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I musulmani davvero invadono l’Europa?

di Yoel
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Lettera pubblicata il 6 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 34 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 310 commenti

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  1. 41
    marysha -

    in merito al post 18. Mi giunge nuova che il cristianesimo abbia una tradizione originale ebraica e un po’ come dire che il fuoco ha origine dall’acqua, a meno che non si voglia intendere che gesù cristo cmq era un ebreo educato e istruito fin dalla più tenera età ai valori della religione ebraica. Mi duole ricordare che furono proprio i sommi rappresentanti della religione ebraica del tempo a condannare a morte gesù non riconoscendo in lui il messia ma un pericoloso soggetto eversivo destabilizzatore del sistema di cui l’istituzione religiosa in questione aveva il controllo e il potere.
    Usul alla fine del tuo commento dici “Cristianesimo euroamericano, Islam e, per qualche verso, perfino l’Ebraismo, dovrebbero farsi un bell’esame di coscienza, riconoscere che non hanno capito una sega né di ciò di cui parlavano Abramo o Giacobbe o Mosè o Gesù né di come gira il mondo e piantarla di rompere i marroni alla gente”. Hai omesso Maometto? perchè ? grave svista o lapsus freudiano?
    Dunque trovo molto triste parlare di scontro di civiltà, anzi lo trovo contraddittorio, lo scontro di civiltà è incivile..eheheheh… è più sensato parlare di dialogo, ma il dialogo può sussitere solo ad una condizione e cioè che le varie civiltà includano fra i loro valori quello del dialogo quindi alla base è necessario che ogni cilviltà rispetti le altre. Ahimè temo che l’islam non rispetti le altre civiltà e quindi non contempli nessuna forma di dialogo. Insomma l’islam non può dialogare con gli infedeli. Bisogna capire bene questo punto e da dove trae origine, cerchiamo il coraggio di esaminare…..trae origine dalla adorazione di massa per una misteriosa pietra nera custodita in un cubo nero in mezzo al deserto, luogo considerato SACRO cioè la Mecca. Come inizio non è male…per carità gli antropologi hanno studiato bene certi fenomeni arrivando alla conclusione che anche queta è religione….ok. Poi però arriva un certo Maometto , cui Dio si era rivelato e queste rivelazioni sono scritte nel Corano. Maometto tenta di convertire l’adorazione per la pietra nera nell’adorazione per quell’unico Dio che gli si era rivelato,ma non gli riesce. Tutti pensano che lui agisca con un doppio fine, con la scusa della religione e di questo unico Dio che gli dice cosa deve fare e cosa non deve fare , lui voglia solo impadronirsi del potere politico della città della Mecca e quindi dell’enorme influenza spirituale che può ricavarne su un vasto numero di popolazione che all’epoca era diviso in tribù. Avevano visto sbagliato ?sul resto sorvoliamo, si parla solo di assalti alle carovane ,voluti da maometto ,dirette alla Mecca come prima tappa fino ai vari sgozzamenti e guerre sante (come fa la guerra a essere santa lo sanno solo i musulmani e bush, che non è certo da meno con le sue guerre per imporre la democrazia!) tutto questo su ordine di Maometto che però poverino obbediva ciecamente agli ordini di Dio.

  2. 42
    marysha -

    Quindi per favore evitiamo di mettere sullo stesso piano gesù e maometto. Maometto merita di essere messo sullo stesso piano dei vari Papi che in nome di Dio hanno creato solo morte, guerra, crociate, inquisizioni , sterminio e compagnia bella! riflettete su questo punto per favore. Se andassi in giro in un paese arabo dicendo queste cose dite che mi ascolterebbero e ne seguirebbe un bel dibattito o finirei sgozzata in nome di Allah???

