E’ brutto quando fai del male senza volerlo.. a una persona cara e che per di più ha già sofferto…. mi sono comportata male. Mi sento davvero una brutta persona, senza cervello e senza cuore..
Frequento.. anzi frequentavo.. questa persona da 3 anni. Era un rapporto particolare. Non fidanzati ma più di amici. Era diventata una cosa quotidiana. Ero stata innamorata di lui tempo addietro, ma poi mi era passata.. Andavo io spesso da lui, perchè è in carrozzina e non può fare lunghi spostamenti, e comunque o vivo ancora dai miei che non sanno nulla.
Questo giugno ha dovuto subire un intervento per calcoli renali. Avrebbe voluto passare un periodo in un paese al caldo e andare in un ospedale più aggiornato per curare un infezione causata dall’operazione.
Mi chiese quando partire. Un po’ all’ultimo. Ma gli dissi di sì, avvisandolo però che sarei dovuta rientrare il 4, perchè ho delle visite e un colloquio di lavoro. Lui invece vorrebbe stare di più.. e già qui non eravamo in sintonia. La sera stessa-mercoledì- ci vedemmo, cenammo fuori al giapponese, poi siamo stati insieme a casa a far l’amore e quella sera cercammo di spiegare reciprocamente i nostri sentimenti. Dopo cercammo i voli e l’hotel, ovviamente ancora cari per l’alta stagione.. Il giorno dopo ritirai dei soldi e andai in agenzia a prendere i biglietti aerei. Solo per l’andata. Partenza prevista per domenica. Purtroppo non direttamente nella città interessata, infatti dovevamo cercare una macchina in affitto. Ma ahimè io non possiedo carte di credito e non sono riuscita a prenotare.. Poi non ho capito perchè aveva disdetto l’albergo. In più ai miei non avevo detto ancora niente.. non sapevano nulla. Quelle notte non riuscii a dormire. Il giorno dopo ero tesa e depressa, un po’ anche per la pillola e il maltempo. Non ero sicura di partire. Non ero contenta, ero angosciata. In più sembrava che non avesse intenzioni di rientrare per il 4.. 2 settimane non costano poco. In tutte queste pippe mentali mi era davvero passata la voglia. Non mi interessava andare via. Troppo all’ultimo, troppi soldi, troppo tempo, troppi casini.. E così.. il giorno prima -sì il giorno prima – gli dissi che non me la sentivo più… E ovviamente si inc***ò tantissimo…. in pratica gli ho rovinato tutti i piani. Invece di sostenerlo l’ho tradito e abbandonato. Sono un’egoista lunatica. Sono una merda. Mi ha detto che gli faccio schifo, che stavolta la pagherò e di non farmi più sentire ne vedere…. Ora mi sento vuota. stupida. inutile. infima.. stavolta credo che sia finita davvero…
Ho fatto una cosa bruttissima…
di
cippy
Lettera pubblicata il 23 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore cippy.
La lettera ha ricevuto finora 15 commenti
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Sicuramente non hai fatto un gesto “nobile”,ma non dovresti essere così dura nel giudicarti.Purtroppo per natura siamo animali egoisti,forse per un retaggio di evoluzione della specie, che ci conduce a preservare noi stessi prima di chiunque altro ( nutro a tal proposito forti dubbi anche verso chi sostiene di dedicare la propria vita al prossimo). Ciò che possiamo fare, in quanto animali sociali, è renderci cristianamente conto della sofferenza che possiamo provocare al prossimo ed evitarla il più possibile (evitando anche il senso di colpa che tanto non produce alcunché di positivo). In questo caso è evidente che tu sia molto legata a questa persona; ti consiglio di spiegargli con sincerità le ragioni del tuo gesto e le tue eventuali paure riferite al vostro rapporto. Non credo questo possa interrompersi per un solo sbaglio seguito da un pentimento istantaneo.
Ciao,
penso che non dovresti sentirti in colpa per quello che è successo. Lui ci sarà rimasto male, ma sono cose che possono capitare. Penso che alla fine vi chiarirete. Ti auguro buona giornata 🙂
Ciao Cippy,
un po’ fumosa come storia… In ogni caso stavate insieme solo per aver rapporti da quello che mi par di capire.
