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Lettera pubblicata il 8 Settembre 2023. L'autore ha condiviso 21 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore scrivocosanepenso@gmail.com.
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… segue
– “La percentuale di donne vittime di violenze sessuali presenta un’incidenza elevata, vicina al 90%, in tutti i periodi in analisi.”
(https://alleyoop.ilsole24ore.com/2023/11/09/violenze-sessuali-costante-aumento)
Tema a carattere sociale che merita riflessioni. Cause per me attinenti più alla sempre maggior carente capacità d’amare e all’oggettualizzazione derivante dall’attuale cultura dei consumi che non da residui di quella patriarcale, che pur vi contribuisce ampiamente.
Tutto il resto, citato a sfoggio di conoscenze e per provocare (non me soltanto), c’entra come i cavoli a merenda.
Utile, forse, fare notare, nell’ambito del tema di risonanze mediatiche, che in TV la pubblicità sulle auto supera di gran lunga le brevi e frammentarie notizie sull’elevato numero di morti per incidenti stradali. Quelli non devono fare riflettere, né indurre a potenziare i mezzi pubblici!
Rossà, dietro le auliche parole dei tuoi post, il tuo giochetto è quello di voler cercare di mettere in evidenza punti di vista “diversi” usando termini d’effetto, e quindi così “distiguerti” dal banale comune mortale che seguirebbe da beota il battage mediatico-pubblicitario.
Nella pratica ontologica cerchi di mettere in guardia il lettore dall’imbonimento con lo stesso metodo.
Le morti “evitabili” vanno tutte osservate nella causa che le ha provocate, e limitate laddove sia possibile. In effetti, se si leggessero le statistiche con altre intenzioni si scoprirebbe che le morti stradali sono un quarto rispetto a mezzo secolo fa, visto che nel ’72 furono 11mila, e anche quelle sul lavoro oggi sono inferiori a quelle degli stessi anni. Ora, se le cause degli incidenti stradali e sul lavoro hanno una spiegazione diciamo meccanico-dinamica, che l’educazione alla sicurezza e le protezioni passive possono controllare, i femminicidi hanno cause completamente diverse. Non ci sono ancora airbag o corde di sicurezza se il tuo boy friend ti sta ammazzando perchè lo vuoi mollare.
Scusa Rossana, tu parli di oggettificazione e società dei consumi e poi sostieni utenti come Giangi, che vede nella donna che vive liberamente le proprie scelte e il proprio corpo come un qualcuno che non è nemmeno un essere umano… singolare direi. Purtroppo spesso sono le donne stesse a promuovere la cultura della sopraffazione sul genere femminile. Vedere delle utenti che sostengono individui che qui fanno certi discorsi non è di aiuto nell’ ottica di un cambiamento culturale e di mentalità che deve riguardare tutti noi, attraverso il messaggio che dovremmo dare. Altrimenti riportare dati e statistiche non serve proprio a una cippa. È inutile poi stupirsi perché si viene tacciate di incoerenza.
Interessante quello che dice la ragazza nel video..
https://m.youtube.com/watch?v=hAD-XbkfH4g&pp=ygUgUmFnYXp6YSBzcGFnbm9sYSBzdSBnbGkgaXRhbGlhbmk%3D
Non per giustificare, ma un uomo che viene mollato o tradito facile che si senta più perduto rispetto a una donna che un altro uomo lo trova in giornata. Poi l’animo di uomini e donne è differente: la donna è per la vita mentre l’uomo per la morte. Tant’è che gli uomini si suicidano 6 volte che le donne. In Italia l’80% dei suicidi è maschile, un autentico flagello di cui non parla mai nessuno
– “cercare di mettere in evidenza punti di vista “diversi” usando termini d’effetto, e quindi così “distiguerti” dal banale comune mortale che seguirebbe da beota il battage mediatico-pubblicitario.”
Con il linguaggio che mi è abituale esprimo opinioni per confrontare idee, NON in cerca di un rompiscatole che analizzi, dal suo punto di vista, l’intento che mi induce a comunicare.
