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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Mery85.
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Una poesia di Madre Teresa di Calcutta: “Vivi la vita”.
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
Ciao Elena, le tue sono parole di una forza incredibile. Meno male che ci sei, tu e anche tutte voi!
Martina per rispondere alle tue domande: oh sì, se ho pianto. Ho pianto di quel tanto che non pensavo neanche di esserne capace. A parte i primi giorni, poi ho pianto più che altro da sola. Ho pianto ogni volta che salivo in macchina. Ho pianto certi giorni così disperata da pensare che forse non avrei smesso più. In quei momenti mi hanno aiutata due cose: leggere e scrivere qui e i miei gatti. Quando sono particolarmente triste il mio preferito mi salta sempre in braccio (e lui non è uno che ami particolarmente stare in braccio), e io lo accarezzo e lo accarezzo finchè piano piano mi calmo…
Martina è normale che per non soffrire così tanto si cerchi di evitare tutto ciò che può farci stare male e si tenda a rimuovere i ricordi più dolorosi. In questi quattro mesi io sono andata al cimitero solo 2 volte (la prima una decina di giorni dopo il funerale e la seconda dopo un mese). Entrambe le volte è stato così doloroso e sono stata così male per tutto il giorno che poi non ci ho messo più piede. E anche le sue foto: non riuscivo a guardarle. Ogni volta provavo una fitta al cuore. Mi dava fastidio persino se qualcuno pronunciava le parole “tua mamma”. Io stessa non riuscivo a dire ad alta voce “mia mamma” senza provare sgomento. Il mio compagno ogni tanto tentava di affrontare il discorso, ma per me era troppo doloroso e così ho finito per chiudermi in me stessa. Parlo al passato perchè ultimamente va un po’ meglio. Mi sento ancora lontana dall’aver fatto pace con il dolore, ma credo di essere sulla buona strada. Martina ho l’impressione che tu ti sia incastrata in una routine che punta alla sola sopravvivenza. Devi in ogni modo possibile cercare di spezzarla. E’ incredibile come si finisca per abituarsi a tutto, anche alle cose peggiori. Ma tu non sei sola. Sei tu che ti sei chiusa al mondo. Lo so quanto è difficile, ma puoi vivere meglio di così. Non rimuovere i ricordi, non rimuovere il dolore o resterà lì per sempre. L’unico modo per superare il dolore è passarci attraverso e accettare che le persone più importanti della nostra vita ci hanno lasciato a proseguire il cammino solo con le nostre forze. Ma prima di andarsene ci hanno lasciato la cosa più importante. Se anche avessero vissuto altri cento anni, le nostre mamme non avrebbero potuto fare per noi più di quello che hanno già fatto: ci hanno amato. E questo amore mai nessuno ce lo potrà togliere e ce lo porteremo dietro per sempre…
Cara Vivi, mi hai risollevata un po’, stasera avevo già scaricato la mia batteria. Oggi con le mie amiche ho accennato solo un paio di volte l’argomento Mamma, fino ad un mese fa invece era l’argomento dominante.
Io piangevo in continuazione con tutti, anche per fare la spesa era un dramma, se vedevo i prodotti che acquistavo per lei piangevo…se incontravo la mia vicina di casa….oppure al telefono con chiunque se solo mi chiedeva come stavo iniziava a tremare la voce e non riuscivo piu’ parlare.
Poi ho iniziato a scrivere in questa rubrica, da circa un mese piango un po meno, ho imparato a convivere un pochino di piu’ con il dolore perchè sono sicura che non passerà mai.
Lei mi mancherà sempre, io sto malissimo invece se devo andare a casa sua, vedere i suoi vestiti, gli oggetti a cui lei teneva tanto, la sua poltrona vuota… Io invece sento il bisogno di andare in cimitero…purtroppo è lontano ma una volta al mese andiamo a trovarla.
Mio marito per consolarmi quando piango mi dice sempre: “amore mio dài non piangere che la nostra Rosina è qui con noi, lei ci vede e ci protegge sempre”.
Ci ha lasciato un vuoto enorme ma l’amore che ci ha dato è superiore.
Vi abbraccio come sempre tutte/i
p.s. Elena anch’io sto leggendo il libro di Don Divo, grazie è di aiuto!
ciao a tutte ragazze…
Elena grazie la poesia è molto bella….
è veramente dura per tutte noi..chi prima chi dopo…a varie diverse età ha perso la mamma….chi il papà…chi come noi entrambi.
Io non so …io piango spesso anche oggi a pranzo ho mangiato un panino su una panchina mi sentivo così sola così turbata dalla perdita di mia mamma e sono scoppiata a piangere con la gente al parco che mi guardava quasi infastidita. Solo un piccione mi guardava.
Non so forse per me è presto ma non passerà mai…si il dolore per tutte noi si attenuerà ma la mancanza la sentiremo sempre.
Dobbiamo sfogare…e per chi crede pregare e cercare conforto.
Mercoledì era festa e non ho potuto vedere il Frate…lo vedrò questo mercoledì.
Ho così tante domande da fargli anceh se so che non avrà risposte.
