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I fratelli di Gravina di Puglia: individuato il possibile lupo mannaro

di kosmo

Mi sono rivolto a uno specialista laringoiatra perché visitasse la mia bambina sofferente di iper adenoidismo e tonsillite.
Mi aspettavo che questo medico si occupasse dei problemi dei suoi problemi di salute in maniera accurata e approfondita e che mi seguisse nell’eventuale decorso postoperatorio. Fui soddisfatto. Ancora oggi, che sono passati tre anni dall’intervento, egli controlla regolarmente che tutto sia andato a posto e, soprattutto, che non vi siano problemi di altro tipo derivati dall’operazione. Questo medico ha fatto il suo dovere.
Quando qualcosa non funziona in casa valutiamo a chi rivolgerci: un elettricista, un fabbro o un idraulico, dipende dal tipo di guasto. Se, per esempio, un elettricista ripara un interruttore e dopo due giorni questo torna a guastarsi, sarà lui a risponderne garantendoci un nuovo intervento in maniera gratuita. Peccato che non sia così semplice quando parliamo di bambini.
Esempi banali possono rendere l’idea se adesso, fermandoci cinque minuti a riflettere, ci porgiamo alcuni interrogativi in merito all’operato del Tribunale dei minori che, a differenza del Tribunale ordinario, dovrebbe essere l’organo specializzato e preposto a tutelare il benessere dei figli e, di conseguenza, dei loro genitori. Ma andiamo per gradi. Chi è Rosa Carlucci, la mamma dei fratellini di Gravina di Puglia? Il paese mormora che sia una donna senza anima. Non saremmo invece di fronte all’ennesimo caso di bambini sistemati e mai più seguiti dal tribunale dei minori che ne aveva deciso le sorti? Che fine hanno fatto gli assistenti sociali che avrebbero dovuto garantire la serenità dei minori? Questa donna, Rosa, vista come un essere senza sentimenti, come ha vissuto il fatto che i suoi figli siano stati affidati soltanto al padre? Il tribunale dei minori ha provveduto in qualche maniera ad assicurare un percorso psicologico dei genitori, soprattutto di quello non affidatario, in
modo che questi ragazzi non dovessero correre dei rischi?
Non sappiamo un bel niente. Non siamo ancora al corrente di dove si trovino Francesco e Salvatore, ma una cosa è certa, qualcosa in quella famiglia ‘scoppiata’ non funzionava, un piccolo ingranaggio dell’illusorio meccanismo del ‘tutto a posto’ non ha funzionato e, ancora una volta, due innocenti ne sono andati di mezzo.
A questo punto la domanda sorge spontanea. Qual è la differenza tra il tribunale dei minori e quello ordinario? Il primo dovrebbe accertarsi che i minori vengano ‘veramente’ tutelati, assicurando loro l’effettiva e immediata bigenitorialità e, nei casi in cui motivi provati rendano impossibile l’affidamento condiviso perché, per esempio, uno dei genitori è indegno, dorebbero essere doppiamente seguiti a tempo indeterminato. Cosa ne sappiamo di come possa reagire un padre o una madre a cui viene tolta la potestà genitoriale? Bisognerebbe assicurare, per esempio, un percorso psicologicoper genitori e figli onde evitare che accadano fatti incresciosi di cui conosciamo soltanto l’epilogo ma non i motivi scatenanti. Ci scandalizziamo che i due fratelli avessero i pidocchi e nessuno si fosse curato di disinfestarli.
Non si conosce il colpevole della sparizione dei fratelli di Gravina ma molti puntano il dito sulla freddezza materna. E’ facile addossare colpe ma noi non sappiamo molto. Ancora una volta, secondo il mio modesto punto vista, il lavoro eseguito del tribunale specifico incaricato alla sorte di minori è rimasto a metà . Non si può decidere di affidare a un solo genitore un minore e passare al caso successivo senza considerare l’eventualità di aver sfasciato un equilibrio dimenticando di verificare, negli anni a venire, che tutto proceda nel verso giusto; è impensabile non considerare la possibilità che ci sia un adulto che perda la testa o che non si siano venute a creare situazioni di sofferenza dei bambini. Se un tribunale dei minori non prevede queste eventualità , tanto vale che a stabilire l’affidamento dei bambini sia il tribunale ordinario, ci guadagneremmo almeno nei tempi, visto che quest’ultimo è più celere.
Non stiamo parlando di interruttori malfunzionanti o di serrature difettose, discutiamo di bambini. Quando si tratta di minori le precauzioni e le responsabilità non possono e non devono mai essere considerate eccessive o di non competenza delle istituzioni che giocano allo scarica barile. Chi tutela i bambini dagli errori del tribunale dei minori? Chi tutela i minori dalla debolezza psichica indotta del genitore non affidatario? Chi si prende carico del controllo della situazione minorile dopo la separazione dei genitori? Chi segue psicologicamente la famiglia prima che arrivi alla separazione? Urge un avvocato del bambino, un tutor o, almeno, un tribunale che esegua fino in fondo il proprio dovere, senza porsi dei limiti di responsabilità . Se questo non è possibile che venga abolito e che sia un tribunale ordinario a gestire l’affidamento. Quale governo, quale colore politico si occuperà di istituire una o più figure incaricate al controllo del pre, del durante e del post affidamento dei minori?
Queste figure altamente professionali andrebbero stipendiate, lo so, ma in Italia per i bambini si fa qualsiasi cosa. O no?
Non limitiamoci a cercare il lupo mannaro della vicenda dei ragazzi di Gravina, e domandiamoci, piuttosto, dove riposassero gli assistenti sociali e le istituzioni quando ancora non splendeva la luna piena. Dov’erano gli assistenti sociali quando non si accorsero di quella mamma,sempre in Puglia, che, colta da follia, lasciava che sua figlia, di soli nove mesi, morisse per deperimento? Nemmeno l’aveva fatta vaccinare. Gli assistenti avevano bussato alla porta di casa, la donna non apriva quindi se ne andavano convinti che le loro responsabilità non andassero oltre al tentativo di visita.
Sono troppi i lupi mannari.
Cosmo de La Fuente

