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Lettera pubblicata il 28 Luglio 2020. L'autore, Flavio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Secondo me dovresti svolgere qualche attività che ti immetta nel sociale, ma che allo stesso tempo ti dia stima di te stesso. Mi vengono in mente le associazioni di volontariato, o qualcosa con la parrocchia. Non ci hai mai pensato?
Flavio,
premesso che a un certo livello di disagio è difficilissimo poterne uscire da soli, ti do alcuni suggerimenti, che, se ti va, potrai sperimentare.
1) Renditi conto che l’ambiente famigliare, così come lo hai accennato, non solo non ti è di aiuto ma rischia di tenerti perennemente sotto i tuoi stessi piedi, così come sembra aver purtroppo fatto in passato la scuola e i suoi bulli.
2) Mettiti in testa che non devi niente a nessuno e che per vivere con semplicità non sono necessari grandi mezzi, basta il minimo indipensabile.
3) Comincia con il valorizzare TUTTO quanto di buono c’è in te. Sono sicura che non è affatto poco, anche se magari non rientra nel canone di valori attuali, per cui, evita il confronto e concentrati sulla tua essenza, che è di sicuro migliore e più positiva di tante altre. OTTIMO il recente risultato del diploma, soprattutto tenendo conto delle tue condizioni di salute.
continua…
segue per Flavio
4) Sforzati di fare ogni giorno una passeggiatina di almeno mezz’ora, guardandoti intorno, ammirando la bellezza anche nelle piccole cose, e meditando su quello che sul momento attrae la tua attenzione, interiore o esteriore che sia.
5) Segna ogni sera su un taccuino una sola cosa positiva della giornata (anche un gelato o un piatto speciale possono andar bene). Ogni mattina, al risveglio, scrivi sullo stesso taccuino una sola cosa che vorresti poter fare o risolvere prima delle 4 del pomeriggio, e impegnati a dar compimento al proposito. Nel tempo le cose della sera e del mattino possono diventare più di una, a seconda di come ti senti.
6) Comprati un puzzle, di livello adatto alle tue capacità, e impegna un po’ del tuo tempo a piazzare qualche tessera, almeno di tanto in tanto.
7) Cerca un tipo di volontariato che ti sia gradito e dona qualche ora a questa attività, di preferenza avendo modo d’interagire con altri aventi lo stesso interesse.
Empaticamente ti suggerirei di puntare ad hobby relativamente poco costosi. Mi spiego meglio: per costruire un modello di dozzinale imbarcazione, tipo l’Endeavour, servono 500 € (occorre un traforo elettrico entry level).
Ma se ti butti sul punto-croce, basta un po’ di tela aida, un ago, e qualche spagnoletta di colore.
Con 50 € fai capolavori, e inoltre è molto rilassante se non hai problemi oculari.
Da quello che ho capito sono sempre più convinto che il (WING TSUN) è la soluzione più adatta per te. Lascia stare queste macchine mangia soldi chiamate psicologhe che guardano solo il loro profitto facendoti passare dalla padella alla brace, per qui comincia a partire da questo momento ragazzo, a buon intenditore poche parole.
Caro Falvio, leggendoti, ho quasi praticamente letto la situazione in cui mi ritrovo io. Dici che hai il terrore del solo pensare che quando avrai 30 anni le cose saranno uguali. Ebbene io di anni ne ho 30, e questo numero fa davvero paura per chi ha realizzato poco o nulla nella vita. Io posso confermare. Cosa mi fa andare avanti? Bella domanda, forse quella piccola speranza che un giorno le cose possano cambiare. E non ti do torto nemmeno sul fatto che qui i veri consigli, o aiuti come vogliamo chiamarli son rari. Me ne sono accorto anni fa. Questa è la mia mail: luy89@yahoo.it piu che offrirti un piccolo sostegno morale (e magari perché no scambiarci consigli a vicenda), non saprei cosa altro fare. Saluti, Forza e coraggio.
