Grazie alle lotte femministe, molte donne, stanno prendendo piede nella società e fanno scelta autonome.
Ci sono molte donne che hanno abbracciato questa cultura e sono protagoniste della loro vita, indipendenti, hanno attività lavorative e non distinguono i ruoli dal genere. Sono persone libere e non cercano l’uomo per un bisogno materiale.
Ma tante hanno raggiunto quello che battezzo “le femministe parziali” che difendono i loro “diritti di donne” ma i lavori scomodi continuano a delegarli a uomini che dovranno essere al loro servizio.
Mi è capitato di vedermi bistrattato” femministe parziali”. Ho visto molte di loro mettersi anche con persone più grandi di loro (anche oltre di dieci anni) separati con figli per interesse economico allargando ulteriormente vecchie piaghe.
Anche noi persone di genere maschile dovremmo prendere esempio dalle femministe in modo da renderci indipendenti e senza cadere in amari compromessi che soffocano la nostra esistenza. L’amore non è basato su alcun interesse e va arricchire le persone.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Riflessioni
Vero… il femminismo parziale di cui parli fa rima con l’emancipazione parziale che le donne hanno raggiunto. Poiché esse si saranno emancipate da un patriarcato più virtuale che reale, ma non si sono mai emancipate completamente da loro stesse e dal ruolo atavico di creature bisognose di protezione e sostegno materiale.
Noto per esempio che fatti 100 i miei amici maschi, un terzo vive con la compagna/moglie, un terzo è ancora casa con i genitori e un terzo vive allegramente da single/scapolo.
Fatte 100 le mie amiche femmine, circa metà sta ancora a casa con i genitori e l’altra metà vive col marito/compagno.
Quelle che vivono da sole, da single, sono meno dell’1%.
Chiaro segno che la donna rarissimamente si muove da sola e in autonomia, sembra sempre avere bisogno di una stampella (emotiva, materiale o entrambe).
Però è anche (e soprattutto) colpa di quei betoidi che se le caricano sul groppone, in quella che è a tutti gli effetti una relazione indipay o addirittura pay.
Quindi sarei l’unica cretina che a 29 anni e’ andata in Scozia da sola per cercare lavoro e migliori opportunita’ condividendo l’alloggio con molte persone? Nei 3 mesi che ero tornata in Italia, mi hanno proposto dei cessi beta nel mio quartiere, ma avrei preferito fare la escort che sposarmi uno di quelli, che a mio marito non somigliano nemmeno lontanamente e magari mi rinfaccerebbe continuamente la mia condizione (Asperger e ADHD) e si vergognerebbe di me. Una volta guarito mio padre me ne sono andata a Londra, ho preso una stanza in condivisione, uno dei ragazzi che vivevano nell’appartamento, British, bellissimo, moro con gli occhi azzurri, dopo 2 settimane mi si e’ proposto e adesso siamo sposati da 6 anni. Non dipendo finanziariamente da lui per nessuna ragione. Avevo iniziato come cameriera e receptionist, adesso lavoro in finanza. Non l’ho data a nessuno per ottenere queste posizioni.
Bravo! Penso che l’Italia sia il regno incontrastato delle femministe parziali, donne che vogliono la libertà senza regole, zero responsabilità, giudicare senza essere giudicate. Qui da noi gli dice bene, dato che checché se ne dica, da parte di noi uomini c’è ancora molta cavalleria e molto corteggiamento, per cui possono permettersi di fare le femministe solo dove fa comodo.
In molti altri paesi, ad esempio in quelli scandinavi, o anche solo in Olanda o Germania, le donne sono davvero più emancipate e molto meno coccolate/venerate, altroché Italia.
In questo modo le ventenni crescono misandriche, mentre le cinquantenni si sentono eterne ragazzine e si crogiolano nel vittimismo, dando la colpa al mondo intero di non avercela fatta, quando la realtà è ben altra: non avevano le qualità per farcela.
white knight, qualcosa non va. Circa la metà della popolazione è maschile, l’altra è femminile. Un terzo dei tuoi amici è sposato o comunque convivente con la compagna, mentre metà delle tue amiche è sposata o convive. I due campioni dovrebbero coincidere nelle quote, si vede che sono sballati. I campioni non sono quindi confrontabili.
Trader… per piacere, accendi il lume della ragione ogni tanto.
