Già. Mi aspettavo che succedesse di nuovo. L’altra volta l’avevo fatto il giorno dopo, un mese fa, averli visti insieme per la prima volta dopo che mi aveva lasciato, parlando con un amico. E’ bastato leggere su Internet che è terapeutico piangere per un ricordo, che subito un ricordo mi è venuto alla mente. Mi sono ricordato di quel giorno in cui partecipavamo ad un evento comune in un’altra città e lei doveva partire un giorno e mezzo prima di me, interrompendo la partecipazione all’evento, mentre io avrei continuato a stare lì ancora per qualche ora. Mi sono ricordato che avevamo parlato del fatto che lei non voleva commuoversi andando via, di io che le dicevo che era una sciocchezza, che dopo nemmeno 48 ore saremmo stati di nuovo insieme. Mi sono ricordato di quanto aveva combattuto con se stessa per non piangere durante tutto il tempo e di quanto ero orgoglioso di lei, sapendola sensibile, che ci riusciva, pur con gli occhi lucidi. Mi sono ricordato dei saluti, di lei che salutava tutti e poi me, per ultimo; che camminava per qualche metro all’indietro, continuando a guardarmi negli occhi, come fosse l’ultima volta; che poi si girava e imboccava la porta. Mi sono ricordato di averla seguita, di essermi affacciato appena e di averla vista che alla fine cedeva e veniva sopraffatta dal pianto per un paio di minuti, ferma, prima di andare via. Non le ho mai detto di averla vista: anzi, quando ci siamo rivisti le ho detto che era stata brava, che ce l’aveva fatta, perché ero convinto che era quello che voleva mostrare, cui teneva. In questo ricordo c’è tutto quello che eravamo e che non siamo più, che non saremo più. Un gioco intrecciato di ‘io penso che tu pensi che io pensi’. La mia sicurezza che comunque ci sarebbe stato un domani. La sua emozione come se quel domani poi non potesse arrivare per qualche motivo. Il nostro danzarci intorno a vicenda, fisicamente e mentalmente. Sembra il ricordo di un’altra vita, lontanissimo in un universo separato, staccato da questo, eppure così vicino, così vicino nel tempo reale.
Ieri ho pianto
di
Joshua
Lettera pubblicata il 18 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Joshua.
La lettera ha ricevuto finora 14 commenti
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Bella lettera. Traspare tutta la tua sofferenza. Purtroppo non ci puoi(possiamo) fare nulla. Anch’io spesso mi sono soffermato sui ricordi…sugli ultimi momenti a voler rivivere situazioni o capire se qualcosa mi era sfuggito. Ma non serve secondo me. Ti consiglio di concentrarti invece sui momenti non belli, perchè i ricordi piacevoli non aiutano in questa fase. Cmq ti capisco appieno.
Santo cielo mi hai fatto scendere qualche lacrima anche a me… comunque sai che è vero piangere e sfogarsi fa stare meglio dopo con me funziona, mi metto sul letto piango o mi sfogo con un amico e poi il giorno dopo sto meglio ma molto meglio oddio è sempre una cosa momentanea però anche perchè basta poco per stare peggio… Mi dispiace tanto che sia finita così anche io ho tanti ricordi speciali che se riaffiorano non solo fanno male ma ti fanno pensare ma dove sono finiti quei due innamorati pazzi che in quei ricordi erano tutto l’uno per l’altro…
ciao sfogati fa bene
grazie amico, grazie: grande e bella lettera, la tua e mentre rileggevo per l’ennesima volta, ho pianto; sì, ho pianto, ricordando lui, ke diceva: “non piangere, mia cara: il nostro, è vero amore, quindi non potrà mai finire”! Ke sciocca sono stata, nel rispondere: “fa, che non finisca mai questo nostro amore, perchè il mondo ha bisogno di gente come noi: c’è molta cattiveria in giro e io, non ho bisogno di andare lontano, per veder la sua”. Che sciocca sono stata! Ho ricordato questo e molti altri episodi, di quando ero con lui! Tutto andato in fumo! Che dire? Niente, solocalde lacrime, bagnano il mio viso e il cuore sanguina, sanguina, perchè il suo ricordo, è ancora in me.
solidarietà maschile anche con te Joshua!!!
forza e coraggio, stringi i denti e continua ad andare avanti! non amarle mai più, usale e falle soffrire! solo questo si meritano!
forza e coraggio!