Lettera pubblicata il 28 Giugno 2006. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    renato -

    Gli assistenti sociali rovinano ancora di più le famiglie. Molto spesso sono false e fanno carte false a seconda delle lobby a cui appartengono (mafia della pubblica amministrazione).

    Ai tribunali dei minori i bambini sono spesso carne da macello mai ascoltati veramente.

  2. 2
    Giuseppina -

    Conosco, per esperienza personale, questo Tribunale che ha emesso il decreto sui bambini di Gravina. Anni fa, hanno fatto delle cose veramente assurde, su una bambina avuta da me in affido e poi tolta. Nel 1998/99 (non ricordo d preciso l’anno), ha emesso un decreto, dove 3 fratellini, in provincia di Foggia, da molti anni lasciati in Istituto di suore, dall’oggi al domani, dietro segnalazioni dell’assistente sociale, emettono un decreto, dove questi fratellini devono tornare dalla mamma a Milano. Risultato? dopo circa 3 mesi, non ricordo bene, sono passati tanti anni, il più piccolo scappa e lo ritrova sulla Tangenziale di Milano la polstrada e lo fermano, incuriositi da questo piccolo, da solo e con lo zaino addosso che scappava dalla mamma. Risultato? E’ tornato dalle suore con suo fratello maggiore, e mi risulta, ma non ne sono sicura, che sono ancora lì. E’ ora, penso, che si inizi veramente a far luce su questo Tribunale e su questi assistenti sociale che dovrebbero essere denunciati per omissioni di atto di ufficio, ma che riescono sempre ad affossare tutto, grazie, penso, a giudici che non vanno a fondo di nulla. Questi bambini, sono solo carte per loro. Rimango a disposizione di chi volesse contattarmi.
    Grazie e con molta amarezza …
    Una mamma affidataria

