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Ho 27 anni e sono solo. Che sia antipatico?

di Seconda persona
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Lettera pubblicata il 18 Novembre 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 415 commenti

Pagine: 1 7 8 9 10 11 42

  1. 81
    cerabassa -

    E’ vero anche che il mondo si sta imbastardendo. Però ragazzi, non possiamo comunque piangerci addosso, nè rimanere ignoranti. La pensavo esattamente come te Jack, però dico, se ho bisogno io di qualcuno che mi ascolti e mi stia accanto, a cui possa raccontarmi, ne avranno bisogno anche gli altri. Il modo per aprirsi agli altri, è stargli vicino, ascoltarli. Capire il loro dolore, prestargli attenzione. Spesso vogliamo per noi molto più di quanto siamo disposti a dare. Ci lamentiamo del dolore che esiste, ma siamo noi i primi a dire “tutti sono freddi e cinici, nessuno mi vuole bene”. Ebbene, il risultato attuale, cioè di questa diffusa freddezza, è dato proprio da questo modo di ragionare. Ormai è diffusa in noi una specie di regola da seguire che apostrofa “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”, ma la vera regola è “Fai agli altri ciò che senti si aspettino da te”, chiaramente nei limiti della tua libertà. Ascoltare attentamente gli altri, è l’unico modo per creare legami solidi. Pazienza ed ascolto, ed i risultati ci saranno… Poi lo psicologo a mio avviso deve modificare od eliminare delle concezioni false che si hanno, non prescrivere medicinali. Deve aprire la mente, rendere al cuore di ognuno la realtà così com’è, non come la si vede. Bisogna acquistare una forte consapevolezza di tutto e tutti, solo così si potrà avere serenità. Guardare a fondo nelle cose, ogni caso è specifico, generalizzare è stupido. Ognuno di noi si reputa profondamente diverso dagli altri, eppure quando parliamo degli altri spesso li associamo ad una massa… Auspico un forte ritorno alla religione, meno dottrinale, ma più consapevole…

  2. 82
    Paolo -

    Caro Jack,
    non sei antipatico, non farti delle colpe,Jack ha ragione da vendere, tu considerati “speciale” perchè non sei nel mucchio, non sei una pecora nel gregge, sei un lupo solitario che in fondo ama vivere così ! E più facile uscire la sera con certe pseudo amicizie che da te vogliono qualcosa che restare tra i tuoi affetti veri !
    Pure io sono solo da tanto tempo, sono separato e ho avuto per pochi mesi ultimamente una relazione con una ragazza più giovane di me, una certa Dany, (spero non sia la stessa che ti ha scritto , ma non credo, è senza sentimenti veri ) ho scoperto che mi tradiva e si approfittava solo del fatto che con me poteva scroccare cene costose o Hotel 5 stelle …deprimente vero ? vivere nella menzogna, questo è davvero squallido, pertanto l’ ho lasciata ma non sono ferito, solo guardo con altro occho alla miseria umana e, ti garantisco, preferisco stare solo !
    Non colpevolizzarti mai, non voglio citare il vecchio proverbio meglio soli…, ma rifugiati nella lettura, scoprirai una realtà affascinante davvero, molto di più di cenette a lume di candela !

  3. 83
    Paolo -

    scusa Jack, lo scritto era indirizzato a “seconda persona” …la confusione è nata dal fatto che tu più di altri hai detto cose davvero sensate : chi grida “sveglia ragazzi” o altro o peggio ti manda dallo psicologo ( in genere sono psicopatici distributori di pasticche) non riesce a capire fino in fondo l’animo umano ! Hai ragione, questo stato di solitudine colpisce le persone piuù sensibili e più intelligenti, e non c’è pillola al mondo che intontisca l’anima ! Tutti gli uomini sono diversi e non solo nel modo di pensare o di agire, ma tra i tanti modi di vivere la vita anche la solitudine ha la sua collocazione, bisogna saper accettare e apprezzare quello che siamo veramente e non cercare di compiacere gli altri snaturando il nostro vero modo di essere ! Mio nonno, un grande saggio, amava dire che a questo mondo i più felici sono gli imbecilli…e aveva ragione da vendere! guardatevi un po in giro e scoprirete che chi non ha sentimenti o è addirittura stupido vive bene e non si preoccupa di niente e hanno nel loro credo solo frasi come mangiare, sco...., dormire, ballare …. hanno un sorriso beota stampato perennemente in viso! Già gli antichi filosofi dicevano che il riso abbonda in bocca agli stolti, anche se questo non significa che bisogna essere tristi.
    Concludo dicendo che ognuno deve trovare una propria dimensione, e tutti gli strumenti sono leciti, chi si da alla lettura come me, chi si da alla pittura, chi alla fotografia, perchè chi è solo è fondamentalmente anche un artista ! Ciao a tutti…Paolo

  4. 84
    giovanni -

    MA, credo che esseri soli non sia la cosa piu brutta : essere malati lo è !

