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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore cicindela.
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Evidentemente ho scelto il nome giusto,sul lavoro mi sono sentita dare della tosta,polemica,pignola,di quella che ragiona troppo,per arrivare agli epiteti come ‘stronza’ datomi dal mio capo.La maggior colpa che mi attribuiscono sul lavoro è quella di ragionare troppo,di andare a studiare normative e contesti specifici invece di chiudere pratiche al volo e aumentare la produttività.Sono reputata una maniaca di lettere e scritti,invece di discutere e mettermi a urlare quando vedo qualcosa di poco chiaro metto subito per iscritto e questo è terribilmente odiato dai capi.Mi sono presa sgridate dai capi per aver usato il forum sul lavoro per aver sbandierato aspetti molto poco chiari e per aver inviato non so quante mail di protesta contro ingiustizie varie.Mi attribuiscono lettere anche al di fuori dell’ufficio sui vari siti.Ormai sono come un mito entrato nella storia dell’ufficio;la propensione allo scrivere ha portato molti miei colleghi a chiedermi che studi che ho fatto e stupirsi del mio eccessivo spririto critico.Già ai tempi delle superiori i professori dicevano a mio padre’sua figlia è sempre attenta e precisa,non si può proprio imbrogliarla’.All’università ero conosciuta per problematizzare e approfondire gli argomenti nelle ore di ricevimento mettendo,senza mio volere,in difficoltà i professori che trovavano le mie domande troppo difficili.Sul lavoro,da neoassunta,quando frequentai un corso di formazione un docente alla fine,su circa 100 ragazzi,rivolse la parola a me esclusivamente’ha ancora domande da fare?Le è piaciuta la lezione?’.Anche i colleghi più anziani sono scocciati del mio interessamento sui concetti che mi porta a chiedere loro cose su cui si sentono loro stessi dubbiosi.Non smetto mai di avere dubbi,tant’è che sul forum dedicato a noi dipendenti a livello nazionale sono tra i frequentatori più assidui e in alcuni periodi 3 quesiti su 4 all’incirca erano posti da me(un bel record a livello nazionale).Tra dubbi e ragionamenti da un lato e denunce e messe per iscritto dall’altro sono reputata per prima cosa una grande rompicapo.
p.s.:anche una collega mia migliore amica che sta andando in pensione ha detto che in 45 anni di servizio non ha mai visto nessun altro scrivere come me e sollevare le questioni che sollevo io.
Giustissimo, un vecchio sa cose che un giovane non saprebbe mai se non col tempo, parole brevi sagge nella loro piccolezza della quotidianità e per chi le vuole anche parole brucianti contro un nemico odioso senza alcuna volgarità gratuita, o l’arte di conoscere la nonna, o piccoli mestieri coltivati durante la pensione..chi non ha mai avuto un nonno reimprovvisato ad orologiaio? C’è chi si occupa di penne che non scrivono, chi di bottoni, chi di mobiletti antichi, etc, etc, etc..Ci sono vecchi che hanno letto tutta la vita un libro ogni quindici-venti giorni e tu non leggerai mai una riga in più di quello che devi studiare..ma dai, come si fa? Non so voi ma i nonni guai a non averli mai avuti..!
