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Lettera pubblicata il 28 Giugno 2006. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kosmo.
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“I bambini, come Ciccio e Tore, come le migliaia di bambini, in condizioni di disagio, di abbandono, di mendicità e di sfruttamento, non sono degne di attenzione. I bambini non votano, non hanno genitori, non hanno protettori politici.”
Ironicamente anche i bambini dovrebbero godere di tutti i diritti, perchè è assodato che in Italia anche i neonati pagano circa 461 euro pro-capite di tasse all’ anno, solo per il fatto di essere venuti al mondo.
W L’ ITALIA
Cara lipsia, ma molto ironicamente 🙂
Ciao
http://giuseppina-rubino.blogspot.com
Sono mamma da poco e,sebbene io sia stata sempre per carattere molto sensibile al dolore altrui, ora sono diventata ancora + suscettibile a proposito di temi quali violenza e ingiustizie,poi soprattutto sui bambini…il dolore e la sofferenza ke ho provato alla notizia del ritrovamento dei cadaveri di quelle due povere creature sono stati davvero profondi e lancinanti.Mi son sentita subito coinvolta in questa vicenda come se la vivessi in prima persona,mi sanguina il cuore quando penso al terrore ke devono aver provato quei due bimbi in fondo a quel vuoto e a quel buio senza fine!Vorrei qui esprimere tutto il mio cordoglio e la mia comprensione alla loro mamma, ma anche al papà-fino a prova contraria è 1 papà ke nn solo ha perso i propri figli in modo raccapricciante,ma li ha persi 2 volte nel caso in cui ne sia stato lui la causa involontaria,xkè credo ke il rimorso di quanto accaduto lo perseguiterà x sempre.Nella sua mente i suoi figli morranno ancora e ancora e ancora,in 1 tormento senza fine. Nn credo nella sua colpevolezza,ma nel caso in cui avesse fatto del male a quelle due anime innocenti la giustizia degli uomini sarà nulla in confronto a quella divina!Provo,cmq 1 pena infinita x quest’uomo ke trasuda dagli occhi 1 rigidità e 1 severità atavica,ma anche 1 fanciullezza nn vissuta e 1 sofferenza nn detta.Spero con tutto il cuore ke possa piangere i suoi bambini senza ke le sue lacrime bagnino il greve macigno del rimorso.
Ti comprendo Sonia,non riesco a scrollarmi di dosso la sofferenza,e il dolore che possono avere provato quei due bambini,la cronaca quotidianamente non ci risparmia nulla,delle loro atroci sofferenze,e questo non ci aiuta.Ho due figli e hanno piu o meno l’età di SALVATORE e FRANCESCO,e credimi vorrei essere stato in quel pozzo insieme a loro per potergli allungare una coperta,un pezzo di pane,ma ormai il loro tempo su questa terra è finito,confido che ora siano in un posto migliore di questo.Sicuramente sarà cosi.Ma sarebbe anche ora che le amministrazioni locali si assumessero le loro responsabilità e che qualcuno cominciasse a pagare.
In termini legislativi molto pesanti,e misorprende che i giornalisti assetati di particolari raggelanti,non comincino a farsi domande del tipo perchè quell’edificio era aperto a tutti?perche non è stato fatto nulla per impedirne l’accesso a chichessia?Perche tutti sapevano dell’esistenza di quel pozzo,perchè tutti andavano la a giocare da Generazioni e a nessuno,ripeto nessuno è balenato i n zucca di andare a controllare.?Dove sono lke amministrazioni comun ali,cosi attente a tempestarti di bollette e latitanti come in questi casi???Perchè quei due bambini non SI SONO VOLUTI TROVARE??Perche e dovuto accadere che un terzo bambino cadesse in quel pozzo per trovarne altri due??Ci rendiamo conto o no in che razza di schifo di nazione viviamo?Saluti DAGO44
Dago, chi doveva pagare, non pagherà mai. Tutto è a scaricabarile. Siamo tutti responsabili della morte dei fratellini di Gravina, incominciando dalle istituzioni, da chi doveva difendere e non lo ha fatto, da chi doveva proteggerli, incominciando già, da anni fa a farlo, invece di permettere a questa mamma di poterli portare in giro per l’Italia, permettendo che vivessero all’adiaccio. Il Comune, paga la retta agli orfanotrofi o case famiglie, per “rinchiudere” questi bambini. Perchè mai, non aiutare la signora Carlucci con questa retta? Perchè non trovarle un lavoro che avrebbe permesso alla signora di occuparsi di loro. Perchè non fare un “recupero” con mediazione famigliare, aiutando la signora con colloqui da uno psicologo. Vedi, il problema è a monte, non quando succede la disgrazia, perchè se non si lavora sulla prevenzione, di questi casi, purtroppo, ce ne saranno ancora ed anche se non così eclatanti (me lo auguro), si può morire in tanti modi, non solo con la morte fisica.
Giuseppina hai ragion,io non davo giudizi sui genitori,se uno di loro è colpevole paghera,ma mi riferivo alle istituzioni al comune di gravina,perchè quelle porte erano aperte?perchè a nessuno è venuto in mente di andare immediatamen te a vedere in quel posto conosciuto da tutti?Solo questo. Ti abbraccio DAGO44
Infatti Dago, rafforzavo il tuo pensiero. Il sig. Pappalardi lo aveva detto di cercare da quelle parti. Ho visto una trasmissione televisiva, dove solo pochi giorni dopo (se non ricordo male), la sig.ra Carlucci, aveva detto, in una intervista, che i figli erano soliti giocare in quella casa e non vorrei ricordar male, ma c’erano anche i nomi dei due bambini sul muro, scritti da loro due. Questo significa che qualcuno non ha “cercato” bene. Ho sentito anche in televisione, o letto sul giornale (non rammento), che la psicologa aveva detto che l’unico punto di riferimento per i due bambini, era il padre. Mi chiedo: “ma se il procuratore Marzano ha detto che il papà, il sig. Pappalardi, era ed è un tipo violento ed iracondo, dov’è la verità? E’ qui il problema … a monte!!
Un abbraccio Giuseppina
Non so che dirti,mi dispiace tantissimo,non riesco a togliermi dalla testa un particolare molto tenero del piu piccolo,e ci sto male,per davvero.Tremende devono essere state quelle grida di dolore inascoltate che si levavano da quel pozzo.Tremendi gli ultimi momenti di quei due bambini,il più piccolo solo in quel pozzo dopo che anche il fratello maggiore era morto,e la tragedia si stava ripetendo ancora,pensa solo per un momento se quel bambino fosse precipitato e fosse stato solo.No meglio non pensarci.Ora se ce un colpevole,o piu colpevoli che paghino,e qualunque pena possano espiare,sempre che la espiano,non sarà mai pari al dolore alla paura e alla morte che hanno patito quei due poveri,sfortunati angeli.DAGO44
eh sì, occorre davvero cercare di cambiare tante cose e sostenere la familgia prima che si disgreghi, sostenere entrambi i genitori una volta separati MA SOPRATTUTTO IL /LA + DEBOLE DEI 2 e naturalmente sostenere adeguatamente i bambini.
se solo qualcosa del genere fosse stato fatto negli anni di fatica della famiglia Pappalardi, forse oggi non piangeremmo qs figli sfortunati.