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Ho bisogno di consigli

di Belloccio

Sono un uomo di 40 anni e vivo solo. Tre anni fa ho perso il lavoro e ho il cuore pieno di ferite vecchie e nuove mai rimarginate e le tasche vuote!
Sono il terzo ed ultimo figlio. La mia nascita nasconde segreti che non ho mai saputo ma che immagino. Al contrario dei miei due fratelli non ho foto di quando ero neonato ne di quando fui battezzato. So solo che il mio padrino era un collega di mio padre che ho incontrato solo una volta. Probabilmente sono figlio di un tradimento.
All’età di 6 anni ho scoperto di essere omosessuale. Ricordo di essermi infatuato di un mio compagnetto. Mi piaceva moltissimo!
Mio padre lavorava molto ma quando tornava a casa litigava sempre moltissimo con mia madre. Anche mia madre lavorava, insegnava, e ricordo che mi iscrisse a scuola al pomeridiano cosi la mattina andavo a scuola con lei.
Era una mamma dolcissima solo che mi rimproverava moltissimo, alle volte a colpi di cucchiaio. Non capivo perché con me aveva sempre una rabbia insensata. I miei fratelli ricevevano sempre regali e carezze mentre io botte e soprattutto parole pesanti. Mio padre mi ripeteva sempre di avermi trovato nella spazzatura.
All’età di 8 anni mia madre morì. Da subito capii che sarebbero incominciati i guai. Mio padre continuava a lavorare molto e quando tornava a casa mi massacrava di botte! Io, per alleviare la sua rabbia, cercavo di pulire casa e di preparare il pranzo e la cena. Ma questo non faceva altro che aggravare la situazione proprio perché trovava sempre qualcosa fatta male e le conseguenze erano pugni, schiaffi e calci.
A 13 anni fui mandato in un collegio per orfani a più di mille kilometri da casa. Ricordo di avere sofferto moltissimo. Perché io? Andavo sempre a piangere in bagno. Ma, come se non bastasse, ricevevo punizioni anche li.
Compiuti 17 anni tornai a casa e le botte continuarono. Prendevo botte da tutti. I miei fratelli mi picchiavano quando non cera mio padre e mio padre mi picchiava quando tornava. Ricordo un giorno in cui mio fratello mi teneva e mio padre mi dava pugni nello stomaco. Quanta tristezza!
Comunque continuavo a nascondere agli altri il dramma che vivevo e soprattutto nascondevo la mia omosessualità! Non volevo neppure lontanamente immaginare cosa sarebbe successo se avessi confessato di essere gay!
Spesso cercavo di farmi invitare a casa dai compagni. Amavo vederli in famiglia amati e coccolati. Quando mi invitavano ascoltavo quando le mamme davano loro consigli e coccole e le facevo mie! Alcune mamme erano carine con me altre mi davano coltellate al cuore. Ricordo di avere sentito, casualmente, una mamma dire al marito che non voleva che il figlio mi frequentasse proprio perché ero senza mamma e quindi uno sbandato.
Raggiunta la maggiore età fui chiamato militare. Fu bruttissimo! Ricordai una scena di quando ero bambino. Mio fratello vide passare un militare e disse a mia mamma che non voleva farlo perché aveva paura. Mia madre lo rassicurò promettendogli che non avrebbe permesso a nessuno di farlo partire militare. Io feci la stessa esclamazione di mio fratello ma mia madre non mi rispose. Questo ricordo mi ferì moltissimo dato che proprio io fui l’unico a fare il militare.
Tornato a casa fui costretto a cercare un lavoro. Lo cercai ovunque! Girai quasi tutta l’Italia. Trovai lavoro come cuoco, autista, rappresentante operaio e archivista. Sognavo anche una vacanza ma non avevo i soldi. Allora studiai un modo per vedere Londra. Risparmiai i soldi dell’aereo per Londra e appena arrivai trovai una stanza a casa di una signora e cercai subito lavoro come cuoco. Dopo 3 giorni riuscii a trovarlo in un ristorante Italiano gestito da iracheni che mi permise di vivere li 2 mesi! Tornato a casa trovai lavoro come sistemista presso un colosso delle telecomunicazioni! Finalmente mi sentivo bene! Ma dopo 12 anni mi trovo, mio malgrado, senza lavoro! Non ho famiglia, non ho amici, non ho parenti, non ho un amore e non posso permettermi nemmeno un cagnolino da amare!
Sono distrutto! Non ho un euro! Ho il cuore a pezzi e non posso nemmeno permettermi di sognare una relazione proprio perché sono diventato poverissimo!
Ho la mente annebbiata e vedo tutto nero! Da 3 anni cerco lavoro ma l’ottimismo di una volta si è spento!
Datemi consigli per piacere! Ne ho davvero bisogno!

