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Il dito e la Luna

di Gughy

Gli italiani si comportano come quella persona a cui indicano la Luna e lui guarda il dito.

Cosa intendo dire.

Le promesse che ci hanno fatto, lavoro per tutti, un reddito di cittadinanza, la flat tax, fine dell’immigrazione, ecc. ecc., costituisce il “dito” a cui la maggioranza dei cittadini guarda.

Chi non vorrebbe tutto ciò? Quale partito che già ci ha governato, se avesse potuto, non avrebbe realizzato almeno una delle su elencate promesse?

Conclusione oggettiva: nessuna di queste promesse, con le attuali regole europee, sono e saranno attuabili, nemmeno nel medio termine.

Quello a cui dovremmo prestare attenzione è più indietro nel tempo.

La Luna a cui dovremmo guardare è l’Unione Europa.

I politici che dovrebbero essere realmente processati, non sono quelli che sono stati spiati dal buco della serratura della camera da letto, ma quelli che, per mera ambizione personale, ci hanno portato in Europa con regole che loro stessi ritenevano contrarie all’interesse degli italiani e nel momento stesso in cui le sottoscrivevano.

Il primo degli imputati per questa accusa è Prodi.

Questi politici governanti, tutti, di qualsiasi orientamento e fede politica, dalla fondazione della Repubblica, non hanno avuto mai fiducia nei loro governati.

La dimostrazione lapalissiana la si trova proprio nella Costituzione, che è ben lontana dall’essere “la più bella del mondo”: l’articolo 75 vieta tra altro di indire referendum popolari “di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”.

Questo divieto, forse, avrebbe potuto avere un senso sino al 1949, come norma transitoria, visto che quell’anno l’Italia aveva affermato l’appartenenza al mondo occidentale firmando il trattato NATO. Ma dopo il ’49, perché non interpellare gli italiani sui trattati internazionali che prevedevano, tra l’altro, di mettere le mani in tasca ai cittadini?

Qualunque partito vinca le elezioni nazionali avrà sempre le mani legate dalle improvvide e monche regole finanziarie europee. Il governo del momento potrà applicare, se è capace, solo “pannicelli caldi” per migliorare la situazione socio-economica italiana.

Ma anche le elezioni europee previste nel 2019 possono poco. Mandiamo a Strasburgo e a Bruxelles dei pendolari di lusso che di potere ne hanno poco visto che i membri del governo europeo, la Commissione, e di nomina governativa per accordi spartitori tra gli stati membri.

Certo se l’anno prossimo alle elezioni europee stravincesse la Lega (i grillini si sono rivelati inaffidabili e voltagabbana in materia) potrebbe risultare un segnale per modificare, dalle fondamenta, questa Europa.

Ed io sono un europeista.

Lettera pubblicata il 23 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 19 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Maldamore -

    Infatti, la lega è la nostra unica speranza,
    intanto cominciamo a fare sto governo anche
    se sti grillini non sono tanto affidabili,
    la mattina una cosa, la sera un’altra.
    Hanno cambiato perfino il programma dopo averlo fatto votare e prima delle elezioni del 4 marzo.
    Comunque bisogna essere pragmatici.
    Anche Roosvelt ai tempi della guerra si è dovuta
    alleare con Stalin.
    Intanto nelle elezioni della Val d’Aosta
    salvini cresce.
    Ok non si potrà far tutto quello promesso,
    ma con Flat Tax al 15% che lascerà più soldi alle famiglie e reddito di cittadinanza,
    se la gente comincia a spendere poi si mette in moto un meccanismo virtuoso.
    Mentre ora la gente non spende o perchè non ne ha o li tiene sul conto per paura di nuove tasse.

  2. 2
    E -

    A parte lamentarci, cosa potremmo fare?

  3. 3
    maria grazia -

    si può fare moltissimo. Se poi ci si unisce tutti insieme invece di farsi la guerra ( tra poveri ) si potrebbe fare ancora di più!

  4. 4
    Xavi -

    No vabbè… il salotto di vespa al confronto è una salle de bain… meglio detto..un cesso.
    Forza che qua si che escono idee.
    Basta spingere

  5. 5
    Gughy -

    Xavi, credo che tu sia tutta un’idea partorita con molto sforzo.
    Molto originale e costruttiva.

  6. 6
    maria grazia -

    Xavi, non so cosa vuoi da me… presumo che la tua acidità sia generata da qualche tuo importante progetto che non è andato per il verso giusto ( una relazione amorosa con convivenza, per caso ? .. ). Comunque sia, se per capirne di politica ti basi sui talk show televisivi, siamo proprio messi bene! No guarda, fossi in te mi concentrerei su cose che forse sono un pò più alla tua portata ( le cenette in trattoria, i siti porno, e le allegre notti brave con i compagni di merende ) e lascerei ad altri le considerazioni sui grandi temi.
    Naturalmente, ora partirà la battuta sulle cose “grandi”. Mi raccomando, non deluderci!

  7. 7
    Yog -

    MG, ci siamo già uniti. Facciamo più del 50% e il dito adesso puoi immaginare dove sono costretti a metterselo. Altro che indicare la luna, al massimo indica lo stomaco o il pancreas.

  8. 8
    Xavi -

    Gugo penso invece che tu sia formato da due ebadaben dico due atomi di stronzio con numero atomico 38.
    Maria Grazia: Non preoccuparti… ti leggo distrattamente, eppoi chi ha voglia di aprire un dibattito sul tuo Bestseller: “Il Manifesto del Partito Comunista” che hai faticosamente scritto a sei mani con l’aiuto di Karl Marx e Friedrich Engels.
    Mi basta lo slogan: “Proletarier aller Länder, vereinigt euch!”

  9. 9
    maria grazia -

    Azz mi hai sgamato! sono stata anche sostenitrice di MIAO Tse-tung. Ma come hai fatto??? :O

  10. 10
    Maldamore -

    Purtroppo devo dire con rammarico che Salvini ha toppato.
    Forse è stato troppo pieno di se, comunque coi dicktact non si va avanti.
    Bisogna dire che l’alleanza coi 5stelle
    era ed è innaturale, anche se con l’attuale legge
    elettorale pareva l’unica possibile.
    Sarebbe auspicabile cambiarla in modo che ci
    sia UN SOLO vincitore, che sia partito oppure coalizione.
    Questo si può fare anche sotto il governo Cottarelli, se sia la lega, che i stelle
    e Fi la votano.
    Per il nuovo governo non cambia molto.
    Caso A ottiene la fiducia e si va a inizio 2019.
    Caso B non la ottiene e si va a Ottobre.
    L’elettorato è mobile, dunque non si ha alcuna certezza.
    Salvini è convinto di raccogliere più voti, ma questo era prima di questo tentativo fallito.
    Oltretutto la base dei due partiti comincia
    a vedere male questa alleanza che alleanza
    non è, è un contratto fra due parti che hanno
    solo un interesse in comune e cioè ANDARE AL GOVERNO, ma hanno un elettorato diverso
    e un programma diverso.

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