Da persona disabile come il tuo amico ti posso dire che è stato un gran egoista. Ci sta che uno non abbia voglia di partire, per mille motivi. Non ci dici se tu glieli hai chiariti oppure no. Non l’hai tradito e non l’hai abbandonato, ti sei comportata come ti sentivi. Capisco che l’aver “ferito” una persona disabile ti possa turbare, ma non siamo intoccabili e non dobbiamo pensare di esserlo. Io ho sempre rispettato i miei amici (purtroppo non ho amori) “normodotati” facendo anche un passo indietro e mai obbligandoli a passare del tempo con me (motivo per cui a 33 anni non ho moltissimi amici). Se se la sentiranno, verranno, altrimenti pur rimanendoci male non andrò mai ad elemosinare la loro compagnia. Tu comportati come ti senti, adesso lui partirà (o è partito) e magari rifletterà se gli manchi oppure no. Non farti troppi problemi, l’ho imparato nella mia vita che spesso come mi sento io non corrisponde a come si sentono gli altri nei miei confronti.
Buona giornata.
Clara
Il senso di colpa è un retaggio della nostra
educazione.
Capita a tutti di fare involontariamente
del male a qualcuno, perchè le buone
intenzioni non garantiscono che quello
che facciamo non abbia conseguenze negative
per qualcuno.
E’ importante chiarire il perchè abbiamo
fatto qualcosa, a noi stessi anzitutto e poi all’altro.
Conosco da anni una persona con un handicap,
che però ha avuto un’educazione
dai genitori di cercare di rendersi indipendente.
Niente pietismi quindi e non condivido
chi fa o si sente una vittima e accusa i “normali”.
Infatti la sua vita ora è quasi normale e pochi
ci avrebbero scommesso qualche anno fa
e ha anche trovato un lavoro in una cooperativa.
Di sicuro sei un immatura e una pessima organizzatrice di viaggi…
Inoltre che significa che lui ha disdetto l’albergo??
E poi andavi via senza dire nulla ai tuoi??
Sei bambina e immatura hai ragione!
Si pensa prima alle cose.
Non all’ultimo….
Disdire all’ultimo, forte degli impegni presi quando non ci sono dei motivi importanti per mollare tutto, non è giusto ne onesto. La sua reazione personalmente del tutto plausibile, mi lascia intendere che ci siano state altre occasioni o ragioni che lo hanno spinto verso un atteggiamento cosi furibondo; secondo me ti sei solo spaventata per i risvolti che questa storia poteva prendere e ti sei tirata indietro per i mille dubbi che comportano il vivere con un ragazzo con le sue problematiche. 3 anni a fare gli eterni indecisi solo a parole, di fatto eravate una coppia. La paura è stata una cattiva consigliera e ti ha fatto fare una pessima scelta; penso che dovreste tirare fuori i vostri reali pensieri e chiarire una volte per tutte la vostra situazione senza indugi.
Ciao, non sentirti troppo in colpa, ti stai colpevolizzando oltremodo secondo me. La prossima volta sono sicura che sarai più accorta nell’organizzarti… Se non avevi più voglia di andare hai fatto bene , ciao!
Ecco ci risiamo, un altra presa per il culo!!! (scusate della parola) siii….”Ero stata innamorata di lui tempo addietro, ma poi mi era passata.. Andavo io spesso da lui, perchè è in carrozzina e non può fare lunghi spostamenti.” Secondo me hai fatto una cosa bruttissima e orribile, già le persone che presentano un andicap, anche se a volte non lo dimostrano, ma dentro di se stanno male, e una donna o ragazza che li prenda in giro sono sicuro che non ne hanno assolutamente bisogno. Fai assolutamente bene se ti senti in colpa!! Lo vai a trovare spesso, ci fai pure l’amore, gli dici che parti con lui e poi lo lasci solo?? Sono arrabbiatissimo come una Iena…vai a prendere in giro un uomo che stia bene anche se non si fa! ma prendere per il culo un uomo o un ragazzo distrutto dalla vita che si trova su una carrozzina in oltre con problemi pure di salute (infezione). Non ho parole, cosa si puo pensare di te? immatura? senza cuore? senza onore? non lo so… ma…ti chiedo scusa del mio scritto, sono franco con te, non ti dovevi comportare cosi!! Fare del male a queste persone, dovrebbe essere l’ultima cosa da fare! Già hanno i loro problemi.
gli hai rifilato il classico bidone del giorno prima, nei suoi panni è dura accettare una decisione cosi improvvisa(le palle ti girano a mille):), nei tuoi panni, sei libera di fare ciò che vuoi (nel più totale rispetto della persona), nessuna pistola puntata alla testa, capita di ripensarci, di solito queste incomprensioni si superano col tempo, lascialo sbollire, se ti interessa recuperare il rapporto devi aspettare e avere pazienza.
Trovo l’intervento di Clara assolutamente condivisibile. Il ragazzo va rispettato in quanto persona, non per il fatto di essere disabile, altrimenti si scade nel pietismo. Probabilmente lui approfitta un po’ di questa situazione per “giocare” sul senso di colpa altrui.