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Lettera pubblicata il 18 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marshmallow.
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Andy,
tu apri bocca e gli dai fiato!
non ti ho mai sentito dire qualcosa di sensato!
anche il mio post, non solo non lo hai letto, quel che è peggio hai commentato in maniera del tutto errata,con parole sempre poco carine, ciò che non hai letto.
Andy, almeno la decenza di non scrivere, così passi proprio per un uomo piccolo piccolo.
Cosa ti avranno mai fatto.
Ah ma questo è un utente già noto?
Maya porta pazienza, secondo me non avrà nemmeno letto e poi è normale… la teoria dell’evoluzione non è stata ancora completata, dunque può essere che qualche esemplare sia rimasto indietro
Cara marshmallow,
ho letto il tuo racconto, e ne sono rimasto colpito. Sono un ragazzo, ancora piuttosto giovane, eppure posso dirti che vivo una situazione parzialmente simile alla tua. Io ho addirittura sviluppato da molti anni una sorta di terrore di innamorarmi. Le delusioni ricevute e le persone incontrate hanno fatto innalzare anche a te quel “Muro di Berlino” dei sentimenti che sento anch’io proprio come te! Ti capisco anche quando dici di non voler figli, di non cercare nessun uomo…stesse cose che sento anch’io, ma dal lato di un ragazzo che è arrivato addirittura ad aver paura della propria sensibilità per proteggersi dal prossimo. L’unica cosa in cui non riesco a capirti è quello della serena rassegnazione. Ho tentato anch’io di impormi questo comportamento, ma l’unico risultato è stato di precipitare nell’inferno più duro e glaciale che io abbia mai conosciuto! Piango lacrime amare perché non riesco più neanche a credere vagamente al mio cuore, all’idea di un rapporto sano d’amore con una donna, di una famiglia, di figli. Ho paura di ciò per tanti motivi, ma la sofferenza di non potervi più credere è indicibile! Ora, non ho la pretesa di conoscerti fino in fondo, né quella di giudicare il tuo modo di vivere, ma vorrei chiederti: sei sicura che questa tua serenità non ti serva a nascondere una tua reale sofferenza? Anch’io ho tentato di vivere questo “rovesciamento dell’idea dell’amore”, come dici tu, serenamente, ma in realtà non ho mai vissuto bene rinnegando parti importanti di me. Ed ora ti chiedo, da amico, senza pressioni: sei sicura che un giorno, presto o tardi che sia, continuando su questa strada, tu non ti ritrovi nel mio stesso inferno di ghiaccio, piangendo le mie stesse lacrime? Ne vale la pena? Pensaci…io non giudicherò mai le tue scelte, perché solo tu puoi farlo, ma rivolgerti queste parole è per me indispensabile, perché non voglio andare avanti e far finta di nulla quando posso mettere in guardia persone come te da alcuni effetti collaterali che possono verificarsi in situazioni simili alla tua e alla mia…spero che tu possa apprezzare le mie parole.