Salve, lettori.
Mi presento, ho 30 anni, 31 tra qualche giorno.
L’incatenarsi di situazioni che definirei particolari nella mia vita, si sono presentate tutte negli ultimi 3 anni della mia vita.
Inizio con il dire che il 15/02 del 2015, la mia ragazza, mia coetanea, mi dice semplicemente che tra noi è finita, perchè non vede un minimo di interesse da parte mia in un futuro insieme. Ovviamente in quel preciso momento mi crolla il mondo addosso, mi distacco da lei per 1 mese, poi mi ritrovo a contattarla, perchè avevo saputo da amici in comune che lei non stava bene, riprendiamo contatto e per i successivi 2 anni, non abbiamo mai chiuso i rapporti.
Accade che a Novembre del 2015, conosco per caso, ma tanto caso non era, una ragazza, piu giovane di me, di soli 23 anni, io ne avevo 29 in quel momento, ragazza che avevo già notato in precedenza, avevo guardato qualche sua foto, poche volte incontrata dal vivo, ed eccola li, in un locale, con le sue amiche, e da buon giocatore, attraggo la sua attenzione, permettendomi poi di ignorarla tanto da ottenere l’opposto. Di conseguenza, lei mette in moto un meccanismo di conquista nei miei confronti, inizia a fare tante piccole cose che notavo che solo una donna interessata fa per te, taglio corto, adoro i capelli corti, cambio nell’abbigliamento e tanto tanto altro, a quel punto sembriamo amici, mi coinvolge nella sua vita, dal caffè con gli amici, dalle feste dei suoi amici, iniziano le uscite a due, le serate in auto, con l’ultima sigaretta che non era mai l’ultima sotto casa sua, ed i grandi discorsi.
Il 2 Febbraio del 2016, con qualche cicchetto di troppo, finisce che andiamo a letto assieme, ecco, la prima, era il nostro piccolo segreto, io non ero convinto, ma alla fine, in poco tempo, lei rende partecipe di questo piccolo segreto, uno alla volta ogni singolo suo amico. In maniera graduale, quella che era una amicizia, supera esattamente quel limite, che tanto limite non è della friend zone, e si trasforma in un rapporto che definirei malato, non definito.
Festeggio i miei 30 anni con questa persona, si prende cura di me, rende questo giorno davvero importante, mi resta accanto, cosi fà per tutto l’anno, ed io, io c’ero, ma non c’ero completamente, eppure lei, in maniera piacevole, costante ha sempre prestato attenzione a me. Con l’arrivo dell’estate, inizia a prendere piu spazio nella mia vita, dorme da me, in maniera saltuaria, eppure ci eravamo promessi che questo per noi dovesse essere un limite, eppure, non eravamo esistenti in coppia nella vita sociale, e tanto meno pensavamo di essere una coppia, ma iniziavamo a farlo.
Tra piccole liti, e liti importanti ci leghiamo in maniera importante, ho omesso, che la mia ex, esattamente nel momento in cui si rende conto di avermi perso completamente, poichè sempre con Simona, anche pubblicamente, si catapulta nella mia vita, volendo riprendere possesso su di me, in maniera violenta ed invasiva, e nella mia testa si mette in testa un conflitto, non riconoscevo Simona, la vedevo piccola, non adatta a me, e non capivo quello che stavo facendo, tutto questo aumentava il mio non esserci, ed accresceva il suo esserci, e mi permettevo anche di incontrare saltuariamente la mia ex, ci vado a letto 2 volte, lo dico a Simona, ma ometto i vari contatti casuali e non.
S’incatena in questa situazione, la mia volontà di iniziare un percorso di Psicoterapia, che inizia a Settembre, ero irrequieto, si stavano presentando nella mia vita dei problemi abbastanza gravi, e anche se giusto non sarebbe, dovrei ringraziare questa persona, per avermi inconsciamente spinto nell’investire del tempo sulla cura del mio essere. A Settembre inizia per me la terapia, lei mi è vicina, con Simona potevo solo vantare un rapporto superiore, lei non era una mia amica, ne una ragazza, il nostro legame era superiore, si fisico, si mentale, ma non sono in grado di spiegare questo, posso dire solo unico.
Per ogni santo giorno, per ogni santa notte, io ho vissuto questa persona, praticamente convivevamo, cosa fantastica, eppure fuori non eravamo niente, eppure io non c’ero, ero in costante dubbio su lei, o la mia ex, mi dicevo, mi chiedevo, ma io cosa ci faccio con questa persona, sino al punto da sperare che lei commettesse un errore, per poter chiudere questa storia e poter rivalutare la mia ex, ed ecco che a Dicembre del 2016, Simona mi tradisce, va a letto con un’altra persona, quella notte la ricordo ancora, la mattina successiva, mi confessa tutto, era afflitta, era pentita.
