Ho bisogno di scrivere a qualcuno, ho bisogno che qualcuno mi ascolti.
Ho 28 anni e un bambino di 1 anno, a parte mio figlio, non mi sento realizzata nella vita: mi ritrovo ad invidiare la mia amica che si sposa.. ho anche pianto, perchè ho visto in lei la felicità che avrei voluto per me: Un ragazzo che con un lavoro modesto le ha dato due figli, una casa, e le ha promesso amore eterno con la proposta di matrimonio. Mi sono congratulata con lei e sono scoppiata a piangere..il motivo è che io non ho saputo scegliere o semplicemente sono stata meno fortunata.
Sono single da alcuni mesi, io e A non andavamo più d’accordo: poco lavoro, famiglie in contrasto, un figlio da mantenere e l’impossibilità di sposarci o avere una casa tutta nostra.
L’anno scorso poco dopo la nascita di mio figlio, lui decise di andare dallo zio in Germania, aveva fra le mani un bel lavoro retribuito..Dopo 2 settimane se ne tornò raccontandomi tante bugie, beh da allora è iniziato il calvario. Siamo stati insieme per 3 anni, inizialmente come in tutte le coppie, c’era sintonia, coinvolgimento, amore…. ma da quando siamo diventati genitori è cambiato tutto, sono venuti alla luce i nostri difetti. Mi sono resa conto che da quando l’ho lasciato vivo più serena, anche se mi dicono che per il bene di mio figlio dovrei tornarci insieme. Ma no, non posso stare insieme ad una persona fingendo di essere felice. Non provo nulla per lui, soltanto una gran tenerezza. Menomale che Riusciamo a gestire la situazione con nostro figlio: viene tutti i giorni a casa mia per stare con lui..il litigio scappa sempre. In Questo tempo ho capito che lasciarci è stata la cosa più sensata che potessi fare. Avrei dovuto capirlo prima, già….ma purtroppo indietro non si torna. Ho 1 bambino meraviglioso, la mia unica gioia, la mia speranza, la mia salvezza..e di questo non potrò mai pentirmene. Anche se..avevo sperato tutt’altro per me. Non so se sono ancora in tempo per rimediare, per creare la famiglia che ho tanto sognato, e chissà magari smettere di “invidiare” le amiche che si sposano.(E’ stupido lo so 😉
La vedo dura, molto dura! ma una cosa è certa, non rifarò lo stesso errore, le esperienze ti aiutano a crescere e ad essere più selettivi..
Grazie per avermi letta:)
Valeria
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia - Me stesso
Ciao Valeria, Ovviamente a fronte di quello che dici è difficile darti un’opinione o un consiglio sulla tua situazione. La fine di un amore, che per giunta ha dato origine a un figlio, è sempre una cosa molto triste e io styesso, che con mia moglie ho grossi problemi (se vuoi saperne di più leggi la lettera da me pubblicata su questo sito), ma sto cercando di fare di tutto per tenere assieme il mio matrimonio. Certo, l’avvento dei figli spesse volte nelle coppie scoperchia le pentole, mettendo in maggior risalto le divergenze che prima c’erano ma erano più nascoste e più gestibili. Sono indiscreto se ti chiedo più nello specifico quali sono i difetti del tuo lui che ti hanno spinta a separartene?
Un saluto e a presto
Valeria una famiglia te la sei fatta. A 28 anni, che ti assicuro non è affatto semplice. Io non credo che dovresti essere tanto invidiosa: da ciò che scrivi, poi correggimi se sbaglio, mi sembra che tu e il padre di tuo figlio, veniate dal Sud Italia. Più precisamente Puglia, Perchè io sono di origine Pugliese, e solo in Puglia, o lì vicino, tipo Calabria e Sicilia c’è il mito della Germania (attenzione: ben fondato) e il mito del matrimonio, in pompa magna, con la banda del paese.
Visto così, sembra una tappa quasi obbligata della vita. Al meridione.
Al settentrione, si è più pratici: famiglia di fatto, senza matrimonio, senza contare che nessuno conta sulle risorse finanziarie di nessuno, specialmente della famiglia di origine. È facile sposarsi, quando il matrimonio e la casa la pagano per la maggior parte mamma e papà, zie e zii.
Io credo che tu non ti debba misurare con chi magari si sta sposando per pura apparenza sociale. Molto meglio la sincerità, poter scegliere.
Avere voglia di famiglia e farsela, come hai fatto tu, senza pensare “all’etichetta” che la società del luogo ti impone. Fai ciò che ti senti, nessuno deve giudicarti diversamente da ciò che sei, una brava mamma, molto giovane?
Non sai mai come sono davvero le persone che da fuori sembrano avere la vita perfetta. Ho un’amica online che scrive sempre : a 26 anni ho raggiunto questo, questo e quest’altro. Ho un figlio, mi sono sposata, ho trovato loro, ora cerchiamo il secondo figlio. Sembra perfetto ma… Percepisci l’artificiosità? Percepisci che non trasmette nulla di sé a parte il tiraggio per le presunte X messe nella vita?
Ogni vita è va sé. Pensa a chi è morto nelle camere a gas . C’è un senso? No. La vita va come va. Dovremmo smettere di giudicare e stabilire cosa sia giusto. Hai amato, poi non hai più amato e vi siete lasciati. Ok. Capita. Non sei morta. Dici di stare meglio e conta questo. Lei magari si sposa solo perché lo deve fare, vuole fare la festa o tutte le amiche si sono già sposate ma magari dentro è molto infelice.
Fregatene.
Potrai farti una famiglia un giorno? Certo, il mondo è pieno di pesci (uomini). Cercane uno, renditi interessante, curati e avverrà se lo vuoi. Non farlo però perché “si deve fare”.
Le esperienze, in certi casi, non si possono ripetere. Sarebbe troppo facile e comodo, non credi?
Premere il tastino ‘annulla modifica’ ed essere a posto… funziona solo su Word e compagnia.
Tu hai fatto la puntata sbagliata e vabbè, camperai lo stesso, ma indietro non puoi tornare e nulla sarà mai più come avrebbe potuto essere.
È una legge cui siamo soggetti tutti, il concetto del Peccato Originale in fondo parla di questo. Poi sentiremo il teologo Alzeo che cosa può dirci.
Valeria,
secondo il mio punto di vista, sbagliando s’impara.
essendo ancora molto giovane, con un po’ di attenzione e un pizzico di fortuna, la prossima volta potresti trovare non tutto quello che vorresti, e come lo vorresti, ma abbastanza da esserne appagata. non che sia frequente ma non si può nemmeno escludere che possa accadere…
diffida delle persone che desiderano e fanno di tutto per apparire perfette. di solito sono quelle che nascondono di più, dietro le quinte.