  3. 43
    Epson -

    Irina:
    1. La risposta sintetica sarebbe stata “no”, ma se l’avessi fatto probabilmente me ne avresti chiesto spiegazioni;
    2.Rimane il fatto che i libri sacri vanno interpretati, non letti come fossero il quotidiano di ieri;
    3.Se torni al mio intervento N°10 potrai leggere un breve accenno del come e perchè Al-Qaeda ed altri organizzazioni estremistiche islamiche si sono formate. Da lì,volendo, potresti approfondire…
    4.0 E’ venuto da ridere anche a me…Vedi Irina, le statistiche si fanno fogli alla mano: nessuno sa esattamente quanti immigrati clandestini ci siano in Italia o in qualsiasi altro paese, proprio per il fatto che sono clandestini e non possono quindi essere censiti. Tra l’ISTAT e la Caritas, se permetti, credo più alla Caritas perchè tengono registri delle persone che vanno a mangiare quotidianamente alle loro mense e dormono nei loro dormitori. Come li ha contati l’ISTAT?
    4.1 Il fatto che dal mese scorso alcuni immigrati dalla clandestinità sono passati alla legalità non è stato perchè avessero tutti trovato lavoro e casa ma per una legge dello stato che li ha fatti entrare nella comunità europea. Quindi un clandestino rumeno dal 1° gennaio è regolare, un clandestino arabo no. Ma solo per ragioni geo-politiche. Quando anche la Turchia entrerà in europa, toccherà anche ai Turchi.Immagino che però in questo caso avrai qualcosa da ridire…
    5. Molte, nei loro paesi di origine. Qui vedere gente che lavora diventa sempre più raro,indipendentemente da sesso e nazionalità. Vale comunque la pena di ricordare che le donne in italia 30 o 40 anni fa erano tenute nella stessa considerazione, tanto è vero che hanno ottenuto il diritto al voto soltanto 60 anni fa. A tutt’oggi, conosco famiglie dove le donne portano il fazzoletto in testa come le musulmane,i loro mariti comandano e loro obbediscono.Questo per dire che le conquiste sociali delle donne poco dipendono dalle scelte religiose di un popolo.
    6.Ho parlato di sinagoghe per paragonare un luogo di culto in Italia ormai accettato da tutti (o quasi) con un altro. E per dimostrare che la tua (e non solo la tua, purtroppo) è solo una presa di posizione preconcetta nei confronti di una specifica razza e religione,instillata da una massiccia campagna di intolleranza a cura di un manipolo di criminali sfruttando la dabbenaggine della gente. D’altronde mi sembra che anche tu ci hai raccontato dei tuoi viaggi in Austria,della tua laurea in economia e dei tuoi appunti al college: mi sembra centrino ancora meno con il tema in questione.

  4. 44
    Epson -

    (segue)
    7. Capisco, quindi metà degli arabi in Italia ha preso la patente alla tua stessa scuola guida. Deve essere stata un bel po’ affollata…Per caso il direttore della scuola era parente del tuo avvocato?
    8. Irina, i paesi ai quali mi riferivo non hanno acqua a differenza dell’antica Roma. Per cui, anche costruendo acquedotti…
    Quella dei pidocchi è eccezionale, giuro che la incornicio e l’appendo in ufficio.Poi ci racconterai come hai fatto a distinguere un pidocchio arabo da uno italiano. Magari l’hai visto pregare cinque volte al giorno verso la mecca?
    In africa,mio paese di origine,l’acqua non c’è ma come tu dici ci sono molte armi.Esse vengono fornite gratuitamente ai miserabili da superpotenze straniere che hanno tutto l’interesse a fomentare guerre e disordini per poter continuare a coltivare i loro sporchi interessi in loco. Se solo i paesi civilizzati abbandonassero lo sfruttamento delle terre africane ed arabe, è mia convinzione che molte delle violenze cesserebbero. I volontari (che godono di tutta la mia stima ma che rappresentano purtroppo il classico cerotto dopo una coltellata)potrebbero tornare a casa e un sacco di gente vivrebbe all’occidentale soltanto grazie ai proventi di quello che viene a loro sistematicamente rubato (per citare cronaca recente il petrolio in Niger, ma anche i diamanti in Ghana, etc.)

    Per quanto riguarda la tua ultima reiterata domanda,credo che a te sfugga il concetto di fratellanza. E’ un sentimento di solidarietà che impedisce di gioire della morte o del dolore di qualcuno solo perchè non la pensa come te o non appartiene alla tua razza o religione.E’ lo stesso sentimento che impedirebbe di compiere una guerra santa di vendetta che ha finora causato più vittime di quelle dell’11 settembre, e di valutare invece le vere cause di tragedie come quella accaduta a NY. Ed è, se me lo consenti,il sentimento che tu e Yoel, insieme a molta altra gente, dovrebbe cominciare a coltivare al posto dell’intolleranza.

