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Ho perso la mia mamma…

di Mery85
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Luglio 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.024 commenti

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  1. 961
    Melania -

    Ciao sono Melania mia mamma è morta da un anno e un mese; cerco di distrarmi mi dedico completamente al lavoro provo a non pensare il vuoto che ha lasciato dentro di me… era la mia migliore amica una madre un padre era tutto per me… a volte la facevo arrabbiare stressata dal lavoro la trattavo male non mi perdonerò mai questo.., soffro tanto vorrei chiederle scusa dirle che mi manca da morire vorrei abbracciarla ancora un ultima volta… fatevi forza lo stesso dico a me stessa a presto

  2. 962
    vittorina -

    Cara Melania, anche la mia mamma per me era tutto, amica, mamma, papà, confidente, meravigliosa nonna dei miei figli che ha allevato con amore permettendomi di andare al lavoro tranquilla sapendoli affidati ad una vice mamma fantastica, lei è stata il mio sostegno quando ho dovuto sopportare un’interruzione di gravidanza al quinto mese, la separazione e tante brutte situazioni che abbiamo affrontato insieme nel corso degli anni; naturalmente abbiamo condiviso anche tanti momenti felici che resteranno un ricordo indelebile nel mio cuore. Io pure a volte l’ho fatta arrabbiare e forse l’ho anche offesa e quando è morta all’improvviso, nel sonno, oltre al dolore sono stata perseguitata da un immenso senso colpa che durante il primo anno di lutto non mi lasciava vivere, poi con il il tempo e grazie all’aiuto della psicologa, mi sono convinta che sicuramente la mia mamma adorata mi aveva perdonata e che sarebbe felice nel vedermi affrontare la vita come lei mi ha insegnato con il suo esempio, è difficile, lo so, ma vale la pena di provarci.
    Un abbraccio grandissimo,
    Vittorina.

  3. 963
    Ross55 -

    Ho letto le vostre ultime lettere sempre con interesse e allo stesso tempo con paura… paura di rivivere la stessa disperazione dei primi mesi, il primo anno, il piu’ difficile e lacerante.
    Poi, riflettendo, sento una netta differenza da allora, il dolore è maturato, è diventato parte di me ed è tuttora con me. Fa parte della mia quotidianità anche se rimane sempre una sensazione di disagio e vuoto che niente e nessuno possono colmare. Sento che non sono piu’ la stessa persona di prima, mia mamma era tutta la mia vita e senza di lei tutto è diverso.
    Mi manca tantissimo anche se sono passati quattro anni. Anch’io come Vittorina ho avuto un sostegno psicologico che mi è stato utile per capire meglio questo dolore e soprattutto per fare chiarezza dentro di me riguardo i sensi di colpa che avete citato voi care amiche.
    Sono convinta oramai che nessuno sia esente da errori, comprese le nostre mamme e che, se ci sono state delle mancanze, sono certamente state involontarie o dettate da momenti di stanchezza o incomprensioni magari stupide.
    Sono certa che mia mamma sapeva quanto le volessi bene e ancora continuo a volergliene.. ho fatto in temnpo a dirglielo un’infinità di volte.
    Lei mi guardava sempre con gli occhi pieni di gioia, non potendo esprimersi come avrebbe voluto, percepivo comunque il suo bene per me.
    Mi sono tormentata per almeno tre anni a ripensare in continuazione alle scelte fatte da me, giuste o sbagliate riguardo la sua lunga malattia, alla fine ho capito che la cosa piu’ importante per me è ricordare quei momenti unici solo nostri fatti di sguardi e carezze. Mi aiutano ad andare avanti soprattutto nei giorni piu’ tristi, nelle ricorrenze e nei giornate di festa.
    Per il resto si vive sempre pensando che la vita ci è stata data per essere vissuta, non posso deludere chi me l’ha data, anche con un po’ di fatica ma bisogna continuare sulla nostra strada.
    Un abbraccio per tutte/i voi
    Rossana

  4. 964
    pietro -

    Ciao a
    tutti miei cari amici

    mi chiamo Pietro e sono di Bari.

    Ho 47 anni.
    Sono nuovo di questo bellissimo gruppo.
    Purtroppo anche io ho perso mia mamma il 15 gennaio per una malattia di merda e il dolore è indescrivibile.
    E’ come se ti avessero amputato una gamba ma senza anestesia.

    Il periodo peggiore di tutti è la mattina presto, quando ti svegli di soprassalto da un sogno e ti trovi nella casa vuota senza di lei ed è ancora buio.

    Adesso siamo rimasti in casa io e mio padre.

    Durante le feste di Natale ha incominciato a non stare bene e le si è gonfiata la pancia.

    Pensavamo fosse una semplice occlusione intestinale, il giorno 8 gennaio si è ricoverata e l’hanno operata il giorno dopo.

    Stranamente non usciva dalla sala operatoria, verso le 3 del pomriggio il primario ci avvicina e ci dice che era piena di metastasi e che non c’era più nulla da fare.

    Dopo una settimana non ce l’ha fatta.

  5. 965
    pietro -

    Per me ora la vita è un incubo, vivo momento per momento e ogni giorno si fa più dura.

    Un minuto sto benino e il minuto successivo un dolore terribile mi attanaglia l’anima.

    Mi sento come una barca sbattuta dalla tempesta che sta andando non si sa dove.

    Non so come andrò a finire.

    Adesso sto scrivendo in un novoloso pomeriggio di febbraio.

