Comunque vedo che la discussione e’ approfondita, specializzata, come siamo complessi, complicati nel nostro interiore, ragione sentimento amore eros emozione libido
infedelta’ fedelta’ e altro.
Ancora piu’ quando si vive in una relazione.
Non c e’e non ci sara mai una risposta definitiva
ognuno ha la sua storia unica .
Di fondo pero’ ci sono delle direzioni o leggi a cui si deve sottostare
Alb, è proprio questo: siamo complicati e non c’e’ modo di capirsi fino in fondo. Le leggi di cui parli spesso c’è le autoimponiamoAcqua per difesa o per necessità.
Diciamo che spesso come si dice ci complichiamo la vita, poi ogni tanto e’ necessario un minimo di trasgressione,un eccezione, per fare una similitudine, bere un poco di piu’,per diventare allegri, ma non alcolizzati.
Sono molto d’accordo. È necessario concedersi delle distrazioni (e con questo implicitamente accettare che anche l’altro se le possa concedere) sempre rimanendo nei confini del rispetto reciproco. Un po’ di vino in più, se questo succede in occasioni rare e non porta a dipendenza, non ha mai fatto male a nessuno, anzi probabilmente fa bene.