ragazzi siamo tutti d’accordo: i vecchi hanno sbagliato i geni
tori hanno sbagliato; ma pro
prio per questo vanno ascolta
ti ricordandosi che nonni e ge nitori non tradiranno mai ( ec
cezioni a parte)Intendiamoci, non seguirli ma ascoltarli; tenendo conto che per aggius
tare il tiro occorre anche leggere il tempo presente
te, il cambiamento apportato dal progresso sano,per cui le “le dritte dei vecchi vanno adattate al tempo che si vive.Attenzione però che finchè non si è padri difficile capire i genitori e i vecchi.Tuttavia lo sforzo, per andare avanti occor
re farlo. Ma,è più che chiaro tuttavia che ci troviamo in uno stanzone disastrato do ve sono entrati a frotte i ladri e hanno sconquassato tutti glio ggetti: cioè noi. ed essi (noi) sotto il vento che continua, non riescono più a ritrovare il loro posto: il libro è caduto e,preso a calci è diventato uno straccio; tutte le suppellettili non sono più al loro posto e non riescono più a ritrovarlo . Ma a questo punto, chi sono i “ladri?” I vecchi? certamente; la mala politica sicurissimo? la televisione la Radio, il consu, mismo i genitori i fiolosofi, che si sono fatti grandi con le loro teorie ma, il mondo? eccolo qua. Gli storici che hanno falsato la storia per raccontar ci quello che gli con veniva? i libri scolastici spurgati dalle vergogne passate, Le religioni, si salvi chi può… la televisione vergogna la radio; e,ancora i vecchi che sono andati in guerra per la Patria, quando la Patria non c’entrava per nulla…Ma, ovviamente, la stan
za deve essere rimessa in ordine,ed io “giovane” cosa farei?: comincerei a rimboccar
mi le maniche, a rimediare spazzoloni e secchi, a doman dare ai vecchi( padri , nonni scenziati non asserviti alla cultura vera) gridare contro l’odiens velenoso contro l’informazione mescolatrice di solo merda; rispettare le regole e farle rispettare anche pagando di persona, non accettando compromessi ( personalmente quando non mi stava bene quel tal padrone mi dimettevo pagando pesante
mente) curerei la cultura, le buone letture ma soprattutto griderei contro i catti vi comportamenti e chiederei aiuto a saggi e savi veri che ci sono e chiamerei a raccolta i giovani eliminerei gli sfascia vetrine e i vaffanculisti che son come gli scienziati asserviti alla politica, mi riunirei come le società segrete,tramite le chats parlate , parlate e accetate solo quelli che vogliono rassettare la stanza,
e ricordatevi sempre di non farsi abbindolare dalle bandie
re ché si sa chi le sventola ma non si sa mai chi ci sta dietro a spingerle.Parola di Vecchio. e poiPagare di persona, ma in tanti perchè le mafie non si sconfiggono con uno che si sacrifica ogni diecianni ma con cento che si sacrificano ogni giorno; perchè uno ogni dieci anni è facilmente eliminabile mai cento al giorno,
è un pò difficile.
Tempesta:
non so quanti anni hai ma mi ricordi la mia vita di me dicevano: Tanto ci pensa lui se si giovane ti do un cosiglio: Quando ho capito che la struttura fabbrica non era fatta per me, sono andato a fare il consulente . A te consiglio di fare il mazzo per te aprendo un attivita tua qualiuque essa sia. Avrai fortuna. auguri da cicindela
Ahimè non mi si parli di lavoro autonomo.Ho fatto il concorso pubblico dalla disperazione per i clienti che non pagano,chi per reali difficoltà chi per scorrettezza.Rimasi persino coinvolta in un fallimento con suicidio.Feci il concorso pubblico per vincere l’ossessione dello stipendio fisso e sicuro;a tutt’oggi guadagno bene come funzionaria e del lato economico non mi lamento affatto.Il rapporto coi capi e colleghi è un disastro:reclamo quotidianamente contro le ingiustizie quotidiane,ho un senso di regola e ragionamento eccessivamente superiore alla media,mi vietano di studiare e aggiornarmi ma è contro il mio dna.Piuttosto vado a vedere gli aggiornamenti in pausa o quando i capi non mi vedono,la punizione peggiore per me è lavorare senza poter riflettere e approfondire.Certo,il lavoro autonomo è più bello nella vita quotidiana,ma responsabilità e pagamenti sono un onere troppo pesante per una persona che vuol vivere quotidianamente un discreto quieto vivere.Quella che sarebbe stata la parcella più alta della mia vita non mi fu pagata per un amministratore di società