  5. 45
    Riccardo -

    CONTINUA

    – Vorrei vedere il popolo della sinistra sfilare contro gli interventi militari del governo della sinistra, come ha fatto per gli interventi militari del governo della destra. In realtà, vorrei che ci fosse più trasparenza e consapevolezza di una strategia di pacificazione anche attraverso l’uso dell’intervento militare, visto come forza di difesa e dissuasione rispetto a chi ostacola tale pacificazione con la violenza.
    – Vorrei non vedere l’ipocrisia di chi condanna a spada tratta l’uso militare a scopi di difesa, manipolando i fatti e facendo passare i nostri soldati come carnefici quando sono mandati dalla destra e come pacificatori quando sono mandati dalla sinistra.
    – Vorrei vedere arabi e cristiani sfilare per le strade di Gerusalemme, Bagdad, Theran e di altri paesi arabi, con le bandiere dell’Arcobaleno e contro il terrorismo.
    – Vorrei che gli israeliani si dessero una calmata.
    – Vorrei che si dessero una calmata anche i palestinesi.
    – Vorrei vedere un mussulmano che non tentenni nel condannare gli attacchi dell’11 settembre.
    – Vorrei vedere un mussulmano moderato, rimproverare un mussulmano integralista e fanatico.
    – Vorrei sapere quante porcherie hanno fatto e fanno tutt’ora lobby, società e stati occidentali nei paesi arabi, alimentando l’odio di questi popoli verso il mio popolo e la mia cultura e creando conflitti nel mondo.
    – Vorrei che l’italiano imparasse dal mussulmano il rigore e il rispetto nell’osservare i propri valori, al di là del giudizio che ognuno può dare su come il mussulmano lo faccia.
    – Vorrei che l’italiano imparasse dal mussulmano a ritrovare Dio, inteso come visione della Sacralità della Vita e non come religione, al di là del giudizio che ognuno può dare su come il mussulmano lo faccia.
    – Vorrei che l’italiano imparasse dal mussulmano ad onorare le proprie radici, al di là del giudizio che ognuno può dare su come il mussulmano lo faccia.
    – Non approvo l’indifferenza dell’italiano verso la mancanza di valori della nostra società.
    – Non approvo l’egoismo cieco dell’italiano.
    – Non approvo la superficialità e l’appiattimento dell’italiano verso le vere cose che contano.
    – Non approvo la disonestà, la falsità e la negativa furbizia dell’italiano.
    – Non approvo il tradimento degli italiani e delle italiane verso i propri partner, che ormai è diventato fenomeno di costume.
    – Non approvo la mancanza di rispetto che molte donne italiane hanno per loro stesse, diventando donne oggetto e squalificando la loro femminilità.
    – Non approvo la mancanza di rispetto che molti uomini hanno della donna. E non approvo l’uomo che permette alla donna di mancargli di rispetto.
    – Non approvo che ancora oggi l’idealismo politico di destra e di sinistra, le loro bugie “strategiche” e la loro corruzione/ladrocinio, danneggino le persone oneste e portino l’Italia ad affondare sempre di più.

    CONTINUA

  6. 46
    Riccardo -

    CONTINUA

    – Non approvo come l’italiano sia spettatore della decadenza della propria civiltà e in questo modo, disonori gli spiriti dei nostri antenati che con il loro sacrificio ci hanno donato quello che oggi abbiamo e che domani potremmo rimpiangere.

    Morale della favola: sta a noi italiani, a noi occidentali, far si che i mussulmani non ci invadano, ma si integrino in Pace! Partendo da noi stessi, consapevoli che se vediamo nell’altro un comportamento che non ci piace, abbiamo il diritto e il dovere di impedire che ci faccia del male e magari a volte, avere anche quella sufficiente umiltà di riconoscere che forse, non fa altro che rispecchiare qualcosa che in noi non va bene e che è necessario cambiare.

    Onore a tutti i popoli e a tutti i credo che inneggino alla Pace!

    Mitakuye Oyasin
    Siamo tutti fratelli e sorelle
    Antica preghiera Lakota Sioux

  7. 47
    marysha -

    qualcuno di voi ha letto i “versetti satanici” di Salman Rushdie?