  5. 85
    Star -

    Ragazzi, mi ritrovo in tantissime cose già dette da voi…
    Sapete potenzialmente ho tutto, praticamente ho niente.

    Ho una ottima famiglia, i soldi, la bella macchina e la moto che tanti vorrebbero e non sono per nulla un brutto ragazzo.
    Il problema è che per ora la vita mi va contro, la mia ragazza mi ha lasciato dopo 4 anni, in più soffro in parte di ansia e questa ansia si fa sempre più viva… mi sento solo, mi annoio spesso e quando esco con gli amici ho una sensazione di solitudine dentro tremenda.
    Non so che fare, a volte penso che non troverò mai più una ragazza che mi ami, ma non mi spiego il perchè… cmq sicuramente la vita è piena di sorprese… speriamo bene un bacio a tutti

  6. 86
    Jack -

    Grazie Paolo x le tue parole,anche tu hai capito come me che ciò che ti può dare un libro,difficilmente lo trovi nella quotidianità,nel libro,nella lettura io trovo dei riscontri fantastici,io leggo praticamente ogni giorno,e questo mi ha sempre aiutato moltissimo,perchè i libri ti riempiono il cuore,perchè li trovi la vita e i pensieri degli uomini,di quelli che naturalmente hanno qualcosa di importante da dire,un qualcosa di profondo con il quale confrontarsi.Insomma io leggendo mi sento molto meno solo perchè mi rendo conto che ci sono stati uomini e ci saranno sempre che come me si pongono delle domande,che cercano di dare delle risposte,che riflettono nel profondo dell’animo sul significato della vita,e che ambiscono a qualcosa di più,di vero..e questo nella vita di tutti i giorni dove lo trovi se non in un libro?non potrei più vivere senza libri oramai.
    Gli uomini come dici tu sono diversi,e si dividono in due categorie secondo me,ci sono quelli che semplicemente vivono la vita nella piena tranquillità senza porsi domande ne riflettere su niente,e vivono anche le emozioni in maniera molto superficiale,e ci sono invece quelli che vivono veramente,che riflettono nel profondo,che ambiscono alla verità,che vogliono,o almeno vorrebbero riempirsi il cuore di vita vera,di sentimenti veri,e di pensieri veri..che vannò al di là di quello che si vede in giro ogni giorno.
    Per questo Star forse senti anche tu un vuoto dentro,perchè la vita non sono solo moto macchine e soldi,ma per me credo sia ben altro,innanzitutto siamo noi stessi,noi dobbiamo stare in contatto con noi stessi e con i nostri bisogni più intimi,e non sono le stupidaggini che ogni giorno vediamo in giro…noi dobbiamo conoscere noi stessi,ma è una ricerca interiore,non troveremo mai noi stessi all’esterno,ma solo all’interno,dentro di noi.
    come diceva il proverbio delfico :Conosci te stesso

  7. 87
    cerabassa -

    Ragazzi, qui stiamo confondendo le cose, e permettetemi state facendo un grosso errore (premetto che anche io la pensavo così). Innanzitutto questo modo di parlare a mio parere discriminatorio, è sintomo di una scarsa conoscenza di voi stessi e degli altri, dato che pensate di essere gli unici a vivere dei sentimenti così profondi ed avere questa sensibilità. Può anche darsi, ma come mi sono sentito di difendere le persone come voi, allo stesso modo mi sento di difendere “quelli che semplicemente vivono la vita nella piena tranquillità senza porsi domande ne riflettere su niente”. Ma pensate davvero sia così? Pensate di essere gli unici a provare del dolore, a prosi degli interrogativi così alti? Ragazzi conoscere se stessi equivale anche a conoscere gli altri, rispettarli ed apprezzarli per ciò che sono. Una persona che ragiona in questo modo (io soffro perchè sono migliore, gli altri sono tutti dei beoti), credo che debba prima di tutto imparare a volersi bene, ad ascoltarsi,e poi a voler bene ed ascoltare agli altri.

    Io vi assicuro che se togliamo questo pregiudizio inutile (perchè chi è felice bisogna che sia cattivo o idiota o che altro…?) potremo apprezzare le sfumature caratteriali delle varie persone che ci circondano, anzichè bollarle in prima istanza. Ognuno è diverso, ha una propria personalità, propri sentimenti, ama a modo suo, e si relaziona con gli altri in una maniera del tutto speciale.

    Sbandieriamo il fatto che nessuno ci ascolta, ma ditemi la verità, quante volte scoltiamo profondamente chi ci sta davanti in ogni momento, invece di essere ripiegati come dei bruchi sui nostri problemi?