che seminò debiti a insaputa di tutti portando la madre,persona molto più onesta e a posto,al suicidio la notte stessa in cui il figlio chiese soldi ai parenti.CIcindela,Lei mi fa venire in mente mio padre,che iniziò a insegnare a 23 anni da studente e poi a 33 anni iniziò come secondo lavoro il consulente,lavoro che tentai io di proseguire con esito drammatico.Mio padre,ingengnere,rifiutò qualsiasi carriera in nome del quieto vivere,arrotondò col secondo lavoro per istigazione di mia madre perchè mio nonno materno era consulente e alla sua morte i clienti erano lieti di continuare con mio padre.I mitici anni 80 in cui i clienti pagavano,poi le crisi,la concorrenza del terzo mondo…Il lavoro autonomo è diventato un supplizio.Mio padre all’inizio guadagnava più col lavoro autonomo per finire a considerarsi privilegiato con la pensione di insegnante.Quando feci il concorso sognai mio nonno che mi fece ok con la mano e fui assunta il giorno del suo compleanno,espressi la preferenza di settore il giorno in cui morì mio nonna paterna,Strane combinazioni,non sembrano vere.I miei nonni è come se mi guardassero dall’aldilà.Mi sta bene lo stipendio fisso,ma i maltrattamenti dei capi e colleghi sono profondi.Termino la precedente rassegna:dalle elementari alla maturità mi hanno sempre rimproverato per disordine(i prof.pensano di qualificare chi ragiona mortificandolo alla minima cancellatura sul quaderno),all’università rifiutavo sempre i voti per arrivare al massimo possibile(rifiutai due 28 per arrivare a 30 e il record lo raggiunsi in un esame dove presi 30 alla quarta volta),recentemente ho dovuto far svuotare la casella di posta elettronica perchè già piena(il tecnico informatico mi dice che con le email sono diabolica).
-Il Governo dei GIOVANI
dunque siamo tutti d’accordo il mondo è in totale disfacimen
to. Le tv. la stampa la Rai i cosi
detti mass media.fanno schifo Mio zio, parlo di tanti anni fa, faceva il medico e quando mia madre diceva alla moglie.” come va ?” Lei diceva sempre : – cara mia, non si ammala più nessuno: oggi forse,la moglie di un giornalista direbbe: -“Cara mia meno male che ci sono tanti disatri…” Dunque siamo tutti d’accordo siamo nel degrado più assoluto,e questo a danno sopratutto per giovani e giovanissimi.E allora che cosa vogliamo fare piangerci addos so in continuazione.Mia madre, insegnante: 4 figli , organizzava recite per gli alunni etcetc.l’invidia e le cattiverie erano all’ordine del giorno… diceva sempre: la vita è difficile?, ci sono difficoltà ?- Bene La vittoria sarà più bella.
sembrano frasi fatte ma hanno
un fondo verità e allora mi è venuto in mente un’idea (l’ani mo di consulente non muore) e ve la propongo di : Un gover no dei giovani) da opporre ai governi e alla risma dei partiti. e perchè no, anche ai sindacati
che in parallelo, governi il mon
do dei giovani. Un gruppo di giovani promotori scelti tra scenziati giovani, avvocati impiegati operai, ecc. Non debbono appartenere a partiti
e sindacati (poi possono vota
re per chi vuole ) e debbono presentare un valido curricu
lum per dimostrare le capacità
Questo primo gruppo una volta
stabilito uno statuto di principi
si dimette e si costituisce il.
governo scelti ovviamente tra quelli che intendono partecipa
re e che dovrebbe iniziare il lavoro:” Di lotta” pacifica ma dura. Un gruppo di anziani senza prerogative di cariche o governo dovrà una sorta di commissione di Probi viri noti che consiglia e “olia ” tutti gli ingranaggi. Ragazzi io la butto li rifletteteci e…
Cicindela
Il governo dei giovani… non vi è piaciuto? ma… non è facile ma
l’unica strada o altrimenti continuate a piangere.
cicindela
W i ragazzi di Locri che gridano: – ed ora ammazzateci tutti. -a patto che stian attenti a venti nascosti che soffiano dietro le loro bandiere.e sempre pronti a soffiare.
E a proposito di: – il governo dei giovani- un governo fatto da giovani e meno giovani parallelo ai governi di ogni colore ma comunque: apolitici, avaffanculisti rompive
trine. Giovani che vogliono e perseguono i principi da sempre validi per una società sana ma cancellati , da sempre da chi persegue il pote
re sia personale sia di nazione.
Per me questo è il mio consi
glio o continuate apingervi addosso
, cicindela