Farsi, almeno ogni tanto, una fresca insalatina degli intenti propri mai, eh?
– “se le cause degli incidenti stradali e sul lavoro hanno una spiegazione diciamo meccanico-dinamica, che l’educazione alla sicurezza e le protezioni passive possono controllare, i femminicidi hanno cause completamente diverse.”
Ma va? Caspita! Nessuno sarebbe mai riuscito a raggiungere questa originale conclusione!!!
Grazie davvero per entrambi i contributi. 🤣🤣🤣
@ARGO
“Non per giustificare, ma un uomo che viene mollato o tradito facile che si senta più perduto rispetto a una donna che un altro uomo lo trova in giornata.”
Eh si ma bisogna vedere chi trova però !
Ma va cosa? Guarda che se ho fatto quella precisazione è perchè tu hai messo insieme situazioni che in comune hanno solo il decesso del protagonista, mentre le genesi delle ragioni sono sostanzialmente diverse, e pertanto richiedono gestioni differenti del problema. L’ho scritto chiaramente nell’altro posto, ma lo ripeto, visto che rispondi come non avessi letto, o proprio non capito la dufferenza che ho sottolineato. Per le morti stradali e del lavoro la prevenzione e i sistemi di protezione sono attivi e funzionanti da decenni, e pur potendoli migliorare, ad oggi dati storici parlano chiaro. L’altro è un problema sociologico molto più complesso da affrontare, e con tempi prevedibilmente lunghissimi perchè se ne vedano gli incerti “frutti.
Tu fai una marmellata “tuti fruti” di e vuoi far passare me per fesso con quel “ma va”? È che hai così necessità di metterti in mostra e distinguerti con visioni “originali”, che non vai bene a fondo delle cose che scrivi. Io te lo faccio notare, altri, pur avendo i mezzi per notarlo, tacciono.
Preferisci i secondi, vero?
ARGO, dai piantala di dire stronzate scemo!
Ma sei serio?
Anche in questi argomenti così delicati ci devi mettere il becco solo per dire caxxate.
Dove l’hai letta questa fonte degli uomini che si suicidano 6 volte di più dellle donne?
Dai, linka le fonti pagliaccio. O devo pensare che sei un conta balle in cerca di notorietà?
La verità è che sono solamente dei poveri sfigati che non sono capaci di accettare il fatto che le relazioni quando iniziano hanno una fine, punto.
Patetici e sfigati che credono ancora alla favoletta di Romeo e Giulietta, e poi vanno fuori di testa ogni volta che finiscono le relazioni, glielo ordinasse il medico di andare a cercarsele con il lanternino. Poi non sta scritto da nessuna parte che una deve stare con uno finché morte non gli separi, quindi le donne sono libere di fare quel caxxo che vogliono, punto e basta!
Argo, forse più che trovare scusanti per chi uccide, bisognerebbe far capire alle persone ( sia uomini che donne ) che la felicità e la serenità non dipendono dal trovare un partner e/o dall’ essere professionalmente realizzati e socialmente “ben inseriti”, ma dipende invece dal concetto che abbiamo di noi stessi e dalla ricerca del nostro vero Sé, la cui riscoperta ci permette di vivere una vita piena e autentica e in armonia con le nostre vere istanze, anziché inseguire modelli predefiniti imposti dalla società. Perseguire qualcosa basato su bisogni indotti ( come l’ amore romantico ) non può che generare in noi infelicità e frustrazione. In natura non esiste “la coppia perenne”. Se tutti vivessimo allo stato brado, uomini e donne starebbero fianco a fianco giusto il tempo necessario per la riproduzione ( nove mesi ). Dopodiché, chi si è visto si è visto. Questo per farti capire quanto la nostra cultura ci influenzi.
Tra l’altro la condizione di “solitudine” spesso si rivela ottimale per portare a termine obiettivi e progetti che ci siamo prefissati. Tutti i più grandi uomini della storia ( artisti, guerrieri, poeti, inventori, viaggiatori, maestri ascesi ) erano persone sole. E non è un caso.