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Lettera pubblicata il 24 Giugno 2020. L'autore, Fede7997, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Eh Beatrice, tutto sta a capire il peso che dai a quel benedetto bacio. Se lo consideri un incidente di percorso, che lascia la relazione con il tuo ragazzo immutata, allora puoi dimenticarlo e andare avanti come se niente fosse. Se invece il turbamento in te permane, allora ti conviene: 1. Guardare bene dentro te stessa e 2. Dire al tuo ragazzo non tanto il fatto in sé, ma le implicazioni che questo evento può avere nel vostro futuro, là ove ciò che è avvenuto non ti faccia più sentire sicura di quel che hai vissuto fino ad ora e ti abbia piombata nello sconvolgimento e nel dubbio. Per curiosità: se a lui capitasse la stessa cosa, come la prenderesti? Perché se vi tradiamo noi siamo dei porci mentre se ci tradite voi è un momento di debolezza? E siccome non ho mai tradito, credo di avere il diritto di dire la mia sull’argomento, sostenendo che il rispetto e la fedeltà debbono essere reciproci.
Eh Max, le cose avvolte capitano senza una ragione plausibile sai, comunque se ci tieni tanto a saperlo non ho tradito il mio ragazzo buttando via il suo affetto per un bacio, c’è stato solo un abbraccio e da li mi è scappato, questo è tutto. Ma è mai possibile che tutte le volte dovete farne una tragedia? Non lo so come la prenderei se a lui capitasse la stessa, forse andrei su tutte le furie, di sicuro non l’ho mai trascurato come ogni tanto lui fa con me quindi non mi va di sentirmi in colpa e non me la sento di dirgli niente per ora.
Beatrice, se rileggi il mio ultimo scritto puoi notare come, nel trattare il tuo caso personale, ho cercato di essere comprensivo e non giudicante, proprio perché so che nella vita a volte le cose succedono e son più complesse di quanto ci paiano quando ci ragioniamo in astratto. Peraltro non mi interessava sapere se lo avevi tradito o no: già il bacio con un altro, in cui per tua stessa ammissione sei incorsa, sembrava costituire per te un piccolo problema di coscienza e nella mia risposta ho provato a suggerirti in quali modi interpretarlo. Il tono più polemico l’ho riservato alle considerazioni di carattere generale e ribadisco che, secondo una certa vulgata, noi uomini quando “inciampiamo” siam sempre porci e questo non mi sembra per niente giusto. Comunque, al di là delle divergenze di opinione, apprezzo davvero la tua sincerità, apertura mentale e disponibilità al dialogo.
Max, scusami se ti ho frainteso, è che sono stanca e nervosa in questo periodo, che cosa devo fare? Non ce la faccio più….
Beatrice, mi è difficile, così per così, darti un consiglio poiché non so quali siano, nel dettaglio, i fattori che ti rendono stanca e nervosa. Dall’esterno posso suggerirti di imporre a te stessa di dedicare un po’ di tempo, magari prima di addormentarti, a qualcosa che ti appassiona o ti rasserena, ad esempio un po’ di buona musica, o leggere qualcosa o altro. Anche se non ne hai voglia, fallo lo stesso: e ti assicuro che per me funziona, mi rilassa e mi distrae. A volte i problemi o le cose da fare ci travolgono e se non li teniamo a bada prendono il sopravvento, togliendoci l’equilibrio e la serenità. E poi cerca di trovare qualcosa di grottesco e di paradossale nella tua giornata, qualcosa che ti è successso e che può sembrarti talmente assurdo da farti quasi ridere. Anche l’ironia e il gusto per l’iperbole aiutano, e non poco.
Beatrice, i miei possono sembrarti suggerimenti da quattro soldi e ovviamente, possono andar bene per me ma non necessariamente per te o per altri. Senza raccontarti, almeno per ora, i particolari della mia vita, mi limito a dirti che essa non è per niente facile e che ho vissuto, e a tutt’oggi vivo in prima persona, la difficoltà e la tristezza, a tratti al limite della depressione, per cui ciò che ti ho suggerito è ciò che fin qui mi ha aiutato ad andare avanti conservando con fatica un equilibrio psicologico, spesso messo a dura prova ma che comunque, nonostante tutto, ancora si mantiene. Salutoni e a presto.