E provo tanta rabbia che cerco di mandare via e mi domando perché mi è stato tolto tutto ciò che avevo prima mio padre e ora mia madre….
non so non comprendo …ma spero di trovare una via e spero che tutte noi la troveremo con il conforto delle nostre care mamme.
Un abbraccio a tutte voi
Elena, io e te abbiamo situazioni parallele. Ho un anno più di te e anch’io li ho persi entrambi e sono figlia unica. Mentre leggevo mi sembrava di sentire le mie parole…mia mamma l’ho persa a settembre ed era tutta la mia vita. La tua lettera è piena di speranza e di una forte fede. Hai ragione, non sai quante volte invidiavo le figlie con le loro mamme, le persone anziane, le mie amiche che avevano la fortuna di avere una famiglia. Poi, come te, ho pensato che Dio non vuole il male di nessuno e se ci manda queste sofferenze è perchè sa che abbiamo la forza per superarle. Proprio come diceva Santa Teresa “i suoi amici”. La fede è l’unica speranza per riuscire in questa impresa…e le nostre mamme ci aiuteranno… ne sono certa.
Grazie Elena per aver scritto quelle bellissime parole.
Martina, sei tu una mamma e ora l’more che avevi x la tua, riversalo su tuo figlio, un giorno ti ringrazierà. Tu hai fatto una grande cosa: hai dato vita alla vita! Abbi fede è l’unica cosa che ci tiene legate alle nostre mamme. Lo so è tanto dura, io piango sempre, e prego per lei, affichè mi aiuti a vivere. non perdere la speranza, la fede è l’unico ponte tra noi e loro.
Mi fa piacere sentire alcune di voi positive, io non ci riesco in questi gg, ma prendo forza anche da ciò che scrivete… perciò grazie a voi.
Un abbraccio a tutte.
Ieri sono tre mesi che la mia mamma ma ha lasciato, stamattina sono andato al cimitero ma non riesco rassegnarmi per nessuna ragione! In questo momento mi manca così tanto che mi sento scoppiare dentro! Non riesco neanche ha esprimere tutto ciò che vorrei dire e provo…Leggere le vostre parole mi fa sentire meno solo di quello che sono! Grazie
Ciao Riccardo, anche per me sono da poco trascorsi tre mesi, ti capisco, noi qui tutti capiamo perfettamente cosa si prova…..
Dopo lo choc iniziale della perdita, resta da affrontare il dolore, un grande dolore con il quale devi imparare a convivere.
Non tutti i giorni sono uguali…per ognuno di noi è diverso, resta la certezza per tutti che la nostra mamma non tornerà piu’ da noi, lei ci mancherà per sempre. Prova anche tu Riccardo a portarla con te, nel tuo cuore, lasciati accompagnare da lei, è difficile lo so, anch’io lentamente mi sto abituando a questa nuova vita, vedrai che lei continuerà a darti il suo amore come prima anzi di piu’!
Un abbraccio a tutte/i voi.
ciao Riccardo e ciao a tutte ragazze in questi giorni ho fatto fatica a scrivere perché ho avuto problemi discontinui di connessione….e mi spiace non essere stata presente…
a dir la verità la mia presenza non è un granché perché sono sempre a pezzi anche io …
mi spiace Riccardo ti capisco mia mamma è morta il 27 marzo e mi sento così male che a volte ancora non so come faccio ad alzarmi al mattino e ad andare al lavoro.
Io non sono stata mai credente …anzi le disgrazie mi hanno sempre allontanato da tutto …
prima è morto mio padre di malattia e poi mia madre mi è stata strappata così senza preavviso un infarto senza nessuna avvisaglia..non ho avuto nemmeno il tempo di prepararmi anche se non ci si prepara mai.
Purtroppo credo..che mai riusciremo a chiudere queste ferite…dobbiamo solo cercare di conviverci nel migliore modo possibile…nel modo in cui riusciamo …nel modo migliore per non autodistruggerci…
io ho iniziato un ‘cammino’ con un frate…e prego tanto cerco di farlo perché sono cosi’ arrabbiata e così delusa per essere rimasta senza genitori…che faccio fatica a volte a pregare e a ringraziare per quello che ho… vi abbraccio tutte/i Sabrina
Ciao a tutte e a tutti,
Ross sono felice che anche tu stia leggendo il libro. Sabrina, sono felice anche che tu ti stia facendo aiutare. Emi, siamo state sfortunate a perdere entrambi i genitori e a non avere fratelli o sorelle. Tu hai qualcuno vicino? Io ho i parenti che a volte sono serpenti, qualche bella amicizia e il mio ragazzo. Però mio padre mi è sempre mancato ed ora che manca la mia mamma mi sento un buco dentro. Un dolore grande che sento costantamente. Ogni giorno mi sveglio e subito fumo una sigaretta e mi viene il mal di testa ovviamente. Mi fa schifo ma lo faccio come per darmi la carica per affrontare una nuova giornata. Non sono passati neanche cinque mesi e mi sembra un’eternità. Emi, dimmi di te, dato che siamo in una situazione simile.
Un abbraccio a tutte
Anzi, un abbraccio a tutti dato che c’è Riccardo 🙂