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Lettera pubblicata il 10 Agosto 2008. L'autore, milly83, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Isis: dipende, Isis. E dipende con che sacerdoti hai avuto a che fare, e come la pensano, eccetera.
Quanto alla politica della Chiesa sulla sessualità, da cattolico (anche se non praticante) non la seguo, ma trovo stupefacente che la gente non capisca che la Chiesa non potrebbe mai dire “sco...., miei cari, sco.... e divertitevi a letto come ricci”. Insomma, non andrebbe a genio nemmeno a me una Chiesa del genere, penserei che stiamo veramente toccando il fondo (anche se non mi faccio certo problemi con il sesso :D), e probabilmente penserei che ormai “tutto è compiuto” e camminerei a testa in su, con gli occhi puntati al cielo per vedere i primi segni dell’Apocalisse, che riterrei imminente (in effetti, a quando? e so’ tre volte che la invoco :D).
La Chiesa ha anche una linea “politica” di tradizione da seguire. Tuttavia, per questo esistono i parroci (quando sono buoni, il che non è sempre detto), ossia sacerdoti che guidano o dovrebbero guidare una comunità nel modo migliore: un buon parroco (nota l’aggettivo “buon”) ti strizzerà l’occhio (metaforicamente) nel riportarti il pensiero di Santa Romana Chiesa sulla sessualità o ti spiegherà di non prenderlo alla lettera o ti spiegherà che quel pensiero ha un fine che può non valere per tutti al giorno d’oggi, perchè è la stessa Santa Romana Chiesa che ti strizza l’occhio nel dire certe cose, e lo si dovrebbe capire, a mio parere.
Mah, Rebecca siccome lui si è presentato come uno studioso di etologia,io che sono sincera sempre in quel che scrivo, non sono stata a interrogarmi, sul fatto del disprezzo anche io gli ho fatto notare che non va bene ma tanto scusa cara Rebecca non credo che a lui interessi la nostra opinione….che poi io ci converso comunuqe è semplice da spiegare, mi hanno sempre insegnato che la buona educazione sta bene dappertutto, come il rispetto altrui…al di la del fatto che ci si possa o meno andare d accordo…
rebecca, “tristi tropici” lo conosco a memoria, come anche altre 5000 pagine di l.strauss e altre 20000 di altri studiosi meno attratti di lui nel voler confermare a tutti i costi la naturalità della monogamia. lo sai chi lo finanziava? la fondazione rockefeller! se la vuoi raccontare, raccontala tutta, racconta pure dei bororo matrilineari in cui un padre può accoppiarsi con la figlia, oppure dei capitribù “poligami” che “prestano” le mogli agli altri maschi. l.strauss in realtà non sopportava l’esuberanza sessuale degli indios, anche perchè non poteva approfittarne: nei suoi viaggi lo seguiva sempre la moglie! invece, uno che aveva meno pregiudizi era MALINOWSKY, leggete “VITA SESSUALE DEI SELVAGGI”. poi ne riparliamo. vedo che continui con gli insulti (sparo fregnacce), ma quello che non rispetta gli altri sono io!
Il problema Isis è che lui di educazione quando propone l’umiliazione delle donne ai fini del soddisfacimento della sessualità maschile non ne dimostra affatto. Anzi, se vogliamo essere precisi potrei anche dire che ha stereotipi razzisti sulla donna a dir poco pericolosi. Gente così meglio che gli si tagli la lingua. Con educazione, sia ben inteso!