Ho pianto x mesi e mesi,alla fine non si hanno + lacrime e si capisce che nn si può e nn si deve elemosinare nessun amore,chi ama resta e fa di tutto x stare con la persona amata..nn ci sono scuse,chi nn lo fa è solo xke sta meglio stare solo,l’importante è nn giocare con i sentimenti xkè nn è giusto
Ciao! Hai scritto una lettera commovente. A volte i ricordi bussano alla porta della nostra mente e ci sono due modi per rispondere a loro. Il primo è l’abbandono ad essi, per il desiderio di rivivere le emozione di quegli attimi, che però ci porta nostalgia e tristezza. Il secondo è la presa di consapevolezza che sono stati momenti felici della nostra vita, ma che la vita rimane comunque il dono più bello che abbiamo e quindi con la giusta sensibilità è possibile scorgere la bellezza del presente, anche se in questo presente non ci sono le persone per noi care. I ricordi dovrebbero portarci una lacrima, subito sostituita da un sorriso. Non perdiamo mai la speranza. Se quei ricordi sono momenti felici, perchè non dovremmo viverne ancora? Apriamo il cuore alle emozioni positive.
@cogito: complimenti continua così. Se poi le donne imparano a sfruttarvi e basta non venire a piangere qui.
Mi hai fatto piangere e ancora doveva accadere da quando sn stato lasciato.
Grazie per le risposte, per tutte le risposte.
@Never. @Kratos. Mi accorgo che per me è diverso: i ricordi belli sono un tesoro prezioso e non ho paura di riportarli alla mente.
@serenella. Le ferite alla fine smettono di sanguinare.
@cogito. Condivido i presupposti delle tue posizioni, riguardo la fisiologia e la psicologia delle donne (temi noti ed eccessivamente e ingiustificatamente aborriti dalla maggioranza delle donne stesse), e la ‘terapia’ (cioè il no contact e ripartire subito con altre donne), ma non il tuo radicalismo che sottrae loro dignità e al limite libertà. Senza inseguire vendette, invece che usarle e farle soffrire, si può dare a ciascuna di esse ciò che singolarmente vuole e farla pure contenta.
@Incaxxato. Sì, questa è una grande lezione che ho imparato.
@Mara. Non posso essere d’accordo con te perché secondo me è proprio l’eccessiva importanza che le donne danno alle ‘emozioni del presente’, importanza amplificata dal marketing del peggior culturame femminile, ad aver formato la base dei nostri problemi: le ‘emozioni del presente’ non possono avere la stessa importanza del valore del passato e della prospettiva del futuro. Un mondo con solo donne dalla sensibilità alla Stiva Oblonskij, oltretutto magnificata e benedetta dal mainstream, sarebbe orrendo.
@Cherie. Ho visto tuoi commenti anche ad altre lettere. Non mi importa polemizzare con te, ma sei l’esatto prototipo di donna capace in potenziale di passare oltre a qualsiasi relazione in nome di un malinteso diritto-dovere a ‘vivere le tue emozioni’: io forse sono troppo grande di età per vederlo, ma con questa tendenza nel mondo delle relazioni che si verrà a creare gli uomini che si adatteranno ci sguazzeranno e le donne ne soffriranno. Cogito fa parte di un’avanguardia che può diventare maggioranza…
@Mik. Un giorno abbiamo cominciato a piangere, un giorno smetteremo.
E io non vedo l’ ora! Smettere di piangere per me sarebbe una vittoria mi ha fatto aprirei rubinetti e non ho piu smesso..