Io non le do speranza, mi allontano, ma per troppo poco tempo!
Qualche giorno dopo, concedo a Simona un’incontro, parliamo, e lei mi dice che è sicura, vuole solo me nella sua vita, che lei mi vuole al 100%, e, ridiamoci sopra, dopo un’anno, mi chiede di frequentarci in maniera seria, solo io e lei. Di quell’offerta non seppi fare a meno, percui accettando, mi sono ritrovato a dovermi violentare con quelle che sono le dure conseguenze di un tradimento, perchè coppia o non, per me questo era. In questo tempo io continuo la terapia, simona c’è, ma io sempre meno, sempre afflitto dai miei problemi, dai miei scorretti meccanismi, dai miei dubbi, e dai fantasmi del passato.
Caso vuole, che il 13/02, a me febbraio non porta bene, Simona, spinta da chissà quale forza, aspetta che mi addormento e controlla il mio telefono, trova dei messaggi, un flirt stupido che facevo da almeno 2 mesi con una Ragazza, mai vista in vita mia. Esplode, e scappa. Simona è ferita, Simona era stata tradita piu volte dal suo ex.
Passa qualche giorno, e Simona è senza avviso sotto casa mia, nello stesso giorno, in cui la mia terapista, mi impone 30 giorni di distacco completo da Simona, Paola o qualsiasi persona a cui io potessi “aggrapparmi” , si, perchè nel frattempo la mia matassa iniziava a sbrogliarsi, con difficoltà nell’abbandono, annientamento della personalità, io non ero piu io da anni, con un’infanzia che non mi ha permesso di esprimermi, una ex che mi ha annientato, insomma, ne parlo con simona, decidiamo di affrontare i 30 giorni, ma questo sembra impossibile, i 30 giorni non iniziano mai, sino a quando, una sera le tiro dalla bocca delle parole che non avrei mai voluto sentire dire. Lei dice che non Mi ama, che dopo un’anno è che non è scattato nulla, che non vuole assolutamente riprovarci con me. Mi crolla il mondo addosso, nuovamente, mi riempio di domanda, lei che ha dato tanto…
Oggi dopo vari contatti sono solo al secondo giorno, me ne mancano 28, non posso pensare, vedere o contattare questa persona. Ogni volta che lo faccio la mia terapista mi fa ricominciare la conta.
Nel Frattempo, erroneamente, avevo quasi soffocato Simona, tartassata di chiamate, messaggi, lei mi dice che doveva stare sola, mi ha chiesto di rispettarla, Simona, ha iniziato a farsi seguire anch’essa da un terapista, il mio distacco piu lungo da lei è stato di 8 giorni, io combatto con una sindrome d’abbandondo ed un totale annientamento della mia persona, insomma lotto per trovare me stesso, nascondo sotto chissà quale maschera o scudo. Ecco dopo 8 giorni di silenzio, una sera ci incrociamo, ci vediamo per una sigaretta, e quella sera facciamo l’amore, parliamo, ma lei resta ferma sul volere restare sola, il giorno dopo, mi chiede di vederci, io la sera prima avevo dato per chiusa la situazione, andiamo a pranzo assieme, ci promettiamo di non parlare di nulla, perchè entrambi stanchi di dire sempre le stesse cose. Pranzo assieme, ed ecco, ero me stesso, volevo lei, solo lei, ero nel posto in cui volevo, con la persona che volevo, insomma era tutto giusto, quel pranzo è stato fantastico, abbiamo scherzato, riso, per una volta dopo 1 anno, io c’ero,non avevo alcun muro, era incredula, la guardavo negli occhi senza distrazioni, ed abbiamo parlato, ma non dell’accaduto, era come se si cercasse di capire gli errori, ed eravamo allineati, lo stesso giorno, lei dipinge, pubblica il suo lavoro, la tavolozza da pittura che io le avevo regalato. Le dico che mi ha fatto davvero piacere vedere ciò, lei mi risponde, ispirazione.
