Il Cardinale sarebbe maestro di illegalità e cattivo esempio per avere rimosso i sigilli ai contatori di energia elettrica interrotti per mancato pagamento dei consumi fatti dagli occupanti abusivi dell’edificio. Si tratta di fruitori non legittimi dell’immobile che pagando i consumi avrebbero potuto stare negli immobili e continuare come prima.
Nella fattispecie pare che venga criminalizzata l’azione ultima e non le precedi che costituiscono premessa indispensabile. Si tratta di immobili abusivamente occupati grazie all’inerzia delle autorità preposte ed inoltre la società somministratrice dell’energia elettrica nello stipulare il contratto ha verificato se gli occupanti avevano titolo? Ricordo a me stesso che quando un cittadino qualunque chiede l’allaccio alla rete elettrica o idrica viene chiesto a che titolo si occupa l’immobile, se si tratta di residenza, se di esercizio commerciale e agibilità degli impianti e perfino l’abitabilità. Se già le utenze erano in funzione come effettivamente pare la società non avrebbe dovuto interrompere l’erogazione ma solamente tarare l’erogazione come viene fatto per gli utenti morosi. In ogni caso trattandosi di un servizio indispensabile per la fruizione dell’immobile ci si trova di fronte all’interruzione di un pubblico servizio che non so fino a qual punto è da ritenere legittimo e , ci si azzarda a dire, non meno illegale della rimozione dei sigilli..
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