  3. 3
    sagittaria61 -

    Ho seguito da sempre la storia di Francesco e Salvatore.I loro sguardi…tristi ma con una gran voglia di vivere come solo i bambini riescono ad avere.
    Quando una coppia si separa rimane sola anzi isolata e i figli partoriti dall’ignoranza dei propri genitori sono destinati sempre a una vita fatta di bricciole di vita.Se questi figli hanno la fortuna di avere almeno un genitore non accecato dalla rabbia e dall’ignoranza più tetra…possono avere una via di scampo ma, non certo per l’attenzione degli assistenti sociali,dai carabinieri, dai giudici minorili o dall’avvocato del genitore.Esiste un Mobbing famigliare ,
    una vecchissima forma di violenza che inizia a essere riconosciuta come tale ma,essa viene presa in considerazione solo se succede l’irreparabile,purtroppo.
    Accade questo perchè avviene sempre l’assurdo…la vittima viene tramutata in carnefice che sia adulto o minore,spesso donne e bambini.Ho subito del Mobbing famigliare, mi sono separata consensualmente e ho avuto i miei due figli in affidamento, nonostante lui urlava che non ero una buona madre.I primi anni di separazione ho vissuto il vero inferno.I bambini ,allora minori, torturati verbalmente dal padre a dallo sua compagna istigandoli a spiare la mamma,
    disprezzandola,e riferendoloro che non li amava.Sono stata spiata notte e giorno da questi esseri alla ricerca di una mia insana vita.Ho dovuto cambiare nummero di rete fissa e di cellulare per i continui insulti e traslocare in una casa in condominio e lasciare la casa coniugale isolata.Non c’erano prove del tipo registrazioni telefoniche o foto dei pedinamenti,quindi i carabinieri lo hanno solo richiamato e lui ha riversato di più la sua “pazzia”verso i figli traumatizzan
    doli quella sola volta in un anno che li vedeva.Le condizioni di separazione come i fine settimana alterni,le festività alterne,le vacanze alterne e il mantenimento non è mai stato mai mantenuto eppure era riuscito a portarmi davanti al giudice dei minori per l’affido eslusivo.Una mamma alla quale si pone questo rischio ,sapendo l’essere che ha davanti ,non può che tremare di paura per i suoi figli per quello che potrebbe loro accadere allora DEVE urlare e deve fare in modo che questo non accada .Ho urlato,nominando carabinieri,assis
    tenti sociali,avvocati e prove difendondomi da sola davanti al giudice perchè ho percepito che il mio avvocato era solo bravo a prendersi il mio denaro guadagnato con sudore.l’affidamento mi è stato confermato e lui ha dovuto pagare le spese processuali.Qualcuno mi aveva ascoltata facendomi sentire più forte così ho continuato a difendermi da sola e confesso che sono arrivata a usare le stesse armi del mio nemico con la sola differenza che io ero diventata il loro “lupo mannaro”.Non scenderò nei particolari ma ho fatto il modo che lui e la sua donna non avessero più lavoro,e altre cose più devastanti riuscendoci in pieno!Oggi vivo serenamente con i ragazzi,lui è sparito…ma se tornasse…stavolta gli mangio il cuore!

  4. 4
    Biancaneve -

    cara amica, non abbassarti al livello del tuo ex marito. quando il mio se ne andò, lasciandomi immersa nelle lacrime mie e dei miei figli e nell’incertezza x il futuro, una conoscente mi disse “ricorda: chi sputa in cielo, in faccia gli cade”. è vero, ti basti qs. auguri x una vita presente e futura migliore di ql passata.
    fammi sapere, ciao

  5. 5
    Biancaneve -

    x sagittaria: dimenticavo, anch’io sono una sagittaria….. vedi quante somiglianze? ciao