    Quante volte riusciamo a capire e cogliere il dolore che ha dentro ognuno di noi, (e vi assicuro che bastano poche domande per cogliere nel segno di ognuno)? Quante volte ci soffermiamo a “vivere” tutte le persone che ci capitano intorno ogni giorno? Come credete si possano creare dei legami forti con la gente, se non in questo modo? Io vi assicuro che ogni giorno mi capitano decine e decine di occasioni di entrare nel profondo della gente che mi capita a tiro, e lo ammetto, si e non riesco ad ascoltarne veramente solo qualcuno… Ma è questa la strada.
    Vogliamo, vogliamo, ma non regaliamo niente a nessuno, siamo delle spugne.
    Ed a chi divide il mondo in sensibili e beoti che vivono alla giornata dico, “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

    Ragazzi, non capite che è proprio in questo modo di ragionare che sta il male?

    Vi sembra normale che ce ne siano centinaia che la pensano in questo modo? Ci lamentiamo di essere soli, abbiamo bisogno di essere ascoltati… bene? Ma se nessuno ascolta, come possono cambiare le cose?

    Meditate gente…

  8. 88
    jack -

    Beh,non è un discorso di superiorità ma di diversità di profondità di vedute,c’è che vive in superficie e chi vive a fondo.é un dato da fatto,ed è un dato di fatto che più si è sensibili e più si soffre,ed è un dato di fatto anche che esistono i cosi detti pezzi di merda che amano pensare solo al loro tornaconto,prendono prendono senza dare niente,perchè hanno ambizioni morali meschine…c’è chi si mette a piangere quando vede una persona in difficltà,e c’è chi invece rimane indifferente,anzi non gliene può fregare di meno…non siamo tutti uguali,c’è gente che crede nei valori e c’è gente che crede nel tornaconto..qualsiasi esso sia,denaro,potere,sesso,ma anche un semplice egocentrismo può essere un tornaconto…non mi venire a dire che siamo tutti uguali,io non sarò madre teresa,ma non mi venire a dire che siamo tutti uguali e ci dobbiamo amare come fratelli,perchè gli stronzi esistono,sono sempre esistiti ed esisteranno,e anzi,bisogna aprire gli occhi e saperli riconoscere e possibilmente evitare

  9. 89
    cerabassa -

    Mi dispiace, ma credo che il tuo vero problema sono i tuoi pregiudizi.

    http://aforismi.studenti.it/aforisma.htm?id=1c68

    Generalizzare è stato sempre sbagliato, (generalizza chi fa del razzismo, dicendo che tutti gli immigrati sono cattivi, generalizza chi vi da del patetico dicendo di uscire…).

    Non ho detto che non esistono gli stronzi, quello che voglio dire, è che spesso è la nostra piccola ampiezza di vedute che ci fa soffrire. Ci può dare fastidio una persona, e magari pensiamo si comporti in un determinato modo, solo perchè “crede nel tornaconto..” ed “è un bastardo”. Il problema è che non capiamo come è fatta e pensiamo sia contro di noi.

    Ma quante altre persone potrebbero pensare la stessa cosa di noi, non comprendendo il nostro modo di comportarci, anzi interpretandolo male?

    E poi, di che valori parli? Non ti sforzi di avvicinarti agli altri, interpreti male la maggior parte dei comportamenti altrui, rimani chiuso a riccio in te stesso, pretendendo che gli altri si adeguino ai tuoi famigerati “valori”, altrimenti non li tolleri, e pensi di essere a posto pensando così?

    http://aforismi.studenti.it/aforisma.htm?id=385a

    Tutti abbiamo dei valori, te lo assicuro. Non c’è una persona bastarda, nè una buona, ognuno vive secondo quelli che pensa siano importanti per lui… come fai tu, come faccio io.
    Lo stesso Paolo Borsellino, parlando dei grandi mafiosi che aveva a colloquio, li descriveva come persone normali, con il senso dell’humor, della famiglia, dell’onore e spesso (anche se ti potrà sembrare difficile, della lealtà). E’ troppo facile distinguere il buono dal cattivo, ed eleggersi buono autonomamente.

    Tu ti reputi buono. Pensi che agli occhi degli altri sia lo stesso? Non pensi che per qualche tuo difetto, qualcun altro possa ritenerti una persona cattiva?

    “c’è che vive in superficie e chi vive a fondo.é un dato da fatto”… Dato di fatto cosa? Chi lo prova questo? E’ un’altra tua sensazione. Solo perchè vedi qualcuno che ha l’aria di essere un sempliciotto o uno senza valori, meschino o quello che vuoi, pensi che viva in maniera superficiale?
    Non conosci per niente, te stesso, nè la psiche umana. Fai delle generalizzazioni banali, ed è proprio il vivere in queste convinzioni erronee che ti fa stare male. Sei tu la tua gabbia.

    http://aforismi.studenti.it/aforisma.htm?id=1c66

  10. 90
    cerabassa -

    Rileggendo mi sembra di aver esasperato un pò i toni, volevo chiarire che non è un attacco, è solo il mio punto di vista, spero che Jack non lo prenda personalmente.

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