Non tutti i compagni/mariti delle mie amiche femmine appartengono al campione dei “100 amici maschi” e non tutte le compagne/mogli dei miei amici maschi appartengono al campione delle “100 amiche femmine”.
In alcuni casi ci sono sì delle sovrapposizioni ma in molte altre no…
Semplici assunti di logica statistica, tipo che non tutti gli ebrei sono israeliani e, contemporaneamente, non tutti gli israeliani sono ebrei.
Me gheto capio???
White, ripeto: metà della popolazione è maschile e l’altra femminile, quindi, tralasciando che ci siano coppie omosessuali e casi di poligamia, nella popolazione per ogni maschio single deve corrispondere una femmina single e per ogni maschio con partner deve corrispondere una femmina con partner maschio. Invece le proporzioni dei tuoi campioni sono diverse, quindi i campioni sono quindi sballati, nel senso che non sono rappresentativi dell’universo che dovrebbero rappresentare. I loro partner non fanno parte dei campioni, appunto. Quelle proporzioni non corrispondono m a quelle di tutta l’Italia o di tutto il mondo. Ma tu ne hai tratto una regola generale sulla natura dei due generi: “Chiaro segno che la donna rarissimamente si muove da sola e in autonomia, sembra sempre avere bisogno di una stampella”.
Non la donna raramente si muove da sola, bensì solo le tue amiche si muovono da sole. È diverso, non puoi generalizzare a tutto il genere umano il comportamento di un campione…
non rappresentativo dello stesso.
Chiaro ora?
Ma è tanto difficile da capire?
@ Trader: anche facendo i tuoi conti e tenendo presente che l’indice di mascolinità alla nascita in natura si attesta sul 1,05 M/F, in Italia tra 1,05 e 1,06 (indici destinati a decrescere dai 65-70 anni in su perché come è noto le donne vivono mediamente più degli uomini, ma spero che tu abbia capito almeno che la mia statistica non comprende gli anziani, o devo specificarti anche quello?):
conviventi/sposati (a prescindere dall’appartenenza alle mie amicizie o meno): 50 maschi e 50 femmine;
che vivono a casa con i genitori: circa 30 maschi e circa 50 femmine;
che vivono in autonomia: circa 30 maschi e circa 0 femmine.
Totale maschi: 50+30+30=110
Totale femmine: 50+50+0=100
Ratio: 110/100= 1,10… ok è un pelino superiore al naturale 1,05-1,06, ma non è che mi sono messo lì con il calibro a misurare il pelo sull’uovo, così come non posso dire che 1/3 di 100 è 33,3 periodico perché una persona non la puoi tagliare in terzi con la motosega.
Te me ghe capio testina?
No, no go capio.
White, nel commento 1 hai detto che del campione di amici maschi un terzo vive con la compagna/moglie. Adesso dici che su un totale di 110 maschi, 50 sono accoppiati, ma 50 non è un terzo di 110. 36 è un terzo di 110.
I conti non tornano sul campione dei maschi. E ti dirò di più: vista la tesi che vuoi dimostrare, è da presumere che il tuo errore sta nei rapporti del tuo primo commento, mentre in questo ultimo commento ti sei corretto, riportando dei numeri che hanno un senso con ciò che vuoi dimostrare, ma ovviamente sono incoerenti con i rapporti del primo commento.
No trader, come al solito te lo devo disegnare per fartelo capire.
Nel mio primo commento parlo solo dei miei amici e suddivido i maschi in terzi di 100, circa 30-35 persone a terzo, mentre le donne in due metà da 50 circa… in quel caso avevamo 100 m e 100 f (m/f ratio=1,00).
Col tuo ragionamento invece (dove devo considerare tutti i compagni/mariti delle 50 f accoppiate, tra i quali ci sono anche miei amici che ricadono nel campione del commento 1 come “conviventi/sposati”, quindi c’è una parziale sovrapposizione) si hanno le proporzioni del mio commento nr.8, dove effettivamente risulta uno scavallamento di m totali pari a 1,10 f (peraltro vicino al naturale 1,05).
Ma quando (per semplicità) si fanno le statistiche discorsive a spanne è ovvio che ci siano delle lievi eccedenze o dei lievi ammanchi rispetto ad un perfetto 100% del totale campione (ripeto, mica mi sono messo lì con un file Excel XD). Continuo ad indicarti la luna ma tu continui a guardare il dito…