  6. 6
    Giuseppina -

    Considerazioni tristi sulla giustizia italiana. Tutti sono stati testimoni della sarabanda di notizie, indiscrezioni, interviste televisive e tutto quanto di più quando alcuni magistrati sono stati toccati in merito ad inchieste politiche. Pro e contro, ma sostanzialmente una difesa della indipendenza ed intoccabilità della magistratura. Quanto silenzio invece ora sulle omissioni ed errori nel caso dei bambini di Gravina di Puglia.
    Non responsabilità soprattutto quando vi sono coinvolti i minori, che sembrano essere cittadini di seconda categoria. Mi riferisco ai due bambini di Gravina di Puglia,la cui morte sembra essere stata provocata dal padre. Padre conosciuto come un violento, di cui i bambini avevano paura e che era stato già denunciato dalla madre dei piccoli. Ma il Tribunale non può credere ad una donna semplice, magari poco colta, che aveva il solo torto di cercare di difendere i figli. Quale è stato il criterio con cui i bambini sono stati affidati al padre? Perchè non si tiene conto del parere dei piccoli, non li si ascolta? Evidentemente i presidenti del Tribunale non hanno mai avuto figli, o non li hanno mai ascoltati, forse troppo impegnati nella loro professione per capire, conoscere ed apprezzare i ragionamenti dei bambini, magari figli loro.
    Mi domando, ma questi giudici non provano mai imbarazzo per le loro scelte quando emerge una palese violazione del buon senso e della giustizia? Se non ricordo male era stato votato un referendum sulla responsabilità dei giudici: perchè sono i soli a non dover mai rendere conto del proprio operato, se non all’interno del loro sistema?
    Giuseppina

  7. 7
    ELENA -

    Ciao a tutti o visto quello ke e capitato mi dispiace un casino come si puo 2 bambini a morire boh non capisco comunque vi voglio tanto bene a salvatore e francesco…in questi giorni non fatto altro ke pregare x loro,affinchè ke tornavano nelle braccia della loro madre e invece una tnotizia brutta ke sono morti nn ho fatto altro ke piangere in questi giorni.Comunque un abbraccio e un bacione…CIAO!!!!!!

  8. 8
    Roberta -

    Davvero non ci sono parole, forse Dio aveva bisogno di due angeli, ma se sono veri i sospetti, bè, non doveva chiamarli a sè cosi! Due bambini innocenti…credo che la loro povera mamma sia distrutta dal dolore…e spero anche il loro papà, perchè non riesco a credere che un padre possa fare questo ai loro figli! Anche se non li conoscevo sto male a pensarci.
    Spero solo che questo caso venga risolto il prima possibile e spero con tutto il mio cuore che ora si trovine in mondo diverso…migliore…che nella loro vita non hanno potuto avere….CiCCio & ToRe vi voglio bene!!

  9. 9
    Giuseppina -

    Per quanto riguarda il dilettantismo nelle indagini, nonostante quello che dicono i diretti interessati, non mi stupisce, dal momento che l’Italia è un paese con la più bassa percentuale di reati risolti. Riguardo, invece, alle responsabilità di chi doveva viglilare e tutelare il futuro dei due bambini, purtroppo sappiamo che c’è una casta di personaggi istituzionali, estremamente sensibili ai problemi del diritto, ma del tutto ciechi di fronte alle soluzioni pratiche e razionali. I bambini, come Ciccio e Tore, come le migliaia di bambini, in condizioni di disagio, di abbandono, di mendicità e di sfruttamento, non sono degne di attenzione. I bambini non votano, non hanno genitori, non hanno protettori politici.

  10. 10
    DAGO44 -

    Ho scritto in un altra lettera il mio pensiero.La negligenza che cè statta nella ricerca dei due bambini da parte delle forze dell’ordine è pari alla negligenza di chi non ha chiuso in modo sicuro quei cancelli in modo da impedirne l’accesso a chichessia in quella casa dove quei ragazzini hanno trovato la morte.Cani e porci sapevano che in quel posto tutti andavano per giocare e nessuno ha fatto nulla,intanto rimane il dolore per quei due poveri angeli,e per la loro morte atroce.Rabbrividisco al solo pensiero delle urla,della paura e del dolore che possono aver provato in quel luogo buio lontano da tutti.Spero che DIO nella sua immensa bonta ora possa farli giocare in un mondo un po migliore del nostro,e speo anche che istituzioni,e chiunque altro colpevole cominci a pagare.DAGO44

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