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Lettera pubblicata il 7 Febbraio 2019. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore mauflex.
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Adesso secondo me tu hai bisogno di cambiare ogni tanto, cambiare ragazza ma perché no? L’unica cosa che devi fare è non rompere le palle ad una ragazza con serie intenzioni, che ha delle prospettive di vita diverse dalle tue quindi magari una famiglia, una stabilità, un amore grande nei tuoi confronti. Insomma non illudere, capisci davvero cosa vuoi e non attaccarti a nessuna così non farai soffrire nessuno neanche te stesso, che mi pare di aver capito che soffri perchè ti dispiace che dopo un tot di tempo fai soffrire le tue donne lasciandole. Loro se erano innamorate staranno di merda, a te fa onore il fatto che stai male per loro ma forse non era meglio non arrivare a farle stare cosi male? Concedi del tempo a te stesso ma tempo vuol dire mesi, anni da solo con te stesso per capirti di più, tutti dobbiamo capirci di più, magari si fa più chiarezza;senza escludere il sesso, ma fallo restare quello, non cercare di innamorarti forse non è possibile.
Il tuo messaggio è di due anni fa, facci sapere com’è andata, come stai.
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Ciao Ile, ti rispondo dopo quattro anni! Mi ha colpito molto il tuo messaggio, per due motivi: primo, perchè hai dedicato il tuo tempo a leggere anche le altre lettere (grazie!) e secondo perché hai davvero cercato di capire, di entrare nella mia testolina e dialogare con la parte più interiore di me. Io di questo ti ringrazio profondamente e ti rispondo, se pur pubblicamente, con l’animo di chi si confida con una persona che ha conquistato una intima fiducia. Beh, di acqua sotto i ponti ne è passata molta, ed ormai dopo 5 anni di psicoterapia in cui mi sono impegnato a fondo mi sento di dire che ho approfondito alcuni aspetti di me che erano (sono tuttora, in parte, ma ne sono per lo meno consapevole) aggrovigliati e sedimentati da decenni e che non mi permettevano di avere una visione chiara e oggettiva ne’ di me’, ne’ della situazione, ne’ delle relazioni che ho avuto. E cosa posso dire adesso? Beh, mettiamo le cose al proprio posto:(segue)
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Per quanto riguarda la prima storia di ormai 15 (aiuto!) anni fa che ho qui riportato, con Claudia: beh, è stata una storia in cui la costante è stata semplicemente una, da parte mia: la tossicità. Ero incapace di andare avanti col rapporto semplicemente perché non si trattava di amore, ma di una storia basata sulla necessità di conferme, sulla dipendenza affettiva, sul ricatto emotivo, sulla manipolazione. Orribile? Beh, detta così si. In realtà non è stata una storia orribile, dico solo che però le basi lo erano. Mi portavo dietro delle problematiche affettive di fondo di cui non ero per niente a conoscenza e che provenivano dalla mia esperienza in ambito familiare. Ho dunque avuto una famiglia orribile? Beh no, non direi, dico solo che i miei genitori non erano in grado, per problemi a loro volta avuti in famiglia, di potermi dare una ‘simbologia’ affettivo/emotiva corretta o quantomeno bilanciata. E ciò si è riflesso in questo rapporto, che su tutto si basava tranne che l’amore. (segue)
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Per quanto riguarda Laura: beh, la storia più ‘sana’ che abbia avuto. Pur non essendo un tipo emotivamente del tutto a posto io, lei lo era eccome, e il relazionarmi con una ragazza ‘sana’ (cosa che Claudia non era, provenendo anch’essa da una situaizone difficile in famiglia) mi ha come dire incosnciamente ‘obbligato’ a rapportarmi in maniera sana. Il problema è che la mia parte non sana probabilmente non era contenta ed essendo ancora nella fase ‘non risolta’ di me stesso, alla fine la storia non è andata avanti perché non toccava le corde per me più attraenti: la sfuggevolezza/bisogno di conferme, il riccatto emotivo/necessità di essere accettato ecc.
Con la ragazza turca, Zeynep, lo schema era invece perfetto (ironicamente parlando): c’era tutto: la lontananza, la sua instabilità emotiva, il ricatto emotivo, la gelosia. Un cocktail esplosivo e di nuovo troppo attraente per un tipo ‘storto’ come me! ahah.
E adesso? Beh, adesso sono consapevole di tutto ciò (segue)
Ho avuto una breve ‘ricaduta’ l’anno scorso, con una ragazza di 27 anni (io che ne ho 48…) che ha ‘giocato’ con me per un paio di mesi, con la sua sfuggevolezza, ma consapevole di tutto ciò, pur facendo una fatica immensa, sono riuscito a frenarmi e a capire che no, non è così, non c’entrava niente, non era amore ne’ passione, ma solo le solite vecchie catene emotive, il solito vecchio ‘buco nero’ così attraente che si riproponeva. Beh, al momento sono solo, da ormai molto tempo. Mi manca una relazione? Beh, si. Ma sono giunto per lo meno alla consapevolezza che se la relazione deve proporsi con questa dinamica…meglio stare da solo, continuare il percorso che sto facendo, e cercare di tenere le antenne dritte ed ascoltarmi, per capire, nel caso dovessi conoscere una nuova persona, se è il caso, se vale la pena, se si parte con il piede giusto e non con le solite vecchie proiezioni/necessità tossiche. Si cresce, forse in ritardo, ma si cresce. Ogni frutto ha i suoi tempi, i miei evidentemente erano lunghi!
Un abbraccio.
Mauflex,
mi fa piacere tornare a leggere di te.
Ho dato un’occhiata a volo d’uccello alle altre tue lettere, che caratterizzano anni lontani, in cui il sito era più accogliente e, a mio avviso, psicologicamente più arricchente.
Può essere interessante discutere su grandi questioni, magari pure a livello mondiale ma, di solito, non sposta di una virgola i diversi concetti espressi, in modo più o meno convincente, mentre analisi di vissuti e introspezioni soggettive possono più facilmente essere d’aiuto a molti, coinvolti in simili situazioni/sensibilizzazioni.
Attendo il seguito…
Ile,
i tuoi commenti sono di eccezionale attenzione e chiarezza. Complimenti!
Concordo in particolare su: “è importante avere figli quando si è certi al 100% per non far crescere delle creaturine che stanno evolvendo la loro mente in contesti poco felici”.
Cosa che sembra facile ma non lo è affatto. Essendo gli esseri umani tutti imperfetti, è purtroppo rarissimo che siano fatte scelte di coppia equilibrate fra individui emotivamente maturi, con tutte le conseguenze che ne derivano…
Eccone un’altra. “…mentre analisi di vissuti e introspezioni soggettive possono più facilmente essere d’aiuto a molti, coinvolti in simili situazioni/sensibilizzazioni”
Io riguardo la dichiarazione di cui sopra, a proposito di un’esperienza personale riportata su queste pagine -che ingenuamente ho ritenuto potesse risultare utile al popolo degli innamorati- ricordavo essere uscita dalla stessa fonte la reiterata ripetizione della seguebte formula:
“No: ogni storia è una storia a sè stante”.
Come stanno le cose quindi? Le esperienze altrui valgono o non valgono, sono utili per le vicende altrui o no? “Creto” che per Mauflex sarebbe importante saperlo con una certa sicurezza, ma io comincio ormai pensare che quel dilemma resterà un enigma irrisolto e irrisolvibile.