  8. 48
    Epson -

    Scusate se approfitto ancora. Ho appena aperto il documento ISTAT di cui hai postato il link,Irina. Si intitola: “La popolazione straniera RESIDENTE in Italia al 1° gennaio 2006” e si riferisce quindi, come viene ampiamente specificato più avanti (semmai ce ne fosse stato bisogno), agli stranieri regolari o con permesso di soggiorno. Non al numero di clandestini dei quali discutevamo e che a senso,nel precedente intervento, ritenevo (a ragione) poco credibile.
    E’ vero, come dici, che su Internet si trova tutto. Poi però bisognerebbe leggerlo.
    Almeno il titolo…

  9. 49
    letitia -

    La battaglia anticlericale non può certo limitarsi a contrastare la teocrazia vaticana e l’oltranzismo religioso protestante, visto che incomparabilmente più virulento e sanguinario si presenta, al giorno d’oggi, il fondamentalismo islamico.

    Per capire quale carica di oppressione oscurantista e quale potenziale di fanatismo omicida siano contenuti nella religione musulmana, risulta davvero utile il polemico saggio prodotto da uno studioso originario del subcontinente indiano, che (per evidenti ragioni di sicurezza) scrive sotto lo pseudonimo di Ibn Warraq. Ispirato nel titolo al noto libro di Bertrand Russell Perché non sono cristiano, questo volume affronta la questione dell’Islam, della sua storia e dei suoi precetti, da un punto di vista dichiaratamente scettico, sottoponendo il Corano e i dogmi musulmani allo stesso esame esercitato dalla cultura illuminista sui testi biblici e sulla teologia cristiana. Inutile dire che anche il confessionalismo islamico ne esce a pezzi.

    Il fatto più grave denunciato da Warraq, tuttavia, non riguarda il profeta Maometto e i suoi insegnamenti, bensì l’ipocrisia dei molti intellettuali occidentali (il caso Rushdie insegna) sempre pronti a invocare rispetto assoluto anche per le più assurde credenze islamiche, che essi personalmente si guardano bene dal condividere: come se gli abitanti dei Paesi musulmani fossero gentucola incapace di esercitare il proprio intelletto in modo razionale, condannata a professare in eterno le più viete superstizioni.

    Invece no. L’integralismo jihadista potrà essere sconfitto, e potrà affermarsi un Islam realmente tollerante, solo se in quel mondo sarà consentito di mettere in dubbio i dogmi religiosi, di sottoporre il Corano a un’autentica analisi critica. Così è accaduto in Europa, a costo di conflitti asprissimi, con il cristianesimo. Non si vede perché tra i musulmani le cose dovrebbero andare in modo diverso.

  10. 50
    letitia -

    Nel marzo 1989, poco dopo che l’ayatollah Khomeini aveva emesso la sua sentenza di morte contro Salman Rushdie autore del libro I Versetti Satanici, il quotidiano londinese Observer pubblicò una lettera di un anonimo lettore pakistano. In essa, l’autore, un musulmano che aveva preferito tacere la propria identità, dichiarava che “Salman Rushdie parla per me”. E poi spiegavaa :

    La mia è una di quelle voci che non hanno ancora trovato posto nelle colonne dei quotidiani. È la voce di coloro che sono nati musulmani ma che desiderano abiurare una volta adulti, e a cui comunque non è permesso loro di farlo sotto pena di morte.

    Colui che non vive in una società islamica non riesce a immaginare le sanzioni auto-inflitte o esterne, che impediscono la libera espressione religiosa. “Io non credo in Dio” è una asserzione impossibile da pronunciare in pubblico, e perfino nella cerchia familiare e degli amici. (…) Allora teniamo a freno la nostra lingua, noi che siamo dei miscredenti.

    Nel marzo 1989, poco dopo che l’ayatollah Khomeini aveva emesso la sua sentenza di morte contro Salman Rushdie autore del libro I Versetti Satanici, il quotidiano londinese Observer pubblicò una lettera di un anonimo lettore pakistano. In essa, l’autore, un musulmano che aveva preferito tacere la propria identità, dichiarava che “Salman Rushdie parla per me”. E poi spiegava

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