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Lettera pubblicata il 8 Settembre 2023. L'autore ha condiviso 21 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore scrivocosanepenso@gmail.com.
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Signor Marco Morandi, purtroppo temo di dover essere franco con lei, vede, già chiedono la perizia psichiatrica all’assassino di Giulia, e guai a chiamarlo “mostro”, perché ad una certa giornalista radical shic di turno questo termine non va giù, non è un mostro, semmai quel soggetto è figlio sano della società patriarcale.
Il problema è che in questa Italia c’è troppo buonismo garantista che agisce con il desiderio di rieducare e integrare nella società dei soggetti psicopatici proprio come l’assassino in questione.
Io credo che bisognerà estirpare questo “cancro” che fa più danno che altro, altrimenti la gente esasperata vorrà farsi giustizia da sola, e farebbe bene.
Continua…
Prosegue…
Molti sono contrari alla pena di morte, io francamente sono favorevole.
Lei pensa davvero che questi soggetti sono recuperabili?
Non si faccia illusioni.
Lo ripeto, questo buonismo troppo clemente con questi soggetti è un “cancro” che deve essere estirpato senza se e senza ma.
Altrimenti la speranza che siano in grado di fermare questa strage temo proprio che sarà solo utopia.
E poi sarebbe ora che la smettono con tutto questo clamore mediatico di questa povera ragazza morta per colpa di uno stronzo malato, danno la nausea.
Tanto quello tra un annetto ce lo ritroviamo fuori, perché si ricordi che in galera ci finiscono solo i poveracci, non chi ha soldi e viene da una famiglia benestante.
E come se non bastasse ci mancava pure Piero Pelù a farsi scappare una flattulenza!
“Come se il fenomeno fosse emerso ieri e non fosse, da sempre, analizzato con l’orientamento voluto dal mainstream del momento, del tutto privo di approfondimenti seri…”
Ecco un classico esempio di chi vuol dare l’impressione di saperla lunga, dote di cui abbiamo un altro, carismatico esempio su questo sito.
Immagino che per giudicare poco serie le riflessioni del cosiddetto mainstream (il termine più amato del “controcorrente” da salotto) si conoscoscano quelle serie. Quelle che noi beoti, vittime del mitologico mainstream, ignoriamo per evidenti limiti di senso critico, ma che proprio per questo ci piacerebbe conoscere. Ma pensate che verremo esauditi? Macchè, è dare l’impressione di conoscerle quelle “riflessioni” quello che conta.
Insomma, quando per apparire seri basta fare i seriosi.
Concordo il pensiero di Tatanka, meglio scappare a gambe levate da questo paese!
Io sto aspettando con impazienza la rivoluzione islamica.
Mio padre ha detto che ai tempi di Mussolini tutti sti femminicidi non si sentivano. I miei nonni erano nostalgici di Benito.
Non ne dubito che fossero nostalgici di Mussolini.
Non solo i femminicidi c’erano, ma arrivavano pure in orario.
Ana, ai tempi di Mussolini c’era il delitto d’ onore. Quindi non penso proprio che i femminicidi non si verificassero. Erano semplicemente taciuti o tollerati.
Non metto in dubbio che c’erano, ma non se ne parlava molto, anzi non se ne parlava per niente. Ecco perche’ non si sentivano. C’erano sia il delitto d’onore che il matrimonio riparatore. Roba da Afghanistan!
A me più che altro fan pena gli uomini che sbroccano e si rovinano la vita per una p…ella quando il mondo è pieno di belle ragazze, pigli una e molli l’altra.