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Lettera pubblicata il 4 Luglio 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Mery85.
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Cara
Anche noi abbiamo perso la nostra mamma piu di 4 anni fa.
Anche oggi e ancora molto difficile a credere. E molto dura perche quando perdi la mamma perdi anche un pezzo di te stesso. Non sei piu la stessa persona.
Pero penso che la tua mamma vuole che vai avanti con la tua vita e che sei felice. La tua mamma sara sempre nel tuo cuore.
E sono sicuro che un giorno la rivedrai.
Vi auguro tanta ma tanta forza e un forte abbraccio in questi brutti momenti.
Perdere prematuramente una madre procura un dolore a volte insopportabile. Più il tempo passa e piú aumenta il dolore, la tristezza e il desiderio di riabbracciarla, di rivederla. La vita cambia per sempre, nulla potrà piú essere come quando la nostra mamma era li, era sempre lí ad ascoltarci e a preoccuparsi per noi. Nessuno puó amarci come una madre. Mai piú nessuno.
Il tempo è un gran medico. Perdere la madre è un dolore grande, perdere un figlio lo è ancora di più perché, per un genitore, il sopravvivere a un figlio, è qualcosa di innaturale. Purtroppo, a trent’anni ho perso mia madre e in seguito, a causa di un tumore, è mancata pure mia figlia: sono momenti in cui sembra che il mondo ti venga addosso, ma bisogna farsi forza e andare avanti e il dolore, con il tempo viene sostituito da un dolcissimo, se pur nostalgico, ricordo. I nostri cari li sentiremo sempre vicini e, quando si fa più acuta la malinconia, solleviamo lo sguardo al cielo: i nostri cari sono lassù!
Nery complimenti davvero…riesci a trasmettere il buon umore e la speranza nonostante tutto..è grazie a persone come te che la gente trova la forza di andare avanti…sono sempre più convinta che prima o poi un giorno riabbracceremo i nostri cari…Buona giornata a tutti e un bacione enorme..Vi voglio bene
Passerà?
il tempo sfoca le terribili immagini?
l’anima trova pace? ci si sente meno soli? si riescono ad avere giornate intere di felicità?
Il mio lutto è recente e in 4 mesi è solo peggiorato,logorante e acuto come una punta di lama cucita sotto la pelle,sempre lì che pulsa dolorosa.
non trovo nessun appiglio per star meglio,neppure mio figlio,i miei adorati cani.mi giro e sono sempre più sola con quasto vuoto.
cerco persone sofferenti come me per sentirmi “normale”
so solo che mi manca che vorrei i suoi sorrisi,le sue telefonate,la sua torta di mele e le patate al forno,le sue parolacce e rimproveri,i ritagli di giornale che mi conservava,i suoi sms,le sue correzioni(era maestra e aveva questa deformazione professionale) le sue carezze,il suo bucato profumato e perfetto,aveva imparato ad usa Facebook per essere al passo con i giovani che tanto amava….so che tutto questo mi mancherà per tutto il resto della mia vita e che non sarò mai più felice come mi aveva insegnato ad esserlo.
se vi può essere utile ho trovato questo http://www.fileonlusgama.altervista.org/viewtopic.php?f=1&t=2
vi abbraccio tutti,come se vi conoscessi personalmente,perchè siete come me,perchè non giudicate,non dispensate felicità,non banalizzate,perchè sapete cos’è il dolore.
@ Monica quanta forza sento nel parlare di tua figlia,aggrapparti a lei ti fa andare avanti e questo mi fa capire che la solitudine è solo una condizione interiore perchè se ricerchiamo, di sicuro troviamo persone che ci sono vicine.Per me è troppo presto vedere tutto questo in mio figlio,mi sento ancora figlia.
@ Mary il tuo dolore è vicino al mio,sento la stessa rabbia che è in me nel descrivere la mancanza di ricordi felici.te l’hanno portata via troppo presto,e tutti gli anni intensi di un’adolescente tu li hai vissuti nel dolore.nessuno può consolarti finchè non sarai pronta a farlo,almeno di questo mi sono convinta.
@ Alessandra è vero quello che scrivi. l’amore che c’è tra madre e figli non ha eguali,nessun’altro sentimento sarà così intenso.Mai nessuno più.
@ Nery per te davvero non trovo parole adeguate perchè davvero non posso immaginare l’energia che impieghi ogni giorno per andare avanti.sei davvero forte,in questo momento vorrei trovare quella forza che ti fa essere così posata,almeno in ciò che scrivi.
@ Franco confermi che il tempo non potrà mai colmare un simile vuoto…ma lo posso già immaginare.
vi leggo sempre,sono sempre più consolata nell’avervi trovati.
