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Lettera pubblicata il 29 Agosto 2019. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Jennifer.
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Ieri è stato l anniversario della tua scomparsa.. È passato un mese ma per me sono molti anni.. Mi manchi tanto papà.. E perdonami se l ho capito troppo tardi. 🙁
Jennifer,
l’orgoglio è causa di molti mali. ricordatene, per il futuro.
te lo suggerisce una che dovrà faticare sette camice e un camiciotto per far sì che fra padre e figlio possa un giorno esservi, se non affetto, almeno non ostilità. meglio ancora se un minimo di reciproca comprensione.
la vita già è dura di per sé. perché renderla ancor peggio con le proprie fisime?
mi dispiace per la perdita e per il ritardo nel capire e nel capirti. sono sicura che sei stata comunque perdonata e benedetta. così fa quasi sempre la maggior parte dei genitori, nei confronti dei propri figli.
Rossana ciao.sono passati esattamente due mesi che mio padre non c’è più ma x me sono 15 anni che non lo vedevo di persona.. Già l orgoglio è una brutta bestia e purtroppo l ho capito troppo tardi.. Mi è stato riferito che lui ha sofferto molto di non avermi più vista e che mi ha sempre voluto bene, allora mi chiedo perché non cercarmi… A natale, I compleanni.. O semplicemente un giorno qualsiasi per metterci d accordo e vederci.Pace all anima sua ma non capirò mai questo suo atteggiamento nei mie confronti che è costato caro a entrambi
Mi correggo… Abbiamo tentato più di una volta di metterci d accordo per vederci ma puntualmente lui mi diceva delle cose che mi facevano stare male. Alla fine ho sbagliato anche io xche x paura di essere trattata male da lui non ho avuto il coraggio di affrontarlo..
Jennifer,
purtroppo, esistono temperamenti del tutto incompatibili, sia come attitudini relazionali che come visioni di vita. è davvero un guaio quando questo accade fra genitori e figli, ma accade, e nessuno può farci più di tanto.
fra l’altro, pur volendo sempre suddividere le responsabilità in qualsiasi tipo di controversia, mi duole ammettere che, secondo me, sono i genitori a dover accettare i figli per quello che sono e per quello che possono offrire, e non viceversa.
il passato non si cambia. non si può che cercare di comprenderne le molteplici dinamiche, per trovarne una qualche accettabile spiegazione.
cerca di metterti l’animo in pace, pensando che così vorrebbe chi ti vuole o ti ha voluto bene.
un abbraccio.
Cara Rossana, sono ancora nella fase di elaborazione del lutto e mi ci vorrà tempo x uscirne. Purtroppo solo ora che non c’è più mio padre comprendo tante cose che avrei dovuto capire molto prima. Come hai detto tu devo accettare ciò che è stato.. Ormai non posso fare altro.
Cara Jennifer,
sì, occorre tempo per accettare un lutto (almeno due o tre anni). se ti riesce, non renderlo più penoso con i rimpianti.
a mio avviso, non c’è colpa se manca la consapevolezza. purtroppo, s’impara cammin facendo, sempre a proprie spese.
devi essere ancora molto giovane. cerca di non farti troppo male da sola. pensa che qualsiasi genitore non lo vorrebbe mai per i propri figli.
un abbraccio.
invece purtroppo esistono davvero genitori che non solo non amano e non hanno mai amato i loro figli, ma ne desiderano addirittura il loro male.
Anche se capisco bene che si faccia fatica a credervi.
Maria Grazia ti credo su quello che dici anche se come dici tu si fa fatica a credere.
Da parte mia mi chiederò sempre come è stato possibile che un padre per 8 lunghi anni non si è mai fatto sentire, una telefonata, incontrarsi ecc e poi quando l ho rintracciato sempre discorsi per ferirmi (e probabilmente lui non se ne è mai reso conto). Per forza che poi la sottoscritta si è sempre tirata indietro fino alla fine nell incontrarlo.. Cosa che rimpiango di aver fatto.
Per non parlare del fatto che ho saputo all ultimo momento che mio padre lottava da anni contro una malattia rara e sono stata chiamata quando ormai era in coma e non riconosceva più nessuno. No comment. 🙁
Vedi Jennifer, noi cresciamo con una serie di stereotipi che ci vengono inculcati fin da piccoli ( la famiglia è sacra, l’ amore vince su tutto, bisogna SEMPRE perdonare, l’ importante è mantenere l’ amornia, dobbiamo dimostrare di essere brave persone, e via dicendo… ) e di conseguenza tendiamo a restare inermi e a non reagire nemmeno davanti a palesi situazioni di abuso e di devastazione emotiva.
Tutti noi a livello razionale sappiamo che un rapporto familiare o di amore, per definirsi sano, deve costituirsi dei seguenti elementi: reciprocità, mutuo soccorso, assenza di giudizio gratuito fine a se stesso, rispetto e considerazione e il sapersi mettere nei panni dell’ altro. Quando tutti questi elementi mancano, è chiaro che ci troviamo in dinamiche relazionali distorte. E poco cambia se queste dinamiche riguardano le nostre relazioni sentimentali o interpersonali piuttosto che il nostro ambiente familiare. Soffriamo perchè c’è qualcuno che sistematicamente nega il nostro valore e non ci riconosce come PERSONE.
Prendere atto di tutto questo significa rimettere in discussione quei dogmi di cui parlavo prima, e con cui un pò tutti siamo cresciuti bene o male. E’ un’ operazione complessa, un meccanismo di..