Flavio, sono nella tua stessa identica situazione. E forse non ci crederai mai ma stavo facendo ricerca su “fobia sociale” e ho trovato la tua lettera, questo mi ha portato ad iscrivermi qua, e non sono “social” non uso Facebook, Instagram. Non amo avvicinarmi alle persone e faccio sempre in modo che loro non si avvicinino a me, anche se purtroppo… vivendo in una grande città, pur viaggiando, ed essendo ahimè non “invisibile” ma qui non entrerò assolutamente nello specifico altrimenti attirerò curiosità, persino qua. Insomma non ho nemmeno io mai vissuto realmente. L’unica grande soddisfazione della mia vita è avere un compagno meraviglioso da 10 anni, da quando di anni ne avevo 19, ma ho solo lui, lui è tutta la mia Famiglia. Io da questa situazione non esco e mi ci crogiolo. Siamo Diamanti, Flavio. La nostra sensibilità non verrà mai capita, e la confonderanno sempre con disagio. Io davvero vorrei continuare ad evitare rapporti e contatti umani, ne’ ho sempre avuto la fortuna ma…
Sto per compiere 28 anni e sono nella tua stessa situazione, solo che non sono mai andata in terapia (motivi economici ecc). Mentre leggevo le tue parole ho iniziato a piangere, sia per empatia nei tuoi confronti, sia perché molte cose l’ho vissute -tra cui il bullismo- o continuo a viverle ancora oggi.
Ti consiglio, se non l’hai già fatto, di rivolgerti a Garanzia Giovani, o di tentare il Servizio Civile. In questi ultimi 2 anni ho frequentato qualche corso di formazione con garanzia giovani (anche a distanza), ho acquisito qualche competenza e mi è stata data l’indennità di frequenza. Sto cercando il mio primo lavoro, e anche se nessuno mi assume, continuerò a cercare dei corsi gratuiti pur di tenermi impegnata e lontana dalla prigione nella mia testa.
Può sembrare banale, ma trova su internet serie/film leggeri e divertenti, spensierati (io sto rivedendo le prime stagioni dei Simpson e i vecchi episodi di Cucina Buttata di willwoosh).
Canta, suona,prepara un piatto che ti…
Ciao Flavio, scrivo qualche riga per cercare di darti una mano per quello che posso, ho 26 anni compiuti qualche mese fa e devo dire che la situazione che hai descritto, L ho vissuta sotto tanti aspetti in maniera simile e ho sofferto di depressione per diversi anni, specialmente dai 23 ai 25, non so neanche come descrivere a parole quello che provavo, una sensazione straziante e di assoluta impotenza verso il mio malessere, mi sentivo incompreso e incazzato verso tutti e tutto, verso la vita stessa, volevo solo che qualcuno si accorgesse di me e mi aiutasse a uscirne, ma purtroppo nessuno poteva, solo io potevo e ho iniziato a salvarmi quando L’ho capito davvero. So che è difficile e che probabilmente oggi non hai le forze per fare questo passo, ma devi veramente iniziare a capire che la realtà che ti circonda è una proiezione della tua coscienza, finché non cambierai il tuo interno non cambierà nulla fuori(continua nel messaggio dopo)
finché non cambierai la tua realtà interna, non cambierà nulla fuori, so che è difficile da digerire ma la vita funziona così, per i soldi, per il lavoro, per le relazioni, per tutto. Inizia a visualizzare nella tua testa la tua vita esattamente come la desideri, scrivi su un taccuino tutto e ogni giorno svolgi in attività o qualcosa che può avvicinarti al tuo obbiettivo. Ti dico un altra cosa, quando ero depresso non ero solo depresso, ma facevo la vittima, delegavo sempre la causa del mio malessere all’esterno, da questo si esce solo quando si capisce che ci si deve sentire responsabili anche della pioggia che cade, ti consiglio un libro che per me è stata un ancora e lo considero oro colato, si chiama il libro di Draco datson e spiega proprio questa teoria di cui ti parlo, abbiamo una forza immensa dentro di noi e se usata nel modo giusto ci permette di fare qualsiasi cosa, credi in te, impegnati e vedrai che la tua vita cambierà. P.S un altra cosa che mi ha salvato è lo sport!