Ho detto che il tempo è un buon medico, ma ce ne vuole molto! Anch’io, come tutti, ho avuto dei momenti di profondo scoramento. Quando è mancata mia madre, una morte improvvisa causata da un’emmoragia cerebrale, mi trovavo all’estero. Sono rientrata per il funerale e, talmente era la mia pena, che speravo precipitasse l’aereo perché mi sembrava che non sarei riuscita a sopravvivere a tanto dolore. Un’anziana signora che aveva perso il figlio in guerra, ma aveva una fede incrollabile, mi disse:- “Non devi concentrarti su quello che hai perso, ma bensì su quello che ti è rimasto e ricordati che ogni giorno sorge il sole e i nostri cari, anche se non li vediamo, sono sempre vicini a noi!” Memore di questo, anche quando è mancata mia figlia ho cercato di reagire con tutte le mie forze, anche se non è stato facile perché sentivo non solo un dolore morale, ma addirittura un male fisico che mi toglieva il fiato. Tuttora, quando mi sveglio, il mio pensiero va a lei e alla sera la vedo nella stella più lucente che brilla in cielo. Era molto saggia e perspicace e qui in famiglia parliamo di lei come una persona che deve tornare: “Lei direbbe, Lei farebbe…”, e la sentiamo vicina più che mai! Forse è solo suggestione, ma ci sono stati momenti in cui ho chiesto il suo aiuto e, i problemi si sono soluzionati come per incanto! Mi piace pensare che sia il mio angelo custode, che mi ha solo preceduto e mi sta aspettando. Purtroppo la vita è fatta anche di sofferenza, ma è appunto in questi frangenti che si capisce veramente e si apprezza il valore della vita! Ricordiamoci inoltre che, se portassimo tutti in piazza la nostra croce, ognuno tornerebbe a casa con la propria perché quella degli altri è ancora più pesante.
Un forte abbraccio a tutti. Nery
ma voi vi siete fatti aiutare?
intendo se siete arrivati al punto di sentirvi così deboli,indifferenti al mondo,inerti,immobili.
io ho risparmiato energie,accantonato il dolore,igoiato le lacrime per concentrarmi su mi figlio ma adesso mi sento vacillare,sento assottigliarsi lo scudo che mi ero costruita e cerco un aiuto.
ho pensato ad un CIM oppure un consultorio oppure uno psicologo,qualcuno con cui parlare,poichè non lo faccio con nessuno per paura del dolore.
voi siete andati in terapia?mi interesserebbe sapere le vostre esperienze.
a cosa vi aggrappate?avete mai pensato all’esistenza dei sogni lucidi?ai contatti con l’aldilà? certe volte vorrei crederci anche se ci ho sempre riso su.
intanto cerco gruppi di sostegno on line,preparandomi ad affrontare un dialogo vis à vis con un tizio pagato per ascoltare,non mi aspetto certo che mi dia soluzioni!
ditemi la vostra,grazie
Martina, anche io come te e come tutti ho perso la mia mamma. Il pensiero che nessuno potrà mai amarmi in modo cosi profondo e pieno è ovviamente condiviso MA: è importantissimo che il tuo dolore esca e venga elaborato.
Puoi parlarne con chiunque, con un amico, un terapista, un collega, l’importante è che sia qualcuno che ascolti con affetto e comprensione.
Se tieni il dolore dentro di te, se lo ingoi, non riuscirai a manipolarlo con la naturalezza che ad un certo momento interviene.
Ti sentirai scissa in due persone diverse, quella che sorride e fa tutto con gli altri e col mondo, e quella che porta dentro questa sofferenza.
Parlane con chiunque tu pensi sia il caso, ma fallo.
Io andrò in terapia da settembre, il lutto si è trasformato come in una nube scura che porta il cattivo tempo su ogni cosa, non consentendomi di apprezzare in pieno le tante cose buone che ho.
Voglio portare il ricordo di mia mamma sempre con me, non desidero smettere di sentire la sua mancanza perche questo mi lega a lei oggi, però al tempo stesso desidero godere della mia vita perche purtroppo, prima o poi, altri lutti dolorosi arriveranno e non vorrei solo soffrire.
In bocca al lupo a tutti
Cara Martina, prova a concentrarti su quanto ti ha dato di buono la vita: il tuo BIMBO. Questo, è quello che vorrebbe tua mamma che, prima di lasciarti ha aspettato di essere sostituita da questa meravigliosa creatura. Prova a pensare questo e fra un po’ di tempo, il forte dolore che ora stai provando si attenuerà e vedrai le cose in un modo diverso. Tua mamma, non la dimenticherai mai, ma il suo ricordo ti sarà dolce e la sentirai sempre vicina. Se hai qualche amica, parla del tuo dolore, esci con loro e non chiuderti in te stessa: sei giovane e hai tutta la vita davanti. Devi farlo per te, per il tuo bambino, per i tuoi familiari. Vedrai che col tempo riuscirai a ritrovare la serenità perduta. Io ho avuto delle amiche molto care che mi hanno aiutata molto e, con i miei familiari ci siamo stretti uno all’altro. Anche un bravo psicologo, potrebbe essere un aiuto valido. Quando sei particolarmente triste, alza gli occhi al cielo, perché lassù, tua mamma c’è.
Un forte abbraccio a te e al tuo bimbo.
Nery