Il giorno dopo, sbaglio di nuovo, le sto addosso, le chiedo un caffè, ed io … io dovevo sempre rispettare i 30 gg, lei non mi concede ne il caffè, ne altro. Insomma, finito. Passa qualche giorno, la rivedo, le parlo, sbagliando ancora, la costringo quasi a dedicarmi del tempo nel post serata, lei me lo concede, ma andiamo a finire a letto, lei diceva non posso. La mattina dopo, mi confessa che il suo terapista le aveva proibito di avere rapporti, capisco di averla ferita, e le dico addio, mi scuso con lei dopo qualche giorno, in maniera tranquilla e distante, lei accetta le mie scuse, e ci salutiamo.
Ultimo contatto 2 giorni fa, legato ad un social, commento un suo post, a me vicino, lei cancella addirittura il post.
I miei 30 giorni sono ricominciati, oggi sono al secondo, questa è la parte più difficile e complessa del mio lavoro su me stesso, la mia terapista mi ha avvisato, soffrirò molto, e mi tormenta l’idea di dover perdere questa persona, per i miei squilibri, 30 giorni sono impensabili, sono una vita.
Mi odio per aver capito troppo tardi chi fosse per me Simona, di non averle dato valore quando c’era, di essere stato in conflitto tra lei e la mia ex, quando dopo ho capito che la mia ex in 7 anni mi ha solo distrutto, ha finito di annientare il Roberto, che mai era nato, o sempre si era nascosto, ed io oggi sono innamorato di questa persona, devo avere solo pazienza, ma non so se alla fine di questo mio percorso tanto duro la ritroverò, se potrò riaverla, riconquistarla.
E’ tutto molto difficile. Ho paura, paura di perdere l’unica persona che sino ad oggi ho amato, in maniera sbagliata, ma sono certo che sia lei, dove l’unica cosa che contava era il rapporto elevato di dialogo e sintonia che ci univa, testa, cuore e corpo. Ho capito di non aver mai fatto l’amore prima di lei, lo abbiamo capito entrambi, tante volte ci siamo toccati, poche trapassati, non ricordo il sesso assieme, e tanto ce ne stato, ma ricordo quelle uniche 2 volte in cui abbiamo fatto l’amore, il mio corpo era tanto connesso alla mia anima, da permetterle di toccare la sua, il meccanico spariva e poesia si faceva sentire.
Questa è la mia breve storia, oggi lavoro su me stesso, ed ho un’incredibile paura di perdere questa persona, per quanto in realtà possa essere gia finita. Non so cosa fare!
Siete un po’ matti. Tu e pure Simona, ma di sicuro i vostri terapisti vi battono alla stragrandissima.
Non capisco proprio cosa voglia dire “lavorare su se stessi”. Ma perché? Continua a disperarti e stappati cinque o seicento birrette, che è la soluzione migliore.
Come dicevo ieri, prima che mi cancellassero arbitrariamente il commento, anche io ho subito una perdita molto dolorosa 33 anni fa. Era l’amore della mia vita e dormivamo insieme in un caldo abbraccio ogni notte.
È doloroso, anche io soffro, da allora, di sindrome dell’abbandono. Non ne sono mai più uscita. Ho lasciato tutti per far loro provare ciò che avevo provato io, non avendolo elaborato mai.
Che dirti? Se vuoi i 30 giorni li possiamo affrontare insieme, la mia mail fake ma rispondo comunque io, è occhiverdemuschio@yahoo.it
Se ti va, scrivimi. Servirà solo per darci forza nella conta dei giorni, a me con la Madre, una che conobbi 2 anni fa, a te per Simona e co.
Anche la narda può fare al caso tuo. Potevi fare a meno della terapista, bastava che passavi di qua e, come vedi, piovono consigli giusti.
Pietroberto,
racconto accattivante e ben scritto.
nella realtà ho la sensazione che si dovrebbe scalare almeno una decina d’anni di maturità sia a te che a Simona. come d’altra parte è un po’ per tutti i giovani d’oggi!
scusa la franchezza, e in bocca al lupo per il futuro.
min...., oggi a 31 anni per queste storie si va dal terapista? Forse stato più utile andarci prima.
Secondo me è tutta causa delle scie chimiche
Salve ragazzi, grazie per le risposte.
La terapia non l’ho intrapresa perchè è finita una storia, ma per altri motivi ben piu seri che hanno accompagnato la mia infanzia e la mia crescita.mi sono successivamente trovato in un periodo troppo lungo dove avevo stravolto alcuni equilibri, ed ecco. Grazie a tutti
Mi sembra un pò una matassa difficile
da sbrogliare,
provi una grande paura di perderla.
Qui ormai il vostro amore,
se di amore si tratta,
lo decidono i vostri terapisti…
Anch’io:(
Anch’io cosa.