Lettera pubblicata il 7 Luglio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Nowhere -

    Vorrei che tu fossi quel bambino di allora. E vorrei, bambino, prenderti in braccio e portarti via con me dal rancore verso la tua innocenza, disinfettare le cicatrici che la crudeltà umana ti ha lasciato e restituirti il diritto di un’infanzia spensierata e allegra. Questo è quello che la tua lettera ha mosso nell’anima.
    Di fronte a certe esistenze, non so cosa dire. Mi ammutolisco e mi riempio di tristezza, una tristezza arrabbiata, se penso a quanto il mondo sia saturo di ingiustizie. A quanto il corso della vita di un essere umano sia scritto già ancora prima del suo concepimento, quanto nascere in un determinato contesto scriva inesorabilmente e indelebilmente buona parte del suo futuro… cosa vivrà, come si abituerà a pensare, se avrà ciò di cui ha bisogno, se gli verrà insegnato ad amarsi o a credere di non avere alcun valore, se conoscerà la gioia di un bacio, la tenerezza di una carezza, se si riempirà di amore da donare o di lacrime non scese.
    Mi dispiace. Mi dispiace tanto. Credo non sia qualcosa che assomigli alla compassione quello che vorresti leggere. Ma, credimi, è un dispiacere molto sentito. Mi commuove. Sul serio. Alcune sofferenze che hai descritto le ho provate anch’io, seppur sia stata più fortunata di te. Come ad esempio fermarsi ad osservare e ascoltare le altre mamme con i loro bambini, cosa dicevano, come lo facevano. Brutto chiedersi perché tu da certe cose fossi escluso, e soprattutto capire che una risposta che ti dia sollievo non c’era. Non c’è. Mai ci sarà.
    Venendo ad oggi, purtroppo il tema lavoro è tra i temi sociali più pressante, impellente, urgente. Se non uccide per fame uccide per disperazione. Si muore anche di dispiacere. Vorrei darti qualche suggerimento valido, ma nemmeno io so da che parti girarmi. Ti dico solo una piccola cosa che ho capito. Forse sembrerà una banalità: ma noi non siamo tutto questo. Se è vero che il mondo gira anche senza di noi, è vero anche che se viviamo in una società fallimentare sotto ogni punto di vista, non significa che il fallimento siamo noi. Tu sei altro. Vorrei scriverti di più, ma questa non è la sede migliore. Il conformismo unidirezionale dilaga anche qui, il mio pensiero sarebbe solo eresia e onestamente non ho la voglia di sprecare le poche riserve che ho per dibattiti che non portano da nessuna parte. Ti lascio solo un piccolo spunto di una visione molto diversa: non cercare più un lavoro. So che sembra folle quello che ti sto dicendo. Non lo è credimi: a questo punto, dimenticando proprietà e materialismi, concentrarti sul vivere giorno per giorno dignitosamente, assicurandoti acqua, cibo, salute e movimento in termini pratici; amore, affetto, risate e riflessioni per alimentare cuore, spirito e cervello. Tutto il resto sembra importante, perché così ci hanno abituati, ma è secondario. Trova un cagnolino, non comprarlo. Non ha bisogno di mangimi, vetrinati, protocolli e burocrazie vari. Potrai dividere con lui quello che hai tu, perfino un boccone dal tuo panino..

  2. 2
    giglio -

    La tua lettera fa riflettere su quanto può accadere di brutto attorno e non saperlo. Nemmeno io voglio donarti compassione, ma battiti di cuore di sincero affetto anche se non ti conosco perchè nessuno merita quello che tu hai vissuto. Non ho le tue esperienze di vita per dirti che ti capisco, ma vorrei dirti che anche se non hai nessuno sei cmq amato. Forse non c’è molto da chiedersi sul passato: non avevi colpe e non pensare di averne mai..ti prego. Erano persone inadatte a dare vero amore. Hai dimostrato tanta forza e ti sei rialzato..succederà ancora..troverai anche l’amore. Non vivi invano, leggere la tua vicenda stasera mi ha aiutato a sopportare il mio di dolore che scompare..di fronte a tanto. Non è pietismo..è pensare che sei stato forte tu..lo posso essere anche io. Vorrei abbracciarti come si fa con un amico fraterno..e dirti che non hai colpe di come sei anzi detta meglio..che come sei pregi e difetti è perfetto così..basta per essere amato. Ricordatelo. Il periodo è duro..il lavoro scarseggia…ma non buttarti giù continua a cercare e non pensare che l’amore dipenda dai soldi. ^_^ e se trovassi un disoccupato incasinato come te? ..scherzi a parte..amico coraggio..non sei solo..basta poco per volerti bene..anche a distanza. Se ti senti solo continua a scrivere ti risponderemo. 🙂 coraggio.

  3. 3
    acquasag -

    Mi permetto di darti un consiglio immediato: sei gay? Apriti, renditi consapevole, libero e sicuro della tua scelta! Io sono vissuta per molti anni a San Francisco ed ho conosciuto gay provenienti un po’ dappertutto con alle spalle storie tristissime, ma che hanno trovato un grosso supporto all’interno della loro comunita’. Sei iscritto all’Arcigay o associazioni affini? Io credo che valga la pena di tentare: sono sicura che troverai persone in grado di capirti e sostenerti. Buona fortuna!

  4. 4
    Belloccio -

    Vi chiedo scusa a tutti ma ormai non ho più soldi per collegarmi!
    Grazie! Grazie a Nowhere che è stata fantastica! Scrivi benissimo!
    Grazie a giglio e a acquasag!
    Ormai credo di avere scelto di andare via!
    Ma con entusiasmo e allegria! Sono davvero moto stanco! Voi mi sembrate persone molto belle! Non perdete mai l’amore che avete dentro!
    Io ho provato a descrivervi un piccolo scorcio del mio passato ma, ora vi farete una risata, è stato peggio!
    Oggi sono davvero stanco! Non ho nemmeno più la forza di respirare!
    Vi abbraccio con tutto il mio cuore! Siete grandi!
    Vi mando un bacio ed un abbraccio grandissimo!
    Non dimenticate mai di aiutare il prossimo! Siete bravi e potete farlo!
    ora chiudo anche perchè non sistinguo più le lettere che scrivo!
    Perdonatemi! Le lacrime non mi lasciano vedere il desktoop
    !
    Avrei voluto avere amici come voi|
    Vi abbraccio fortissimo-1

    smack!

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