    Tornato a casa dal lavoro non avevo nemmeno voglia di mangiare.

    Ho mangiato un toast contro voglia.

    Non immaginavo che fosse cosi terribile perdere un genitore.

    Senza di lei anche un mal di gola diventa mille volte più terribile.

    Aiutatemi!

    Certi momenti mi verrebbe voglia di sparare quei maledetti medici che non hanno potuto fare niente per lei se non di comunicarci la notizia che non c’era niente da fare.

    Sono anche figlio unico (disgrazia su disgrazia).

    Avessi almeno un fratello o meglio una sorella!

    Potrei condividere un pò il dolore con loro.

    Si ho mio padre ma è diverso.

    Lui è anziano e ha bisogno anche lui di conforto, cosa che io purtroppo non riesco a dargli perchè ne ho tanto bisogno io.

    E tutti che mi dicono: solleva tuo padre, stagli vicino. Oppure sei grande abbastanza, sei un uomo, devi andare avanti da solo.

    Come se fosse…

  6. 966
    pietro -

    L’unico sollievo temporaneo lo trovo nel leggere le lettere di altre persone nella mia orrenda situazione.

    Tutto ti fa paura, specialmente il buio della notte e in certi momenti anche il sole che splende di giorno fuori dalla finestra anzichè riscaldarti col suo tepore ti brucia come l’inferno.

    Comincio a pensare alla prima Pasqua senza di lei, la prima festa della mamma senza di lei la prima estate senza di lei e io impazzisco.

    Scusate se mi sfogo ancora ma voglio dire che tutto assume un aspetto piu cupo, anche la sera quando esco vedo la città diversamente, come un luogo maledetto.
    Questo forum mi dà un sollievo che fino ad ora nessuno è riuscito a darmi, anche se è solo diciamo virtuale.
    Vi saluto tutti cordialmente.
    Ricordo alcuni dei vostri nomi:
    Maori, Gianfranco, Mery, Ross, ecc
    Rispondetemi se ci siete.
    Ciao e scusate la lunghezza del mio intervento.

  7. 967
    Ross55 -

    Ciao a tutti!un saluto particolare a te Pietro che purtroppo sei entrato in questa pagina,succede quando non si sa più dove trovare conforto.Senti l’esigenza di condividere il tuo dolore con chi lo sta vivendo o l’ha già vissuto allo stesso modo in passato.Io è da un anno circa che non seguo questo forum, ognuno ha la propria vita con alti e bassi e non ci sono purtroppo alternative.si passa dentro a questo dolore finchè si comincia a rivedere un po’ di luce.Non è stato facile per nessuno, indipendentemente dall’età e dal sesso. E’ un dolore che stordisce, è un vuoto incolmabile. Non siamo mai pronti ad affrontare questa perdita e quando arriva ci coglie impreparati.
    Come è successo a te Pietro anch’io me la sono presa con i medici x non aver detto o fatto ma non serve a nulla purtroppo fa stare solo male ulteriormente. Resta tanta rabbia per non essere riusciti a fare di piu’.Non è consolatorio ma siamo essere umani con tutti i nostri limiti.
    Devi avere fiducia in te stesso e pensare che la tua cara mamma non vorrebbe vederti così disperato per te e per tuo padre.Il dolore è lacerante ma devi cercare in te stesso la forza di continuare attraverso il ricordo di tua mamma,è lei la tua forza credimi.Un abbraccio e saluti a tutti

  8. 968
    vittoria -

    Ciao Carissimo Pietro, io ho perso la mia mamma nell’agosto 2013 e la ferita è sempre aperta.Eravamo legatissime, lei è morta a 83 nel sonno senza soffrire ma questo non mi ha minimamente rincuorato anzi…..il non aver potuto parlarle ed abbracciarla ancora una volta non ha fatto che aumentare il mio dolore ed il mio rimorso.
    Ho passato i primi sei mesi vivendo come un robot, senza nemmeno accorgermi di cosa succedeva intorno a me, niente mi interessava, nemmeno i miei figli e passavo il tempo, anche sul lavoro a piangere piangere ed ancora piangere oppure a leggere libri articoli e notizie sull’elaborazione del lutto; sono dimagrita 10 kg in un mese, ho avuto attacchi di panico ed ho iniziato anche la terapia con la psicologa.
    proprio quest’ultima mi è stata di aiuto più che altro per risolvere i sensi di colpa che provavo.
    Quindi ti capisco perfettamente. Purtroppo i primi mesi sono i peggiori cerca di essere forte e di distrarti in qualche modo anche se so che non è per niente facile. Se vuoi puoi scrivere qui, ti lascio anche la mia mail vit.mottino@gmail.com
    se vuoi molte di noi sono anche su FB.
    io sono registrata come VITTORINA MOTTINO.
    Un abbraccio.

  9. 969
    pietro -

    Comunque vivo giorno per giorno e mi terrorizza il futuro senza di lei.
    Vorrei dire un’altra cosa.
    Tranne qualcuno, i familiari ci hanno tutti abbandonati nessuno piu ci chiama solo una volta ogni tanto.
    Che schifo!

  10. 970
    claudio -

    pietro,posso permettere di chiederti se almeno credi in un’altra esistenza o, come si dice spesso, in quel PARADISO dove ci ritroveremo tutti felici e contenti oppure pensi che finisca tutto qui?
    Dal tono” angoscioso “delle tue lettere sembra più per la seconda opzione,ma potrei sbagliarmi.

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