micione, il cristianesimo non condanna il sesso…ah, ah, ah! ecco, fai attenzione a non scrivere “sciocchezze”(come tu dici riferendoti a me, se no poi dite che sono io che insulto gli altri). la tua affermazione non merita commento. circa le “emozioni” ti ricordo che la CULTURA le pilota e spesso le crea di sana pianta, in questo senso ho detto che sono “false”. false sono le teorie che le vorrebbero legare esclusivamente a basi biologiche, agli ormoni. queste teorie vanno di moda perchè i governi vogliono proprio nascondere l’influenza della cultura e così perpetuare quelle “emozioni” e la società che su di esse è stata costruita. anzitutto, è arduo dire se la produzione ormonale è causa o effetto: una repressione sessuale ben fatta può bloccare la produzione ormonale, per esempio. e poi le teorie “ormonali” o dei “neurotrasmettitori” non spiegano l’estrema differenza del sentire umano. faccio esempi. 1)noi e i melanesiani abbiamo la stessa struttura fisiologica, no? -a meno che non siamo razzisti e li consideriamo animali-. beh, un padre melanesiano si VANTA con gli altri padri quando la figlia ha un GRAN NUMERO DI AMANTI (perchè signofica che è più bella di quelle altrui, c’è anche il motivo razionale!). un padre italiano prova la stessa “emozione”? 2)nei matrimoni poligamici o poliandrici le mogli o i mariti non provano gelosia. 3)ci sono uomini a cui piace vedere la moglie fare sesso con altri. allora, LE EMOZIONI SONO DETERMINATE CULTURALMENTE O NO? e vediamo se siete capaci di rispondermi senza offendere una buona volta…
luc a te piacerebbe far parte di un harem a ruoli contrapposti??
Non sono determinate in senso stretto, sono solo influenzate. Si riconoscono emozioni di base comuni a tutte le culture come la rabbia, la gioia, la tristezza, la paura, il disgusto, e le emozioni secondarie come la vergogna e la colpa, che sono il composto di emozioni di base e che variano da cultura a cultura, ed esistono emozioni di sfondo, i cosìddetti “affeti vitali” di cui parla Stern. La funzione degli affetti dicono sia quella di produrre una funzione specifica a una situazione specifica, per esempio di fronte al pericolo, nonchè quella di regolare lo stato interno dell’organismo ad esempio per la fuga o l’attacco. In merito si son dibattuti diversi studiosi, prendiamo Cartesio che divideva fra stati interni, immaginari, e stati reali estrni, Damasio che la pensa all’opposto, Darwin che da una valenz sul piano evoluzionistico alle emozioni, Cannon con la sua teoria del “fuggi o combatti”, Lazarus e Frjda che le considerano segnali dello stato fisico mentale utili per il raggiungimento degli scopi, Schacter e Singer con la teoria dell’attribuzione per cui a sensazioni ambigue si attribuisce un significato specifico e James secondo cui sono rielaborazioni degli stimoli periferici, ma sono solo alcuni autori che potrebbero dirti molto . Ti consiglio anche Paul Eckman sulle emozioni base e sugli studi in proposito nonchè i raffronti culturali fra il valore da attribuire a certe emozioni e la loro consona espressione. Inoltre va detto che alcuni danno valore positivo alle emozioni e altri no. Poi c’è chi ha problemi a esprimere emozioni..i cosidetti alessitimici, lo scrivo nel caso potesse essere di utilità al nostro amico che giustamente chiede risposta. Inoltre: non puoi stabilire una connessione di causa ed effetto fra meccanismo biologico e influenza culturale perchè questo dibattito è vecchio come il cucco e si è già risolta rispondendo che c’è interazione, ovvero reciproca influenza. Sta tranquillo che trovare un capro espiatorio in questo caso è impossibile a meno che non lo inventi di sana pianta. E come vedi non ti ho insultato- ma è stata dura, te lo assicuro!
ChiaraM, mi riferivo alla mia di buona educazione…
guarda LUC, tutto mi sarei aspettato, tranne che tu contraddicessi una AFFERMAZIONE SCENTIFICA!
Ma ti rendi conto del livello dipresunzione al quale sei giunto?
Prima di criticare le affermazioni di tutti quelli che non sono d’accordo su cio’ che dici VA’ A SCUOLA!
IGNORANTE!
Errata corrige: SCIENTIFICA.
E bada che il termine ignorante non vuole essere offensivo!
Vuole riferirsi ad una persona, te nello specifico, che crede di sapere tutto, ma che tutto non sa!
Io, circa le emozioni, ti ho dato una informazione da medico!!
E, come afferma chiaramente, le emozioni possono SOLO ESSERE INFLUENZATE DAL FENOTIPO!
Esse sono pre-determinate geneticamente!
Inoltre, la fisiologia non ha nulla a che vedere con gli “atteggiamenti culturali” delle varie popolazioni terrestri!